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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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La Fia esaminerà il caso Ferrari entro il 10 Settembre

La data per l’esame del caso Ferrari di Hockenheim non è ancora stata fissata' date=' come fa notare un membro della stessa Federazione, ma la Fia ha intenzione di non andare oltre la data del 10 settembre e quindi, presumibilmente, sarà proprio la vigilia delle libere di Monza a decretare la sorte della Ferrari.

La data, precisiamo, era stata scelta a priori dalla Fia come giorno indicativo per una riunione del consiglio ed il fatto di coincidere con le libere di Monza è solamente una coincidenza.

La scuderia è stata multata di cento mila dollari dai commissari sportivi tedeschi per la violazione dell’articolo 39,1 ma il caso sarà sottoposto all’attenzione del World Motor Sport Council per un ulteriore esame.

Si apprende tuttavia che la presenza di Todt in sede di consiglio potrebbe non essere certa.

27 luglio 2010

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da F1, news Formula 1, ultime notizie di F1 - F1GrandPrix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Ecclestone: "Da abolire

il veto agli ordini di scuderia"

Il patron: "Sarebbe il caso di abolire la regola, spetta ai team stabilire come gestire le squadre". E apre alla possibilità di discutere la cancellazione del controverso divieto

LONDRA (Inghilterra), 27 luglio 2010 - Gli ordini di scuderia? Inutile vietarli. L'opinione arriva da una fonte insospettabile, il grande boss della Formula Uno. Bernie Ecclestone interviene sulla polemica sorta dopo il GP di Germania di domenica scorsa, vinto dalla Ferrari di Fernando Alonso dopo un sorpasso "suggerito" sul compagno di team Felipe Massa. La manovra è stata poi punita dai commissari della Fia con 100 mila dollari di multa ed il deferimento al Consiglio Mondiale dello Sport della stessa Federazione, perchè considerata un ordine di scuderia, vietato dall'attuale regolamento.

team autonomi — Il patron della F.1 si dice favorevole all'abolizione del divieto. "Devo confessare che sarei d'accordo con chi pensa che sarebbe il caso di abolirlo - ha affermato Ecclestone in una dichiarazione riportata da Metro.co.uk. - Credo che ciò che fanno i componenti all'interno del team, e come gestire il loro team, spetti a loro". Sulla possibilità di mettere mano a questa regola, Ecclestone aggiunge: "Non lo so, dovremo vedere. È qualcosa che deve essere discusso", ribadendo, comunque, che "per quanto mi riguarda una squadra è una squadra, e spetta a loro decidere come devono correre e come farla funzionare".

Ecclestone: "Da abolire il veto agli ordini di scuderia" - Formula 1: notizie, risultati e classifica del mondiale F1 - La Gazzetta dello Sport

Una volta tanto, dice una cosa sensata pure lui... ;)

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Massa' date=' la stizza e i fantasmi[/size']

Budapest: 12 mesi fa, l'incidente

Nella Ferrari che, dopo la doppietta di Hockenheim, affronta finalmente a tutto vapore il weekend del Gran Premio d'Ungheria, il sorriso a mezza bocca di Felipe Massa, ancora deluso dopo il controverso esito della gara tedesca. Nelle dichiarazioni ufficiali, il brasiliano glissa sulle polemiche ("Fantastico risultato di squadra"), ma non può non affrontare il fantasma-Budapest: 12 mesi fa, su questa pista, l'incidente in cui rischiò la vita

"Per me sarà un week-end speciale", fa sapere Felipe dal diario web che tiene tramite il sito Ferrari. Ed è facile crederlo. La molla impazzita partita dalla Brawn di Barrichello, l'impatto col casco, le tante ore in cui la sua vita prima, il suo futuro da pilota poi, sono rimasti in bilico. "Dovetti rimanere in ospedale per una settimana - ricorda Massa - ed ebbi l'opportunità di conoscere tante persone che si sono prese cura di me in maniera fantastica, ora ho molti più amici in Ungheria. Il mio primo impegno giovedì sarà con i commissari di pista e i medici del pronto soccorso che fecero davvero un ottimo lavoro tirandomi fuori dall'abitacolo della macchina, voglio ringraziare personalmente queste persone''. E se la vita da pilota è ripresa senza cambiamenti apparenti, così non è stato per quella vera, quella lontano dai circuiti: ''L'incidente mi ha fatto apprezzare la vita e mi fa godere delle piccole cose quotidiane dieci volte più di prima''.

