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Alfa Romeo - filosofia sul brand, sui modelli e sullo sviluppo


Navarre75

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4 ore fa, shadow_line scrive:

sicuramente all'epoca Montreal era quasi una supercar, e forse anche senza quasi, mentre 911 era una sportiva di grande serie già allora

 

Penso che la percezione dei contemporanei fosse però diversa, almeno in base al listino del nuovo e dell'usato per i due modelli, dal quale si evince il valore residuo.

 

Mi spiego.

Dicembre '74, listino da nuovo di Montreal e Porsche 911s (che più si avvicina come prezzo)

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4R_12-74_911s.jpg.e67f2349345fefe23655f3efc454ba86.jpg

 

Come vedete i prezzi sono pressoché simili (ma l'Alfa molto più potente)

Bene, vediamo dopo tre anni, per la precisione nell'aprile del 1977, qual era la quotazione di 4R per questi due modelli del '74

4R_04-77_montreal_1974.jpg.c118dde5f49f47b15b9ceace2a6b234a.jpg

 

4R_04-77_911s_1974.jpg.2a39a727d351b81d71df744266d98b1b.jpg

 

Come si vede l'Alfa arriva a valere poco più di un terzo, mentre la Porsche mantiene nettamente il suo valore, arrivando a perdere massimo 2/10 del prezzo da nuovo.

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Adesso, Matteo B. scrive:

Sono tutte auto post o durante la crisi petrolifera.

è li che il paradigma è cambiato.

 

infatti in piena crisi petrolifera i tedeschi si sono messi a fare auto sempre piú grandi, forse avevano previsto che poi la crisi sarebbe passata e dopo qualche anno arrivavano gli anni 80?

 

sapevano cose che gli altri non sapevano?

 

perché negli stessi anni invece lo stato in alfa ha praticamente "chiuso i rubinetti" da un giorno all'altro...!

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Adesso, shadow_line scrive:

 

infatti in piena crisi petrolifera i tedeschi si sono messi a fare auto sempre piú grandi, forse avevano previsto che poi la crisi sarebbe passata e dopo qualche anno arrivavano gli anni 80?

 

sapevano cose che gli altri non sapevano?

 

perché negli stessi anni invece lo stato in alfa ha praticamente "chiuso i rubinetti" da un giorno all'altro...!

Comunque Alfa nel dopoguerra non è mai stato marchio di lusso.

Dalla Crisi petrolifera in poi si è chiusa ai mercati internazionali. 

la scelta è stata fatta da chi gestiva  l'Azienda.

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Adesso, 3volumi3 scrive:

vediamo dopo tre anni, per la precisione nell'aprile del 1977, qual

 

ricerca storica mooolto interessante, consideriamo comunque anche le condizioni al contorno, in italia nel 1977 abbiamo quasi una guerra civile in atto

 

nel marzo dell'anno dopo il rapimento moro... l'italia in quel periodo é il caos, il 1977 in italia é anche "il 77" in pratica un secondo 68, i cangaceiros, gli indiani metropolitani... il 77 del Dams a bologna..

 

contrapposizioni sociali fortissime, il lusso allora veniva nascosto, fatto sparire, svenduto il piú in fretta possibile

 

 

 

Adesso, Matteo B. scrive:

la scelta è stata fatta da chi gestiva  l'Azienda.

 

esatto, era di proprietà statale, lo stato in quel momento era gestito dalla democraz. cristiana (la balena bianca..) partito di maggioranza dal 1948 al 1989 (41 anni... 🙄)

 

e che prediligeva, per certi versi imponeva, uno stile diciamo.. molto sobrio, quasi modesto...

 

l'unico che é scappato davvero da queste "raccomandazioni" é stato Enzo Ferrari

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7 minuti fa, Matteo B. scrive:

 

secondo me facendo il giochino della realtà alternativa/distopica oggi avrebbe potuto avere (in un altro Paese come condizione socioeconomica e con una proprietà privata)  un andamento come quello  dell'evoluzione dell'azienda  BMW dagli anni 70 agli anni 10. 

Non parlo dei modelli ma del posizionamento del marchio.

 

Non so: siamo sempre stati bravissimi nell'artigianato, un po' meno nella grande serializzazione. Se leggi le interviste di operai e dirigenti dell'epoca ti accorgi che l'organizzazione del lavoro, non solo in fabbrica ma proprio davanti al foglio da disegno, è tutto fuorché "tedesco". Non penso fosse un problema del fatto che ci fosse una direzione statale, è ad un livello più basso. Se leggi "Il Portello - Voci dalla Fabbrica", o i libri di Chirico e di Busso ti accorgi di come proprio a livello di "mid management" le cose fossero messe male. Migliorano ad esempio Alfasud, che è un progetto moderno infatti, più di 116 (che secondo me è un po' il risultato di una masturbazione mentale di Busso, ma qui mi fermo, non voglio essere menato :D

 

Comunque al di là delle fantasie distopiche, secondo me le 105 e derivate sono l'incarnazione del successo di Alfa Romeo e di quello che dovrebbe incarnare una vettura Alfa Romeo oggi: meccanica solida e affidabile, essenziale ma ricercata, senza complicazioni inutili ma con soluzioni tecnologiche avanzate, ottime doti dinamiche nel segmento, prezzi accessibili, mix di allestimenti e motorizzazioni povere/medie/top e di versioni sportive (servono entrambe, con una acchiappi l'acquirente, con l'altra chiudi il contratto), estetica intramontabile.

