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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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I più attivi nella discussione

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Chi mente' date=' paghi[/size']

di Giorgio Terruzzi.

La Ferrari ha voluto ricostruire, tabulati alla mano, secondo per secondo, la storia delle comunicazioni tra muretto rosso e direzione corsa durante il Gran Premio di Gran Bretagna, domenica. Questa ricostruzione smentisce di fatto ciò che il direttore di gara, Charlie Whiting ha affermato nei giorni scorsi e chiarisce la dinamica di un atteggiamento che pare oggettivamente vessatorio nei confronti di Alonso e della Ferrari. Gli equilibri politici sono molto delicati così come le parole utilizzate dagli uomini di Maranello, molto attenti a non scatenare reazioni ulteriori. La Ferrari ha scelto una linea morbida, evita la polemica diretta. Ma dopo le affermazioni di Whiting - affermazioni che facevano apparire la stessa Ferrari come responsabile per non aver obbligato Alonso a cedere subito la posizione a Kubica - ha messo sul tavolo i fatti. I fatti, appunto, chiariscono almeno un paio di cose. La prima: i tempi e i modi delle comunicazioni della direzione corsa giustificano il comportamento della squadra italiana. La seconda: in queste condizioni appare assurda la penalizzazione inflitta ad Alonso. La terza: Whiting ha mentito raccontando l’accaduto.

Forse alla Fia tutto ciò basta e avanza. Ammesso che la Fia voglia davvero migliorare le cose, accertare le responsabilità, muoversi di conseguenza. Non per tutelare la Ferrari o per penalizzare chissachi. Per dimostrare di essere all’altezza dei propri compiti, per fissare vere regole e farle rispettare provando finalmente ad immettere un filo di credibilità in un sistema che la credibilità ha perduto da un pezzo.

16 luglio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Domenicali dà la scossa alla Ferrari

Sono giorni di intenso lavoro a Maranello per tutta la Gestione Sportiva. Il mese di luglio si concluderà con due gare in due fine settimana consecutivi – Germania ed Ungheria – che saranno fondamentali per le sorti del campionato. Le due botte di Valencia e Silverstone si sono fatte sentire' date=' soprattutto perché c’erano tutte le carte in regola per raccogliere tanti punti e rimanere agganciati alla vetta della classifica. Invece sono stati soltanto quattro i punti portati a casa, quelli frutto del settimo posto di Alonso a Valencia. Un vero peccato, perché la F10 è cresciuta sul piano della prestazione, come si è visto chiaramente su un tracciato come quello inglese dalle caratteristiche non certo favorevoli alla monoposto di Maranello.

“Inutile piangere”, aveva detto Montezemolo lunedì scorso invitando alla reazione e il suo richiamo è stato raccolto. Se possibile, lo sforzo è stato ulteriormente intensificato e anche i piloti hanno dato il loro contributo: entrambi sono stati impegnati una giornata ciascuno al simulatore per preparare l’appuntamento di Hockenheim e testare alcune soluzioni per il prosieguo della stagione. Alonso e Massa hanno partecipato anche a diverse riunioni con i tecnici per discutere non soltanto i piani di sviluppo della monoposto a breve termine ma anche per cominciare a conoscere quelle che saranno le caratteristiche della macchina 2011.

Un’ulteriore scossa è arrivata ieri sera da Stefano Domenicali nel corso della consueta riunione mensile con i vertici della GeS. Il team principal della Scuderia Ferrari Marlboro è stato molto netto: “Chi non crede nella possibilità di vincere il mondiale allora è meglio che faccia un altro mestiere. Qui nessuno molla la presa: ci sono ancora nove gare da disputare e tutto può succedere. Dovremo essere perfetti, cioè lavorare da Ferrari, e allora i risultati arriveranno.” Casomai ci fosse stato ancora bisogno di un segnale della volontà di reazione questo è arrivato. Forte e chiaro.

16 luglio 2010

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Mercedes smentisce che Ross Brawn sia in vacanza

La notizia è alquanto strana' date=' a tratti assurda, ma pare che attorno alla Mercedes Gp e alla figura di Ross Brawn si sia alzato un polverone durante la settimana, in seguito alle dichiarazioni del tabloid tedesco Express. Il giornale aveva detto che Ross Brawn si era preso quattro giorni di vacanza per andare a pescare in Norvegia in compagnia di Jacques Lafitte.

