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Alfa: dinamiche aziendali e influenze esterne negli anni '60, '70 e '80


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I più attivi nella discussione

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nel '67 i due politici che hai citato erano uno lontano dalla politica e l'altro un piccolo ras locale.

Pomigliano so bene per quali pressioni nacque ma non faccio nomi per evitare i soliti casini: comunque al tempo l'idea, certo lo dico da campano, era in astratto corretta: l'Alfa era dello Stato e il progetto Alfasud non era sbagliato in sé: la stessa zona era già in tradizione Alfa non solo per le origini di Romeo ma perchè lì c'era l'Avio: peraltro attorno vi è oggi un ottimo polo tra Elasis, centro CNR, tante aziende d'indotto che lavorano anche per i tedeschi.

Certo aver assunto come operai i carpentieri che tirarono su i capannoni non era la miglior premessa (l'hanno fatto anche con gli ospedali assumendo come infermieri i manovali): ma questa è tutta un'altra storia...

23/07/2012 => Doktoren in Economia Aziendale :-D

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No. L'idea Alfasud era sbagliata in se, non perchè non bisognasse dare opportunità industriali al sud*, ma perchè era sbagliata la strategia sottostante: l'idea ALLORA (oggi avrebbe senso) di scendere di posizionamento in un momento in cui tutti i competitors stavano salendo, e di mettersi contro, nel mercato nazionale, i principi gestori maneggioni dell'automobile che erano i campioni su quel terreno.

Se ci aggiungi la gestione del progetto industriale, dal plesso produttivo, all'interferenza politica, al caporalato sociale e quello camorristico (e chiaramente la conseguente metodologia delle assunzioni), è come parlare di un fallimento annunciato, quasi consapevole da chi lo metteva in atto.

I veri industriali ed i manager erano TUTTI contrari all'operazione. Chiaro che la facciata doveva essere rispettata...

*anche se la storia, ed il sud, è piena di esempi di fallimenti identici ad Alfa, al sud. Non è che la fabbrica al sud deve essere dovuta per forza.. dall'Italsider, a Termini, a Bagnoli (clamorosamente parallela a Pomigliano), sono più gli esempi di scelte sbagliate che quelli corretti. Sempre parlando di grande industria.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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No. L'idea Alfasud era sbagliata in se, non perchè non bisognasse dare opportunità industriali al sud*, ma perchè era sbagliata la strategia sottostante: l'idea ALLORA (oggi avrebbe senso) di scendere di posizionamento in un momento in cui tutti i competitors stavano salendo, e di mettersi contro, nel mercato nazionale, i principi gestori maneggioni dell'automobile che erano i campioni su quel terreno.

Se ci aggiungi la gestione del progetto industriale, dal plesso produttivo, all'interferenza politica, al caporalato sociale e quello camorristico (e chiaramente la conseguente metodologia delle assunzioni), è come parlare di un fallimento annunciato, quasi consapevole da chi lo metteva in atto.

I veri industriali ed i manager erano TUTTI contrari all'operazione. Chiaro che la facciata doveva essere rispettata...

*anche se la storia, ed il sud, è piena di esempi di fallimenti identici ad Alfa, al sud. Non è che la fabbrica al sud deve essere dovuta per forza.. dall'Italsider, a Termini, a Bagnoli (clamorosamente parallela a Pomigliano), sono più gli esempi di scelte sbagliate che quelli corretti. Sempre parlando di grande industria.

23/07/2012 => Doktoren in Economia Aziendale :-D

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No. L'idea Alfasud era sbagliata in se, non perchè non bisognasse dare opportunità industriali al sud*, ma perchè era sbagliata la strategia sottostante: l'idea ALLORA (oggi avrebbe senso) di scendere di posizionamento in un momento in cui tutti i competitors stavano salendo, e di mettersi contro, nel mercato nazionale, i principi gestori maneggioni dell'automobile che erano i campioni su quel terreno.

Se ci aggiungi la gestione del progetto industriale, dal plesso produttivo, all'interferenza politica, al caporalato sociale e quello camorristico (e chiaramente la conseguente metodologia delle assunzioni), è come parlare di un fallimento annunciato, quasi consapevole da chi lo metteva in atto.

I veri industriali ed i manager erano TUTTI contrari all'operazione. Chiaro che la facciata doveva essere rispettata...

*anche se la storia, ed il sud, è piena di esempi di fallimenti identici ad Alfa, al sud. Non è che la fabbrica al sud deve essere dovuta per forza.. dall'Italsider, a Termini, a Bagnoli (clamorosamente parallela a Pomigliano), sono più gli esempi di scelte sbagliate che quelli corretti. Sempre parlando di grande industria.

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Più in generale, è mia convizione che qui a Torino in casa ovina ci sia sempre stata un'avversione verso qualsiasi concorrenza interna.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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