Il futuro dell'Alfa Romeo: trattative di vendita (?)

[loric]

...uh! bene, ricomincino tutti i discorsi, rigorosamente daccapo e ripassando per tutte le tappe già affrontate n volte:pen:

[Stefano73]

...uh! bene, ricomincino tutti i discorsi, rigorosamente daccapo e ripassando per tutte le tappe già affrontate n volte:pen:

[Arcy79]

aspetto Il Fusi ed ACS prima di esprimermi.......

[wilderness]

Una breve biografia di Harald J. Wester

Harald J. Wester, nato a Linz am Rhein (Germania) il 26 febbraio 1958, ha conseguito il Master Degree in Ingegneria Meccanica nel 1986 presso l’Università di Braunschweig. Ha iniziato la sua carriera professionale alla Volkswagen AG (Wolfsburg) dove nel 1991 ha assunto la carica di General Manager dell’Ente Vehicle Research & New Concepts fino al 1995. Nello stesso anno è passato alla Audi AG (Ingolstadt) dove ha svolto la funzione di Program Manager per i modelli A2 & Veicoli Speciali sino al gennaio 1999. Successivamente è entrato alla Ferrari S.p.A. come Direttore dell’Ente Sviluppo Prodotto sino al gennaio 2002 quando è stato assunto dalla Magna Steyr AG in qualità di Group President Engineering e Chief Technical Officer (Ricerca, Sviluppo e Tecnologie). Nel 2004 è entrato in Fiat come Chief Technical Officer di Fiat Group Automobiles e, successivamente, C.T.O. anche di Fiat Group. A queste cariche ha aggiunto quelle di amministratore delegato della Maserati, nell’agosto del 2008, e amministratore delegato di Abarth & C., nel gennaio 2009.

[VuOtto]

.....chissà.....magari esce qualcosa di buono stavolta? Spero però che le parole, che per l'ennesima volta saranno dette tipo "rilanceremo l'alfa" o "l'alfa tornerà grande" e menate varie siano effettivamente tradotte in realtà....è il marchio sportivo del gruppo.....ma è stato costantemente gestito con sufficienza e se vogliamo, incompetenza specifica. Almeno hanno ammesso che "anche per loro demeriti" l'alfa è quel poco che è oggi. Speriamo sia la volta buona.....ma non ci credo più ormai. Stupitemi.

[Prestige]

Marchionne peggio di Zamparini

Modificato 22 Gennaio 2010 da Prestige

[ACS]

Sulla carta la mossa è quella giusta, strategicamente (parlo della posizione e non dell'uomo in particolare il quale, a prescindere dalla mia opinione, proprio non capisco come possa gestire tutto quello che gli hanno assegnato.

Sono 3 brands OGGI agli antipodi tecnicamente uno con l'altro.

Gestiti in maniera completamente differente uno dall'altro, strategicamente e tatticamente, con uomini differenti e livelli di indipendenza molto differenti.

Mi fa piacere che Sergio Cravero rimanga al suo posto, quello che ricopriva prima della partenza di De Meo.

Non mi esprimo sul resto.

Questa mossa non muove di un centrimetro la mia posizione, pur positiva e volendo promettente SULLA CARTA (ma so cos'altro possa esserci dietro) sulla mossa; ho già espresso più volte quale E' (senza condizionale) l'UNICA soluzione per dirimere la questione ed avere una rinascita da minimo sindacale ma coerente con il Marchio per Alfa.

Al di la di qualsiasi opinione personale, tifoserie, passioni, fazioni, punti di osservazione particolari, qua dentro sono l'unico che lavora quotidianamente a contatto con questo argomento, e con le persone coinvolte anche da questa discussione.

Forse, vedo e so cose che voi non vedete, e di cui non si può troppo parlare; a prescindere da tutto ho una professionalità che va oltre le mie opinioni personali.

[wilderness]

Maserati si stacca definitivamente da Ferrari...questo si può dire?

[Arcy79]

Maserati si stacca definitivamente da Ferrari...questo si può dire?

[ACS]

Maserati è staccata da Ferrari da qualche anno come gestione. Penso che ormai tecnicamente sarà gestita come Jaguar da Ford. Quindi non tecnica dedicata con per AM o Ferrari, ma nel calderone.

Le meccaniche verranno da oltreoceano. Già la prossima quattroporte sarà derivata dall'evoluzione della prossima 300C.

Probabilmente visti i risultati economici, i volumi, e soprattutto la clientela che si è ricavata negli ultimi 15 anni, la mossa ci sta.

Continuo a sperare in una riedizione del noto II di Aragona