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Blocchi traffico benzina/diesel


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Visto l'imminente blocco degli Euro 2 diesel nel comune di Torino & C. [ Provincia di Torino - Euro2 diesel: limitazioni da ottobre (settembre 2009) ], volevo capire in base a quale logica tale blocco non riguarderà i benzina: effettivamente i diesel €2 sono più inquinanti dei relativi benzina? Questa disparità esiste/esisterà anche x gli €3 ed €4?

(la cosa "comica" è che un diesel €2 immatricolato nel gennaio del 2000 potrà ancora circolare...)

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Non è comico se pensi che gli incentivi statali arrivavano fino al 31-12-1999, quindi sono rimasti in linea.

Pensa che in Lombardia invece hanno applicato la norma a tutti gli euro 2, così ho la macchina ferma dalle 8 alle 19, ma non ho potuto approfittare degli incentivi in quanto la mia Marea è di Aprile 2000.

 

Guido ergo sum!

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Coinvolgerà i benzina perchè queste normative (almeno in Emilia ROmagna) vengono adottate per diminuire il più possibile la quantità di PM10 che sull'asse Piacenza-Bologna raggunge picchi elevati e il superamento della soglia di legge è praticamente quaotidiano :lol:

Essendo che sono i cagafumo a produrre più particolato ecco spiegato perchè sono tanto restrittivi ;)

Perdire da me il giovedì ci sarebbe "blocco totale" ad esclusione di ibridi,gpl,metano,benzina €4...i diesel €4 senza antiaparticolato erano bloccati pure loro il giorno di blocco totale

Comunque,almeno da me, nessuno controlla ;) e dalle targhe e dalle auto che girano vedo che molti se ne sbattono altamente le palle ;)

 

花は桜木人は武士

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  • 4 mesi fa...

riuppo uno dei tanti thread sul tema per segnalarvi 2 chicche:

Torino, auto ferme e lo smog sale sempre- Torino LASTAMPA.it

Torino, auto ferme e lo smog sale sempre

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torino

Raffiche di vento e pioggia hanno congiurato ancora. Il caso meteorologico, che non aspetta - né rispetta - le delibere del sindaco, ci ha messo di nuovo lo zampino. Per la seconda volta, dopo quella del 7 febbraio, la domenica ecologica ha «prodotto» un aumento, invece di un calo, delle polveri sottili. Sabato - giornata ripulita da vento fortissimo - il valore era a 18; domenica, nonostante la pioggia, era salito a 23. Tutti a piedi, ma tutto inutile. Scarto ancora più evidente sabato 6 (58) e domenica 7 (84). Naturale che la colpa dei numeri capovolti non sia del blocco del traffico, ma delle più o meno favorevoli condizioni atmosferiche. Ma il risultato non cambia. La spiegazione del Comune: domenica si sono fermate le auto, ma non - ovviamente - i termosifoni, che hanno continuato a funzionare, e a inquinare, senza il provvidenziale aiuto del vento.

N.b. sabato giornata bellissima con 18 gradi, domenica meno quindi poca necessita' di riscaldamento domestico.

questo naturalmente se si misura davvero.....

I giorni fuorilegge «nascosti» dalle stazioni di rilevamento - Milano

Il dossier della Ue «scoperto» dai Genitori antismog

I giorni fuorilegge «nascosti» dalle stazioni di rilevamento

L'associazione: «Chi controlla la qualità dell'aria non può dipendere da chi decide politiche anti-inquinamento»

MILANO - Era una giornata piuttosto calda, con condizioni meteo stabili, e lo smog cominciava a salire. Il primo ottobre 2007, al parco Giuriati (Città Studi), la centralina dell’Arpa rilevò una quantità di polveri sottili di 48 microgrammi per metro cubo. Un dato che si avvicina alla soglia per la protezione della salute (50), livello che secondo la direttiva europea non andrebbe superato più di 35 volte in un anno. Quel giorno però, proprio accanto alla centralina regionale, i tecnici del Centro comune di ricerca di Ispra avevano sistemato i loro strumenti per le verifiche di qualità. Strumenti che hanno registrato un dato diverso: 60 microgrammi, quindi oltre il livello d’allarme. Solo dodici microgrammi di differenza. Ma che oggi sollevano un interrogativo: secondo i dati Arpa il primo ottobre 2007 è stato un giorno «in regola»; secondo la rilevazione di Ispra era invece un giorno «fuorilegge».

