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FIFA World Cup 2010: Sudafrica


Navarre75

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"Grande delusione' date=' ma è colpa mia"[/size']

Dunga dice addio al Brasile dopo il ko

Dopo l'eliminazione del Brasile da parte dell'Olanda l'attenzione si concentra, inevitabilmente, sul ct verdeoro Carlos Dunga, che si prende tutte le responsabilità: "Noi tutti siamo umiliati e proviamo una grande delusione - ha detto il ct - . E' tutta colpa mia: sono il primo responsabile". Il flop mondiale sarà l'ultima uscita di Dunga con la Seleçao: "Il mio contratto con la nazionale brasiliana dura quattro anni (scade nel 2010, ndr)".

"Solo entrando nello spogliatoio si possono capire l'umiliazione e la grande delusione. Nel primo tempo siamo andati molto bene, ma nella ripresa non abbiamo avuto continuità. Non abbiamo mantenuto la concentrazione del primo tempo e ci siamo innervositi perché l'Olanda era cresciuta. Certi errori al Mondiale li paghi, si decide sui dettagli. Non siamo riusciti a conseguire l'obiettivo di diventare campioni", ha aggiunto.

RONALDO: "MELO EVITI DI VENIRE IN BRASILE"

"Felipe Melo eviti di venire a trascorrere le ferie in Brasile". Duro il commento a caldo di Ronaldo fatto via Twitter. Al momento della rete del momentaneo vantaggio dei verdeoro, invece, l'ex Fenomeno aveva invece elogiato il connazionale: "Bel passaggio di Felipe e ottima finalizzazione del Genio (Robinho). È un mio alunno che ha imparato bene".

BRASILE, KAKA': "DETTAGLI DECISIVI"

"Abbiamo perso per i dettagli". Kakà analizza così la sconfitta del Brasile contro l'Olanda e la conseguente eliminazione nei quarti di finale dei Mondiali. "Al Brasile non è mancata qualità, i nostri errori riguardano i dettagli - ha proseguito - Abbiamo subito gol su palla inattiva, questo ha consentito all'Olanda di vincere. In semifinale arriveranno i migliori".

MELO: "NON MI FREGA DI COSA DICE LA GENTE"

''Ora sono triste, e non ho parole. Ma di quel che dice la gente non mi frega nulla''. È lo sfogo di Felipe Melo, dopo l'eliminazione del Brasile dal Mondiale e le polemiche sulla sua prestazione. ''Non mi frega se la gente viene allo stadio e grida contro di me - ha aggiunto il centrocampista della Seleçao e della Juventus - . Chi sa di calcio sa quel che valgo. Ora ci vorrà qualche giorno per smaltire la delusione, poi sono felice di tornare alla Juve''. Poi abbassa i toni: "Chiedo scusa ai tifosi per la nostra eliminazione dal Mondiale. Ho assunto le mie responsabilità anche di fronte al gruppo'. Però - ha aggiunto - vorrei anche far presente che non ho dato quel colpo con l'intenzione di rompere una gamba a Robben, tanto che poi lui ha continuato tranquillamente a giocare. È diverso dall'essere espulso per aver sputato a un avversario, o per avergli dato un pugno in faccia. Credo che nella partita contro il Portogallo Pepe si sia comportato molto peggio con me. Forse avrei dovuto buttarmi per terra e rotolarmi io, e a prendere il rosso sarebbe stato lui". Felipe Melo ha definito il gol "una secchiata d'acqua gelida: Julio Cesar stava dietro di me, ma non so se abbia toccato il pallone. Ma è stato molto peggio incassare la seconda rete perché è dura vedere un giocatore di quella statura (Sneijder) segnare con un colpo di testa".