Ragione di più per cercare di lasciare alle spalle un incidente solo ed esclusivamente morale, quello di Hockenheim. Con buona pace sua, della Ferrari e del "cavallo vincente" Alonso, sospinto dal vento dei predestinati che spazza via le "nuvolette dell'impiegato" che spesso capitano invece nel cielo di Felipe. Non bastasse il successo di Hockenheim, la conferma di una certa gerarchia interna e una Rossa che sembra essere tornata la costata più succulenta della griglia, Alonso a Budapest incrocia, in maniera totalmente opposta a Massa, ricordi positivi, dolci: la sua prima vittoria in Formula 1 (2003), l'ultima pole position (2009). "L'Hungaroring è un circuito speciale per me": Fernando ruba le parole a Felipe, ma il significato è totalmente diverso: "Di quel 24 agosto di sette anni fa non ricordo lo svolgersi della giornata perché le emozioni furono così forti che mi sembra che tutto sia successo ad una velocità incredibile: sarebbe bello riviverle questo weekend al volante di una Ferrari".

27 luglio 2010

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HRT conferma Yamamoto e Senna per l’Ungheria

Oggi HRT ha confermato i piloti Sakon Yamamoto e Bruno Senna per la gara in Ungheria.

Il giapponese, stipendiato con 5 milioni di dollari l’anno, è partito sostituendo Senna in occasione del GP di Gran Bretagna e successivamente ha preso il posto di Karun Chandock, in Germania.

La notizia è stata appresa da un comunicato stampa rilasciato dalla stessa scuderia e non si sono fatte aspettare le parole di Yamamoto.

“Non vedo l’ora di tornare all’Hungaroring: ho già corso su questa pista sia con la F1 (Spyker e Super Aguri) sia in GP2 (ART)”.

Chandhok spera di tornare in Belgio

Karun Chandhok non sarà al via del Gran Premio di Ungheria in programma questo fine settimana sul circuito dell’Hungaroring. A renderlo noto è la HRT che darà nuovamente la possibilità a Yamamoto di disputare un weekend di gara, il giapponese aveva sostituito Bruno Senna a Silverstone, quindi Chanchok in Germania.

La squadra spagnola non naviga in buone acque e ha bisogno di un aiuto economico e le sponsorizzazioni garantite da Yamamoto per disputare alcune gare sono sicuramente un toccasana per il team.

Karun spera di riavere il sedile della sua monoposto a partire dal gran premio del Belgio: “In squadra fanno quello che ritengono giusto, dal loro punto di vista. Spero di tornare a Spa, la lunga pausa estiva ci costringerà a studiare i piani per il proseguo della stagione”.

Nel frattempo dalla squadra fanno sapere di non avere ancora pronta una scaletta piloti per Spa-Francoschamps e per il resto della stagione.

28 luglio 2010

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Inviato (modificato)

Lauda: “La Ferrari dovrebbe essere penalizzata”

Niki Lauda si è detto convinto che la Ferrari dovrebbe ricevere una punizione più severa dalla Federazione per aver invertito, con un ordine di scuderia, le posizioni tra Felipe Massa e Fernando Alonso.

“Con i budget che ha questo team, 100.000 dollari non sono nulla” ha dichiarato Lauda in un’intervista a RTL. “Se poi immaginate che potrebbero vincere un mondiale per questo…”.

Secondo il pilota Marc Surer il Consiglio Mondiale del Motor Sport dovrebbe intervenire: “Se un team è conscio che un ordine di scuderia gli costerà 100.000 dollari, preparerà l’assegno per la prossima gara”.

Secondo il capo della federazione spagnola Carlos Gracia anche se l’ordine a Massa è stato “ovvio”, la Ferrari è già stata punita con la multa: “Non accadrà nulla al Consiglio Mondiale. La violazione è già stata sanzionata, la Ferrari non si è appellata, quindi è una questione già archiviata. Non si può punire due volte per una condotta scorretta” ha aggiunto Gracia, che ha anticipato che si batterà affinché la FIA legalizzi gli ordini di scuderia.

