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Commenti alla Stagione 2010


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Un tombino ha causato l'incidente di Barrichello

La Williams ha confermato che il cedimento di un tombino ha causato l’incidente di Rubens Barrichello durante il Gran Premio di Monaco che si è disputato due settimane fa. Il direttore tecnico della squadra Sam Michael ha affermato inizialmente che il problema era nella sospensione ma la pubblicazione tedesca Auto Motor und Sport ha poi riferito che un’indagine ha rivelato che la ruota posteriore sinistra era stata danneggiata a causa del distaccamento del tappo di un tombino.

Tramite un comunicato stampa' date=' il team britannico ha confermato che la copertura di un tombino alla seconda curva “era ceduta e ha colpito la ruota posteriore sinistra provocando il guasto.”

“L’incidente è stato riportato alla FIA,” si legge nel comunicato.

24/05/2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Massa punta alla vittoria in Turchia

In mezzo alle intense speculazioni circa il suo futuro e il crollo delle sue prestazioni' date=' Felipe Massa vuole rifarsi questo weekend in Turchia.

Il circuito di Istanbul Park ha ospitato la F1 negli ultimi 5 anni e il pilota brasiliano ha vinto il Gran Premio per tre anni consecutivi tra il 2006 e il 2008.

“Probabilmente è la mia pista preferita,” ha detto il ferrarista al quotidiano svizzero Blick.

Anche se la previsione è di pioggia durante la settimana, la gara dovrebbe svolgersi con tempo caldo e soleggiato.

Il contratto di Massa scade a fine stagione, ma secondo il pilota la sua più grande preoccupazione ora è trovare una messa a punto per la F10 che si adatti al suo stile di guida.

“L’unica cosa che mi interessa è il mio lavoro con la squadra e come ci prepariamo per il futuro,” ha dichiarato Massa alla pubblicazione francese Le Nouvel Obs.

“Sono arrivato qui per affiancare Michael (Schumacher), ho corso insieme a Kimi e oggi sono con Fernando. Sono tutti bravi piloti.

“Mi sento rispettato all'interno del team e questo è ciò che conta,” ha aggiunto.

25/05/2010

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Vettel felice di lottare con il compagno di squadra

Sebastian Vettel ha dichiarato di essere contento di avere come "principale avversario" il proprio compagno di squadra Mark Webber. La coppia della Red Bull guida il mondiale a pari punti dopo le due vittorie di fila ottenute dall’australiano in Spagna e a Monaco.

“Al momento il mio principale avversario è Mark e questa è una buona cosa' date='” ha detto il tedesco allo Sport Bild. Tuttavia, secondo altre fonti il giovane pilota è tutt’altro che felice delle difficoltà dimostrate per tenere il ritmo del compagno di scuderia, anche se il direttore sportivo Christian Horner insiste che Vettel deve restare rilassato e fiducioso.

“Sebastian vincerà tante gare in questa stagione,” ha detto il britannico.

Lo scorso anno in Turchia Vettel ha dominato le tre sessioni di qualifica, ma un errore in gara lo ha fatto scivolare in terza posizione, alle spalle del vincitore Jenson Button e del compagno Webber. Secondo Vettel, quest’anno sarà diverso: “Mi piace la pista e andrò lì per vincere.”

25/05/2010

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Ferrari: A Istanbul per rinnovare una tradizione favorevole

Il settimo appuntamento del Campionato del Mondo di Formula 1 si svolgerà sul circuito dell’Istanbul Park' date=' nella periferia della metropoli a cavallo fra Turchia e Asia. Pur essendo una sede ancora recente, la tradizione della Scuderia Ferrari Marlboro in questa gara è decisamente favorevole: per ben tre volte su cinque edizioni disputate una monoposto del Cavallino Rampante ha tagliato per prima il traguardo del Gran Premio di Turchia, sempre grazie a Felipe Massa, autore di una tripletta consecutiva, dal 2006 al 2009. Anche Fernando Alonso, pur non avendo mai vinto, è salito tre volte sul podio: secondo nel 2005 e nel 2006, terzo nel 2007.

