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Il futuro dell'Alfa Romeo: trattative di vendita (?)


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Sul Tedeschineo diario in etere, punteggiato per lo più da loquaci farfugliatori di banalità stereotipate,

trovansi anche spunti d'un certo interesse, per quanto opinabili:

"

Visto che quello della trazione sembra l’argomento più gettonato

mi permetto di proporre le parole al link che riporto:

http://www.virtualcar.it/conferenza-aisa-i-progetti-di-alfa-romeo-a-trazione-anteriore-di-giuseppe-busso/

mi piacerebbe che qualche appassionato riuscisse a trovare il tempo di leggere questo aticolo, che oltre ad essere una testimonianza preziosa di com’era il mondo dell’Automobile negli anni ruggenti dell’industria italiana, parla di Alfa Romeo e delle ruote motrici.

Il tutto raccontato dal compianto ing. Busso, firma -fra l’altro- dell’ultimo “vero” motore Alfa.

Lo riporto a testimonio del fatto che di per sè la trazione anteriore NON E’ una tecnologia di serie B.

Anzi se si fosse seguito il genio e la creatività di quegli infgegneri considerati ora la massima espressione dell’ “alfismo”, quelle che più o meno a vanvera si ritengono “vere Alfa” sarebbero state a TA, mentre per mere ragioni di finanziamenti mancanti hanno continuato ad essere TP. Nel bene e nel male, beninteso.

Ovvio che questo non è nel modo più assoluto (come a scanso di equivoci non lo è la mia personale posizione), un testo “contro” la trazione posteriore , che grazie alle nuove coperture e ai controlli elettronici ha raggiunto risultati eccellenti anche nella guida di tutti giorni (ovvio a costi più elevati e prezzi -soprattutto- ancora maggiori…),

quanto una dimostrazione di come la percezione dell’appassionato a volte possa essere distante dalla cruda realtà tecnica.

Su strada una TA ben gommata/assettata/motorizzata ha ora limiti ben superiori a quelli del buon senso, la TP si rende indispensabile, tecnicamente parlando, quando la coppia da trasferire è molto elevata, i motori sono troppo ingombranti per essere montati trasversalmente, il target della vettura è prettamente sportivo (ma non mancano esempi in senso contrario come le Renault R26 o Focus RS).

In sostanza comunque la TP si rende davvero necessaria per vetture di alta/altissima gamma.

Ad ogni modo le automobili non si comprano solo per l’utilizzo che se ne deve fare, ma vanno a coprire un’ampia gamma di bisogni del clienti (consci ed inconsci), quello basilare di mobilità è anzi uno dei meno importanti nei mercati maturi.

Essendo quindi Alfa un marchio in cui la Sportività è il dominante tra i valori, avere vetture a TP ha un senso compiuto, ma nelle ultime decadi verosimilmente non ci sono stati i presupposti commerciali ed industriali per poterlo applicare su vetture dai volumi troppo ridotti, come sono anche quelli attuali.

Perchè in un futuro quanto più prossimo possiamo avere le Alfa che noi sognamo da vecchi appassionati, serve prima duro, durissimo e soprattutto costante lavoro per tutto il Gruppo, in modo da un lato da “raccimolare” la liquidità necessaria ai pesanti investimenti che tutte le vetture “specialties” ora richiedono, vista la concorrenza,

dall’ altro di creare linee di prodotto sempre più appetibili e strategie promozionali che creino per Alfa la massa critica di potenziali clienti."

precedevano quanto sopra alcune osservazioni dello stesso utente che vengo a riportare: pur con i dovuti distinguo, se ne coglie una certa sensatezza

"

Il problema di proporre la TP su auto del gruppo Fiat non è mai stato di natura strettamente tecnica.

