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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Nick Heidfeld: “Non vedo l’ora di tornare in macchina”

Dopo un periodo di stop, Nick Heidfeld, torna su una F1 e anzi, torna sulla Sauber, prendendo il posto dello spagnolo Pedro de la Rosa.

“Non vedo l’ora di tornare in macchina, di correre una gara. Sono impaziente di salire sulla vettura e di abbassare il casco per scendere in pista, entusiasta di farlo sulla pista di Singapore.

Due anni fa, quando iniziammo a correre qui, mi innamorai immediatamente di questo tracciato: un circuito abbastanza impegnativo sul quale sarà interessante vedere come hanno risolto la situazione dossi e poi correre di notte è spettacolare, è un altro punto di vista” ha commentato Heidfeld.

“Non posso dire quanto la nostra vettura si adatterà a questa pista, non l’ho mai guidata, ma sia Kobayashi che i ragazzi del team sembrano positivi.

Dal canto mio posso solamente sperare di adattarmi il più velocemente possibile alla macchina e anche per questo motivo sto lavorando duramente con Kamuy (Kobayashi) e con James Key, il nostro direttore tecnico” ha concluso Heidfeld.

24 settembre 2010

Kobayashi: “La buona impressione su Singapore mi arriva dal simulatore”

Kamui Kobayashi' date=' giapponese pilota della Sauber, si appresta ad affrontare l’ennesimo banco di prova: il circuito di Singapore è una completa novità per lui. Grazie al simulatore ha già assaggiato la pista…

“Non ho mai corso a Singapore. Negli ultimi due anni sono stato presente all’appuntamento in veste di terzo pilota della Toyota, ma non ho mai corso su questa pista” ha commentato il giapponese.

“Per essere un cittadino è una pista abbastanza lunga, ma non ci spaventa questo particolare.

In GP2 Asia ho già corso una volta una gara in notturna, nel febbraio del 2009 in Qatar, ma quello che mi ricordo di quell’esperienza è una tempesta di sabbia terribile!” ha rivelato.

“Credo dovremmo essere più competitivi rispetto a Monza e non posso negare che mi piacerebbe completare dignitosamente la gara anche perché il prossimo gran premio si corre in Giappone, a casa mia e vorrei partire per la mia patria con nuove e forti emozioni.

Il fatto di avere Nick come compagno di lusinga, perché da un pilota di esperienza come lui, posso imparare ancora tanto, esattamente come ho fatto con Pedro” ha concluso Kobayashi.

24 settembre 2010

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Ecclestone scommette su Webber per il titolo 2010

Bernie Eccelestone ha scelto il simpatico Mark Webber per puntare sul prossimo campione del mondo di F1 che verrà nominato dopo la bandiera a scacchi di Abu Dhabi (o forse anche prima).

“Sono un grande fan di Sebastian Vettel,” il boss del circus motoristico è stato intervistato a Singapore dall’Express newspaper, “ma Mark ha disputato una stagione brillante e a questa età è il più affamato di tutti.”

L’australiano Mark Webber, 34 anni, è per cinque punti (di vantaggio su Hamilton) il leader del mondiale, attualmente. Gli altri quattro che si contendono il titolo di campione del mondo 2010 (Hamilton, Alonso, Button e Vettel) sono tutti racchiusi nell’arco di 24 punti (una vittoria ne vale 25, quindi…).

“Lui sa (Webber) che questa potrebbe essere la migliore opportunità della sua carriera, forse l’unica, e questo lo renderà più competitivo” ha aggiunto Ecclestone.

Anche Fernando Alonso indica Webber come peggior ostacolo al titolo.

“Mark ci ha sorpreso tutti” ha rivelato lo spagnolo al Bild. “È stato il più costante tra tutti noi, e in questo momento merita la prima posizione in classifica.”

Dopo le gare super veloci di Spa e Monza, la RB6 della Red Bull dovrebbe tornare al top nello stretto circuito di Singapore.