Nelsinho Piquet difende Felipe Massa

Nelsinho Piquet, da buon brasiliano qual è non ci ha pensato due volte a far sentire la propria voce in difesa di Felipe Massa, suo connazionale… fin qui niente di strano!

I media brasiliani hanno difeso Massa, sulla questione dell’ordine di scuderia, ma non si sono lasciati scappare l’occasione di, metaforicamente, lapidare il pilota brasiliano accusandolo di non aver un briciolo di coraggio per non essersi opposto all’ordine.

Cambio di testimone al vertice in quanto il “criticato dell’anno” in quel del Brasile, nel 2009, è stato Nelsinho Piquet che sostenne che gli fosse stato imposto da Flavio Briatore di schiantarsi deliberatamente a muro nel corso del GP di Singapore del 2008 con lo scopo di far uscire la Safety-Car e di far vincere il compagno Fernando Alonso.

“È facile criticare… ma il buco è molto più profondo” – ha detto il brasiliano 25 enne, attualmente impegnato in NASCAR ed ha continuato “Massa ha agito come tanti altri piloti in quella condizione avrebbero fatto e non si scherza con queste cose. Quando Barrichello se ne andò dalla Ferrari aveva dichiarato che era stato minacciato di perdere il lavoro se nel 2002 in Austria non avesse fatto passare Schumacher”.

A smorzare i toni dell’ex pilota della Renault entra in campo Mika Salo, finlandese che nel 1999 sostituì l’infortunato Schumacher e parla della faccenda al giornale finlandese Tutun Sanomat.

“Era stato subito messo in chiaro che nel caso in cui mi fossi trovato Eddie (Irvine, all’epoca compagno di squadra) alle spalle, avrei dovuto farlo passare, era quello il mio lavoro. In Germania, nel 1999, stavo conducendo la gara: ho visto Irvine superare Frentzen e pochi secondi dopo mi venne confermato via radio da Ross Brawn che avrei dovuto cedergli la mia posizione.

Non è questione di correttezza o scorrettezza: queste cose in F1 ci sono sempre state e l’azione della Ferrari è tutt’altro che insensata perché con Alonso hanno più possibilità di vincere il titolo.

Questo non toglie che avrebbero dovuto gestire meglio la situazione soprattutto quando, via radio, l’ingegnere di Massa gli ha chiesto – scusa –“.

Uno a uno palla al centro! Sulla faccenda si è sbilanciato anche Joan Villadelprat, capo dell’Epsilon Euskadi, uno dei possibili nuovi team che correranno in F1 dal prossimo anno.

Villadelprat, attraverso la colonna che tiene sul quotidiano spagnolo “El Pais” fa sapere che per quanto lo riguarda tutta questa storia rappresenta un precedente pesante, una violazione del regolamento.

“Hanno imbrogliato! Massa non ha avuto altra scelta ma è possibile che il Consiglio Mondiale non riesca a dimostrare questo plateale raggiro.

Mi ricordo che nel 2002 Barrichello, ricevette delle minacce a riguardo del suo contratto se non avesse fatto passare Schumacher. Il danno maggiore non è rappresentato dalla multa o da un’eventuale sanzione ma da come il brillante lavoro degli uomini Red Bull e dei loro piloti si stato disgregato da questo comportamento antisportivo e oltraggioso da parte della Ferrari.

Qualcuno deve parlare assolutamente! E qualcuno dovrebbe dire a Fernando di calmarsi così eviterebbe di ripetere commenti del tipo – questo è ridicolo – nel momento in cui prova a superare il compagno”.

Se l’Epsilon Euskadi sarà il 13° team della F1 voleranno fuoco e fulmini sul cielo del “circus” con questo Villadelprat che non se le fa mandare a dire.

Fia sta valutando la data dell’udienza Ferrari

La Federazione non ha ancora deciso una data per l’udienza sugli ordini si scuderia che la Ferrari avrebbe dato a Felipe Massa durante il gran premio di Germania a Hockenheim.

Fino ad ora si sa che il World Motor Sport Council si riunirà il 10 settembre e verosimilmente in questa data dovrebbe essere discusso il caso ma il tutto verrebbe a coincidere con il venerdì di prove libere del gran premio di Monza e si ipotizza una soluzione alternativa.

Da Parigi un portavoce della Federazione ha ammesso questa possibilità: “La commissione competente si sta consultando per valutare quale potrebbe essere la data per l’udienza della Ferrari”.

