[F1] Briatore - F.I.A.: Inizia la Sfida

[Cibus]

Ormai ha la stessa credibilità del wrestling.

Q u o t o o o n e ! ! !

[Navarre75]

"Bentornato Flavio' date=' non è finita"[/size']

Ecclestone: il caso durerà a lungo

Il "boss" della Formula 1 Bernie Ecclestone accoglie positivamente la decisione del Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi di annullare la radiazione di Flavio Briatore sancita dalla Fia. "Ho detto a suo tempo che neppure gli assassini meritano l'ergastolo e i giudici sembrano essere d'accordo - ha detto al Daily Express - È il benvenuto a ritornare nel paddock. Ma la vicenda non è finita e il cammino sarà lungo"

Ecclestone ritiene che, comunque vada a finire, il ritorno effettivo di Briatore nel Circus sia tutto da verificare: "È una persona di grande carattere - commenta - ma non sono sicuro se questo è ciò che vuole fare adesso. Non c'è ragione perché non possa tornare a ricoprire un ruolo manageriale se vorrà,ma sarebbe molto difficile per qualcuno che ha commesso un errore tornare al suo vecchio incarico o a qualcosa di simile''.

E per quanto riguarda l'atteggiamento della Federazione, Bernie dispensa una pillola di saggezza: "La corte ha detto che la squalifica era sbagliata, e la FIA non può ricominciare tutto da capo con una nuova udienza. Si andrebbe avanti all'infinito e questa sarebbe la cosa peggiore. Sarebbe meglio se tutti si sedessero attorno a un tavolo per vedere cosa si può fare".

6 gennaio 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

[Navarre75]

"Briatore? Sentenza pazzesca"

Mosley: "Così screditano la F1"

La riabilitazione di Flavio Briatore non va giù a Max Mosley' date=' che torna all'attacco dell'ex dg della Renault. "Sarebbe pazzesco se questo fosse il risultato finale - dice l'ex numero uno della Fia riferendosi alla sentenza emessa dal Tribunale di Parigi -. Se non possiamo sanzionare qualcuno per avere fatto ciò che Briatore e Symonds hanno fatto, allora significa che in discussione sono le fondamenta e gli obiettivi stessi della Fia".

L'ex grande capo della Fia è stato il principale nemico di Briatore, l'uomo che ha ordinato l'apertura di un'inchiesta e che ha fatto tutto il possibile per dimostrare la colpevolezza del manager italiano. Oggi la federazione internazionale è guidata da Jean Todt e Mosley si aspetta che il governo mondiale dell'automobilismo non si arrenda di fronte alla "truffa" che secondo lui è stata organizzata da Briatore.

"Di fronte a episodi del genere è impensabile anche solo ipotizzare di dire: 'Ok, è tutto apposto'. Sarebbe la fine della credibilità della Formula 1 in quanto non si può prevedere un esempio più grave di truffa di quello relativo al caso di Singapore. Non è stato solo disonesto, ma ha anche messo in pericolo vite umane", dice Mosley al Times, assicurando che non sarà lui a guidare la Fia dall'esterno: "No, assolutamentre no. Parlo con Todt di volta in volta ma solo a titolo amichevole e lo stesso faccio con Bernie (Ecclestone, ndr). Ma io sono in pensione e e me la sto godendo, non voglio essere coinvolto".

Secondo Mosley, Briatore ha vinto una battaglia ma non la guerra. "La Fia potrebbe sempre cambiare le regole molto velocemente per garantirsi il potere di escludere da qualsiasi attività nel mondo degli sport a motori qualsiasi persona che agisca contravvenendo alle regole basilari dello sport o che faccia qualcosa di pericoloso", avverte l'ex n.1 della federazione.

Mosley nega che all'origine del conflitto con Briatore ci fossero questioni personali e assicura che fino allo scorso luglio i rapporti con l'imprenditore di Cuneo erano "amichevoli". L'apertura di un'inchiesta, sottolinea Mosley, era inevitabile. "Nessuno nella mia posizione, una volta venuto a conoscenza delle dichiarazioni di Piquet jr., avrebbe potuto fare qualcosa di diverso dall'ordinare l'apertura di un'inchiesta".

E Briatore, assicura, è colpevole: "Non ci sono dubbi a riguardo. Symonds non avrebbe fatto tutto ciò senza l'autorizzazione di Briatore. Abbiamo i testimoni, le quattro persone che hanno partecipato alla riunione in cui è stato organizzato l'incidente. E c'è la confessione scritta di Symonds, anche se poi ha negato tutto".