Il problema è innanzitutto nei numeri:

non essendo disponibili, al momento attuale, altri modelli su cui “spalmare” componenti comuni per un’eventuale TP Alfa ed essendo comunque relativamente bassa la propensione alla spesa per il potenziale cliente Alfa in Europa (in sostanza è impossibile ad ora vendere con lo stesso margine di guadagno con cui BMW, o ancor più Audi riescono a fare) investimenti in “raffinatezze” tecniche possono non valer la candela.

Investire in un sistema di trazione ad hoc per 100.000 vetture o poco più (chè sembrerebbero questi al momento i numeri), vendibili ciascuna ad un prezzo comunque inferiore alle “Tedesche” , sembrerebbe non essere altro che una mossa affossante.

Ora poi che le finanze sono un filo sottile, seppur robusto, che trattiene il Gruppo dal collasso il rischio di fare il passo più lungo della gamba è quantomeno probabile.

Il caso 159 sembrerebbe essere questo: una buona-ottima vettura su cui si è investito sì molto, ma non abbastanza, causa risorse insufficienti, per il salto di qualità agli occhi del possibile acquirente.

Il quale ha preferito un acquisto più emotivamente “sicuro”, non concedendo la fiducia che, a conti fatti e grazie alle migliorie *ahimè* successive al lancio, la vettura avrebbe meritato.

Senza contare quella che sembra essere una cronica manchevolezza della rete commerciale europea, che sembra non permettere al prodotto di sfruttare tutto il potenziale fuori confine.

A mio modestissimo parere credo che il maggiore investimento da fare sia in immagine: si deve prima predisporre il mercato a disporsi ad una spesa maggiore per un’ Alfa, ed è una cosa da portarsi avanti con equilibrio d’investimenti e soprattutto costanza e precisione chirurgica, investendo non solo nel prodotto ma anche e molto in tutto quel che gli sta attorno, il tutto per ALMENO due generazioni di GAMMA completa, senza rischiare scivoloni.

Ovviamente il prodotto di base deve “esserci” comunque, deve essere accattivante e funzionare bene, solido in sostanza, ma con sufficiente appeal da distinguerlo da vetture “generaliste”, pur senza stupire ad ogni costo l’appassionato di Tecnica.

Mito e Giulietta sembrerebbero proprio esser questo: serve però -mi ripeto- continuare con costanza a battere il ferro a proporre prodotti via via sempre più apprezzabili dal pubblico e promuoverli con il necessario dispiego di mezzi, forze, stile, cosa che storicamente in Fiat sono stati in grado di far bene in poche occasioni.

Ma servono anche versioni e modelli che facciano sognare: 8C è un buon esempio ma è troppo distante dalla gamma venduta, il cliente la percepisce come una vettura estemporanea, con nulla da condividere con il Marchio del Biscione, se non un’impronta stilistica (per altro non da tutti apprezzata). Brera e Spider, pur sensazionali nella linea hanno scontato la troppa parentela con la berlina, risultando troppo poco sportive all’appassionato oltrechè posizionate troppo vicino alla concorrenza già affermata come prezzo (tant’è che risultano invece molto apprezzate come usato…).

In generale la raffinatezza tecnica in sè, che per inciso solo una piccola parte del Mercato è in grado di percepire, ha senso se e solo se è in grado di permettere prezzi di vendita tali da renderne commercialmente valido l’utilizzo, o all’opposto della catena, se è possibile condividere la tecnologia su una massa critica di vetture prodotte in modo da renderne accettabili sia l’investimento iniziale che i costi variabili standard dei componenti.

Quindi prima si deve lustrare il marchio e/o aumentare il venduto, poi si potrà alzare il tiro.

