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Mistero su Internet, un pirata svela i trucchi del global warming


owluca

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I più attivi nella discussione

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la vediamo solo dall'aspetto "auto", auto è solo un piccola parte del problema.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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No Teo, non è un'altro discorso. Perchè è PURTROPPO vero che per quanto noi ci si possa impegnare in quello che tu dici (io, prius a parte, ci provo nel mio piccolo da 20 anni) è tutto il resto che "fa massa".

Il numero di individui non è una variabile indipendente, è IL fattore K. Tutto il resto è conseguenza logica: anche ridotte al minimo dei minimi per individuo (e ribadisco, per quanto ci si sforzi un livello deciso di "pullution" al di la di quello prodotto altrimenti del pianeta è inevitabile), il numero incrementale di individui "polluting" fa pendere in negativo l'ago della bilancia.

Questo al netto del fatto che il pianeta HA una PROPRIA autoregolamentazione (termica e/ma non solo) che genera cicli di di climi più freddi e cicli più caldi, attraverso vari processi chimici dal nucleo all'atmosfera (che è quella cui noi ci riferiamo e che confrontiamo), e che l'opera dell'uomo la può solo accelerare, rallentare, drammatizzare. Ma non fermare ne invertire.

Se non si vuole capire questo, e volete farmi credere che i comportamenti "eco" (trash recycling, prius, eco public transport, EuroN/EPA, etc, etc) ci salveranno, penso che l'umanità meriti di soffocare nella propria merda... cosa che succederà, 2012 o 3012 che sia!!

.

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Quali regole scusa?

Il protocollo di Kyoto?

A cosa serve imporre che (sparo delle cifre a caso) le emissioni della CO2 passino dal 20 al 15% nei prossimi 10 anni se raddoppiamo le emissioni d'inquinanti per stare dietro all'aumento delle richieste dei beni di consumo?

A cosa servono le campagne di riciclaggio della carta se poi ci ritroviamo tonnellate di fanghi tossici da smaltire?

Sono tutti palliativi che servono solo a lavarci la coscienza ed a permettere ai nostri politici di dire: «Abbiamo a cuore la salvaguardia dell'ambiente».

Modificato da EC2277
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No, mi dispiace ma questo non cambia niente. Questo serve solo a metterci in pace con la coscienza ed a farci nascondere la testa sotto la sabbia.

no, non è vero che non cambia nulla. rallenta e basta.

molto peggio è non fare nulla.

risolvere significa tornare indietro di 100 anni o dimezzare gli essri umani nei paesi oggi industrializzati.

altre strade NON ce ne sono. fine.

al limite se pensiamo solo al nostro personale orizzonte di vita non fare un emerito cazzo. affari di chi verrà dopo. si vuole evitare questo atteggiamento pur andando verso la demagogia evidente.

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ACS quello che sostengo io è questo:

sanno perfettamente che il sistema così non regge. ma non ce lo vengono a dire direttamente. per RALLENTARE il processo può servire seguire queste regole per la gran parte della popolazione dei paesi industrializzati o in via di sviluppo. allora insistono sulle regole.

...ed è una BALLA enorme!!

per la soluzione dei problemi rimandano ad un futuro molto lontano. oggi non l'hanno. da qui la demagogia ecologica.

li fai più onesti intellettualmente di quello che sono, tutti così presi da questo o quell'interesse.

io ritengo che meno esseri umani nei paesi industrializzati sia molto più ecocompatibile. questo però cozza contro 3000 pricipi etici e religiosi. me ne rendo conto.

Meno esseri umani nei paesi industrializzati è molto più ecocompatibile e già accade. Non sono i paesi industrializzati il problema.

Europa TUTTA, USA, Jap... contano meno di 1/7 della popolazione mondiale. Già oggi in queste aree i comportamenti "eco" individuali (e non solo) sono molto + frequenti e virtuosi rispetto a 20 anni fa. Miglioreremo parecchio nei prox 20 anni e fortunatamente non cresciamo di numero. Però ci saranno le iniezioni delle ondate migratorie da paesi meno "coscienti" che rallenteranno (cmq dliuiranno) da una parte il miglioramento dei comportamenti virtuosi autoctoni e compenseranno la decrescita della popolazione.

Ci metti il Brasile, l'Argentina e la Russia arriviamo a 1,5 miliardi scarsi (1/4 del totale), e loro sono i prossimi a dover essere "educati"... e ci vorranno 30 anni buoni. Se va bene.

Il resto del mondo tra 150 anni FORSE, nella migliore delle ipotesi, sarà al nostro livello degli anni inizio '90.

Solo che devi moltiplicarlo x 5 (and counting, perchè mica si fermano di crescere) come quantità di emissioni, e per 150 anni.