Le difficoltà logistiche che tutti i team hanno dovuto affrontare all’inizio della stagione europea, iniziata con la doppia trasferta Spagna-Monaco, non sono ancora terminate. Anche se la gara turca è considerata parte del calendario europeo con le squadre ospitate nei motorhome e non in strutture fisse, la distanza fra Istanbul e Maranello – per non parlare di quella con le sedi delle altre scuderie – è tale che il modo più efficace per trasportare mezzi e materiale sia via mare, con un traghetto che è partito da Trieste alla fine della settimana scorsa. Ciò ha comportato che tutto il necessario per la trasferta ha dovuto lasciare la Gestione Sportiva con due o tre giorni di anticipo rispetto al solito, senza contare il fatto che, al ritorno dalla Turchia, non ci sarà il tempo per respirare visto che la gara successiva è in Canada. Prevedibile che i logistici possano finalmente tirare un attimo il fiato soltanto dopo il ritorno di tutto il materiale da Montreal: per loro l’unica consolazione del momento è che il vulcano islandese dal nome impronunciabile sembra essersi momentaneamente placato...

Dopo aver deciso di non usare l’ala posteriore soffiata sulle tortuose stradine del Principato di Monaco, questa soluzione verrà riproposta in Turchia. Nelle prove libere del venerdì verrà valutato anche un nuovo sistema di gestione dell’ala, che non avrà alcun effetto sulle prestazioni ma soltanto sull’usabilità da parte del pilota. Le caratteristiche di uno dei pochissimi circuiti che girano in senso antiorario dovrebbero essere favorevoli alla F10. La Bridgestone porterà la combinazione di pneumatici morbida-dura che, in teoria, non è la migliore per la vettura ma tanto lavoro è stato fatto per cercare di migliorare la situazione ed essere competitivi in qualsiasi condizione, senza contare che le temperature dovrebbero essere più elevate rispetto alla gara di Barcellona, l’ultima occasione in cui sono stati utilizzati questi pneumatici.

Il tracciato, lungo 5,338 chilometri, è considerato uno dei più impegnativi fra tutti quelli di nuova generazione e offre un buon mix di curve a bassa, media e alta velocità oltre a un paio di opportunità per i sorpassi. La curva più nota è la 8 che è nei fatti composta da quattro curve a sinistra consecutive. L’accelerazione laterale cui sono sottoposti i piloti quando percorrono questa curva è probabilmente la più elevata di tutto il Mondiale e il fatto che si giri in senso antiorario aggiunge ulteriore stress ai muscoli del collo, di solito più usati in maniera opposta. Inoltre, con il rifornimento vietato non sarà facile gestire la macchina e le gomme con il pieno di benzina nelle prime fasi della gara.

Qualsiasi sia il risultato di Felipe e di Fernando, il Gran Premio di Turchia 2010 entrerà nella storia della Ferrari in quanto sarà l’ottocentesima gara della Scuderia nel Campionato del Mondo di Formula 1.

26/05/2010

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Robert Kubica: "Possiamo essere competitivi in Turchia"

Dopo il podio di Monaco' date=' ora si va in Turchia - una pista completamente diversa. Quali sono le tue aspettative per questo weekend?

Robert Kubica:[/b'] "La gara nel Principato di Monaco è stata la nostra migliore prestazione in questa stagione, ma questo risultato sarà difficile da ripetere an che in Turchia. Tuttavia, penso che potremo essere competitivi in Turchia, in quanto le caratteristiche del circuito sono simili a Barcellona, dove abbiamo avuto buone prestazioni dalla macchina. So che i nuovi aggiornamenti che avremo per questa gara ci aiuteranno a colmare il divario e a migliorare la nostra prestazione in qualifica."

Dopo sei gare hai meno di una vittoria di distanza dalla testa della classifica. Avevi mai immaginato questo risultato all'inizio dell'anno?