OLANDA, VAN MARWIJK "NELLA RIPRESA È CAMBIATO TUTTO"

Bert van Marwijk è pienamente soddisfatto al termine della vittoria in rimonta sul Brasile che proietta l'Olanda in semifinale. A fine gara il ct "orange" non ha esitato a riconoscere il brutto avvio della sua squadra, affermando che "nei primi 20 minuti non ero felice. Nella ripresa è cambiato tutto. Ho detto a Frank De Boer, il mio assistente, che abbiamo avuto molte occasioni nel secondo tempo e abbiamo dimostrato quanto siamo bravi - ha aggiunto l'allenatore olandese - oggi andiamo a far festa e poi ricominciare a sognare". A fine gara arriva anche il commento dell'attaccante Van Persie: "Il nostro gioco di squadra è stato determinante. Nella ripresa abbiamo giocato tutti insieme uno per l'altro". Il calciatore dell'Arsenal spiega: "È da anni che non battevamo il Brasile. Tra primo tempo e secondo cosa è cambiato? Sono successe un paio di cose. Il nostro ct ci ha detto che dovevamo entrare in partita. Eravamo nervosi dopo il primo gol. Abbiamo cercato di fare bene nella ripresa ed è andata bene. Sneijder? Con lui ho ottimi rapporti, è un grande giocatore, un ragazzo divertente".

OLANDA, SNEIJDER: "HO SEGNATO DI TESTA..."

"Nel primo tempo non abbiamo giocato bene, nel secondo invece sì. Ed è la prima volta che faccio gol di testa, è quasi impossibile ma ho segnato e sono felice". Wesley Sneijder stenta a trattenere la felicità dopo aver ottenuto con la sua Olanda la qualificazione alla semifinale dei Mondiali rimontando il Brasile. "Negli spogliatoi abbiamo parlato e ci siamo detti che dovevamo giocare come sappiamo - afferma il centrocampista dell'Inter, autore di un gol e propiziatore dell'autorete di Felipe Melo - . Lo abbiamo fatto, abbiamo giocato bene e fatto due gol. Siamo una buona squadra anche in difesa, se continuiamo così possiamo vincere".

BRASILE, JULIO CESAR IN LACRIME: "SOLO TANTA TRISTEZZA"

Nonosante la complicità di un disastroso Felipe Melo, sono innegabili le responsabilità di Julio Cesar sul gol del pareggio olandese. "Nessuno si aspettava questa sconfitta - ha detto il portiere nerazzuro in lacrime - . Il gruppo aveva molta fiducia, lavorava insieme ormai da quasi tre anni". Dopo l'esclusione dal mondiale la delusione tra i brasiliani è enorme: "Sono cose che capitano nel calcio - ha concluso Cesar - . Il Brasile scende sempre in campo per vincere, adesso c'è tanta tristezza".

OLANDA, ROBBEN: "VITTORIA MERITATA"

Dopo la rimonta vincente della sua Olanda sul Brasiel Arjen Robben analizza l'andamento del match: "Oggi abbiamo fatto una grande partita anche se non siamo partiti bene - precisa il centrocampista del Bayern - , dopo il gol siamo migliorati e nella ripresa abbiamo dato il massimo meritando la vittoria". Sui prossimi cruciali impegni Robben si dichiara ottimista: "Abbiamo un ottima squadra e oggi è stato fatto un grosso passa avanti - conclude l'ex Real - . Adesso dobbiamo giocare altre due finali".

BRASILE KO, FESTA IN ARGENTINA

Un boato, grida di gioia, lancio di coriandoli e suoni di tamburi e trombette. Così gli argentini hanno accolto il fischio finale della partita che ha decretato l'eliminazione del Brasile dal Mondiale da parte dell'Olanda. Nella capitale gli automobilisti hanno subito azionato i clacson, altri hanno sventolato le bandiere biancocelesti. L'incontro ha quasi paralizzato le attività lavorative ed è stato seguito anche davanti agli schermi giganti sistemati nelle varie piazze. Tristezza e sconforto per i turisti brasiliani, sempre presenti nel paese, anche se attualmente in numero ridotto per la stagione invernale.

Brasile, stampa "Paese in lutto"

Gioia in Argentina: "Brasile 2014"

Triplice fischio finale e la stampa brasiliana recita il 'de profundis' della Seleçao di Dunga. "Brasile nel panico, addio Sudafrica", "Addio Coppa, torniamo a casa", "Brasile in lutto": sono alcuni dei titoli che commentano l'eliminazione della nazionale verdeoro per mano dell'Olanda. C'è chi piange e chi ride: sono i rivali dell'Argentina. "Brasile 2014", titola con ironia il quotidiano sportivo Olè. "Dal cielo all'inferno", recita La Nacion.