28 luglio 2010

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Martin Whitmarsh: L’ Hungaroring è la nostra seconda pista di casa

Lasciatosi alle spalle le dichiarazioni contro la Ferrari per i famosi ordini di scuderia, il capo della McLaren si concentra nuovamente su questa nuova sfida in scena domenica.

“Storicamente questa pista è congeniale alla nostra vettura, per noi è quasi una seconda gara di casa.

Nel 2007 e nel 2009 ha vinto Lewis e nel 2008 Kovalainen è arrivato primo e fu il suo primo successo in F1.

Siamo tutti concordi sul fatto che il nostro passo ad Hockenheim era ben differente da quello di Red Bull e Ferrari, ma la nostra MP4-25 dovrebbe tornare al suo abituale standard di prestazioni in Ungheria, questo perché trattasi di una pista che necessita di alto carico aerodinamico.

La gara di domenica sarà la dodicesima del calendario e non nascondo di volere un risultato importante: in seguito abbiamo la pausa estiva e se riuscissimo a consolidare le nostre posizioni in entrambi i campionati, tutti potremmo seriamente ricaricare le pile in questa breve vacanza per tornare in pista più motivati di prima, entrando nell’ultimo terzo di stagione”.

Lewis Hamilton: Ho vinto l’anno scorso in Ungheria ed ho bellissimi ricordi

Lewis Hamilton ricorda le sue vittorie nel 2007 e nel 2009 spera di segnare all’Hungaroring la tripletta che tanto aspetta.

“Mi piace molto arrivare in Ungheria! Il tracciato è fantastico, la città è fantastica e spero seriamente di visitarla, un giorno di questi. La pista ha la reputazione di essere una piccola Montecarlo, dove il sorpasso non si trova all’ordine del giorno, nulla di tutto ciò. Soprattutto grazie alle ultime modifiche e parlo specialmente a quella apportata alla prima curva, lì il sorpasso è difficile, ma non impossibile.

Sicuramente è un circuito impegnativo e la concentrazione deve essere ad alti livelli per tutta la gara, ma penso positivo a questo appuntamento! Ho vinto nel 2007 e nel 2009 e vorrei vincere anche nel 2010 per affrontare la pausa estiva con meno preoccupazioni”.

Jenson Button: In Ungheria ho vinto il mio primo GP

È un Jenson Button che parte positivo quello che rilascia queste dichiarazioni prima di entrare appieno nel week-end di gara.

“In Ungheria ho vinto il mio primo GP della carriera e fu veramente una corsa pazza, lo ricordo chiaramente. Sinceramente quello che ricordo di più è vedere come gli uomini che lavorano con te e per te reagiscono a una vittoria: un momento molto importante nella mia carriera e una vittoria che ancora oggi mi piace riassaporare.

Per quanto riguarda il circuito, è una buona pista. Alcuni cordoli sono molto alti e sarà importante essere estremamente precisi nella guida soprattutto nelle chicane.

Dopo Hockenheim, a Budapest credo potremo fare grandi cose: su questa pista la squadra è sempre andata bene e il fatto di correre con un alto carico aerodinamico potrà essere molto positivo per la nostra vettura che si adatterà alla perfezione al circuito”.

29 luglio 2010

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Robert Kubica: Il GP di Ungheria è impegnativo dal punto di vista fisico e mentale

Il pilota polacco della Renault, Robert Kubica, vede il GP di Ungheria un po’ come la sua corsa di casa e spera in un risultato positivo dopo un non brillante Gran Premio di Germania.

Robert, in Germania hai concluso la gara in settima posizione, davanti alle Mercedes. Soddisfatti dell’esito della gara?

Robert Kubica: Abbiamo raggiunto il limite della nostra vettura e siamo stati i migliori “del resto” e purtroppo c’è un divario troppo grande per recuperare dai top team e dobbiamo stare attenti a non commettere passi falsi perché le squadre che ci ritroviamo alle spalle, sono dietro, ma di poco. Questo significa che è importantissimo qualificarsi tra i primi dieci per provare a finire in zona punti.

Il circuito dell’Hungaroring sarà uno dei vostri punti di forza di questa stagione?

Robert Kubica: Probabilmente la pista sarà adatta alla nostra vettura, anche se credo sia quasi impossibile sperare di avere il medesimo passo che abbiamo avuto in Germania.