Robert Kubica: "Abbiamo avuto qualche idea durante i test invernali su quello che la macchina era in grado di fare, abbiamo capito i punti di forza ed abbiamo lavorato per massimizzarli. Sono ovviamente un po' sorpreso di aver segnato cosi tanti punti, ma mostrano quanto stiamo lavorando bene finora. Abbiamo sfruttato le nostre opportunità quando la macchina è stata veloce, come abbiamo fatto a Monaco. Quindi penso che possiamo essere molto soddisfatti di quanto abbiamo realizzato e sono fiero di tutto il lavoro in fabbrica per portare nuove parti per la macchina ogni fine settimana. Sappiamo che c'è ancora molta strada da fare in questa stagione e dobbiamo continuare a spingere e migliorare la macchina."

Cosa ne pensi del circuito di Istanbul Park?

Robert Kubica: "È sicuramente uno dei migliori circuiti moderni con alcune curve interessanti, in particolare nel primo settore del giro. Il settore finale è l'esatto contrario con curve lente e quindi bisogna trovare il giusto compromesso con il set-up. C'è anche la curva 8 che è piuttosto impegnativa e sarà molto interessante all'inizio della gara con il serbatoio pieno di benzina."

26/05/2010

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Fernando Alonso: "Un bel risultato per festeggiare gli 800 Gran Premi"

Sono arrivato questa sera a Istanbul dopo aver trascorso un paio di giorni a Maranello. Insieme alla squadra abbiamo lavorato intensamente per preparare nella maniera migliore questa settima prova del Mondiale' date=' un appuntamento che avrà un sapore speciale per tutta la Ferrari. Sarà proprio a Istanbul che la Scuderia celebrerà il suo ottocentesimo Gran Premio in Formula 1, un traguardo straordinario. Il mio capitolo in questa storia eccezionale è iniziato da pochi mesi ed e' lungo appena sei paragrafi ma ho già avuto modo di capire quanto sia speciale far parte di un mito come la Ferrari.

Oltre al lavoro con la squadra, che mi ha visto impegnato anche al simulatore, ieri ho avuto il tempo di dedicarmi ai miei due sport preferiti, il calcio e il ciclismo. Ieri pomeriggio sono stato alla tappa del Giro d'Italia insieme a Stefano Domenicali ed è stata una bellissima esperienza. Era in programma una cronoscalata – da San Vigilio di Marebbe a Plan de Corones – e ho seguito metro dopo metro la prova del mio amico Carlos Sastre, rimanendo a bordo della moto d'appoggio. Mi piace allenarmi in bicicletta ma mi piace anche seguire anche i grandi eventi. Ero già stato al Tour de France e alla Vuelta ma mai al Giro: c'era un’atmosfera bellissima, con un grande tifo, soprattutto per i corridori italiani. Io ho cercato di dare il mio sostegno a Carlos e agli altri spagnoli: uno di loro è ancora in maglia rosa e sono stato contento di poter essere con lui sul podio quando l’ha indossata nuovamente dopo la tappa.

In serata, a Modena, ho giocato a calcio nella partita di beneficenza fra la squadra di Telethon e la Nazionale Italiana Cantanti. Anche lì c'era tantissimo entusiasmo, con lo stadio praticamente esaurito: gli italiani fanno sentire in maniera straordinaria il loro calore e questa volta c'era anche una motivazione speciale, quella di raccogliere fondi per la ricerca medica.

Con la gara di Istanbul inizia il secondo terzo del campionato e tutti i giochi sono ancora molto aperti. Anche se la Red Bull finora è stata la macchina più competitiva c’è un grande equilibrio, con almeno cinque, sei piloti che sono in lotta per il titolo. Spero che ci sarà una gara “normale”, nel senso che non debba ritrovarmi ancora una volta nelle retrovie dopo pochi giri, com'è accaduto, per una ragione o per l'altra, in quattro delle prime sei corse della stagione. Abbiamo tutto il potenziale per essere competitivi e sarebbe fantastico poter celebrare il Gran Premio numero 800 della Scuderia con un bel risultato!

26/05/2010

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Felipe Massa: "Orgoglioso di essere parte della storia Ferrari"

Sono stato molto impegnato in questi ultimi giorni' date=' in viaggio fra casa a Monaco e Maranello. La scorsa settimana ho lavorato al simulatore per preparare il Gran Premio di Turchia e ieri sono tornato per giocare una partita di beneficenza a favore di Telethon, di cui Luca di Montezemolo è presidente. Insieme a me hanno giocato i miei compagni di squadra Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella e in campo c’erano tanti giocatori professionisti di ieri e di oggi nonché attori e VIP. Oggi sono partito per la Turchia, dove si disputerà una delle mie gare preferite.