7 gennaio 2010

da www.sportmediaset.it

[Navarre75]

Briatore pronto ad un'azione legale contro Piquet

Dopo aver rovesciato la sentenza FIA in tribunale' date=' Flavio Briatore prepara una nuova azione legale contro Nelson Piquet.

L'ex boss Renault non ha mai confessato un suo eventuale coinvolgimento riguardo il caso crash-gate , ed è riuscito a vincere il ricorso contro la sentenza FIA pronunciata lo scorso 21 Settembre nei suoi confronti.

La Gazzetta dello Sport ha chiesto al manager italiano se avvierà una nuova azione legale nei confronti dei Piquet. A tale richiesta Briatore risponde “molto probabilmente lo farò. Non voglio dimenticare il dolore sofferto.”

Briatore continuerà a gestire i propri assistiti in F1, come ha sempre fatto, in più è pronto a citare in giudizio anche Heikki Kovalainen e Lucas Di Grassi per aver interrotto i rapporti con mr. Billionaire.

“Oltre a Kovalainen e Di Grassi , il mio rapporto con gli altri piloti non è cambiato” afferma Briatore, tuttora manager di Mark Webber e Fernando Alonso.

“Adesso vediamo se sarà il caso di intraprendere azioni legali contro coloro che hanno deciso di interrompere il nostro contratto” ha aggiunto.

07/01/2010

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da F1 - F1grandprix.it

[brothersfan]

da F1 - F1grandprix.it

sono molto curioso di vedere cosa succederà al piccolo piquet..

[Navarre75]

Briatore presenta il conto alla Fia

Pronta la richiesta danni: 30 milioni

Dopo l'annullamento della squalifica sancita dal tribunale francese' date=' Flavio Briatore sta per lanciare il suo contrattacco. Una richiesta di danni connessa alle conseguenze della radiazione, alla perdita dei contratti con alcuni piloti, da Alonso a Kovalainen (costretti a cambiare manager vista la radiazione inflitta anche sul fronte del management), ai danni di immagine. I legali stanno definendo la richiesta che potrebbe superiore ai 30 milioni.

Ulteriore forza a questa mossa del manager italiano è stata fornita dal comunicato della stessa Federazione che ieri, manifestando l?intenzione di fare appello contro la decisione del Tribunale delle Grandi Istanze parigino, ammette confusamente di voler continuare a rilasciare le superlicenze ai piloti secondo il metodo consueto, in attesa delle risultanze dell'appello. Quindi, da una parte la Fia conferma la propria battaglia a tutela delle decisioni prese e dall'altra - senza consultare il consiglio mondiale - fa retromarcia in tema di superlicenze.

12 gennaio 2010

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da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

[Navarre75]

Ecclestone: La FIA non ha ancora deciso se fare ricorso contro il crashgate

Bernie Ecclestone ha indicato durante la settimana che la FIA non ha ancora deciso ufficialmente se presentare appello contro il verdetto rilasciato dal Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi riguardo il crashgate di Singapore. La scorsa settimana il Tribunale parigino ha accolto le richieste di Flavio Briatore e Pat Symonds e ha cancellato le punizioni imposte dal Consiglio Mondiale del Motor Sport.

Tuttavia' date=' la FIA ha detto testualmente in un comunicato stampa che “un ricorso è in fase di preparazione.”

“Loro hanno il diritto di presentarlo, ma non so se lo faranno,” ha detto il capo esecutivo della F1 all’agenzia di notizie SID durante un evento stampa a Madonna di Campiglio..

15/01/2010

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da F1 - F1grandprix.it

[Navarre75]

Briatore ancora sotto i riflettori

Passato lo scandalo di Singapore 2008 e tutte le conseguenze negative dell’episodio' date=' Flavio Briatore continua a fare notizia per motivi sbagliati.

È emerso ora che l’italiano ha dovuto lasciare la presidenza della squadra di calcio londinese Queens Park Rangers.

Briatore aveva acquistato il club in società con Bernie Ecclestone nel settembre 2007, ma è diventato famoso più che altro per i diversi cambiamenti apportati all’interno della dirigenza della società e i pochi risultati ottenuti sul campo.

“I tre anni trascorsi alla presidenza sono stati una incredibile ed eccitante esperienza. Sono orgoglioso di aver salvato dalla bancarotta un club così tradizionale e di aver messo le basi per un futuro di successi,” ha detto.

Dopo la partenza del cinquantanovenne la famiglia del magnate dell’acciaio Lakshmi Mittal ha incrementato la sua quota di partecipazione nel club, ma sia Briatore che Ecclestone detengono ancora parte delle azioni.

