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Moto Guzzi: «Così l’Aquila volerà ancora»


Guest EC2277

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Piccola marcia indietro

Milano 23 ottobre 2009 – “La produzione delle Moto Guzzi resterà a Mandello del Lario. Nell’impianto industriale saranno costruiti i motori, come già avviene oggi, e assemblate le moto”. Lo annuncia Roberto Colaninno, presidente del Gruppo Piaggio, ad oggi titolare del Marchio dell’aquila lecchese. Colaninno promette pure che l’Aquila tornerà a volare, grazie ad un piano industriale che prevede “la progettazione di nuovi modelli, che saranno presentati nel biennio 2011-2012”. Le nuove idee, però, non nasceranno più a Mandello, perché, come conferma il patron della Piaggio “trasferiremo il reparto di ricerca e sviluppo a Noale, che per noi rappresenta un punto di eccellenza”. Colaninno ha raggiunto un accordo con le parti politiche, nella riunione che si è tenuta oggi, presso la sede del Consiglio Regionale della Lombardia. È stata indetta dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Castelli (Lega) e aveva come tema il tentativo di trovare un punto d’incontro tra Piaggio, Comune di Mandello del Lario, Provincia di Lecco e Regione Lombardia sul futuro della Moto Guzzi, che potrebbe non essere tragico, come si era prospettato, bensì roseo. L’obiettivo di Colaninno è: “arrivare a break-even con 4.500 moto”. Questa sarà la quota di vendite che la Casa dell’Aquila dovrà raggiungere per cominciare a realizzare utili. Per il momento l’azienda è ferma a circa 3.500 pezzi e Colaninno pensa di raggiungere le mille unità in più “concentrandoci sull’aumento della qualità dei nostri prodotti”.

Dice Roberto Castelli: “Abbiamo preso atto che Piaggio intende mantenere la produzione della Moto Guzzi nello stabilimento di Mandello del Lario e questo per me è un elemento di grande soddisfazione. Probabilmente dovranno essere fatti dei sacrifici, ma l’impegno dei dirigenti è di mantenere l’occupazione dei lavoratori”. Colaninno è convinto: “Rilanceremo la Guzzi, anche perché la Casa dell’aquila è di interesse turistico per il territorio e su di essa puntano le istituzioni”.

Per la Provincia di Lecco si dice soddisfatto l’assessore allo Sviluppo Economico e al Mercato del Lavoro Fabio Dadati (PDL), che specifica: “Piaggio ha confermato il vecchio piano industriale di investimento di 12 milioni di euro per la ristrutturazione dei capannoni di Mandello, che saranno, però riferiti al biennio 2012-2013”. Dadati aggiunge una nota sugli ammortizzatori sociali: “Chi non potrà essere prepensionato nei prossimi tre anni o essere messo in mobilità, sarà, comunque, assistito dalla cassa integrazione straordinaria di dodici mesi”.

Spiega il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Giulio De Capitani (Lega): “È stato un incontro informale, ma propedeutico ad affrontare la crisi che sta attraversando la Moto Guzzi. L’aspetto più positivo da sottolineare è che la proprietà ha garantito la presenza produttiva sul territorio, a fronte anche di un piano di investimenti notevole”. De Capitani, come Castelli, è lecchese di origine e tiene a precisare che “per me la Moto Guzzi, in qualità di Presidente del Consiglio Regionale, rappresenta un’identità territoriale, ma come per tutti i cittadini di Lecco, l’Azienda non è Guzzi, bensì Güzzi, con la ü lombarda”.

È meno tranquillo il sindaco di Mandello del Lario: “Non è cambiato nulla sugli esuberi. Restiamo preoccupati, perché il piano industriale è lo stesso presentato due anni fa. Apprezziamo il fatto che Colaninno abbia deciso recuperare l’investimento di dodici milioni di euro, seppur all’interno di un piano quinquennale. Siamo anche felici di sapere che il Gruppo piaggio investirà risorse per potenziare lo sviluppo del Marchio, ma non ci convince il trasferimento della progettazione a Noale. Speriamo che pur partendo da Noale lo sviluppo, possa mantenere un legame con Mandello”. Rassicura, però Dadati: “All’interno del polo di eccellenza del mercato di Provincia, Camera di Commercio di Lecco e Regione Lombardia si sono già attivati con un’unità di crisi con il compito di affiancamento dei lavoratori che perderanno il posto alla Moto Guzzi e farà sì che possano, comunque, continuare lavorare nel settore della moto e, magari, nell’indotto Moto Guzzi, attraverso dei corsi di formazione”. Insomma è volontà delle istituzioni salvaguardare tutti i dipendenti della Casa dell’Aquila, ma ora dopo l’accordo con i Politici, Colaninno dovrà trovare un’intesa con il sindacato FIOM-CGIL per definire come gestire gli esuberi, causati dal trasferimento della progettazione.

Quello che mi chiedo è: continueranno a produrre motori a Mandello...oppure continueranno a produrre gli attualimotori e i futuri a Pontendera? Così magari evitano di trasferire per ora un'intera linea produttiva e le nuove linee le aprono direttamente altrove.

IMHO la fregatura sta qui :D

 

花は桜木人は武士

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La Moto Guzzi sopravviverà all’ombra dell’Aprilia.