Quella di Istanbul è una pista speciale per me, visto che ho vinto tre volte di fila sulle cinque edizioni di questo Gran Premio. L’anno scorso, quando la nostra macchina non era competitiva, sono comunque riuscito ad ottenere il sesto posto e ora spero in qualcosa di meglio, anche se bisogna riconoscere che i nostri avversari sono molto forti in questo momento. Difficile spiegare il motivo per cui sono sempre andato forte all’Istanbul Park ma c’è qualcosa nelle caratteristiche del circuito che sembra adattarsi a me come accade in Bahrain o in Brasile: mi trovo bene lì, sono subito a mio agio nella guida. La parte più interessante del circuito è la curva 8, che è in realtà formata da quattro curve a sinistra consecutive che vengono affrontate insieme: quando si passa li' si sente molto stress sui muscoli del collo e della parte superiore del corpo perché probabilmente si sente l’accelerazione laterale più forte di tutto il mondiale. Quest’anno dovremo anche tener conto del fatto che le macchine saranno molto più pesanti all’inizio con il pieno di benzina e se in qualifica la curva 8 si fa praticamente in pieno, in gara bisognerà alzare un po’ il piede dall’acceleratore. Non è un caso che quest’anno nei primi giri i tempi possano essere anche sei o sette secondi più alti che in qualifica.

A Istanbul torneremo ad usare le gomme Bridgestone dure e morbide dopo l’accoppiata supermorbide-medie di Monaco. I tecnici hanno lavorato duramente per cercare di trovare le giuste soluzioni per far lavorare la F10 in maniera più efficace rispetto, ad esempio, a quanto accaduto a Barcellona, quindi credo che abbiamo fatto qualche passo avanti. Inoltre, l’asfalto è il più abrasivo che abbiamo avuto finora in campionato, il che comporterà un degrado più alto degli pneumatici. Considerato anche il fatto che le temperature saranno più elevate, allora dovremmo riuscire a far lavorare meglio le gomme.

Tutti i Gran Premi sono egualmente importanti in termini di punti in palio ma questo appuntamento ha un significato speciale per tutta la squadra e le persone della Ferrari. Infatti, celebreremo l’ottocentesimo Gran Premio della Scuderia nel Campionato del Mondo di Formula 1. Domenica mi metterò la tuta rossa e mi siederò nell’abitacolo della mia macchina per la sessantanovesima volta: è fantastico essere parte di questa storia e della squadra più famosa al mondo. Correre è il mio lavoro ma non mi dimentico mai quanto sia speciale guidare per la Ferrari. Anche se sarà bello festeggiare questo traguardo, in Formula 1 sono importanti il presente e il futuro: non c’è quindi modo migliore di celebrare gli 800 Gran Premi che avere un weekend perfetto e finire la gara con un grande risultato.

26/05/2010

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Il segreto sta nel piede sinistro

Sulla Ferrari debutta il nuovo F-duct

Il segreto sta nel piede sinistro' date=' nel senso che sarà quello ad azionare il nuovo F-duct da provare nelle libere di venerdì. Guizzo ingegneristico per far stallare l'ala posteriore senza staccare le mani dal volante come in Spagna,avvicinandosi si spera alle Red Bull che però a loro volta fanno debuttare qui il proprio magico condotto F, minacciando di aumentare il vantaggio di 1secondo mostrato a Barcellona,pista tecnicamente paragonabile a questa.

A spostare l'attenzione dall'aerodinamica ci pensa Domenicali, dichiarando che non ci saranno sorprese sui piloti del prossimo anno. Una conferma per niente velata, a Massa, in scadenza di contratto, che blocca le varie voci dell'ultimo periodo: da Kubica in rosso allo stesso Felipe in Red Bull. Si va invece verso una firma di un anno con opzione in mano alla Ferrari a fine 2011.