"L'arancia meccanica ha distrutto il sogno della 'Hexa''', cioè il sesto titolo ai mondiali, afferma il sito Futebolinterior, mentre la Gazeta Esportiva riprende le parole del portiere Julio Cesar, che ha ammesso l'errore sul primo gol. Anche JB on line cita il 'mea culpa' del portiere del Brasile e dell'Inter ma si chiede: "E le colpe degli altri?". Il Diario di Pernambuco sottolinea a questo proposito "i due errori fatti da Felipe Melo, che hanno permesso la svolta della partita e la vittoria olandese". Quello di oggi è "la fine di un sogno", conclude il Diario.

Di tutto altro tenore la stampa argentina: "Brasile senza reazione lascia il Mondiale dalla porta di servizio", titola il Clarin.

2 luglio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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I più attivi nella discussione

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E così la Piccola Olandina ha vinto quei giganti!? Lavoravo ed ho visto di sfuggita solo dal 68' al 80' e mi è parso di vedere i Carioca un pò troppo nervosi&fallosi. Mi sa che,tra l'altro gli abbia portato sfiga giocare in azzurro,invece che in giallo-verde...bhò? Certo che mi dispiace per loro,ma a questo punto mi piacerebbe L'Oanda vincesse proprio la finalissima!

Se un pianto ci fa' nascere, un senso a tutto il male forse c'è !

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Ghana' date=' finisce il sogno mondiale[/size']

Uruguay di rigore: è semifinale

L'Uruguay supera il Ghana ai rigori e si qualifica per la semifinale al termine di una partita pazzesca. I tempi regolamentari si sono conclusi sull'1-1 con le reti di Muntari e Forlan. Al 122' il Ghana sciupa il match-ball con Gyan, che calcia un rigore (concesso per fallo di mano di Suarez) sulla traversa. Si arriva alla lotteria dagli 11 metri dove per gli africani sono fatali gli errori di Mensah e Adiyiah. Finisce 5-3 per i sudamericani.

LA PARTITA

È successo di tutto. Al 122' il Ghana era a 11 metri da una storica qualificazione alla semifinale di un Mondiale. Sarebbe stata la prima volta in assoluto per una nazionale africana. Il rigore di Gyan, concesso per un fallo di mano (sulla linea di porta) di Suarez, è invece terminato sulla traversa e con lui è svanito il sogno di squadra, di un Paese, di un intero Continente.

L'avvio di gara ghanese è timido e contratto. Gli uomini di Rajevac sembrano avvertire un po' troppo la pressione di un risultato, la semifinale, che sarebbe storico. A fare la partita, inizialmente, è l'Uruguay. La Celeste ci prova subito con Suarez (11') che con un bel guizzo crea il primo pericolo a Kingson. La prima, vera, grande occasione per l'Uruguay arriva al 26': Suarez si libera agevolmente di Vorsah e fa partire un gran destro di collo pieno che Kingson è fenomenale a deviare in angolo. Il Ghana, schierato con un prudente 4-4-1, attende i sudamericani nella propria metacampo per poi ripartire. Non è dunque un caso che, proprio in contropiede, gli africani vadano vicini al vantaggio. Minuto 31: devastante percussione di Kevin Prince Boateng che taglia la difesa uruguaiana, palla a centro area per Gyan che di destro, di prima, sfiora il palo alla sinistra di Muslera. È la scossa che dà coraggio agli africani, ma soprattutto a Sulley Muntari. Sì, proprio lui, all'esordio da titolare in questo Mondiale. L'uomo che aveva litigato con mezzo spogliatoio e che aveva mandato a qual paese il ct Rajevac. il centrocampista dell'Inter, al 47' pt, si inventa un sinistro a effetto da 25 metri che sorprende un colpevole Muslera.

La ripresa è decisamente più vivace, con l'Uruguay subito a caccia di un pareggio che arriva dopo soli 10 minuti con un calcio di punizione di Diego Forlan. Il tiro del centravanti dell'Atletico Madrid è centrale e Kingson, fin qui perfetto, stavolta lascia a desiderare. Il match si accende, le squadre si allungano. Nascono continui capovolgimenti di fronte da una parte all'altra del campo. Gyan e Suarez vanno più volte vicini al raddoppio. Le squadre non pensano in alcun modo a coprirsi, non esiste tattica. Fosse stato Josè Mourinho il ct di una delle due nazionali, sarebbe impazzito. Uruguay e Ghana spingono fino al 90' senza pensare in alcun modo ai tempi supplementari. L'overtime, però, è cosa inevitabile, visto che il punteggio non si schioda dall'1-1.