Insomma... se tutto va bene, siamo rovinati (CIT.) :§

Non è il Global Warming l'effetto del nostro "incidere" sul pianeta. E' molto peggio... al resto ci pensa la Terra, e prima o poi in un modo o nell'altro, fantascienza o Telefunken :mrgreen: ci ritroveremo in un ambiente differente e più ostile. E verremo "terminati" a milioni dal pianeta...

Cambiare stile di vita NOI, per quanto correttissimo a prescidnere, serve quasi a nulla. L'etica o la religione prima o poi se ne faranno una ragione, altrimenti l'UNICA alternativa al Soylent Verde sarà l'implementazione della WARP SPEED e la realizzazione di una colonia iso-Galactica alla ricerca di un nuovo pezzo di roccia e acquada rovinare 8-)

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non è una balla acs. costa ed è politicamente pesante .

il problema è che non c'è soluzione.

i paesi industrializzati APPUNTO sono i responsabili principe. adesso dopo aver martoriato i coglioni a a cinesi , indiani e sudamericani con la nostra "coolness" , vagli a raccontare che non debbono avere una macchina e una televisione o un cellulare tutti. ti mandano affanculo.

altrimenti non facciamo un cazzo e fine. è una tecnica pure quella. un'equilibrio si troverà sempre.

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Teo è una balla che il processo rallenta, non che non esiste.

FORSE, e dico FORSE, rallenta l'accelerazione del processo. Non il processo.

Ma quanto può rallentare (l'accelerazione, non il processo) visto che:

a) Perchè come giustamente dici tu, cinesi, indiani e sudamericani (ed aspettiamo gli africani) col kaiser che non ci si mettono.

B) Numericamente e tecnologicamente loro inquinano ESPONENZIALMENTE a noi.

c) Quindi noi risultiamo insignificanti nel momento in cui le loro economie saranno ad un regime diciamo 1/5 della nostra. E non ci sono ancora.

Ergo, si, non c'è soluzione vera se non la drastica frenata della "umanizzazione" del pianeta.

ps: la produzione di carne produce inquinamento? la crescita della popolazione che vuole la carne peggiora le cose?

Cosa dire allora del pesce? quanto inquina la "produzione" di pesce?? e quanto destabilizzante per l'ecosistema è lo sfruttamento dei mari con pesce intensive?

Alla fine si arriva sempre li, più siamo e più sfruttiamo il pianeta... prima o poi i processi NATURALI del pianeta che ci sarebbero stati comunque, si paleseranno devastanti.

Rimarranno (rimarremo? 2012 :D) in pochi quando accadrà...

Ed un nuovo ciclo comincerà... per reallentare l'avvento di questa cosa si deve FERMARE la crescita della popolazione. STOP.

NON esiste alternativa.

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ACS gli incontri e i meeting servono per cercare (o almeno FAR FINTA) di trovare un'accordo.

se anche solo EU e JPN si dotano di limiti pazzeschi non serve a nulla, se anche si attaccase USA cambierebbe poco o nulla

SE TUTTI (compresi indiani cinesi e qualcun altro) si accordano otteniamo SOLO Di respirare per un secolo, forse uno e mezzo.

poi ci vuole una soluzione.

mi rendo conto che convincere i nuovi paesi a far qualcosa è durissima.

però è giusto provarci.

cmq i limiti (anche largamente condivisi) non paiono essere LA SOLUZIONE.

se li adottassero gli scienziati avrebbero tempo per studiare il fenomeno e vedere se calando le emissioni si attenua. e magari studiare una soluzione valida a lungo termine.

per me quello che si cerca di fare a lungo è quello. del resto l'unità di misura della climatologia è il ventennio. non possiamo ragionare più a breve.

i catastofisti che dicon oche tra 30 anni siamo sott'acqua e chi ci dice che non cmabia nulla anche se non facciamo nulla sono solo speculatori a breve.

per me l'acqua è la vera risorsa limitate lo sviluppo del pianeta terra.ma di questo ci si preoccupa di meno :§:mrgreen:

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I miei due cents:

E' ovvio che l'impatto umano ha cambiato / sta cambiando il clima .

E' altrettanto ovvio che lo stile di vita "occidentale" ( chiamiamolo cosi' ) non puo' essere adottato da tutta la popolazione del pianeta, semplicemente perche' non ci sono le risorse per farlo.

La soluzione? Non c'e' o meglio e' ovvia anche se non sara' adottata da tutti volontariamente ( ma sul liungo si' )

1) Il mondo occidentale dovra' fare un passo indietro. ( diciamo Italia anni '70, cioe' un auto ogni 4 persone ? )

2) Il mondo in via di sviluppo dovra' accettare limiti di svilppo.

Strada non ce ne e' altre, a meno di non voler cercare scientemente la catastrofe e la situazione Soylent Green ( 10% di privilegiati nelle loro arcologie, 90% di miseria assoluta )

E c'e' anche chi punta a questo, ammettiamolo.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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