Senza poi contare il fatto come la percezione stessa dell’oggetto automobile sta cambiando, i Valori si stanno evolvendo, stanno diventando molto meno “maschili” , gli Alfisti del futuro, se ci saranno, saranno assai diversi di quelli d’adesso. Saranno molto più attratti dalle caratteristiche “cool” delle vetture, lo “zeroacento”, i CV/Kg saranno sempre meno discriminanti (come ora è per la velocità massima) la guida aggressiva e i g laterali saranno soppiantati dall’estetica l’utilizzo easy l’ immagine…

Il futuro automobilismo non è certo nella Sportività “misurabile”, nella storicità del Marchio; la stessa propulsione, il rombo saranno tenuti in minima considerazione dalle future generazioni di automobilisti, figurarsi le diatribe sulle ruote motrici.

Intravvedo la possibilità che il futuro dell’automobile sia più quello di una sorta di “i-Car”, piuttosto che un evolversi coerente e continuo dei Marchi e della loro Storia, e guardando al lungo (medio?) termine le strategie di prodotto devono tenerne conto necessariamente.

Sotto questa luce la tanto vituperata Mito (in fin dei conti disprezzata molto, ma da pochi) sembrerebbe andare ad intercettare un nuovo potenziale pubblico, anche femminile (novità per Alfa),

e Giulietta per molti versi parrebbe poter far lo stesso, allargando il bacino dei potenziali clienti offrendo, oltre a stile e bella guida, anche le buone caratteristiche utilitarie delle meno blasonate sorelle(cugine) torinesi.

Non ci saranno mai più, forse, le “vere” Alfa, quelle dure e pure che ti emozionavano fino al midollo così nel bene come ,però, anche nel male…

Ma più in generale non ci saranno più le automobili come ora le consideriamo e le strategie industriali devono anche tener conto di questo, con buona pace di noi della vecchia/media guardia."

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I più attivi nella discussione

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Dai la gente va a vedere l'attacco del pianale...ovvio che se fanno una giulia su base giulietta gli allungano il passo e quindi si avrebbe la stessa situazione di 147-156 o di sr3-sr1 all'inverso.....io spero anche come prezzi da D piccola, cioè giulia a prezzi da a3 come diceva owluca.

La differenza vera era che 147/156 erano per la categoria e per la marca all'avanguardia per l'architettura sospensioni e per i motori : Giulia/giulietta sarebbero allineate o in retroguardia del segmento come architettura sospensioni e con i motori uguali alle altre Fiat/Lancia/Chrysler ( che verranno dopo, ma che saranno uguali, New Bravo, new Delta Sebring e quant'altro )

In pratica torneremmo alla situazione 155, ovviamente adeguata ai tempi

Allora perche' comprarle ?

Con l'aggravante che l'architettura proposta e' ormai retroguardia per una D ( Almeno 155 era allineata se non davanti ), in quanto offre di meglio perfino Peugeot/Citroen ( che su 407/C5 ha i quadrilateri anteriori ) e Opel ( che su Insigna offee un sofisticato ponte posteriore )

Per questo penso che giulia sara' un disastro annunciato. A differenza di 156, non offrira' niente di piu' della concorrenza, anzi di meno. E offrira' lo stesso della Fiat/lancia/Chrysler corrispondente.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Un'Alfa segmento D con McP + Ta + trasversale + Bilink del Doblò? No, grazie...a questo punto meglio il Passattone o la Mondeo...

Vatti a guardare i pesi di Challenger.

Preferiresti una 159 bis, con la sola differenza della trazione da dietro?!?

Imho la soluzione più pratica sarebbe fare un Alfa segmento D su pianale D-evo (o Xover, che dir si voglia) con l'opzione della TI. Insomma una riedizione della 156.

Correr, competir, eu levo isso no meu sangue. É parte de mim. É parte de minha vida.

[sIGPIC][/sIGPIC]

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Un'Alfa segmento D con McP + Ta + trasversale + Bilink del Doblò? No, grazie...a questo punto meglio il Passattone o la Mondeo...

cmq tedeschini pone (sottolineo del tutto inavvertitamente :mrgreen: ) un punto coretto: quanto saresti disposto a pagare per un Alfa "differente"

...perche' ovviamente si tratta ben di piu' che 1k infatti potrei capire la scelta di un Audi o una BMW ma non all'evidente ribasso di costo e prestazioni che proponi.

