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Installare Windows o Linux.


Guest EC2277

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Scusate la domanda grulla ma mi è appena venuta una curiosità: qual'è la procedura per istallare una nuova versione di Windows o di Linux in un calcolatore nel quale è già installata una vecchia versione (ad esempio installare Windows 7 su un calcolatore con Vista)?

Occorre formattare oppure basta inserire il CD e l'installer sovrascrive il nuovo sistema operativo sul vecchio?

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Se vuoi tenerli in dual boot (ossia farli convivere su due partizioni diverse e scegliere all'avvio quale sistema avviare) installa prima windows eppoi Linux.

Se vuoi fare il passaggio da Vista a 7, credo che non ci sia bisogno di formattare (anche se ritengo indispensabile tenere una partizione dedicata al SO e un'altra per i tuoi dati)

Se vuoi fare il passaggio da Windows a Linux allora dovrai formattare.

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Se vuoi fare il passaggio da Vista a 7, credo che non ci sia bisogno di formattare

No, nessun cambio di sistema operativo in vista; è solo una curiosità.

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Dipende se vuoi installare una seconda copia o solo fare l'aggiornamento:

Con una distro di linux tipo Ubuntu/OSuse (specifico perché come saprai dire Linux non vuol dire niente) ti basta scaricarti una iso di live-cd, la masterizzi e imposti da bios il boot da cd, viene lanciata una versione live. Da li eventualmente, dopo aver verificato che ti piaccia e che riconosca correttamente tutto l'hw (e provando anche a scaricare pacchetti software), puoi avviare il processo di installazione che ti permette di formattare/ridimensionare e partizionare a totale piacimento il tuo HD in modo da affiancare l'altro sistema operativo.

Installando linux si installa anche un bootloader (di solito grub) a monte di quello di windows (che non permette l'avvio di altri sistemi operativi, per questo devi installarlo per ultimo altrimenti installando windows questo sovrascrive il bootloader) che all'avvio ti offre la scelta di che OS vuoi avviare.

Con windows la cosa è un po' più complicata in quanto, almeno fino a vista, non offre tool di partizionamento degni di tale nome. Se vuoi installarne una seconda copia è meglio se crei dello spazio non partizionato prima di avviare l'installazione (anche qua inserisci il dvd di win e riavvii abilitando il boot da cd).

Se invece vuoi solo aggiornare:

Da windows inserisci il cd di aggiornamento/installazione del nuovo win e ti chiederà se vuoi aggiornare il sistema oppure installarlo da 0. Scegliendo la prima vengono mantenuti programmi, registro e file che hai.

Su distro linux tipo ubuntu l'uscita di una nuova versione è segnalata dal gestore di aggiornamenti che ti propone l'avanzamento di versione. Se accetti il gestore scarica tutti i pacchetti aggiornati nella nuova versione e relative dipendenze, sostituendo le precedenti. Anche qua tutto il software installato da te e i file della cartella home non vengono toccati.

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Con windows la cosa è un po' più complicata in quanto, almeno fino a vista, non offre tool di partizionamento degni di tale nome. Se vuoi installarne una seconda copia è meglio se crei dello spazio non partizionato prima di avviare l'installazione (anche qua inserisci il dvd di win e riavvii abilitando il boot da cd).

Da windows inserisci il cd di aggiornamento/installazione del nuovo win e ti chiederà se vuoi aggiornare il sistema oppure installarlo da 0. Scegliendo la prima vengono mantenuti programmi, registro e file che hai.

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No il passaggio Vista->Seven si può fare con l'upgrade come ho scritto senza perdere i propri dati (tra l'altro la licenza update dovrebbe costar meno di una nuova). Però il mantenimento di un registro di windows per troppo tempo porta a rallentamenti e errorucci consistenti (tradotto: se ne hai l'occasione ti conviene fare un backup con il tool di vista e un'installazione pulita. Perdi lo stesso tempo e hai un sistema che va un po' meglio per qualche tempo).

Per tutti quelli che vogliono passare a seven (ma in generale per tutti coloro che hanno dischi da qualche centinaio di GB), lasciate la partizione di windows al massimo di 100GB e fatevi una partizione dati nello spazio restante dove mettere tutti i vostri file, in questo modo siete sicuri da aggiornamenti/corruzioni della partizione e altre belle rogne che vedo di recente.