L’aquila di Mandello tornerà finalmente a volare? Per ora qualche luce si intravede, ma restano ancora tante ombre nel futuro della Moto Guzzi. Nononstante il presidente di Piaggio, Roberto Colaninno, abbia ribadito la volontà di «rilanciare il marchio all’interno di un piano strategico definito ed approvato nelle ultime settimane», i più restano ancora scettici. Non soltanto i dipendenti, finiti dalla scorsa primavera in una cassa integrazione “a turni”, ma persino i politici. Innanzitutto il sindaco del comune lariano, Riccardo Mariano. «La proprietà - racconta a Libero - ha semplicemente ribadito quel che sapevamo da settimane. Da un lato Piaggio si impegna a rilanciare il prodotto, ampliare la rete di vendita e fare forti investimenti di marketing, ma dall’altro prevede esuberi per oltre un terzo dei lavoratori (50 su un totale di 130,), ma soprattutto ha deciso di spostare a Noale (Venezia) la progettazione delle moto».

Come a dire che la Guzzi sopravviverà sì, ma all’ombra dell’Aprilia.

Proprio su quest’ultimo punto i lavoratori non sono disposti a scendere a patti: «Vogliamo che quella di Mandello resti una fabbrica - afferma Mauro Castelli della Rsu - e non, come nei piani di Piaggio, semplicemente un reparto di un’azienda. Se passasse il piano che ci hanno prospettato nelle scorse settimane, la sede storica della Guzzi si trasformerebbe in un sito d’assemblaggio».

Il piano deciso dai vertici Piaggio «prevede - ha aggiunto Colaninno - un lancio di modelli completamente nuovi tra il 2011 e il 2012 e con tecnologie di motore completamente rinnovate».

Piano che fa storcere il naso anche al sindaco: «Solo due anni fa - sottolinea il primo cittadino - per Mandello la proprietà aveva presentato un piano d’investimenti di 12 milioni di euro. Ma, a distanza di 24 mesi, e complice la crisi economica in atto si è rimangiata tutto. Ora sul tavolo ha messo un piano nuovo completamente diverso e che non prevede affatto, nonostante le dichiarazioni di Colaninno, un rilancio del nostro sito».

Infine, a preoccupare non poco è anche l’annunciata intenzione del manager Piaggio di «specializzare la Moto Guzzi come centro di interesse, anche turistico, per promuovere le azioni commerciali di tutto il gruppo Piaggio». Museo Guzzi in vista?

Fonte: Libero News - La Moto Guzzi sopravviverà all?ombra dell?Aprilia

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Dopo le bielle rotte di Aprilia RSV4 c'è poco da stare tranquilli se la qualità è quella di Aprilia

"Un fornitore italiano ci ha spedito una comemssa di bielle fallate, abbiamo già individuato il problema"

Infidi...roba cinese rimarchiata, e lo sanno TUTTI

Non comprerò una moto di Colaninno nemmeno sotto tortura

 

花は桜木人は武士

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  • 2 settimane fa...
Il nuovo corso Moto Guzzi secondo Oberdan Bezzi,

L’ultima notizia riugardo il complicato caso Moto Guzzi, dovrebbe aver messo fine a tutti i discorsi sul complicato futuro della casa di Mandello, e dice che tutta la produzione rimarrà a Mandello, e un totale rinnovamento di gamma con l’inserimento di nuovi modelli è previsto entro il 2013.

E vai con la fantasia! Quali potrebbero essere i rinnovamenti che Piaggio porterà al bicilindrico trasversale in questi anni? Ha provato a darci una riposta il nostro Oberdan Bezzi, che ha disegnato tre nuovi modelli nelle declinazioni supersport, semicarena e naked. La prima l’ha chiamata Daytona R e sancirebbe il ritorno della guzzi alle sportive vere, la seconda, Daytona S, ha una carattere e un’attitudine un po più stradale, mentre la Sport 8V è una naked con i semimanubri, che richiama una moderna cafe racer.

Comune denominatore in tutti e tre i modelli, il telaio doppio trave in lega leggera, la ciclistica corta e il peso decisamente ridotto rispetto ai modelli attualmente in listino. In effetti non sarebbero tanti gli elementi su cui Guzzi deve lavorare per tornare protagonista del mercato, e Oberdan ha centrato in pieno i giusti punti.

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Fonte: Il nuovo corso Moto Guzzi secondo Oberdan Bezzi

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EC ti prego :D ti stimo come persona e come ingegnere :D proprio per questo ti vieto di postare le minchiate e le pippe mentali di bezzi su AP :lol:

Immagino tu le abbia postate in buona fede ;) ma quesgli schizzi li fa per qualsiasi marca e riempie motoblog di render assurdi di moto nemmeno mai vociferate ;)

 

花は桜木人は武士

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:shock::shock::shock::shock::clap:clap:clap:clap

mi piacciono, una ventata di novità!

la penultima in particolare, un po' vintage

ora però servono i contenuti. E magari la produzione.

Nota di ridicolo: quelli di motoblog chiamano "trasversale" il bicilindrico... :pz ...

edit: anche omnimoto lo definisce "bicilindrico trasversale"... ma la geometria no, no non è un reato!

Modificato da jeby

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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a me sembrano tanto minchiate da salone. Carine, per la carità, ma chi se le fila?

Il guzzista 50enne che vuole la turistica?

Il giovane che piglia jappa o al max ducati?

Il bmwista?

nemmeno io mi vedrei a fare più di 30 km seduto su quel trespolo.. mica sono portobello..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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