.....

la prima parte e' evidentemente "apocrifa" ;)

per la seconda parte invece direi che la deriva verso

Senza poi contare il fatto come la percezione stessa dell’oggetto automobile sta cambiando, i Valori si stanno evolvendo, stanno diventando molto meno “maschili” , gli Alfisti del futuro, se ci saranno, saranno assai diversi di quelli d’adesso. Saranno molto più attratti dalle caratteristiche “cool” delle vetture, lo “zeroacento”, i CV/Kg saranno sempre meno discriminanti (come ora è per la velocità massima) la guida aggressiva e i g laterali saranno soppiantati dall’estetica l’utilizzo easy l’ immagine…

Il futuro automobilismo non è certo nella Sportività “misurabile”, nella storicità del Marchio; la stessa propulsione, il rombo saranno tenuti in minima considerazione dalle future generazioni di automobilisti, figurarsi le diatribe sulle ruote motrici.

e' gia' in fase avanzata :shock:

infatti apprendo con sgomento che apparentemente, ad alcuni, di come va' realmente su strada gia' non gli interessa piu' un "belin":§;):

Con l'aggravante che l'architettura proposta e' ormai retroguardia per una D ( Almeno 155 era allineata se non davanti ), in quanto offre di meglio perfino Peugeot/Citroen ( che su 407/C5 ha i quadrilateri anteriori ) e Opel ( che su Insigna offee un sofisticato ponte posteriore )

L'importante e' il depliant (stile Audi dove la meta delle pagine non c'entra nulla con il prodotto e l'altra meta ha solo dei render e non delle foto vere :lol: )

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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cmq tedeschini pone (sottolineo del tutto inavvertitamente :mrgreen: ) un punto coretto: quanto saresti disposto a pagare per un Alfa "differente"

...perche' ovviamente si tratta ben di piu' che 1k infatti potrei capire la scelta di un Audi o una BMW ma non all'evidente ribasso di costo e prestazioni che proponi.

Per quanto possa contare, io sarei disposto a pagare un'Alfa fatta bene, "differente in meglio", al prezzo della migliore concorrenza...e se non ci dovessi arrivare la consiglierei comunque a chi conosco, se meritevole di essere consigliata...diciamo fornirei un parere da appassionato, come quello che oggi magari indica BMW, Audi, etc...come possibile riferimento...una Giulia fatta su D-evo credo non funzionerebbe come non ha funzionato la 155...non attrae nè l'Alfista nè il cliente generalista, abituato a trattare con gente che ha una maggiore credibilità nel settore...alla fine nella testa della gente, Alfa Romeo rimane qualcosa di "sportivo e prestazionale"...dubito che il cliente Ford o Opel o VW, possa considerare un mezzo del genere...e, per altri motivi ovviamente, nemmeno quello BMW o Audi o Mercedes...forse la vendi in Italia, ad un prezzo decente, ma fuori non te la prenderebbero manco in considerazione...la grandezza (e la maledizione, se vogliamo vederla così) di questa marca, con la storia che ha, è che o fà cose di un certo prestigio, sotto qualsiasi proprietà, o scompare...

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Allora perche' comprarle ?

Con l'aggravante che l'architettura proposta e' ormai retroguardia per una D ( Almeno 155 era allineata se non davanti ), in quanto offre di meglio perfino Peugeot/Citroen ( che su 407/C5 ha i quadrilateri anteriori ) e Opel ( che su Insigna offee un sofisticato ponte posteriore )

Per questo penso che giulia sara' un disastro annunciato. A differenza di 156, non offrira' niente di piu' della concorrenza, anzi di meno. E offrira' lo stesso della Fiat/lancia/Chrysler corrispondente.