 

Questo al di là del fatto che sia una vettura alta, bassa, una B, C o F, a trazione anteriore o ibrida. Sono proprio i concetti "base" che per me dicono Alfa Romeo.

 

Tipo io una Giulia attuale col 1.5 barbon edition l'avrei fatta subito, col manuale 5 marce per risparmiare :D

 

Aggiungo: per me Alfa Romeo = L4 e L6... già il Busso V6 lo vedo come una deriva libertina :D

 

 

26 minuti fa, shadow_line scrive:

 

infatti quando es. mercedes ha deciso, o meglio gli é stato permesso (dopo la guerra..) di "invadere" gli stati uniti con le sue auto, lo ha fatto preparando appositamente auto come quelle qui sotto 👇

 

non certo con le "milletré"...

 

5-81-mercedes-benz-380sl-02.jpg

1979_Mercedes-Benz_280_SEL_(V_116)_sedan_(2015-07-09)_01.jpg

107-Mercedes-Benz-500-SLC-1980.jpg

 

Ma non c'entra il 1.3! Per carità, di Alfa Romeo col motorazzo ce n'erano già, guarda la già citata 2600... solo che andavano bene!
Il problema è mettere un V8 molto delicato sul telaio di una Giulia, lo stesso della 1.3, e poi andare in USA a sperare di venderne più di 2 in fila con un listino da Supercar. Montreal non era un idea "perfettibile", e non era nemmeno un prodotto valido, sotto nessun punto di vista. E infatti...

 

19 minuti fa, 3volumi3 scrive:

Come si vede l'Alfa arriva a valere poco più di un terzo, mentre la Porsche mantiene nettamente il suo valore, arrivando a perdere massimo 2/10 del prezzo da nuovo.

 

Per forza: Montreal non era un prodotto all'altezza, e non aveva dietro la rete di supporto. E' interessante a livello di collezionismo, ma non per prenderci spunto come filosofia del marchio... 

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Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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14 minuti fa, shadow_line scrive:

nel marzo dell'anno dopo il rapimento moro... l'italia in quel periodo é il caos, il 1977 in italia é anche "il 77" in pratica un secondo 68, i cangaceiros, gli indiani metropolitani... il 77 del Dams a bologna..

 

contrapposizioni sociali fortissime, il lusso allora veniva nascosto, fatto sparire, svenduto il piú in fretta possibile

 

Sì, ma a quanto pare c'era lusso (911) che nonostante tutto manteneva il suo valore ;)
Penso che banalmente la quotazione dell'usato così in ribasso per Montreal fosse motivata dall'insuccesso del modello che probabilemtne aveva forti sconti anche nel nuovo. Poi le tensioni sociali e la crisi del Kippur sono state la cigliegina sulla torta

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3 minuti fa, jeby scrive:

già il Busso V6 lo vedo come una deriva libertina :D

 

😂 beh posso anche essere d'accordo, va bene, il fatto é che già allora sul mercato americano, come oggi sul mercato cinese

 

se comprano europeo cercano l'exotic, il sogno, la fantasia, perché la praticità la comprano già da giapponesi e coreani

 

chiudere la parte "sognante" di alfa ha di fatto chiuso i mercati esteri piú ricchi, piú disposti a spendere

Adesso, 3volumi3 scrive:

Sì, ma a quanto pare c'era lusso (911) che nonostante tutto manteneva il suo valore

 

perché si vendeva alla grande in america, in america per quanto abbiano fatto casino anche in pieni anni 70 la crescita economica andava a manetta

 

alfa invece era fuori dai veri mercati che consumavano il lusso...

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13 minuti fa, jeby scrive:

Per forza: Montreal non era un prodotto all'altezza, e non aveva dietro la rete di supporto. E' interessante a livello di collezionismo, ma non per prenderci spunto come filosofia del marchio... 

 

Concordo

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21 minuti fa, Matteo B. scrive:

Comunque Alfa nel dopoguerra non è mai stato marchio di lusso.

Dalla Crisi petrolifera in poi si è chiusa ai mercati internazionali. 

la scelta è stata fatta da chi gestiva  l'Azienda.

 

Scelta scellerata, ma secondo me già sotto cominciava a mancare il prodotto. Per molte cose in Alfa hanno campato di rendita con 105, quando è arrivato il momento di 116 erano passati 10 anni secchi di totale immobilismo, con scelte tecniche purtroppo derivate da ancora prima (vedi il ponte posteriore con il braccio a T) e ormai al limite... invece di evolvere hanno stravolto, col risultato che la Giulia hanno continuato a venderla per altri 6 anni...

 

Dai, diciamocelo chiaro e tondo... Come dovrebbe essere un'Alfa Romeo:

large_diesel_engine_48v_mild_hev_s-copy.

E questa sul mercato internazionale si è giocata tutto... :)

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