Inevitabili le polemiche e gli attacchi nei confronti della scuderia che, ad avviso del giornale, avrebbe dato la libertà a Brawn di divertirsi nonostante i 150 punti di distacco dalla testa della classifica e le difficoltà del momento.

Immediata è arrivata la smentita del team che ha giudicato infondata la voce ed ha ribadito la presenza di Ross in fabbrica a Brackley in questa settimana.

16 luglio 2010

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HRT: in Germania Yamamoto al posto di Chandhok

Sakon Yamamoto guiderà ancora la HRT nel prossimo Gran Premio di Germania. Ad Hockenheim questa volta il giapponese sostituirà Karun Chandhok. Lo scorso weekend a Silverstone' date=' Yamamoto ha rimpiazzato Bruno Senna, secondo alcuni grazie ad una dote di sponsor di 5 milioni di dollari.

“Yamamoto ha fornito una prestazione molto positiva a Silverstone e avrà quindi un’altra opportunità di guidare la vettura in Germania accanto a Bruno Senna” si legge nel comunicato.

“Lo scorso weekend è stato molto eccitante per me” ha commentato Yamamoto. “Ora, il team mi ha dato un’altra chance di correre domenica e farò del mio meglio per dimostrare che ha preso la giusta decisione”.

16 luglio 2010

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Mr Red Bull spegne le polemiche

"Qui non c'è nessun numero uno"

"Non abbiamo un pilota numero uno e un numero due. Entrambi i piloti hanno una vettura con gli stessi standard. Il problema con la nuova ala a Silverstone è stata la prima eccezione". Lo afferma il patron della Red Bull' date=' Dietrich Mateschitz, che con questo intervento mette fine alle polemiche tra Webber e Vettel: "Per me non ci sono gerarchie, perché questa filosofia non è in linea con la mia idea delle corse. Non si può programmare un campione".

L'obiettivo è quello di riportare la pace quindi e il proprietario del team di Milton Keynes lo fa dalle pagine del quotidiano tedesco 'Kleine Zeitung': "I nostri due piloti devono sapere che hanno bisogno l'uno dell'altro per togliere il più possibile punti alla concorrenza. - afferma Mateschitz - Se mi chiedete oggi chi sarà il campione del mondo, dico uno dei due piloti ed il box non deve interferire, perché allora i problemi cominciano sul serio".

Alla domanda se non sarebbe meglio "mettere il bavaglio ai piloti", Mateschitz si fa fautore della libertà di parola: "Una cosa del genere non sarebbe nel nostro stile. Tutti possono dire la verità, che è una delle virtù più alte della Red Bull".

19 luglio 2010

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Mark Webber: “Ho detto troppo”

Chi di spada ferisce' date=' di spada perisce ed è probabilmente ciò che ha pensato Mark Webber, australiano della Red Bull, nel momento in cui si scusa pubblicamente con la squadra alla vigilia del GP di Germania attraverso le righe del Daily Mail. Webber ha ammesso di aver superato il limite con le sue parole di forte polemica nei confronti della Red Bull, accusata di voler favorire Vettel nella corsa al mondiale.

Facendo un piccolo passo indietro ricordiamo che l’australiano si era lamentato pubblicamente dopo il suo trionfo a Silverstone perché la squadra aveva assegnato la nuova ala anteriore sia nelle qualifiche che nel GP solo al suo compagno di squadra.

“Avrei preferito non aver detto le parole che mi sono uscite, ma ormai l’ho fatto ed è inutile piangere sul latte versato. Non voglio favoritismi, ma solo un trattamento equo e probabilmente sabato, con ancora l’adrenalina in corpo, mi sono scaldato e ho parlato a sproposito. Non ho ragionato sui perché e i percome di questa loro scelta, ero semplicemente frustrato e rammaricato.

A mente fredda ho capito che hanno dato l’ala a Sebastian perché aveva più punti di me in classifica ed è stato complicato prendere una decisione: non ci siamo mai trovati in pista con un solo pezzo a disposizione.

L’anno prossimo correrò ancora per la Red Bull, la squadra è fantastica e non ho alcuna intenzione di andare via. Ora come ora con Vettel ho un ottimo rapporto, se verso la fine del campionato saremo ancora entrambi nelle posizioni che contano del mondiale, allora sì che la tensione potrebbe salire, ma per raccontarvela tutta dopo la gara è venuto a stringermi la mano e a congratularsi; io invece ho trascorso venti minuti a parlare coi suoi meccanici. Non c’è bisogno di farsi dei nemici in F1 e tutti lo sanno benissimo che la prima regola del mondo dei motori, per un pilota, è quella di evitare di avere scontri col proprio compagno di squadra.”

