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Salari e costo della vita in USA


Regazzoni

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ricordo a tutti che quelli (al netto di eventuali benefit) sono veramente lordi anche per l'azienda mentre qui "100" lordi in tasca al lavoratore sono capaci di costare 150 all'azienda:(r

corretta quanto necessaria precisazione ;)

p.s. cmq imho il cambio attuale (ca. 1.5 $ = 1 eur) determinato per tutt'altri motivi e' quello corretto :dc:

Io quando paragono il costo della vita considero sempre un cambio 1/1. Anche perchè da quando frequento il paese delle opportunità il cambio è passato da $1=1550 Lire a $1=2200 Lire, passando per l'euro ed il suo impatto sul costo della vita relazionato alle medie retributive italiote.

Quindi per me, cmq provato dal vivere in loco come proporzione:

Se guadagno $$ e spendo $$ il mio metro è $1.

Se guadagno €€ e spendo €€ il mio metro è 1€.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Sticazzi :shock: Come cifra assoluta, ci sarebbe da mettere la firma. Ma il costo generale della vita, da quelle parti?

PS: meriterebbe un topic a sè :|

eh già.........è vero che li la vita ha un costo molto superiore rispetto al nostro ma queste cifre mensili sono impensbili da noi sia per i dipendenti che per la grande maggioranza dei liberi professionisti(tra cui il sottoscritto:roll:)

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eh già.........è vero che li la vita ha un costo molto superiore rispetto al nostro...

Non è vero per niente ;) leggi meglio :shock:

Così come non è vero per niente ed ancora di più verificabile nei confronti di paesi come Francia e Germania, entrambi con livelli retributivi decisamente superiori al nostro e con costo della vita paragonabile: Parigi costa mediamente come Milano, togliendo gli eccessi, Francoforte costa meno di Milano mediamente, ma in Germania persone +/- al mio livello che riportano a me prendono dal 40% al 70% in più di me. A parità di azienda.

E nelle altre aziende funge più o meno così.

ma queste cifre mensili sono impensbili da noi sia per i dipendenti che per la grande maggioranza dei liberi professionisti(tra cui il sottoscritto:roll:)
anche questo non è proprio vero, diciamo che è meno probabile, specialmente tra i dipendenti e fino a sotto un certo livello.

In ogni caso sui nostri stipendi gravano una moltitudine di fattori che impediscono la crescita a livello europeo:

- il reale costo aziendale dello stipendio (come dice Owluca quasi il 50% in più rispetto al lordo)

- il debito pubblico enorme che tiene necessariamente alta la tassazione

- la necessità di creare lavoro per tutti, che non esiste negli altri paesi in questa misura (men che meno in USA) in maniera così artificiale: il sistema paese non è competitivo > non si creano posti di lavoro per tutti > si crea un sistema per far lavorare il maggior numero di persone anche se non servono realmente alla competitività del sistema paese > il sistema paese è sempre meno competitivo perchè non ha mai le risorse da investire per far crescere la competitività e creare veri posti di lavoro = in economia si chiama circolo vizioso.

- la contrattazione collettiva degli stipendi, sia per settore che per livello/mansione. Una delle cose + assurde che si possano pensare. Tolto il minimo salariale, il resto non dovrebbe essere regolato. Se poi ci aggiungiamo l'aberrazione ipersfruttata dai "manager" del personale del superminimo assorbibile, l'anomalia italiota è servita!

- l'estrema avidità dell'imprenditoria italica: essendo l'italia basata in gran parte sulla PMI ma con contrattazione collettiva basata sul potere delle 4/5 grandi industrie, è chiaro che l'imprenditore medio tende a pagare poco.

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c

Anche perchè da quando frequento il paese delle opportunità il cambio è passato da $1=1550 Lire a $1=2200 Lire, passando per l'euro ed il suo impatto sul costo della vita relazionato alle medie retributive italiote.

E' esistito un tempo in cui 1$ erano 900 lire me la sono veramente scialata.8-)

Io quando paragono il costo della vita considero sempre un cambio 1/1.

Quindi per me, cmq provato dal vivere in loco come proporzione:

Se guadagno $$ e spendo $$ il mio metro è $1.

Se guadagno €€ e spendo €€ il mio metro è 1€.

:oops: puoi riformulare ?

le oscillazioni di cambio di cui sopra sono dovute solo all'andamento macroeconomico e paradossalmente non hanno invece un rapporto diretto con il costo della vita

il mio e' un commento da visitatore "alieno":§ ,quindi uno che trascorre dei periodi ma non vive li,

e oltre ad essere ovviamente assolutamente interessato :mrgreen:

si basa pero' su quello che ottieni per una certa spesa:

nel 2004 (oltretutto a Denver) il cambio 0.9 era veramente palesemente penalizzante

l'anno scorso invece le spese mi sono parse in linea con il nord italia ;)

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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In ogni caso sui nostri stipendi gravano una moltitudine di fattori che impediscono la crescita a livello europeo:

- il reale costo aziendale dello stipendio (come dice Owluca quasi il 50% in più rispetto al lordo)

- il debito pubblico enorme che tiene necessariamente alta la tassazione

- la necessità di creare lavoro per tutti, che non esiste negli altri paesi in questa misura (men che meno in USA) in maniera così artificiale: il sistema paese non è competitivo > non si creano posti di lavoro per tutti > si crea un sistema per far lavorare il maggior numero di persone anche se non servono realmente alla competitività del sistema paese > il sistema paese è sempre meno competitivo perchè non ha mai le risorse da investire per far crescere la competitività e creare veri posti di lavoro = in economia si chiama circolo vizioso.

- la contrattazione collettiva degli stipendi, sia per settore che per livello/mansione. Una delle cose + assurde che si possano pensare. Tolto il minimo salariale, il resto non dovrebbe essere regolato. Se poi ci aggiungiamo l'aberrazione ipersfruttata dai "manager" del personale del superminimo assorbibile, l'anomalia italiota è servita!

- l'estrema avidità dell'imprenditoria italica: essendo l'italia basata in gran parte sulla PMI ma con contrattazione collettiva basata sul potere delle 4/5 grandi industrie, è chiaro che l'imprenditore medio tende a pagare poco.

io di solito sono piu ottimista di "Guerra" e Silvio messi assieme ....ma comincio ad avere pensare che ci sia la sensazione "diffusa" che "cosi non ne vale piu' la pena" :(((

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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E' esistito un tempo in cui 1$ erano 900 lire me la sono veramente scialata.8-)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

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si, il senso era quello e cioè che da noi è molto meno probabile portarsi a casa uno stipendio mensile/annuo del genere rispetto agli USA per una serie di motivi tra cui quello che è senza dubbio quello più rileante è l'eccessiva tassazione. Pensa che io come libro professionista ho una spesa annua fissa di 7/8000€ (escluso corsi di formazione piuttosto frequenti). Cioè io ogni anno devo guadagnare almeno quella cifra per coprire le spese senza tener conto l'eventuale spesa per un appartamento e per il sostentamento di una famiglia. In Italia, specie al sud, il più delle volte si lavora per coprire le spese:roll:
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