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Inviato
I conti che non tornano

di Giorgio Terruzzi.

I nomi in questione sono tre: Button, Vettel, Alonso. Segnalano tre delusioni, diverse nei contenuti ma comunque piuttosto evidenti. Button ha mostrato in Turchia un lato di se stesso odioso. Il suo sorpasso da bulletto nei confronti di Hamilton quando i giochi erano fatti, quando le comunicazioni dai box avevano chiarito lo stato delle cose, quando era apparso evidente cosa può accadere in una guerra tra compagni con la corsa in tasca, è sembrato la cosa peggiore del Gran Premio turco. Con il seguito, stucchevolissimo, basato su una faccia da finto tonto, su sorrisi e abbracci teatrali mentre appariva evidente quanto la faccenda dell’amicizia e balle varie, per Hamilton, fosse finita lì. Con un controsorpasso che ha chiarito il peso specifico dei due ragazzi McLaren.

Del resto Button viaggia dietro Hamilton da un mesetto e la cosa lo turba assai. Viaggia dietro Webber da un bel po’ pure Vettel che a differenza di Button è giovanissimo e meno paraculo. Infatti ha combinato un pasticcio palese (chi parla di responsabilità di Webber nell’incidente dovrebbe ripassare l’ABC delle corse). Il guaio vale molti punti e molti soldi ai danni di se stesso in primo luogo, poi di Webber e quindi della Red Bull.

Vettel era pronto per una stagione da numero uno e sta collezionando una tale raffica di strafalcioni da mettere in dubbio davvero, se non la sua classe, la sua lucidità. Peccato. Ma non è casuale che si stia parlando qui di Button e Vettel, i primi due dello scorso campionato, entrambi costretti a fare- in sostanza - i secondi dentro le rispettive squadre. Poi, Alonso. La delusione qui non la misura la gara turca, vista la compartecipazione ai danni di una Ferrari inadeguata. Piuttosto, ora che i livelli della concorrenza si sono alzati, salgono i rimpianti per le occasioni perdute nelle prime gare del Mondiale. I punti gettati tra l’Australia e Montecarlo rischiano di pesare più del previsto e non resta più alcun margine per raddrizzare la stagione. O, meglio, serve un rendimento stabilmente elevatissimo per tornare davvero in corsa. Ringraziando l’andamento bizzarro di un campionato che, sino ad ora, ha impedito ogni vera fuga in avanti. Ma i bonus, peraltro generosi, sono davvero finiti.

31 maggio 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Inviato

1) Button non è solo un mesetto che viaggia dietro ad Hamilton. Si è trovato davanti ad Hamilton solo grazie all'azzardo nelle due gare dominate dall'imprevisto della pioggia. Altrimenti, in gara, non è MAI stato davanti a Lewis.

2) Alonso dovrebbe avere il rimpianto delle occasioni perdute?? finora non ricordo botte di SFIGA per Alonso...

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

Inviato (modificato)

2) Alonso dovrebbe avere il rimpianto delle occasioni perdute?? finora non ricordo botte di SFIGA per Alonso...

E chi parla di sfiga? Le occasioni perdute sono la terza piazza in qualifica in Australia e la possibilità di ottimo piazzamento nelle qualifiche a Monaco, che lui stesso avrebbe potuto sfruttare meglio.

Modificato da Minosse
Inviato

Allora le occasioni perdute la hanno avute tutti coloro che sono arrivati dalla seconda posizione in poi nei primi 7 gran premi...

Vettel nel primo gran premio era in testa.... avrebbe vinto...

Stessa cosa nel secondo gran premio... avrebbe vinto.

Hamilton era 2° all'ultimo giro in Spagna, è uscito prendendo zero punti. Vettel nello stesso GP era 3°....poi il problema tecnico (il terzo nella stagione).

In australia Hamilton è stato tamponato da Webber.... Webber in Australia ha tamponato Hamilton...

Button a montecarlo si è ritirato subito perchè un meccanico è pirla.

Poi altri che probabilmente scordo....

mmmm.... siamo sicuri che le occasioni perdute siano quelle di Alonso?? :pens:

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

Inviato
Allora le occasioni perdute la hanno avute tutti coloro che sono arrivati dalla seconda posizione in poi nei primi 7 gran premi...

Vettel nel primo gran premio era in testa.... avrebbe vinto...

Stessa cosa nel secondo gran premio... avrebbe vinto.

Hamilton era 2° all'ultimo giro in Spagna, è uscito prendendo zero punti. Vettel nello stesso GP era 3°....poi il problema tecnico (il terzo nella stagione).

In australia Hamilton è stato tamponato da Webber.... Webber in Australia ha tamponato Hamilton...

Button a montecarlo si è ritirato subito perchè un meccanico è pirla.

Poi altri che probabilmente scordo....

mmmm.... siamo sicuri che le occasioni perdute siano quelle di Alonso?? :pens:

Ma non è quello il punto del discorso !

Non c'è dubbio che quelle di Alonso siano occasioni perdute. E sono imputabili ad errori dello stesso Alonso. Per questo è una delusione secondo Terruzzi.

Inviato
1) Button non è solo un mesetto che viaggia dietro ad Hamilton. Si è trovato davanti ad Hamilton solo grazie all'azzardo nelle due gare dominate dall'imprevisto della pioggia. Altrimenti, in gara, non è MAI stato davanti a Lewis.

2) Alonso dovrebbe avere il rimpianto delle occasioni perdute?? finora non ricordo botte di SFIGA per Alonso...