È venuto a galla inoltre che Briatore è pronto per affrontare una battaglia giudiziaria nella corte londinese contro il suo ex socio d’affari nel marchio di lusso Billionaire.

Stando al Times, il designer Angelo Galasso rivendica un miliardario risarcimento perché Briatore gli aveva promesso una partecipazione formale del 20 per cento nella societa'.

“Sono molto, molto deluso,” ha detto Galasso. “Flavio mi diceva sempre ‘fidati di me, fidati di me’, ma alla fine non ha rispettato l’accordo. Lui non mi ha rispettato.”

L’avvocato di Briatore s’è rifiutato di rilasciare qualsiasi forma di commento.

22/02/2010

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da www.f1grandpix.it

[Navarre75]

Briatore' date=' la Fia non si arrende[/size']

Jean Todt: ok al ricorso

Jean Todt, presidente della Federazione internazionale dell'automobile, non abbandona la battaglia - per ora persa- contro Flavio Briatore e ribadisce che la Fia non si rassegnerà alla sentenza del Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi che ha riabilitato l'ex-manager Renault ."In Tribunale la Fia ha perso per questione di forma e non di merito - ha chiarito Todt - con il sostegno del Senato, ho approvato la decisione del ricorso".

"Allo stato attuale bisogna rispettare forma e sostanza", ha continuato dal circuito di Sakhir, dove si tiene a battesimo la Formula 1 2010. "Non possiamo dimenticare che nel Gp di Singapore del 2008 c'è stato un incidente volontario. Non possono non esserci conseguenze".

Briatore a parte, Durante la densa vigilia dirigenziale si è toccato un tema importante, che potrebbe smontare i già fragili equilibri delle scuderie approdate alla Formula 1: la Fia, infatti, sta valutando la possibilità di ripristinare il limite del 107%. Per chi non si ricorda, si tratta della norma, in vigore fino al 2002, che prevedeva un'ulteriore selezione dopo le qualifiche: chi superava il 107% del riscontro cronometrico dell'autore della pole position veniva escluso dalla gara. Una disposizione che, visti i tempi delle prime prime prove libere sul circuito degli Emirati, sarebbe un incubo per i nuovi team appena entrati nel Circus. ''Per cambiare la situazione in questa stagione - ha cercato di tranquillizzare tutti Todt - serve il consenso unanime dei team. Non credo che succederà. Bisognerà aspettare fino al 2011 per questa eventualità. Bisogna avere rispetto per ogni squadra nuova che, in un periodo di crisi, arriva e investe denaro. Non credo che questo sia il momento di criticare. Bisogna sostenere e aiutare, è nell'interesse di tutti''.

12 marzo 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

[Navarre75]

Briatore vs. Mosley: paga Todt

Crashgate: sulla Fia pende un conto salatissimo

di Giorgio Terruzzi.

La Fia rischia di pagare cifre enormi. Soprattutto se' date=' come pare probabile, l'appello contro la decisione del tribunale francese favorevole a Briatore dovesse fallire. Motivo: danni evidenti alla società di management FFBB (fondata dal manager italiano) che gestisce i piloti. Le richieste di risarcimento rischiano essere addirittura tre. Provenienti dalla stessa FFBB e dai piloti Kovalainen e Di Grassi, costretti dalla Federazione a rompere i loro antichi rapporti con chi li ha gestiti per ottenere la superlicenza.

Pare infatti che Alan Donnelly, braccio destro di Mosley e capo dei commissari federali, abbia prodotto pressioni sui piloti legati alla FFBB, evitando Alonso, profondamente legato a Briatore. Mark Webber avrebbe letteralmente mandato a quel paese Donnelly il quale ebbe miglior gioco con Kovalainen e Di Grassi, entrambi pronti a cambiare status, scegliendo di amministrarsi da soli.

La FFBB Management vuole ora un arbitrato per valutare la rottura dei contratti di Kovalainen e Di Grassi, chiedendo ai due piloti danni rispettivamente per circa 5 milioni e un milione e mezzo di dollari. Cifre che gli stessi Kovalainen e Di Grassi si preparano a "girare" alla Federazione visto che fu proprio la Federazione a determinare le loro decisioni. Todt si trova quindi in una posizione di grave imbarazzo. Da una parte Mosley preme perché questa guerra continui, dall'altra l'appello federale rischia il fallimento e il consiglio mondiale vuole che il lungo dissidio venga appianato. Anche in vista del conto economico che potrebbe arrivare al tavolo dello stesso Todt. Un conto pesantissimo per le casse federali.

17 marzo 2010

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da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET