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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Domenicali favorevole agli ordini di squadra

Il quotidiano Bild ha effettuato un sondaggio presso i team manager delle varie scuderie per sapere la loro posizione in merito all’abolizione del divieto di diramare ordini di scuderia.

Attualmente l’articolo 39.1 del regolamento sportivo proibisce esplicitamente gli ordini di scuderia ma dopo il recente caso della Ferrari a Hockenheim si è aperto un dibattito sulla norma.

Stefano Domenicali sarebbe favorevole all’abolizione perché: “..la Formula Uno è uno sport di squadra”' date=' dello stesso parere anche Peter Sauber: “Gli ordini di scuderia dovrebbero essere permessi, poiché in Formula Uno, in ultima analisi, gli interessi della squadra sono in prima linea”.

Posizione intermedia per la Mercedes che attraverso Ross Brawn fa sapere: “Sappiamo che i tifosi non sono contenti di questa situazione. Le squadre devono collaborare con la Fia per raggiungere una soluzione equa che tenga conto della concorrenza e degli interessi della squadra”.

Assolutamente contrari sono Red Bull, Toro Rosso: “..per avere uno sport equo gli ordini di squadra dovrebbero essere vietati” e HRT: “Gli ordini di scuderia devono continuare ad essere vietati. In caso contrario l’aspetto sportivo del Circus ne verrebbe irrimediabilmente danneggiato”.

Lotus, Williams, Force India, Renault e Virgin hanno rifiutato di rispondere al sondaggio così come la McLaren e Kovalainen. Team e pilota furono protagonisti ad Hockenheim 2008 dello stesso episodio, gestito in maniera molto meno plateale ma, così come ora, suscitò un dibattito sui regolamenti.

L’unico che ci guadagna dalla situazione è, neanche a farlo apposta, mister Ecclestone: “Sono felice perché questa situazione sta facendo molta pubblicità al Circus. Tutti parlano di Formula Uno, cosa si può volere di più!”.

30 luglio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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I più attivi nella discussione

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O' scugnizzo Vettel

di Ronny Mengo.

Mai come in questo periodo di furbetti (sportivi e non) fa piacere la vittoria di un non furbetto come Webber' date=' pezzo di pane fatto pilota, capace di mettere sull’asfalto un ritmo di gara da zittire tutti, noi compresi. Ribadisco, comunque, quanto detto altre volte: Marc ha il carisma di un gregarione tagliato giù con l’accetta, niente di personale, ma sa anche trasformarsi ogni tanto in un fuoriclasse puro. Il discorso va oltre: ben venga la domenica di Budapest e ben venga che il furbetto di turno non finisca davanti a tutti. Parliamo di Vettel, ovviamente, che o non conosce il regolamento (e questo sarebbe un problema e un limite tutto suo) o c’ha provato, come quelli che superano la fila in tangenziale per poi buttarsi dentro al primo buco. Ecco, quei soggetti ritengono di avere un’intelligenza superiore, e non capiscono che di superiore hanno solo la maleducazione e l’arroganza.

Arriviamo al dunque: la melina di Vettel prima del rientro della Safety Car è un atteggiamento da superiore/arrogante/furbetto che ha stancato. Ha stancato in generale, ha stancato nel dorato mondo della F1. Micromondo con le sue regole, che andrebbero rispettate. Soprattutto quelle non ipocrite come il veto agli ordini di scuderia. Quindi ben venga che il leale di turno gli finisca davanti, sennò è un attimo che passi il messaggio sbagliato del “Vanno avanti i più furbetti, che in un modo o nell’altro se la cavano sempre”. Vettel che ha trascorso la settimana ghignando di quello che ha definito “la commedia italiana” (l’ordine di scuderia tanto chiacchierato): bene, spiace notare che anche il teutonico Seb vanti dei lati troppo smaliziati, tipicamente riconducibili agli - ad alcuni - italiani, agli scugnizzi italiani.

Ps Chi oggi passa dalla categoria “Scugnizzi” a quella “Pirati” è l’ottimo Schumi, dopo la simpatica chiusura verso il muro nei confronti dell’amico di sempre Barrichello.

1 agosto 2010

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Schumi chiede scusa a Barrichello

"Manovra troppo dura' date=' penalità giusta"[/size']

Meglio tardi che mai. Il giorno dopo la "sportellata" ai danni di Barrichello, che gli è costata una penalizzazione di dieci posizioni sulla griglia del prossimo GP, ecco il "mea culpa" di Michael Schumacher. "La manovra è stata troppo dura, chiedo scusa. Non volevo mettere in pericolo Barrichello. Dopo aver rivisto le immagini dell'episodio, devo dire che gli steward hanno preso la decisione giusta", ha fatto sapere il tedesco dal suo sito.

Il sette volte campione del mondo, tuttavia, cerca di difendersi. "Ovviamente volevo rendergli difficile il sorpasso ai miei danni. Gli ho mostrato chiaramente che non volevo lasciarlo passare. Se guardiamo la situazione in maniera razionale, non stavo cercando di danneggiarlo con la mia manovra. Se ha avuto questa sensazione, mi dispiace. Non era mia intenzione", ha ribadito il pilota della Mercedes GP.

2 agosto 2010

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Lauda critico con Schumacher e Vettel

Il tre volte campione del mondo Niki Lauda ha criticato Michael Schumacher e Sebastian Vettel al termine del gran premio di Ungheria. Il tedesco della Mercedes Gp ha stretto al muro in maniera pericolosa Rubens Barrichello e per questa manovra la federazione lo ha penalizzato di dieci posizioni in griglia nel prossimo gran premio. Schumacher si è giustificato dicendo: “È stata una lotta dura' date=' e noi siamo qui per questo. Ma accetto che gli steward abbiano interpretato la manovra come troppo dura”.

Ross Brawn ha detto di non condividere la penalità ma di accettarla mentre Niki Lauda dalla Tv RTL ha detto: “Mettere in pericolo un altro pilota in questa maniera è del tutto inutile. Non riesco a capire il perché abbia fatto una cosa del genere”.

Vettel invece ha subito un drive-through durante la gara per aver lasciato troppo spazio tra la sua vettura e quella di Webber alla ripartenza della safety car. La mossa ha consentito a Webber di avere un discreto vantaggio ed avrebbe permesso alla Red Bull di avere due macchine davanti anche dopo il pit stop. Il tedesco si è lamentato vistosamente ai box perché, a suo dire, non capiva la motivazione della penalità e sull’accaduto ha spiegato: “..non ho visto spegnere le luci sulla vettura di sicurezza e la mia radio funzionava in modo intermittente durante la gara”.

Lauda non crede a tutto ciò e commenta: “Avrebbe dovuto accettare da subito la penalità. In queste situazioni l’importante è dire a se stessi ed a tutti: ho sbagliato. E fine della storia”.

Il team principal della Red Bull, Horner, ha detto che la mossa di Vettel non era stata suggerita dal team per favorire Webber ma si dice convinto che la spiata ai commissari sia arrivata dalla Ferrari, quindi conclude: “Le regole sono chiare ed i piloti lo sanno bene. La penalità è dura ma questo è il regolamento”.

[b']Ross Brawn: “Schumacher non ha commesso azioni pericolose

Ross Brawn ha insistito sul fatto che la manovra di difesa di Michael Schumacher ai danni di Rubens Barrichello, non sia stata pericolosa.

Evidentemente il consiglio degli steward non la pensa così in quanto il tedesco si è beccato una penalizzazione di 10 posizioni sulla griglia di partenza del prossimo GP (Belgio) per aver ostacolato eccessivamente il brasiliano della Williams.

La guida di Schumacher rientrava perfettamente nei limiti, espone il Brawn-pensiero… o per lo meno, nessuna intenzione di voler essere pericoloso.

“Michael è stato abbastanza duro, ma alla fin fine gli ha dato spazio sufficiente per passare è o non è andato davanti?

Nelle immagini più avanti si vede come Michael, per evitare contatti e per non essere pericoloso si sia distaccato da Rubens, buttandosi tutto a sinistra: Rubens aveva gomme nuove e ha avuto un buon ritmo per tutta la gara ed è normale che volesse conquistare il 10° posto in ogni modo.

Non sono cose che puoi pianificare, accadono in decimi di secondi!

Ripeto Michael non è uno sprovveduto, sa quando può osare e quando non può perché diventa pericoloso. Schumacher stava difendendo la sua posizione, cercando di portare Rubens all’esterno… la F1 è una disciplina per duri e ci sono piloti più deboli di altri nelle manovre di difesa, poi è normale che tra loro ci sia stata competitività: sono ex compagni di squadra!

Michael non ha fatto alcun commento su questo evento. Rubens ne ha parlato a valanga…“.

2 agosto 2010

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Mercedes GP: esamineremo il problema di Nico avuto al pit-stop

Ross Brawn' date=' team boss della Mercedes GP, ha affermato che devono ancora ben capire come mai la gomma posteriore destra di Nico non si sia ben avvitata in occasione del suo pit-stop al GP d’Ungheria, soprattutto devono trovare il problema e assicurarsi che una situazione del genere non accada nuovamente in futuro nella speranza di evitare incidenti e pericoli evitabili per i meccanici.

“Sembrerebbe che il ragazzo abbia estratto la pistola con il dado inserito, ma non si è reso conto di quest’ultimo. Il meccanico che si occupa del lecca-lecca, pensando che tutti avessero terminato il loro lavoro, ha tirato su la paletta e Nico è ripartito. Dobbiamo impedire che capiti nuovamente”.

[b']Gli pneumatici anteriori sono il problema di Schumacher

Michael Schumacher sta soffrendo così tanto nel suo ritorno in Formula Uno a causa della particolare costruzione delle gomme anteriori della Bridgestone, questa è la visione di Ross Brawn, team principal della Mercedes Gp.

“Le gomme anteriori di quest’anno sono molto particolari, tendono a saturarsi molto rapidamente in termini di grip e noi al momento non abbiamo ancora in mano la situazione non avendo trovato il modo ottimale di utilizzarle. Per noi quest’anno è stato un grande problema”.

La Mercedes Gp ha problemi con le gomme ma Rosberg sembra soffrire molto meno rispetto a Michael, Brawn a tal proposito: “Nico è molto bravo nell’utilizzo delle gomme, ha un grande talento. Non credo che Michael abbia lavorato molto per ottenere il meglio da questi pneumatici. Quando la pista non è severa con le gomme allora riusciamo ad andare bene ma quando arriviamo in piste come questa per noi si fa dura. Michel ha uno stile molto aggressivo, sempre al limite e non credo che queste gomme siano adatte ad un approccio simile, sarà interessante vedere l’approccio della Pirelli il prossimo anno”.

Brawn ritiene che la situazione potrebbe cambiare il prossimo anno quando la Pirelli diventerà fornitore unico e le vetture utilizzeranno il Kers: “Penso che le caratteristiche delle attuali coperture siano abbastanza inusuali, per modo di costruzione e per mescola. Necessitano di un determinato livello di carico altrimenti non danno aderenza. È una linea sottile, molto sottile, se si va oltre la gomma non lavora bene, il che non è molto comune per un pneumatico. Non credo che l’anno prossimo Pirelli realizzerà un pneumatico del genere, sono sicuro che non saprebbero neppure crearlo”.

2 agosto 2010

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Renault e Mercedes multate per gli incidenti ai box

Cinquanta mila dollari è la cifra che le due scuderie dovranno corrispondere alla Federazione come multa per aver causato gli incidenti nella pit lane durante il gran premio di Ungheria.

Fortunatamente i due episodi non hanno avuto conseguenze gravi ma i risvolti potevano essere peggiori.

Renault è stata multata perché ha fatto ripartire Kubica nel momento in cui sopraggiungeva la Force India di Sutil' date=' i due team hanno box contigui e l’incidente tra le due vetture (Kubica in uscita e Sutil in entrata) è avvenuto a pochissima distanza dai meccanici. Sutil si è ritirato immediatamente con la sospensione rotta mentre Kubica ha continuato per altri otto giri prima del ritiro. Al polacco è stato commissionato anche uno stop and go di dieci secondi per l’accaduto ma inevitabile è giunta anche l’ammenda dei commissari.

Stessa sorte anche per il box Mercedes che ha fatto ripartire Rosberg senza essersi assicurata circa la sicurezza e l’integrità della vettura. Il tedesco ha perso la ruota posteriore destra appena uscito dalla piazzola di sosta e quest’ultima è stata lanciata all’interno della pit lane in quel momento piena di meccanici. Un meccanico della Williams ha riportato una contusione al braccio sinistro ma anche in questo caso le conseguenze potevano essere molto gravi.

2 agosto 2010

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Nuovi controlli sulla flessibilità delle ali a Spa

La Fia al prossimo gran premio del Belgio introdurrà nuovi controlli per verificare la flessibilità delle ali anteriori di alcune vetture' date=' in particolar modo di Red Bull e Ferrari.

McLaren e Mercedes hanno inoltrato un reclamo alla federazione la quale ha effettivamente constatato che un certo livello di flessibilità esiste ma che al momento rimane all’interno del regolamento. Dal Belgio i test saranno più severi, l’articolo 3.17.8 del regolamento tecnico prevede che la Fia introduca ulteriori prove su qualsiasi parte del telaio che sembra essere, o sia sospettata, di movimento.

Le attuali verifiche impongono una pressione di 50 Kg sull’ala e tollerano una flessione di 10 millimetri, si prevede che la forza applicata alle parti sarà aumentata.

L’articolo 3.15 specifica che le parti sospese della vettura devono essere rigidamente fissate alla vettura e devono rimanere immobili. Quindi si aggiunge che: “..ogni costruzione progettata per colmare il divario tra la parte sospesa del veicolo ed il suolo è vietata in tutte le circostanze”.

Webber, vincitore della gara a Budapest ha commentato i reclami degli avversari: “Quando alle persone non piace quello che vedono sul cronometro devono giustificare in qualche modo la loro posizione. Non bisogna mai penalizzare le cose buone ed ingegnose che le persone riescono ad ottenere facendo un buon lavoro, ma a volte succede”.

2 agosto 2010

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Montezemolo: “Questa è la Ferrari che volevamo”

All’indomani del Gran Premio d’Ungheria e dopo il lungo ed approfondito debriefing svoltosi questa mattina, il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha voluto radunare tutti i collaboratori della Gestione Sportiva nel padiglione della Logistica per fare il punto quando il campionato si avvia ad entrare nell’ultimo terzo.

Insieme al Team Principal Stefano Domenicali e ai vertici tecnici della Scuderia Ferrari Marlboro c’era anche Fernando Alonso, che ieri sera è volato insieme alla squadra da Budapest a Maranello, dove si tratterrà un paio di giorni per lavorare insieme ai suoi ingegneri in vista del rush finale del Mondiale.

C’è ovviamente una grande soddisfazione in tutto il personale della GeS per gli ultimi risultati che hanno riaperto il discorso nelle due classifiche: lo si è percepito chiaramente dagli applausi che hanno accolto Fernando e che sono stati indirizzati a Felipe, già tornato in Brasile per stare insieme alla sua famiglia durante la pausa estiva. Allo stesso tempo, c’è una chiara consapevolezza che bisogna lavorare ancora con maggiore intensità e, soprattutto, maggiore qualità per recuperare il gap tecnico dai migliori, ancora importante come si è visto ieri a Budapest.

“È stato un mese di luglio molto intenso, che si è concluso con delle belle soddisfazioni per noi” – ha detto Montezemolo a Ferrari – “soprattutto se vediamo dove siamo oggi rispetto ad un mese fa. Di questo voglio ringraziare tutti i nostri collaboratori perché hanno lavorato con grande impegno per questi risultati. A Hockenheim abbiamo fatto una doppietta e ieri abbiamo portato a casa un secondo ed un quarto posto che rappresentano il massimo che potevamo ottenere. I tecnici hanno lavorato a testa bassa per migliorare la vettura e i piloti hanno fatto un ottimo lavoro: Fernando è partito in maniera straordinaria e quasi quasi riusciva anche a passare al comando alla prima curva mentre Felipe ha portato a casa punti importanti in una gara speciale per lui, un anno dopo il suo incidente. Certo, in precedenza in questa stagione abbiamo sprecato delle grandi opportunità e c’è sempre il rammarico per alcune decisioni che ci hanno lasciato perplessi ma dobbiamo guardare avanti e pensare che oggi siamo in condizione di poter credere nel Mondiale. Questa è la Ferrari che mi fa piacere vedere e che vogliono vedere i nostri tifosi: una squadra in grado di combattere e di darci delle soddisfazioni. Dobbiamo continuare così e i conti li faremo alla fine. Sappiamo che c’è bisogno di lavorare con ancora più forza e determinazione sullo sviluppo della macchina ma questo la nostra gente lo sa bene, meglio di me.”