1) Button sta dimostrando veramente grande intelligenza e anche carattere, le scelte le ha fatto lui per vincere, e tutti (me compreso) pensavano che sarebbe stato "strasciato" da Hamilton, e fino ad oggi e tutto il contrario... ;)

E per un po si prendeva anche una bella sodisfazzione sul "bambino" di Woking in Tuchia ! Button sta dimostrando di essere sottovalutato e sopratutto di avere TESTA. ;)

Sicuramente e quello che sto amando di piu dopo Alonso (perche e alla Ferrari ed e l'unico a poter portarla in alto). Quasi stesso discorso per Webber d'altronde, ed il "piccolo Schumi" piange.

2) Alonso ha 4 raggione di rimpiangere, 3 mer errore suo e 1 per i problemi della Ferrari. Come hanno anche da rimpiangere gli altri 3 davanti a lui in classifica e Vettel.

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

Inviato
Peter Sauber conferma la visita di Nicolas Todt

Peter Sauber ha confermato che Nicolas Todt ha visitato la sede di Hinwil del team svizzero la scorsa settimana. In precedenza è stato riportato che Todt voleva una fusione dell’ART' date=' la squadra di GP2 di sua proprietà, con la Sauber ma Peter Sauber ha dichiarato in Turchia che la sua scuderia non è in vendita.

Il sessantaseienne ha detto in un’intervista pubblicata sul sito motorsport-aktuell.com: “Ho un buon rapporto non soltanto con suo padre (Jean Todt) ma anche con lui, soprattutto per via di Felipe Massa.”

Nicolas Todt è anche manager del pilota brasiliano, che ha esordito in F1 nel 2002 proprio al volante di una Sauber.

31 maggio 2010

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da F1, news Formula 1, ultime notizie di F1 - F1GrandPrix.it

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Inviato

Ordini di scuderia alla Sauber

Subito dopo la fine del Gran Premio di Turchia' date=' Pedro de la Rosa ha confermato ai cronisti che il team gli ha chiesto di non attaccare il suo compagno di squadra Kobayashi. Il giapponese ieri ha fatto segnare i primi punti della stagione per il team svizzero.

“Sono molto felice di essere stato competitivo, ma volevo qualcosa in più”, così de la Rosa al quotidiano sportivo spagnolo Marca.

“Ero vicino alla zona punti, ma quando per ottenerli devi lottare col tuo compagno di squadra è difficile. Avrei voluto attaccarlo, ma per radio mi hanno detto di conservare la posizione”.

31 maggio 2010

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Inviato
Red Bull' date=' dalla gioia alla crisi[/size']

Nonostante sia arrivata in Turchia con la macchina più veloce e la leadership dei campionati piloti e costruttori, la Red Bull lascia Istanbul Park in crisi.

“Si fanno male da soli troppo spesso,” ha detto il commentatore della BBC Martin Brundle dopo l’incidente tra Sebastian Vettel e Mark Webber che ha impedito alla squadra austriaca di firmare la seconda doppietta di fila in campionato.

Incidente e crisi di nervi a parte, i responsabili della squadra hanno poi cercato di nascondere alla stampa la mappatura del motore di Webber, che aveva una regolazione al momento dell’incidente diversa da quella di Vettel perché stava cercando di risparmiare carburante, il che ha lasciato l’impressione che sia il giovane tedesco il pilota su cui puntano alla Red Bull.

Ad aggravare la confusione creata dal team c’è il fatto che Webber – attualmente nel bel mezzo delle trattative per il rinnovo del suo contratto – ora guida il mondiale piloti da solo.

Anche l’ingegnere di gara dell’australiano, Craig Pilbeam, è stato messo sotto accusa. Alla domanda perché a Webber non era stato detto che Vettel era più veloce di lui, il consigliere del team Helmut Marko ha risposto all’Auto Motor und Sport: “Abbiamo avvertito il suo ingegnere, ma lui non ha trasmesso l’informazione.”

Marko, che si ritiene sia il principale leader della fazione pro Vettel all’interno della scuderia delle bevande energetiche, ha negato che la Red Bull sia avvelenata da una divisione interna.

“Questo non è vero. Gestiamo la squadra ed entrambi i piloti allo stesso modo.”

La velocità con cui è arrivata la crisi fa impressione rispetto ai ricordi di appena due settimane fa, quando Vettel e Webber si sono buttati in acqua insieme nel porto di Monaco per celebrare la doppietta del team nelle vie del Principato.

“Sono sicuro che non andranno a cena insieme nei prossimi giorni,” ha detto Marko quando gli è stato chiesto se i fatti della domenica hanno rovinato il loro rapporto.

Nel paddock sono in molti a credere che la Red Bull non sia propriamente la squadra più amichevole, nonostante l’apparente umorismo che il team dimostra verso i media.

“Hanno sempre cercato di creare tensione nel rapporto tra Fernando (Alonso) e Felipe (Massa) e al momento devono affrontare propria una situazione del genere all’interno,” ha detto il direttore sportivo della Ferrari Stefano Domenicali.

In riferimento ai suoi datori di lavoro, Alonso ha dichiarato: “Questo dimostra che esiste una squadra unita nel paddock.”

“La cosa più importante è avere sempre rispetto,” ha aggiunto Felipe Massa.

Il team manager della Red Bull Christian Horner ha ribadito che risolverà il pasticcio prima della gara in Canada. In Turchia è stato impossibile fare un lavoro di riconciliazione visto che Vettel ha lasciato il circuito appena ha potuto.

“Uno dei nostri piloti è già partito,” ha confermato Marko alla stampa domenica sera.

31 maggio 2010

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