Va beh non è che insignia-407 abbiano un comportamento sportivo da alfa nonostante lo schema sospensioni sofisticato,....alfa cosa avrebbe di più beh l'estetica e il marchio sono già dei plus ma a differenza di oggi con 159 devono avere anche una rete di vendita decente e preparata abbinnata anche a una gamma di prodotto adeguata come motori-cambi-trazioni ma queste sono cose molto costose da fare e che penso che marchionne non farà...

Quindi ad alfa cosa rimarrà se ci sarà ancora solo l'estetica e io proporrei anche un prezzo come giusto che sia niente affatto premiummm sulla falsariga di 156 al lancio.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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se per "differente in meglio" si intende la TP visto che ne fiat ne un ipotetico acquirente come VAg oggi ce l'hanno, anche il prezzo della miglior concorrenza non sarebbe comunque sufficiente,:oops:

....poi magari FP, avendoli, potrebbe anche decidere di fare beneficenza.:mrgreen:

la giulietta e' gia' stata giudicata "sportiva e prestazionale" da chi ha avuto la fortuna e la possiblita' di provarla e cmq non volendo fidarsi di loro aspetterei almeno i primi Test, in ogni caso non credo che 15 cm in piu' la rovinerebbero.

mentre invece sui 4.66-> 4.70 metri delle D attuali ( come la 159 e la A4 ) il peso ea NECESSARIAMENTE elevato e quindi mortifica il "divertimento" :

imho il punto e' che se veramente si intende perseguire la strada dello "sportivo e prestazionale"(o "bello e divertente" come dicevo io della 75 ) oggi conta piu' la dimensione / massa che non altri dettagli tecnici e quindi una D se "seria" sarebbe "ipertrofica"

.....poi uno sulla derivata in teoria visto il maggior prezzo potrebbe inserire altre raffinatezze :shock::rotfl:

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Una soluzione a bassocosto unitario sarebbero le sospensioni attive tipo le RSS di serie per giulia.

Appunto.......un esempio di quel che volendo si può fare con quello che hanno in casa, e cmq io la vedrei sui 460 cm non di più, sr3 è venduta molto bene negli usa coi suoi 452cm e anche la "nuova" sarà poco più lunga, così da fare una E non immensa (su base mb-300c accorciato) e anch'essa a prezzi più da chrysler che da premiummm così che qualche fissato:):) della TP pur non miliardario potrà comprarsela.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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IMHO, se Giulietta avesse la possibilità CERTA di essere TA e anche TI, già andrebbe di diritto su di una classe decisamente superiore.

Vi dirò...più che TP....se me la facessero TI con il 1.8 da 230/240 cv........mi sa che prenderei quella piuttosto di una serie 1 o di un'audi A3. Inizia proprioa piacermi la Giulietta.......certo è che ora come ora, guido una TA sportiva (Mini cooper S R53) e per divertirsi ne hai a bizzeffe.....molto più che una serie 1 IMHO. Ho due vetture TP in casa....e sinceramente, per quanti cv e cilindri in più della mia cooper possano avere, nell'inciso parlo di una BMW e di una mercedes-Benz roadster... preferisco ancora una volta la MINI per essere appagato.

Basterebbe un buon motore, che per giunta Giulietta ne avrà di OTTIMI davvero, e magari una raffinatezza tecnica come la TI se proprio vogliamo......sicuramente avrebbe non pochi estimatori della "vecchi aguardia" come me...seppur abbia neanche 27 anni...ho avuto la fortuna di avere una 156 messa giù bene di assetto e freni e di motore...l'unica remora, le noie infinite all'impianto elettrico e la qualità costruttiva davvero insufficiente...

Scusate l'O.T. Giulietta forse è il brutto anatroccolo che però potrebbe rivelarsi il cigno degli ultimi 6 anni per AR.......però avendo a disposizione una TI e un marketing degno di nota.....credo che potrebbe avere una sua fetta consistente di mercato tra le auto sec. C a vocazione "lusso e lustro".

in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

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