Ma molti, tra cui la McLaren, si aspettano di trovare una Red Bull più debole, date le recenti modifiche della carrozzeria volute dalla FIA (in specifico le ali dell’alettone anteriore).

“So per esperienza nei test, che le parti che loro avevano e utilizzavano, garantivano alla Red Bull un vantaggio enorme” ha detto Lewis Hamilton.

“Se l’hanno bloccato vuol dire che avranno perso del tempo prezioso.”

Ma il consulente del team Helmut Marko avverte che la RB6 potrebbe veramente essere più veloce che mai questo weekend.

“Siamo arrivati (a Singapore) con un pacchetto di aggiornamenti che dovrebbero consentirci di guadagnare circa due decimi in velocità” ha detto al Kleine Zeitung newspaper.

Unica pecca per Webber, il non poter fare affidamento sull’aiuto del compagno di squadra, Vettel.

Alla domanda se sia felice di ritornare a lottare per il campionato contro l’australiano, il tedesco ha detto:“Penso che tutto possa cambiare velocemente, non ci sono garanzie. Mark è al momento primo in classifica, ma chissà più avanti cosa succederà.”

24 settembre 2010

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Alonso: “Cinque podi per vincere il titolo”

Nel paddock di Marina Bay illuminato dalla luce artificiale' date=' Fernando Alonso ha incontrato ieri, come da consuetudine del giovedì, i giornalisti. Come già successo nelle ultime gare, la prima domanda fatta allo spagnolo è stata sulle sue ambizioni mondiali.

“Possiamo avere una monoposto veloce ovunque nelle rimanenti gare”, ha affermato il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro. “Potremmo non avere la macchina più veloce nelle curve più lente, o magari in termini di velocità di punta, ma nel complesso abbiamo un pacchetto molto competitivo su tutti i tipi di circuito e in tutte le condizioni. La speranza è che questo aspetto sia d’aiuto nelle prossime gare.”

E alla specifica domanda su cosa debba personalmente fare per vincere il titolo, Fernando non ha dato una risposta ovvia. “Mi piacerebbe saperlo”, ha sorriso il pilota spagnolo. “Se salissimo cinque volte sul podio nelle prossime cinque gare, allora potremmo essere molto vicini al titolo, perché nessuno tra i top team è stato costante. Tutti hanno avuto degli alti e bassi. Webber, che è in testa, ha una media di 14 punti per gara, il che significa che se finisse sempre al terzo posto nelle prossime corse coglierebbe più punti rispetto alla media con cui conduce la classifica. Dobbiamo avere buone gare, perché in questo momento della stagione un mancato arrivo al traguardo, oppure un ritiro, vorrebbe probabilmente dire addio al campionato. Dobbiamo finire tutti i Gran Premio sul podio. Questo GP ha la stessa importanza delle rimanenti gare, pur avendo vinto a Monza. Singapore è importante per la Ferrari per mantenere alta la motivazione della squadra. Non si può realmente considerare la situazione punti a ogni corsa, e credo che tutti i piloti in lotta per il titolo saranno aggressivi e prenderanno dei rischi. Alla fine tutto dipenderà dal pacchetto complessivo che abbiamo a disposizione, dal set-up della monoposto, e dagli aggiornamenti che possiamo portare.”

Il pilota spagnolo ha poi spiegato la sua preparazione per questa gara notturna. “Non ho una preparazione speciale per questa corsa, a parte rimanere legati al fuso orario europeo, che è così per tutti, svegliandosi a mezzogiorno. Per quanto riguarda l’umidità, è vero, è molto alta, e poi c’è la visibilità, differente con la luce artificiale. Per prepararsi a questo, dopo aver lasciato la pista pratichiamo altri sport di notte per allenare gli occhi a reagire velocemente in tali condizioni, oltre che per adattarsi all’umidità.”