Superamenti «occultati» - Non è un fatto di poco conto, perché in base al numero dei superamenti i politici hanno annunciato il «progressivo miglioramento della qualità dell’aria» negli scorsi anni. E perché, sempre in riferimento al numero dei superamenti, la Commissione europea apre le procedure di infrazione contro gli Stati e le Regioni. A questo punto, senza mettere in dubbio la buona fede, si può porre un interrogativo: quanti sono stati, negli scorsi anni, i giorni fuorilegge per l’aria milanese «occultati» dalle centraline? Quello del primo ottobre 2007 non è l’unico caso, perché il 6 e l’8 ottobre dello stesso anno si è ripetuta un’identica situazione. Dati Arpa a 44 e 42 microgrammi, dati Ispra rispettivamente sopra i 60 e i 50. Sono tre giorni che secondo le rilevazioni milanesi sono stati giudicati in regola, ma per i quali si può sollevare il ragionevole dubbio che non lo fossero. Bisogna considerare che la campagna di verifica al Parco Giuriati da parte del Joint research center, organo di ricerca della Commissione europea, è durata quattordici giorni. Cosa è accaduto in tutto il resto dell’anno? Il report di Ispra non può risolvere questo interrogativo, ma si limitava a concludere: «I dati sono sistematicamente più alti di quelli dell’Arpa... ma la differenza rimane sotto il 15 per cento».

Numeri e dubbi - Nella campagne di verifica successive (inverno 2008-2009 a Milano, Lecco e Brescia) i dati Arpa e Ispra tornano ad allinearsi e le differenze diventano minime. Nella campagna realizzata tra gennaio e febbraio 2009, i dati Arpa sul Pm2,5 (polveri sottilissime) sono addirittura superiori a quelli dei tecnici europei. I «Genitori antismog», l’associazione che tramite un accesso agli atti è riuscita a «desecretare» i rapporti, pongono però molti interrogativi. Primo: «Credo che i monitoraggi eseguiti dal Centro di Ispra — spiega Anna Gerometta — evidenzino l’assenza di un adeguato sistema di controllo/qualità della nostra rete di rilevamento sull’inquinamento atmosferico. La direttiva europea prevede la responsabilità degli Stati nel creare sistemi di controllo che garantiscano l’accuratezza delle misurazioni. Viene spontaneo chiedersi con quali modalità sia stata data attuazione a tale norma». L’associazione fa poi riferimento alla realtà di altri Paesi per affermare che «in altri Stati europei gli enti di controllo dell’aria spesso condividono la gestione della propria attività con organismi esterni e indipendenti. Questo crea una cintura di sicurezza. Da noi è diverso. Chi ha il compito di mettere in atto un sistema di controllo dell’aria a garanzia dei cittadini non può dipendere in modo integrale, come nel caso di Arpa, dall’ente che ha la responsabilità di promuovere le politiche anti-inquinamento. Chi controlla non deve dipendere dal controllato».

Gianni Santucci

02 marzo 2010

I dati sulle polveri sottili a confronto

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Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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I genitori "antismog" sono quelli che piuttosto che far camminare i figli entrano col suv nella scuola? :§

Io abito davanti a una elementare.....e quando si tratta di prendere-posare i pargoli tutte le seghe sull'inquinamento se le dimenticano :roll:

Salvo rompere le palle la domenica, quando a loro l'auto non serve....

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Sapete quando è stato il picco massimo di pm10 a Roma?........................................

Nel 79 dc quando il Vesuvio distrusse Pompei ed Ercolano (le polveri vulcaniche sono minuscole). Chissà allora che cosa avranno bloccato?............................

P.S. è solo demagogia

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L'inquinamento c'è ed è evidente (quando piove in città piove sporco, per dirne una).

Ma per risolvere o anche solo ridurre il problema si devono fare politiche serie, ad esempio cercando di regolare i riscaldamenti residenziali, tra i primi inquinanti. Ma fare demagogia è molto più facile.

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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