Quali sfide incontra una vettura di F1 correndo all’Hungaroring?

Robert Kubica: È una pista molto difficile perché è un misto: ci sono curve che necessitano di grande aderenza sull’anteriore e altre che necessitano di una buona stabilità posteriore.

È complicato trovare un assetto perfetto perché ci sono molti dossi e curve molto differenti tra loro, per di più essendo molto corto e tortuoso, è anche uno dei GP più impegnativi dal punto di vista fisico e mentale.

Questo è il GP che si corre più vicino alla Polonia. Lo vedi come se fosse la tua gara di casa?

Robert Kubica: Un po’ si… quando arriviamo in Ungheria sono sempre molto emozionato e vengono a vedere la gara un sacco di polacchi, quindi, lo posso ritenere il mio GP di casa. Spero di fare una buona gara per i miei tifosi e per il pubblico in generale e spero di vedere, anche quest’anno, un gran numero di polacchi sulle tribune!

Vitaly Petrov: Il mio obiettivo in Ungheria sarà la zona punti

Il pilota della Renault spera di raggiungere in Ungheria di nuovo la zona punti dopo il buon risultato nel GP di Germania.

Vitaly, sei stato soddisfatto della tua prestazione in Germania?

Vitaly Petrov: Si, mi ha fatto piacere trovarmi nuovamente in zona punti. È stata una gara interessante ed ho potuto lottare ad armi pari con i piloti che avevo attorno e per di più la macchina era davvero fantastica. Ho spinto al momento giusto in gara e sono riuscito a guadagnare due posizioni al pit-stop, purtroppo dopo mi sono arenato.

La prossima gara si correrà all’Hungaroring. Ti piace come pista?

Vitaly Petrov: È un circuito che conosco abbastanza bene, perché ci ho corso diverse volte in GP2… ma ora devo affrontarlo con una F1 e avrò senz’altro di che imparare. Il circuito è piuttosto complesso e per ripetere la bella prestazione di Hockenheim dovrò trovare un buon ritmo e imparare tutti i segreti della pista.

Qual è il tuo obiettivo per il week-end?

Vitaly Petrov: Devo lavorare parecchio per migliorare la mia qualifica per essere certo di iniziare la gara in una posizione più agevole. Se riuscirò a migliorarmi in questo senso, credo che potrei avere anche una gara migliore, tipo quella della Germania. Robert ha dimostrato ciò che la vettura può fare in qualifica e per questo motivo devo migliorare, provando ad entrare costantemente in Q3. Il mio obiettivo reale è terminare la gara entro i primi dieci e conquistare qualche altro punto.

29 luglio 2010

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Montezemolo: La Ferrari è di nuovo forte e vincente

Alla vigilia della partenza per Budapest' date=' il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha voluto dare un messaggio di incoraggiamento alla squadra, impegnata in un frangente cruciale della stagione. “Delle tante parole dette, spesso fuori luogo, in questi giorni resta una sola cosa vera e concreta: la Ferrari è tornata forte e vincente. Questo era quello che volevamo io, tutti i nostri collaboratori e i nostri tifosi.”

Tutti a Maranello sono stati ovviamente felici per la fantastica doppietta di Hockenheim, che ha confermato la considerevole crescita della vettura nelle ultime gare, anche se in quelle precedenti i risultati non erano arrivati. In Germania anche se la macchina più veloce in qualifica era ancora blu alle sue spalle c’erano due Rosse e, in gara, è sembrato che le Ferrari fossero più veloci delle Red Bull.

La felicità ha reso certamente più lieve il lavoro logistico nel trasferimento dalla Germania all’Ungheria, dove macchine e meccanici si sono immediatamente diretti già lunedì. I tecnici sono invece tornati a Maranello domenica sera per lavorare sulla preparazione della gara dell’Hungaroring: l’obiettivo è ovviamente quello di continuare sulla strada intrapresa da qualche Gran Premio, ovvero ridurre il gap in entrambe le classifiche, prima di volare a Budapest domani mattina.