I supplementari dimostrano come e quanto il Ghana abbia ancora qualche centilitro di benzina in corpo. Tutto il contrario di un Uruguay ormai seduto, alle corde. Al 122', dopo un batti e ribatti in area sudamericana (tra cui un tiro di Appiah salvato sulla linea), la palla arriva al milanista Adiyiah che di testa batte a rete: Suarez si traveste da Muslera e para con la mano. Rigore ed espulsione, inevitabile. Dal dischetto, Gyan tradisce un intero Continente.

Si arriva alla lotteria dei rigori con il Ghana ancora sotto choc per quanto accaduto poco prima. Dagli 11 metri sono fatali gli errori di Mensah e Adiyiah (entrambi parati da Muslera). Il gol decisivo è di Abreu. Le stelle nere si potranno consolare sabato sera, a cena, con Nelson Mandela. Madiba li ha invitati a prescindere dal risultato di questo quarto di finale. L'uomo che ha abbattuto l'apartheid in Sudafrica, in questo momento, è l'unica persona in grado di farli sorridere.

LE PAGELLE

Boateng 7: ha le chiavi della squadra. Gran fisico e piedini niente male. Smista palloni come il più classico dei playmaker, detta i ritmi del gioco ghanese. La percussione al 31' del primo tempo è semplicemente impressionante.

Muntari 6,5: non è al massimo della condizione fisica e si vede. Si vede poco nel corso di tutto il match, ma quando si vede è letale.

Gyan 4: vista la buona partita disputata, ci sentiamo perfidi e crudeli a dargli un voto simile. Al 122' ha avuto però tra i piedi il rigore di una vita. Il gol che avrebbe cambiato la storia: non sua, non del Ghana, ma di un intero Continente. Sarebbe cambiata la storia del calcio, perché per la prima volta una nazionale africana sarebbe approdata in semifinale di un Mondiale. E non ci sono scuse, la devi buttare dentro, non si può calciare sulla traversa.

Muslera 7: discreti interventi nel corso di tutta la gara. Però è insicuro, troppo insicuro sul sinistro di Muntari. È il classico portiere che, ogni qual volta intervenga sul pallone, ti dà quel senso di ansia, paura. Ai calci di rigore è però prodigioso con due parate decisive.

Forlan 7: Il gol su punizione regala all'Uruguay i tempi supplementari. Ogni volta che tocca palla hai sempre l'impressione che possa far male. Dal dischetto è infallibile.

IL TABELLINO

URUGUAY-GHANA 1-1 (5-3 dcr)

Uruguay (4-3-3): Muslera 7; M. Pereira 6, Lugano 6 (38' pt Scotti 6,5), Victorino 5, Fucile 6; Perez 5,5, Arevalo 6,5, A. Fernandez 6 (1'st Lodeiro 6); Cavani 5 (31' st Abreu 7), Suarez 7,5, Forlan 7. A disposizione: Castillo, Silva, Godin, Gargano, Eguren, A. Pereira, Gonzalez, S. Fernandez, Caceres. All.: Tabarez

Ghana (4-5-1): Kingson 6; Sarpei 6, Vorsah 5, John Mensah 5,5, Pantsil 6; Inkoom 5,5 (29' st Appiah 6,5), Annan 6, K. P. Boateng 7, K. Asamoah 6,5, Muntari 6,5 (43' st Adiyiah 5,5); Gyan 4. A disposizione: Agyei, Ahorlu , D. Boateng, Ayew, Amoah, Addy, Tagoe, Owusu-Abeyie. All.: Rajevac

Arbitro: Benquerenca (Portogallo)

Marcatori: 47' pt Muntari (G); 10' st Forlan (U);

Ammoniti: Fucile (U); Arevalo (U); Pantsil (G); Perez (U); Sarpei (G); John Mensah (G)

Espulsi: 15' 2ts Suarez (U) per fallo di mano sulla riga di porta

2 luglio 2010

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"Guardalinee della Spagna? Bocelli"

Maradona attacca: arbitro li ha aiutati

Alla vigilia del quarto contro la Germania' date=' Maradona parte all'attacco dell'arbitro argentino Baldassi, accusato di aver favorito la Spagna: "Ha espulso senza motivo un giocatore portoghese e ha concesso un gol a Villa in fuorigioco: il guardalinee forse era Andrea Bocelli", ha detto il ct dell'Argentina riferendosi al cantante italiano non vedente". "Io rispetto tutti ma non temo nessuno - ha proseguito - Il Brasile? Ho altro per la testa".

