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Mistero su Internet, un pirata svela i trucchi del global warming


owluca

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la notizia è che possono usare vitigini francesi...ragazzi non èche la vite è vite e basta ci sono n°mila varietà, sto cazzo che nella zona della Champagne possiamo piantare del primitivo di Manduria e che questo sia produttivo o comunque interessante dal punto di vista enologico...;)
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Appunto la notizia è che si possono usare vitigni francesi ed i vitigni da vino più resistenti al freddo sono proprio quelli coltivati nelle regioni dove viene prodotto lo champagne,

non è vero, ci sono ceppi più resistenti ,solo che producono un vino di merda. infatti in GB si usano di solito quelli. e poi non sono "quelli dello champagne", infatti si parla di bianco frizzante, mentre lo champagne sono in gran parte uve rosse vinificate in bianco...

insomma ,facciamola breve: il succo dell'articolo è che vitigni di uso più meridionale hanno la possibilità di spostarsi più a nord come areale di coltivazione (per questioni di temperature medie annue) e da la colpa (a torto o ragione) al GW. la Storia dell'enologia inglese non conta....

Modificato da Matteo B.
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cioe' nel 4 secolo

nessuno ha la benchè minima informazione sulle varietà di vite in uso nel 4°secolo, ne sui prodotti che ne derivavano...è certa solo la sua coltivazione e la produzione di vino...

la viticoltura europea è stata (ad esempio) STRAVOLTA in un paio di secoli come varietà in uso e metodologia di coltivazione da un 'epidemia di fillossera (cercate pure in giro), quello che c'era prima non era quello che c'è stato dopo

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non è vero, ci sono ceppi più resistenti ,solo che producono un vino di merda. infatti in GB si usano di solito quelli. e poi non sono "quelli dello champagne", infatti si parla di bianco frizzante, mentre lo champagne sono in gran parte uve rosse vinificate in bianco...

insomma ,facciamola breve: il succo dell'articolo è che vitigni di uso più meridionale hanno la possibilità di spostarsi più a nord come areale di coltivazione (per questioni di temperature medie annue) e da la colpa (a torto o ragione) al GW. la Storia dell'enologia inglese non conta....

Modificato da Cosimo

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Appunto, od hanno selezionato un vitigno più adatto ai climi freddi ed allora il surriscaldamento globale non c'entra nulla, od il clima sta tornando a somigliare a quello che c'era ai tempi degli antichi romani ed all'epoca il surriscaldamento globale non poteva esistere.

Non so come la pensiate voi ma una cosa è certa: lui ne è contento

castelli_di_bacco.jpg

e se è contento lui… :D

Modificato da EC2277
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comunque nella cosiddetta Piccola era glaciale ( 1400 - 1800 ) viti in inghilterra non ce ne erano più o non fruttificavano.

Parliamo di un'epoca in cui il Tamigi ghiacciava completamente :shock: e con spessori da fiume siberiano, tanto che sopra ci tenevano le Fiere.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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non è autoctona nemmeno in Italia (o in Grecia), molto probabilmente la sua origine è nella mezzaluna fertile (Mesopotamia), come la mettiamo? :mrgreen:

comunque per L' ENNESIMA volta, è questione di biotipi ("RAZZE") non della vite in quanto tale

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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:pen:come la mettiamo ? :shock:

che, proprio per quello che hai detto, le viti che i romani avevano a disposizione e che avevano portato con se nel nord europa ( a meno che non fosse arrivate li cavalcando neutrini) erano "molto probabilmente" meno adatte delle attuali ai climi rigidi venendo da zone molto piu' calde, ergo " molto probabilmente" faceva " caldo" almeno come adesso (*) e oltretutto sempre per quello che hai detto dopo 2000 anni di coltivazione e selezione alcuni tipi di vite si sono semplicemente adattate ai climi comunque piu' rigidi di quelli iniziali.

* n.b. ho gia' postato infiniti grafici nelle pagine addietro , che assicurano che ai tempi faceva piu' caldo, l'uva vuole essere solo una dimostrazione tangibile

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