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La mia Fiat 131 e il suo restauro...


effe131

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Attenzione che 131 nacque con due motori aste e bilancieri ( 1397 e 1585 ) , e 4 marce, quindi tutt'altro che top.

Le versioni ultra-rifinite e meccanicamente aggiornate vennero dopo. ( ma cio vale anche per Regata ) se confrontiamo le Super di entrambe, non c'e' molta differenza.

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Vero, i motori bialbero arrivarono solo nel '78 con la 2a serie ed ampiamente pubblicizzati. La pubblicità della suddetta 2a serie faceva proprio leva sull'innovazione meccanica ("le nuove 131 bialbero"), con tutti i riferimenti del caso ai motori di derivazione più o meno corsaiola (si accenna tutt'altro che velatamente al bialbero della 124 Abarth Rally). Rimanevano comunque i motori ad aste e bilancieri per le versioni L e CL.

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Infine: al di là di ogni considerazione sull'equipaggiamento della Supermirafiori, va da sè che la 131 seppur forse più spaziosa era comunque un passo indietro rispetto alla 124 che sostituiva. Mi risulta fosse molto meno performante in termini di comportamento su strada, non prevedeva una versione con motore bialbero (la 124 Special T 1400 invece era a listino già dal '69 se ricordo bene, e divenne 1600 nel '72 quando la 125 uscì di scena) e così è stato fino alla seconda serie del '78; inoltre, sempre collegandomi al discorso del comportamento su strada, prevedeva un impianto frenante misto dischi/tamburi mentre la 124 fin dalla prima serie aveva quattro dischi. Appare evidente che 'sta 131 è stata sviluppata seguendo una filosofia decisamente diversa rispetto alla 124...:roll:

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eh ma.. ogni ragionamento come gia detto deve essere posizionato calandosi il piu possibile nell'epoca... e gli anni 70 e tutto quello che fu concepito in quella prima parte anni70 sono qualcosa che oggi è assolutamente di difficile comprensione, sia da un punto di vista economico-crisi che fu vista ancora con gli "spettri" del ritorno di una situazione della non lontana post guerra, soprattutto in Italia (razionalizzazione del petrolio e delle domeniche a piedi fino addirittura allo Stop, da parte del Presidente della repubblica, dell'uso della tecnologia della tv a colori "perche se no gli italiani si sarebbero indebitati troppo per comprare le nuove apparecchiature che il paese non si poteva permettere) e sia da un punto di vista sociale che mal vedeva nel pensiero comune "l'opulenza" mostrata normalmente negli anni 50 e 60.

Una visione che girava al contrario di come si fa oggi anche in tempi di crisi: allora tutto doveva essere fatto per e far risparmiare, da qui quindi che anche le case automobilistiche e auto cambiarono la loro filosofia di fondo rispetto agli anni 50 e 60 dove tutto era evoluzione, in Fiat in particolare poi (ma non solo, anche Lancia e Alfa) materiali, carrozzerie, razionalizzazioni e anche scelte tecniche erano volte a questo, dalle utilitarie alle medie fino alle ammiraglie Lancia che negli anni70 perdevano le iniezioni elettroniche e meccaniche che gia c'erano negli anni 60 per tornare a carburatori, i 4 freni a disco a 4 pistoncini delle Fulvia diventano a 2 nelle Beta e addirittura a 2 tamburi nelle Delta, i motori vengono in grandissima parte depotenziati in tutte le categorie di Fiat, Alfa e Lancia per cercare di ridurre i consumi, senza contare che si misero iva maggiorate per cilindrate superiori, che i costi di gestione tra bollo e assicurazione per ogni piccolo incremento di cilindrata cambiavano non di poco spingendo a lesinare anche sulla cilindrata... insomma una mentalità "di risparmio" e "basso profilo" che poi proprio dai successivi anni 80 in poi abbiamo completamente perso al punto da far spendere tutto quasi piu sull'apparire che non per quello che c'era sotto realmente come si faceva negli anni 50 e 60;

VW Scassat Muleline TDI 110 CV (superstiti una 70ina), 470.000 km... eppur si muove...

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:shock:

Ecco, questo è lo specchio della tipica mentalità Fiat DA SEMPRE (nihil novi). Ok essere orgogliosi dei propri prodotti, soprattutto se obiettivamente concorrenziali e di buon livello... ma qui la spocchia e l'autoreferenzialità sabaude si esaltano con la demolizione acritica della concorrenza, liquidata come inferiore e stop. La Giulietta "un motore e basta"? Con buona pace di De Dion, transaxle, 4 dischi e pianale derivato dal segmento superiore... La 316 "un mito facilmente smontabile"? Ok, tenuta di strada come da tradizione :lol: ...ma la 131 non è che fosse molto meglio in questo... cioè, la Giulietta combattila sul piano finiture-dotazione e sul rapporto qualità/prezzo, la 316 sull'abitabilità, le Talbot sul piano della silenziosità... sarei curioso di leggere come argomentavano la demolizione delle concorrenti punto per punto :roll:

Modificato da Lanciaboxer
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