I prossimi giorni saranno molto intensi a Maranello. Fino a sabato si lavorerà alacremente per preparare le monoposto in vista del Gran Premio del Belgio. Le vetture che hanno corso ieri all’Hungaroring sono già arrivate in Gestione Sportiva e sono sottoposte alla consueta revisione. Da domenica scatta la pausa obbligatoria di ogni attività, che durerà due settimane: da lunedì 23 agosto si tornerà al lavoro con le batterie ricaricate al massimo per affrontare il rush finale di un Mondiale che si preannuncia incertissimo.

2 agosto 2010

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Ferrari al lavoro per l'aggancio

Alonso "simula" col nuovo retrotreno

Mancano ancora 20 punti per completare la rimonta di Fernando Alonso alla testa del campionato di F1. Un divario che la Ferrari ha intenzione di colmare il prima possibile. Per questo a Maranello hanno organizzato due giorni di test prima della sosta estiva. In programma il collaudo al simulatore del nuovo retrotreno che dovrebbe debuttare a Spa. Intanto' date=' è stato fissato per l'8 settembre il "processo" per gli ordini di scuderia a Hockenheim.

A Parigi la Fia analizzerà il discusso sorpasso di Alonso ai danni del "compiacente" Massa. "Dopo aver ricevuto il rapporto mandato dagli steward - si legge in un comunicato della federazione -, il presidente della Fia ha deciso di sottoporre il caso all'organismo giudicante del Consiglio mondiale". Per la manvora la Ferrari è già stata multata per 100mila dollari e ora rischia un'altra ammenda se non addirittura la perdita dei punti conquistati in Germania. Nel consiglio giudicante non ci sarà, per motivi di opportunità, il presidente Jean Todt, ex ad ferrarista, ma il suo vice Graham Stoker.

All'orizzonte, per, sembrano esserci altri guai in vista per le Rosse. McLaren e Mercedes, infatti, hanno convinto la stessa Fia a fare qualche approfondimento anche sulle ali anteriori di Ferrari e Red Bull, considerate fin troppo flessibili. Così, già dal GP del Belgio di fine mese, potrebbe inasprire i controlli e portare da 50 a 100 kg il peso applicato all'appendice per impedire "furbate".

3 agosto 2010

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Bandiera nera a Schumacher: i commissari erano favorevoli

In Ungheria gli steward erano affiancati dal pilota Derek Warwick il quale ha confessato che i commissari erano favorevoli ad esporre la bandiera nera a Michael Schumacher per la manovra pericolosissima nei confronti di Barrichello.

“Sarebbe stato un esempio per tutti i nostri giovani piloti” ha commentato Warwick.

La decisione però non ha potuto concretizzarsi in quanto il gran premio era giunto ai giri conclusivi e il tempo per analizzare le immagini a dovere non avrebbe permesso una penalizzazione nei tempi giusti.

L’ex pilota di Toleman' date=' Renault e Arrows, con all’attivo 162 partenze nei gran premi è entrato nello specifico della decisione: “Abbiamo dovuto assegnargli una penalità a posteriori. Certo si poteva squalificare per il gran premio successivo, forse anche due, ma abbiamo optato per una penalizzazione di dieci posizioni sulla griglia a Spa in cui rimontare è impresa ardua. Speriamo che imparerà da questo episodio e ricorderà che gli steward non sono più disposti a tollerare questo tipo di guida”.

3 agosto 2010

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