L'aggiornamento di una distro di Linux tipo ubuntu (e ripeto "TIPO UBUNTU" perché dire solo Linux significa parlare di così tanti sistemi operativi che questa generalizzazione non vale, visto che le distro orientate a un pubblico non masochista si contano sulle dita di una mano) è sostanzialmente un massiccio aggiornamento di pacchetti gestito automaticamente dal gestore aggiornamenti (esattamente come quando si aggiorna un qualunque altro componente, di fatto con "avanzamento di versione" si scaricano e installano i pacchetti di differenza tra l'attuale versione e la successiva ).

Anche qua tuttavia ci sono dei casi in cui è opportuno fare un'installazione pulita: ad esempio il recente passaggio a ubuntu 9.1 ha introdotto il filesystem ext4 di default, cosa che ovviamente non è possibile avere senza una formattazione della partizione e quindi installazione da cd. L'upgrade da 9.04 a 9.1 scarica tutti i pacchetti però ovviamente non puoi godere del vantaggio in termini di velocità dato dal passaggio al nuovo filesystem.

Altro esempio che mi viene in mente è stato il passaggio di osuse da kde 3 a kde 4 che se fatto tramite upgrade manteneva anche tutte le versioni dei programmi di sistema per kde3 installate in precedenza (tranquillamente removibili ma doveva farlo l'utente).

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In definitiva come dice il buon Unk :D anche con ssistemi Unix-like è consigliabile creare una partizione dati e una partizione OS ;) e formattare la partizione OS tutte le volte che ce ne fosse bisogno ;)

Esistono anche release chiamate "rolling release" dove non ci sono avanzamenti di versione veri e propri come quelle di ubuntu o Fedora, distro come Arch aggiornano sempre i pacchetti di volta in volta, se volessi cambiare qualcosa tu devi gestirti il cambiamento in piena autonomia ;)

Ora io parlo di Arch perchè conosco solo quella, non so altre coem siano ;) forse anche Gentoo è una rolling e pure Debian Sid

 

花は桜木人は武士

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Posso fare una precisazione che non c'entra una sega? :)

Ubuntu 9.10 è proprio nove-punto-dieci, e non nove-punto-uno.

Nella numerazione delle versioni adottate da ubuntu lo 0 in fondo non è "elemento neutro" come in matematica.

Il motivo è semplice.

9 ...... 10

^~~ ^

Anno Mese

Il che significa che Ubuntu 9.10 è stata rilasciata ad ottobre del 2009, cosa ovviamente verificabile.

Se parlassimo di ubuntu 9.1, parleremmo di una versione rilasciata al gennaio del 2009, cosa ovviamente errata e fuorviante :)

La prima versione di Ubuntu rilasciata, infatti, non era la 1.0, ma la 4.10, che, come si può ovviamente capire, fu rilasciata ad ottobre dell 2004.

Ecco l'annuncio dato ai tempi da distrowatch: DistroWatch.com: Put the fun back into computing. Use Linux, BSD.

Ovviamente datato 20 ottobre 2004 ;)

E ora un saluto a tutti, dato che sono soddisfatto della mia temperata di supposte mattutina :)

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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In definitiva come dice il buon Unk :D anche con ssistemi Unix-like è consigliabile creare una partizione dati e una partizione OS ;) e formattare la partizione OS tutte le volte che ce ne fosse bisogno ;)

"partizione dati" è un concetto innaturale nei sistemi unix-like.

Tali sistemi, utilizzando la convenzione FHS (Filesystem Hierarchy Standard), permettono una divisione "funzionale" dei file separati dal sistema operativo, che possono corrispondere a partizioni altrettanto separate.

E' sufficiente mettere il sistema operativo al suo posto in "/", e poi innestarvi "/home" da un'altra partizione fisica.

In questo modo si potrà svuotare "/" cambiando versione, o addirittura distribuzione, conservando non solo i dati personali, ma anche le impostazioni personalizzate dell'utente su ogni software.

Esistono anche release chiamate "rolling release" dove non ci sono avanzamenti di versione veri e propri come quelle di ubuntu o Fedora, distro come Arch aggiornano sempre i pacchetti di volta in volta, se volessi cambiare qualcosa tu devi gestirti il cambiamento in piena autonomia ;)

Ora io parlo di Arch perchè conosco solo quella, non so altre coem siano ;) forse anche Gentoo è una rolling e pure Debian Sid

Arch e Gentoo sono rolling release.

Debian Sid al contrario non è una release, ma semplicemente un contenitore di pacchetti aggiornati e vitualmente instabili.

Del resto, se facciamo eccezione per qualche "nightly build" del debian installer, non esiste un immagine di installazione di Sid.

Bisogna installare la testing, o addirittura la stable, cambiare i repository, ed aggiornare tutti i pacchetti alla versione presente su Sid.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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