Che dire, i complimenti gli vanno fatti per lo meno per l’atteggiamento da uomo maturo che ha dimostrato: bravo Webber!

[b']Vettel ammette la tensione nel rapporto con Webber

Le scaramucce erano iniziate in Turchia ma a Silverstone le cose hanno preso una brutta piega tanto che Vettel adesso parla di rapporti tesi con il compagno di team. La questione dello scambio di ala e le relative polemiche a mezzo stampa di Webber hanno compromesso il rapporto tra i due piloti ma un primo scontro tra i due risale già al 2008, quando un tamponamento di Vettel ai danni di Webber fece tuonare l’australiano contro la Baby Formula Uno.

Attraverso il quotidiano Der Spiegel Vettel ha detto: “C’è una certa distanza tra noi adesso. La priorità rimane il team ma i piloti di solito vedono le cose in maniera ostinata, ed è questo il caso. Lavoriamo insieme dove possiamo per far progredire la squadra e sviluppare la vettura ma ognuno è concentrato su se stesso per trarne il massimo vantaggio”.

Webber intanto avverte della possibilità che il rapporto peggiori nei prossimi mesi qualora i due si trovassero a battagliare per le posizioni di testa del mondiale: “Chi lo sa come andranno le cose. Nei prossimi mesi se saremo ancora in lotta per la parte alta della classifica, i rapporti potrebbero diventare più tesi fra di noi”.

20 luglio 2010

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Vettel crede nel ritorno di Schumacher

Per Sebastian Vettel il ritorno di Michael Schumacher alle corse non è stato un errore ed il quarantunenne tornerà presto ai massimi livelli di competitività. I due a Silverstone hanno avuto modo di duellare in pista' date=' il sette volte campione del mondo non è stato molto tenero, ma Vettel non è uno che alza il piede facilmente. Non a caso in Germania Vettel è definito dalla stampa il Baby Shumi.

Durante un intervista per la rivista tedesca Der Spiegel Sebastian Vettel ha detto: “Non è affatto facile tornare dopo tre anni di pausa, anche se Michael non è mai stato del tutto fuori dalla Formula Uno. Sono cambiate molte cose, dalle vetture alle gomme, è tutto molto diverso da come ci eravamo abituati prima”.

Quindi il ventitreenne della Red Bull aggiunge sul rientro di Michael: “Se qualcuno può fare una cosa del genere quello è solamente lui. Quando lo guardo riesco a leggere il suo linguaggio del corpo e non vedo ne confusione ne panico”.

20 luglio 2010

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Ferrari: GP di Germania – Ad un passo dal ventesimo successo

Anche se il Gran Premio di Germania sarà ospitato per la trentaduesima volta a Hockenheim' date=' quest’anno ricorre il quarantennale dalla prima volta in cui questo evento ha avuto luogo in questo circuito. Nel 1970 la gara visse sul duello fra la Ferrari di Jacky Ickx, partito in pole, e la Lotus di Jochen Rindt: il successo arrise all’austriaco dopo una battaglia durata tutte e 50 le tornate previste e conclusasi con un margine di vantaggio sul belga inferiore al secondo.

In totale, la Ferrari ha vinto questo appuntamento ben diciannove volte, il che rappresenta un record nella storia della Scuderia. L’ultimo successo risale al 2006, quando Michael Schumacher si impose davanti a Felipe Massa per una splendida doppietta del Cavallino Rampante. Il pilota brasiliano è salito sul podio in altre due occasioni, di cui una sul tracciato del Nuerburgring lo scorso anno: dal 2008, infatti, il Gran Premio di Germania si svolge in alternanza sui due circuiti tradizionali tedeschi. Fernando Alonso ha come suo miglior risultato il successo del 2005, quando era alla Renault. Cinque anni prima, l’allora ferrarista Rubens Barrichello ottenne il suo primo successo in Formula 1 in circostanze piuttosto inusuali. Partito dalla diciottesima piazza sulla griglia, il brasiliano fu inizialmente autore di una bella rimonta in una gara segnata dall’invasione di pista di un pazzo, che rese necessaria una neutralizzazione. Poi, nelle battute finali, fu la pioggia ad essere protagonista, con Rubens che scelse di rimanere con le gomme da asciutto mentre le due McLaren di Hakkinen e Coulthard passarono a quelle da bagnato: negli ultimi giri il brasiliano fu magistrale nella parte più lenta del circuito, scatenando l’entusiasmo dei tanti ferraristi che affollavano il Motodrom e che erano rimasti “orfani” dell’idolo Schumacher, messo fuori gara da un incidente alla partenza.

