Vai al contenuto

Alfa: dinamiche aziendali e influenze esterne negli anni '60, '70 e '80


Messaggi Raccomandati:

nel Topic "Marchionne e il futuro dell'AR" si è segnalata l'importanza del'articolo di Mucchetti sul Corsera di oggi: credo sia più appropriato continuare qui il discorso nella misura in cui verte sulla cessione da Iri a Fiat: proprio da Mucchetti, che è autore del libro "Licenziare i padroni" vi riporto una ricostruzione dei fatti basata su interviste con Fabiani (IRI-Finmeccanica) e Romiti (Fiat). Vi faccio il sunto: Fabiani ricorda che l'Alfa perdeva 300 mld di lire per il 1985 e 200 in previsione per l'86: pertanto, sia il presidente Prodi che il d.g. ritennero giunto il momento di non poter finanziare oltre la Casa dando mandato al Fabiani stesso per trovare un acquirente: ora, e qui sta il bello, prima di andare all'estero Fabiani propose proprio a Fiat l'Alfa e Romiti sprezzantemente rispose che non l'avrebbe presa neanche se, per prenderla, avesse avuto in dote 500 mld di lire: quando Fabiani gli disse che, pur di disfarsene, avrebbero anche dato via qualcosa Romiti rispose che avrebbe fatto sapere per poi non farsi più sentire.

A quel punto Prodi contattò VW senza esito e solo FordEurope dimostrò interesse. Nel frattempo cercarono un partner privato che prendesse anche le redini dell'azienda ma la cosa si risolse poi, senza iniezione di capitali non trovati, solo nella direzione affidata a Tramontana che ideò un grandioso piano d'investimenti per il quale il problema erano però i capitali.

Per non annoiarvi e non violare copyright del Mucchetti stesso, il sunto è che Fabiani, secondo la ricostruziuone complessiva, sfruttando l'interesse di Ford non solo rifilò a Fiat l'Alfa senza pagare ma ebbe in cambio 1085 miliardi a circa 200 mld all'anno, però a partire solo dal 1993, con assunzione del debito maturato ed impegno (non rispettato) ad investire 6000 miliardi di lire. si dice che l'offerta Ford fosse nel complesso più bassa di 700 mld di lire e che Prodi fosse l'unico non convinto della soluzione interna.

Morale desumibile: Fiat comprò Alfa solo per evitare che andasse alla Ford. Se oggi, dopo i bagni di sangue presunti descritti da Marchionne, dovesse cederla, sarebbe la giusta nemesi storica di un'azienda che è cresciuta storicamente mangiando i suoi vicini di casa e difenendo solo l'orticello senza accorgersi che gli altri stavano costruendo nuovi palazzi. Per questo è più facile tentare di ridurla a mini-brand inoffensivo. Certo vedere uno che distrugge così un proprio asset fa impressione.

Alcuni dettagli non mi tornano e sono anche frutto di una disinformatia anche "fiscale" tipica del Brut Paese, ma la sintesi è asolutamente corretta.

Sulla chiosa che dire se non...

:clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol: :clap:idol::clap:idol:

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 214
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

thanks, mi fa piacere che si concordi su certe visioni:

volevo offrire, sempre grazie al buon Mucchetti, riferito non solo ad Alfa, uno spaccato (e questo è il meno) dei vantaggi che ha avuto Fiat dagli investimenti meridionali. E trovo singolare che proprio non vi sia stato modo di attrarre, con questa fiscalità di vantaggio tipo Irlanda dei tempi d'oro, nessun gruppo auto estero, magari giap (cavolo, hanno investito in GB mentre le loro Case scomparivano così come ogni forma di industria sopravvissuta nell'edificando regno del Terziario e non da noi che tutto sommato abbiamo ancora tanta manifattura).

«Nell’ultimo decennio - scrive Mucchetti - il sostegno pubblico alla Fiat è stato ingente. L’aiuto più cospicuo, pari a 6.059 miliardi di lire, deriva dai contributi in conto capitale e in conto interessi ricevuti a titolo di incentivo per gli investimenti nel Mezzogiorno d’Italia in base al contratto di programma stipulato con il governo nel 1988». Soldi a palate, dunque. Ma quello fu solo l’inizio.

Le società beneficiate, infatti (la Sata di Melfi, in Basilicata, e la Fma di Pratola Serra, in Campania) hanno poi goduto dell’esenzione decennale dalle imposte sul reddito per le società meridionali. Mentre la legge 488 per il Mezzogiorno, in soli quattro anni (dal 1996 al 2000) ha fatto affluire nelle casse del Gruppo altri 328 miliardi di lire in conto capitale.

Quarta, sostanziosa fonte di sostegno (possiamo solo immaginare quanto invidiata dalle altre imprese private) sono gli “ammortizzatori sociali”: cassa integrazione, prepensionamenti e indennità di mobilità. Solo per la prima voce, in un decennio l’onere per le casse dello Stato risulta di 1.228 miliardi di lire. Altri 700 miliardi pubblici sono stati spesi per prepensionare 6.600 dipendenti nel 1994, e altri 300 miliardi per le indennità di 5.200 lavoratori messi in mobilità.

Inutlie quindi aggiungere, da parte mia, che sui 1085 mld da pagarsi per Alfa, grazie a varie trovate fiscali, non ne sono stati cacciati che poco più di 300, tutti ampiamente ripresi tra minori investimenti, prepensionamenti, etcc.

Link al commento
Condividi su altri Social

Quanto riportato a proposito di "Fabiani/Romiti" è cosa nota nell'ambiente da parte di chi abbia un po' studiato la storia aziendale di Alfa.

Bene che tu l'abbia riportata in chiaro anche quà. Benissimo.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

Link al commento
Condividi su altri Social

Detta così è troppo facile e scorretta.

Opel non l'han data a Fiat per me per due motivi:

1. si ricordano ancora BENISSIMO la trattativa Marchionne / Wagoneer...... e si son detti "scemi una volta nella brace sì, due no". I tedeschi evidentemente imparano dalla realtà.

2. Fiat non è stata ritenuta un interlocutore valido. Poi come la si vuol raccontare è un altro paio di maniche.

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.