Maradona non le manda certo a dire ed è sempre sopra le righe. E per la gara contro la Germania che vale un posto in semifinale è carico al massimo: "Dovrà lasciare la pelle in campo se vorrà batterci. Non pensiamo al 4-1 con cui hanno battuto l'Inghilterra negli ottavi, è un po' una bugia - ha proseguito - L'Inghilterra ha sbagliato e la Germania ne ha approfittato. Ma contro di noi dovrà fare molto meglio. Noi dobbiamo essere pronti a dare la vita. Dietro questa squadra c'è un paese che non gioisce da tanto tempo. C'è un grande desiderio, dipende da noi se questa gente potrà sorridere o no. E questo è qualcosa di immensamente grande per un paese come l'Argentina".

"Stiamo bene, siamo molto concentrati. Non cambierò la squadra, non modificherò niente. Siamo arrivati fin qui con questa squadra, abbiamo usato un assetto offensivo e comunque equilibrato. Non abbiamo problemi, non è il momento di cambiare o improvvisare. Messi? Mai pensato di non schierarlo - ha detto facendo riferimento alla congestione accusata dalla 'Pulce' - La sua posizione? Va lasciato libero di giocare".

Infine, di fronte a una domanda sul gol regolare annullato a Lampard contro la Germania, l'ex Pibe de oro si è detto assolutamente favorevole alla tecnologia: "Continueranno a succedere queste cose fino a quando non la metteremo. La testata di Zidane a Materazzi Elizondo non l'avrebbe vista se non fosse stata per le immagini tv che lo ha aiutato a prendere la decisione giusta. Non come l'altra sera che sul maxi schermo si è visto il fuorigioco ma l'arbitro non l'ha potuto sfruttare".

2 luglio 2010

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Organizzazione batte chiacchieroni 4 a 0! Stop 8-)

Nient'altro da dire che me l'aspettavo. Contro una squadra organizzata e anche talentuosa (perchè la Germania è veramente forte quest'anno), le pulci argentine non hanno retto. Hanno dominato dal primo minuto all'ultimo!

Spettacolo!

Bibidibobidibu

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Che brutta scoppola per Diego, oggi un Cambiasso lì in mezzo gli poteva servire eccome, comunque spero per Messi che questo sia la chiusura di un anno piuttosto bruttarello.

Comunque mondiale che si sta preannunciando piuttosto interessante.

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Organizzazione batte chiacchieroni 4 a 0! Stop 8-)

Nient'altro da dire che me l'aspettavo. Contro una squadra organizzata e anche talentuosa (perchè la Germania è veramente forte quest'anno), le pulci argentine non hanno retto. Hanno dominato dal primo minuto all'ultimo!

Spettacolo!

Si ok saranno organizzati, talentuosi, ma porca vacca le nazionali dovrebbero essere lo specchio di una nazione e non una opportunità per giocare un mondiale e/o un europeo imho. A me vedere che su 11 persone ci sono 5-6 giocatori che l'inno non lo cantano perchè non si sentono rappresentati da esso da enormemente fastidio(Boateng su tutti). Aver avuto per 5 anni Camoranesi che all'inno faceva finta di nulla è stato già troppo..............

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Super Germania' date=' Argentina umiliata[/size']

Mueller-Klose-Friedrich: finisce 4-0

Si infrange ai quarti di finale il sogno mondiale dell'Argentina. A Città del Capo la squadra di Maradona esce sconfitta per 4-0 da una super Germania. La partita non ha storia: già al 3' punizione dalla sinistra, la difesa Albiceleste dorme e Mueller infila di testa. La Seleccion fatica a costruire una risposta degna di Messi e Tevez e, nonostante il forcing nella ripresa, viene travolta al 23', 29' e 44' da Klose (doppietta) e Friedrich.