Fino al 2001, il tracciato di Hockenheim, insieme a quello di Monza, faceva storia a sé dal punto di vista tecnico nel calendario iridato. Per vincere a Hockenheim c’era bisogno di una configurazione aerodinamica molto scarica e di un assetto particolare per affrontare le lunghissime parti del circuito che attraversavano la foresta; poi, quando si arriva nel Motodrom, ai piloti non restava che adattarsi per cercare di rimanere in pista, visto che si privilegiava la velocità massima dei tratti veloci. Dal 2002 il tracciato è stato modificato, rendendolo molto più convenzionale: tolta buona parte dell’attraversamento della foresta, sono rimaste comunque un paio di buone opportunità per i sorpassi come il tornantino e l’entrata nel Motodrom.

Sulla carta è una pista abbastanza favorevole alle caratteristiche della F10, una vettura comunque decisamente migliorata nelle ultime uscite: se i risultati non sono stati all’altezza del potenziale è stato più per episodi che per ragioni tecniche. Sia su un tracciato di frenata e accelerazione come quello di Montreal che su quello cittadino, per quanto piuttosto veloce, di Valencia, la monoposto di Maranello è stata molto competitiva e anche a Silverstone, dove l’efficienza aerodinamica nelle curve veloci è fondamentale, Alonso è stato capace di ottenere il terzo posto in qualifica.

I tecnici poi non sono rimasti con le mani in mano e ulteriori sviluppi saranno portati in pista in Germania, in particolare nell’area del diffusore, il che fa sperare in un nuovo passo avanti. Peraltro, a prescindere da ogni sviluppo, è chiaro che fra Hockenheim e Budapest la Scuderia Ferrari Marlboro deve portare a casa un buon bottino di punti se vuole continuare ad essere in corsa per il titolo iridato.

Per la prima volta in questa stagione la Bridgestone ha effettuato una scelta di pneumatici inusuale: in Germania le squadre avranno a disposizione le mescole Supersoft e Hard, vale a dire i due estremi della gamma. Difficile dire se ciò determinerà maggior spettacolo in gara, certamente renderà più interessante il venerdì, quando si effettua il solito confronto fra il rendimento dei due tipi di gomme. Inoltre, c’è da considerare che di solito a Hockenheim ci sono temperature elevate e tanta umidità, senza dimenticare che si tornerà a correre con le slick su questa pista dopo ben 13 anni, visto che l’anno scorso il Gran Premio di Germania si disputò al Nuerburgring.

Se l’Hockenheimring ha perso i suoi lunghi rettilinei, il Motodrom è rimasto al suo posto. Questa sorta di stadio ospita tutte le tribune, il paddock e i box e ha spesso avuto il rosso come colore dominante, grazie all’unione dei tifosi Ferrari con quelli di Michael Schumacher. Quest’anno ci saranno ben sei tedeschi al via, che saranno sostenuti dal tipico, assordante suono delle trombe. Sarà interessante vedere se stavolta qualcuno vorrà seguire l’esempio dei tantissimi tifosi che hanno accompagnato in Sudafrica le partite della Coppa del Mondo di calcio con l’altrettanto assordante suono delle vuvuzela!

[b']GP Germania: Anteprima McLaren

Jenson Button: “Peccato per Silverstone, in Germania andrà meglio”

Un Jenson Button pronto a resettare il proprio cervello per ripartire dalla gara tedesca più forte di prima dopo un week-end inglese ben lontano dalle aspettative che si era prefissato. “La mia gara migliore a Hockenheim sicuramente è stata quella del 2004 quando mi sono qualificato tredicesimo e ho concluso la gara in seconda posizione. Sono felice di partecipare a questo appuntamento: il circuito è particolare però ci sono molti punti in cui è possibile sorpassare. Ottima cosa! Se parti da dietro, hai possibilità migliori rispetto a Silverstone.

Dopo le mie deludenti qualifiche a Valencia e a Silverstone, mi devo concentrare completamente sul lavoro del sabato per non essere troppo svantaggiato alla partenza e conseguentemente pensare alla gara.