"Giusta la penalità data a Schumacher" sono invece le parole con le quali Alonso chiude il fattaccio monegasco, manovra ideata dalla squadra secondo lo stesso Michael che già che c'è ricorda di puntare al mondiale, magari non questo ma il prossimo anno. Mentre Webber è il meno accattivante leader del mondiale di sempre e indica la McLaren come l'avversaria più temibile. Uno sgarbo alla Ferrari, qui tutta agghindata per festeggiare l'800entesimo Gran Premio, dopo quel Monaco 1950: 211 vittorie e 31 mondiali che mettono in soggezione anche un duro come Alonso.

27 maggio 2010

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Alonso alla resa dei conti

di Anna Capella.

È questione di pochissimo. Lo sa molto bene Alonso. Una frenata al limite e il giro buono se ne va. È questione di poco soprattutto quando sei impiccato, quando la tua macchina non va sfacciatamente più forte delle altre come accade, al contrario, nel caso della Red Bull. Alonso rigetta l’idea di aver commesso un errore o comunque prova a ridimensionarlo. Nessuno mette in dubbio che non avesse la macchina per la pole ma se Massa è riuscito ad entrare nei primi dieci, significa che il risultato era decisamente alla sua portata. Di più, un errore, una sbavatura, comunque vogliamo chiamarlo, Alonso in questo frangente non avrebbe dovuto concederselo. Ha risonanza perché da lui ci si aspetta di più. Ha risonanza perché a Monaco ha saltato la qualifica dopo aver spalmato la sua rossa contro il muro. Ha risonanza perché, che sia ufficiale o meno, è considerato universalmente il primo della sua squadra, quello destinato ad aprire una nuova era di successi. Alonso è un campione. E dai campioni non si accettano leggerezze. È lui che nell’immaginario comune (e nei programmi del team)deve contrastare la fuga verso il titolo di Webber e Vettel. Deve farlo mostrando una consistenza e una solidità che non prevede errori.

A Monaco disse che è più facile notare i suoi sbagli perché sta davanti mentre quando viaggiava nel mucchio tutto passava inosservato. Come ci fosse il plotone pronto per i grandi e molta più tolleranza per chi sta nelle retrovie. È così. È giusto anche. Se avesse il curriculum di Di Grassi non staremmo a prendercela, a puntualizzare. Ma se sei Alonso hai obiettivi che ti impongono di essere perfetto sempre.

29 maggio 2010

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L'ossessione di Vettel

di Luca Budel.

Prendi una squadra giovane e brillante nella comunicazione, metti un genio come Adrian Newey a progettare la macchina, tieni un pilota d’esperienza senza troppe pretese come Mark Webber e punti su un predestinato come Sebastian Vettel. Era la fotografia dell’ambiente ideale, del team perfetto. Era, già perché ora i dati di realtà con i quali abbiamo a che fare sono altri e a fornirli al mondo sono state le sequenze dell’entrata killer di Vettel a Istanbul.

Sebastian è giovane, è ambizioso, non ha ancora smaltito la rabbia per un mondiale buttato via da lui e dalla squadra nel 2009. Per Vettel questa DEVE ESSERE (il maiuscolo serve a sottolineare l’imperativo nella mente del pilota) la stagione del titolo mondiale, l’anno del passaggio da promessa a campione vero.

Ma quando una buona intenzione si trasforma in ossessione il risultato rischia di diventare quello di Istanbul, cioè un disastro. Chi ha tolto tranquillità a Vettel?

La risposta al quesito ha il nome e il volto di Mark Webber, uno che da potenziale e navigato gregario ha scoperto all’improvviso di avere i numeri buoni per giocarsela con il predestinato. La macchina è ottima, la squadra glielo permette, quindi è logico che Webber faccia di tutto per mettere assieme pole position e vittorie in serie.

Una trasformazione quella del pilota australiano che ha rotto gli equilibri perfetti all’interno della “squadra ideale“, che ha fatto perdere la testa a Vettel. Mettere assieme i cocci adesso sarà la missione più complicata per i vertici della Red Bull, che sul fronte tecnico devono già fare i conti con la crescita della McLaren.

30 maggio 2010

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