LA PARTITA

Certo, non è una finale, ma quando si affrontano Argentina e Germania non si può parlare di una partita "normale". Basta ricordare le epiche sfide di Messico 1986 e Italia 1990, quando le lacrime di Maradona furono prima di gioia e poi di dolore. Senza dimenticare che si tratta anche uno scontro di culture, non solo calcistiche. Scontro che dalle parole infuocate della vigilia passa subito al campo. Schweinsteiger incollato a Messi e Klose sulle caviglie di Mascherano sono il biglietto da visita dei teutonici. Che timbrano il cartellino dopo nemmeno tre giri di lancette, quando Mueller approfitta dell'ipnosi Albiceleste e infila di testa. Colpita a freddo la Seleccion barcolla, fatica a rispondere e subisce le folate di Podolski e compagni. Che poco prima della mezzora si mettono le mani dei capelli per il clamoroso errore di Klose, mandato davanti a Romero dallo stesso Mueller. Sul fronte opposto Messi e Tevez faticano a smarcarsi, Di Maria è troppo solo, Higuain non si vede. E all'intervallo la Germania sogna lo sgambetto.

Chi attende la reazione veemente dell'Argentina nel secondo tempo rimane deluso. Colpa di una squadra anonima, merito di una Germania mai in affanno. Dopo un'ora di gioco la partita sembra accendersi. I biancocelesti si gettano in avanti, ma non vanno oltre qualche tiro debole e centrale. Oltretutto lasciando spazio alle ripartenze di Ozil. Poi succede quello che non ti aspetti e la truppa del "Pibe de Oro" viene travolta dall'armata nera. Klose, Friedrich e ancora Klose danno il via all'apoteosi e sotterrano le speranze di un'intero Paese, che solo 24 ore prima aveva sbeffeggiato i vicini brasiliani. E' la vittoria dell'Europa sulle superpotenze del Sudamerica. E Mick Jagger, in tribuna al "Green Point", stavolta non c'entra...

LE PAGELLE

Otamendi 4,5 Si perde subito Mueller sul gol e viene ammonito dopo dieci minuti. Nervoso e sempre fuori tempo massimo. Se qualche squadra italiana aveva pensato a lui, che faccia marcia indietro.

Messi 5 Fuori dal Mondiale a testa bassa, senza aver mai lasciato il segno. Zero gol, zero lampi e tanti dubbi.

Boateng 7 Ferma tutti, Messi o Tevez che siano. Niente male per uno che non ha ancora 22 anni.

Schweinsteiger 8 Il centrocampo tedesco è lui. Diga davanti alla difesa, abile suggeritore quando si spinge in avanti. Un mastino dai piedi buoni, che regala spettacolo in occasione del 3-0 con un dribbling alla Messi.

Mueller 8,5 Una partita che resterà nella storia. Gol più veloce dei Mondiali, rete numero 200 per la Germania in Coppa del Mondo e meraviglioso assist da terra nell'azione del raddoppio. Un solo cruccio: ammonito, salterà la finale.

Klose 8 Parte con un gol letteralmente mangiato, poi arriva a quota 14 reti iridate. Solo Ronaldo (15) gli è davanti. E pensare che al Bayern sta in panchina...

IL TABELLINO

ARGENTINA-GERMANIA 0-4

Argentina (4-3-1-2): Romero 5; Otamendi 4,5 (25' st Pastore 5), Demichelis 4,5, Burdisso 5, Heinze 4,5; Mascherano 5,5, Rodriguez 5, Di Maria 6 (31' st Aguero 5,5); Messi 5; Tevez 5, Higuain 5. A disposizione: Pozo, Andujar, Clemente Rodriguez, Gutierrez, Samuel, Garce, Bolatti, Veron, Aguero, Palermo, Milito. All. Maradona.

Germania (4-2-3-1): Neuer 6; Lahm 7, Friedrich 7, Mertesacker 6,5, Boateng 7 (27' st Jansen 6); Khedira 6,5 (33' st Kroos sv), Schweinsteiger 8; Mueller 8,5 (39' st Trochowski sv), Ozil 7, Podolski 7; Klose 8. A disposizione: Wiese, Butt, Badstuber, Tasci, Aogo, Marin, Gomez, Kiessling. All. Loew.

Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)

Marcatori: 3' Mueller (G), 23' st Klose (G), 29' st Friedrich (G), 44' st Klose (G)

Ammoniti: Otamendi, Mascherano (A), Mueller (G)

Espulsi: - nessuno

3 luglio 2010

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