Abbiamo davanti un altro lungo e complesso week-end: il venerdì lavoreremo nuovamente sulle migliorie che abbiamo apportato al retrotreno, sperando che funzionino questa volta”.

Lewis Hamilton: “Nel 2008 ho vinto io, potrei ripetermi”

Dopo l’attesa vittoria conquistata a Silverstone, Lewis Hamilton è più carico che mai: suo è il successo del 2008 su questo circuito e il pilota anglo-caraibico pare proprio abbia voglia di ripetersi… staremo a vedere!

“In occasione della mia vittoria nel 2008, la vettura era fantastica: riuscì a conquistare la pole position e conquistai il primo gradino del podio la domenica… spero davvero di correre nelle stesse condizioni quest’anno e di potermi ripetere.

Le curve a bassa velocità richiedono una buona trazione, tecnicamente è interessante come tracciato e non dovremmo avere troppi problemi per bilanciare al meglio la nostra vettura.

Il nostro punto di domanda è riferito agli altri top-team: porteranno ulteriori aggiornamenti e bisognerà vedere quanto saranno incisivi sulla gara e quanto effettivamente ci faranno guadagnare i nostri.

Praticamente siamo entrati nella seconda parte di stagione, questo GP darà chiari segnali di lettura sul futuro e su quali potrebbero essere gli avversari più pericolosi”.

GP Germania: Gara speciale per la Mercedes GP

Aspettando il GP di Germania, Michael Schumacher è emozionato come un bambino il primo giorno di scuola, in quella che sarà la sua prima gara in casa da quando ha deciso di ritornare al volante. Non solo: per lui sarà la prima volta in F1 su una vettura tedesca giusto giusto per completare il tenere quadretto.

“È sempre speciale correre davanti al tuo pubblico. A Hockenheim farò del mio meglio e i tifosi mi daranno il loro sostegno. Il GP di Germania è importantissimo non solo per me, ma anche per tutti i miei colleghi tedeschi.

Per la prima volta sarò ad Hockenheim in versione da pilota Mercedes e sarà meraviglioso correre davanti alla nostra Tribuna dove si troveranno i dipendenti, i soci e tutti gli appassionati di Mercedes-Benz. Siamo estremamente motivati per mettere in scena il miglior week-end della stagione anche grazie ad alcuni aggiornamenti che arriveranno e che speriamo possano farci fare un passo in avanti”.

Nico Rosberg, compagno di marca di Michael Schumacher e tedesco come l’ingombrante socio, è estremamente emozionato all’idea di correre la propria gara di casa su una vettura tedesca e spera di poter fare bene, tenendo conto del podio conquistato a Silverstone.

“La gente sulle tribune è davvero entusiasta a Hockenheim ed è fantastico vedere come tutti sostengono i piloti tedeschi e poi amo questa pista: è impegnativa, ma ci sono punti interessanti dove si può sorpassare e quindi mai nulla può essere dato per scontato. Arrivare in Germania, con in saccoccia un podio è un qualcosa di fortemente motivante per l’intera squadra e continueremo a lavorare duramente per migliorare le nostre prestazioni nell’arco di tutto il GP”.

20 luglio 2010

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McLaren ad Hockenheim con gli scarichi bassi

La McLaren riproporrà in Germania il sistema di scarichi bassi che soffiano all’interno del diffusore posteriore. La novità' date=' introdotta e poi scartata a Silverstone, è stata rivista e corretta e dovrebbe aiutare la Mp4-25 a ridurre il gap dalla Red Bull. La scuderia prevede un programma di prove importante, non si esclude che durante il venerdì la soluzione venga testata da un solo pilota mentre l’altro si potrebbe concentrare sullo studio degli assetti con la precedente versione. McLaren vuole evitare di ripetere l’errore commesso in Inghilterra quando, al venerdì, entrambi i piloti hanno testato il nuovo sistema di scarichi perdendo un’intera giornata e non avendo potuto studiare un assetto corretto per la vettura con la vecchia configurazione.

Il team principal, Martin Whitmarsh per l’occasione fa sapere: “Per la Germania abbiamo un importante programma di prove per confrontare il vecchio sistema con il nuovo. E se tutto andrà bene potremo concentrarci sullo studio della nuova soluzione anche al sabato. Ma questa è una scelta che faremo solamente dopo un attenta analisi dei rischi e dei benefici che la soluzione ci garantisce”.

19 luglio 2010

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