In Ungheria la F10 sarà praticamente uguale a quella vista in Germania, se non per piccoli aggiornamenti aerodinamici e i necessari cambiamenti di assetto per una delle piste che richiedono tanto carico. La Bridgestone metterà a disposizione delle squadre le Supersoft e le Medium, mescole che hanno dimostrato di adattarsi bene alla nostra monoposto, come si è visto in Bahrain, Canada, Valencia e Monaco. Peraltro, le previsioni meteorologiche non sono così favorevoli all’utilizzo degli pneumatici da asciutto: è prevista pioggia venerdì, qualche scroscio sabato mentre domenica la situazione dovrebbe migliorare. Uno scenario quindi piuttosto simile a quello che si è avuto in Germania, ben diverso dal solito clima di calura estiva che caratterizza da sempre la gara di Budapest.

Pochi giorni dopo la trasferta in terra magiara le attività a Maranello cesseranno in ossequio all’interruzione di due settimane del lavoro concordata dai team: saranno quindi giornate comunque molto intense perché si dovrà fare di tutto per preparare gli ultimi sviluppi in vista del Gran Premio del Belgio, in calendario l’ultimo weekend di agosto.

29 luglio 2010

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McLaren concentrata sulle ali flessibili

Dato il via libera alle ali flessibili per Red Bull e Ferrari al termine della gara' date=' ora è compito di tutti gli altri team darsi da fare per studiare e montare sulle loro vetture la nuova soluzione aerodinamica.

In questa corsa sprint, il team di Woking ha abbassato la testa e sta correndo ai ripari: per mantenere il ruolo di leader in entrambe le classifiche è necessario che la squadra migliori la macchina in tempi ristretti, senza aspettare.

Le ali in questione sarebbero più basse di 25 mm, il sistema di avvicinamento al suolo regala un maggior carico aerodinamico alle vetture e quindi un ulteriore vantaggio.

Ha spiegato Whitmarsh: “Il nostro modo di gestire la vettura è quello di rendere la macchina veloce nel minor tempo possibile, siamo completamente assuefatti da questo intento.

Fino ad ora abbiamo ottenuto buoni sviluppi e ne verranno altri, perché vogliamo vincere entrambi i campionati del mondo. La cosa giusta è quella di concentrarsi su ciò che facciamo e su come la facciamo”.

[b']Red Bull senza f-duct, in Ungheria nuove polemiche sulle ali flessibili

La Red Bull non userà il sistema F-duct questo weekend in Ungheria. Christian Horner lo ha confermato ai microfoni di Auto Motor und Sport. “La ragione è semplice” ha detto. “L’ala senza l’f-duct è più efficiente qui all’Hungaroring” ha spiegato Horner.

Anche la Ferrari non sarebbe del tutto convinta dell’utilizzo del sistema dell’aria soffiata e in mattinata ha eseguito prove comparative con le due vetture.

Intanto in Ungheria si continua a parlare delle ali flessibili di Red Bull e Ferrari fotografate lo scorso weekend ad Hockenheim.

“Non sto dicendo che sono illegali” ha dichiarato il team boss della McLaren, Martin Whitmarsh. “Ma il fatto è che le paratie toccano l’asfalto” ha dichiarato, dopo aver visto i replay delle riprese della FOM. “Sulla Red Bull queste paratie sono addirittura protette da uno scudo. Non riusciamo ad immaginare di quanto si abbassino” ha concluso Whitmarsh.

30 luglio 2010

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Vettel: Spero di trarre un vantaggio dai problemi interni della Ferrari

Sebastian Vettel' date=' pilota tedesco della Red Bull, è convinto di poter trarre vantaggio dall’attuale situazione interna della Ferrari grazie alla quale non si sente sotto la lente d’ingrandimento e può concentrarsi completamente sul week end di gara in Ungheria.

Anche la Red Bull è stata investita da plateali polveroni nel dopo gara (rispettivamente i GP di Turchia e Gran Bretagna), ma un conto è essere protagonisti della questione, un conto è esserne spettatore.

“Tutta questa storia è una commedia. Per la Red Bull sarà una settimana tranquilla ed è molto importante perché potremmo concentrarci a pieno sulla gara da affrontare. La nostra vettura è molto forte e lo abbiamo dimostrato, tra l’altro il circuito di Ungheria potrebbe essere perfetto per la nostra meccanica. Volevamo avvantaggiarci maggiormente sulla McLaren ma purtroppo non è stato così. Quello che ci importa è fare una buona gara e per una volta è positivo che non sia la Red Bull il team sotto i riflettori”.

29 luglio 2010

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