24 settembre 2010

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Preoccupazione per il Gran Premio di Corea

Bernie Ecclestone ha espresso le sue perplessità circa il gran premio di Corea che si dovrebbe disputare il 24 ottobre. Il circuito di Yeongam non ha ancora superato le prove di agibilità e l’ispezione finale' date=' prevista sei settimane fa, sta slittando continuamente.

Ecclestone inizia ad essere abbastanza preoccupato per la situazione e se i lavori non dovessero concludersi in tempo, la gara potrebbe slittare. Una nuova ispezione è prevista dopo il gran premio del Giappone ma è una prassi abbastanza insolita ritardare così tanto le verifiche di agibilità per un nuovo circuito.

Nei giorni in cui verrà effettuata l’ispezione le squadre saranno già in viaggio per la Corea ed avranno prenotato aerei e alberghi ma solo allora si avrà la certezza di correre o meno la gara coreana.

Ecclestone: “È molto pericoloso quello che stiamo facendo ma in caso possiamo anche annullare la gara. Dalla Corea dicono che tutto sarà ok, quindi speriamo abbiano ragione. Siamo preoccupati. Dobbiamo avere fortuna e spero che tutto andrà bene”

27 settembre 2010

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Quando spinge Alonso

di Giorgio Terruzzi.

Due gare di altissimo livello. Due vittorie. Una avventura mondiale raddrizzata a colpi di martello. Fernando Alonso mette a tacere tutti' date=' fa proprio impressione nel mezzo di questa supervolata per il titolo. Viene difficile persino star qui, adesso, a fare le pulci su una stagione che pure ha prodotto qualche delusione visto che un po’ tutti i piloti in ballo sbagliano, hanno sbagliato, sbaglieranno. Anche a causa di un livello agonistico decisamente fuori media. Per questo la grinta di Fernando fa impressione. Così come la sua tempra nervosa. Tenere la testa a Singapore è cosa da campioni. Tenere testa con un mastino agli scarichi è cosa da fuoriclasse. Quindi, per una volta, giù il cappello e basta. In attesa di vedere l’evoluzione di questo stato di grazia sulla distanza. Ha pagato pegno Hamilton, in due fasi devastanti per qualunque economia. Stanno pagando a rate più morbide Button e Webber che pure stanno offrendo standard di primissimo ordine. Sta cercando di mettersi in pari Vettel, con il suo talento strepitoso ma non sempre fasato sulla tensione dei match. Alonso aveva promesso una rimonta che, dopo Spa, sembrava a tutti improbabile se non impossibile. Ora che ha mantenuto, entusiasmando, va allo scontro finale con un tono all’apparenza travolgente. Chi aveva dubbi su questo matrimonio rosso, in ogni caso, è servito.

È il primo anno, è un anno difficilissimo, è un’esperienza complicata persino per uno tosto come Nando, alle prese con le pressioni connesse al Cavallino. C’è chi ha criticato sino all’inverosimile la Ferrari e il suo pilota di punta. Bene, anche se a vincere il titolo fosse un altro, abbiamo una squadra tornata ai vertici e un pilota che ai vertici sa stare. Come minimo. Altroché.

26 settembre 2010

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da Grand Prix — Sportmediaset.it

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Kubica: lampi di passato a Singapore, prospettive rosee?

Come in tutte le gare che si disputano sui tracciati “moderni” (se così li possiamo chiamare), anche il GP di Singapore di ieri ha mostrato tutte le pecche regolamentari di questa Formula 1.

Le solite pene

Il trenino formatosi dopo il primo rientro della Safety Car, con Timo Glock e la sua spremutissima Virgin che hanno tenuto dietro per diversi giri almeno cinque monoposto più veloci di 3 secondi al giro, ne è l’esempio lampante.

Fortunatamente la lotta sul filo dei millesimi tra Alonso e Vettel ha ravvivato gli animi e tenuto alta la tensione tra gli spettatori. Ma, proprio nella lotta tra i primi due classificati, si sono visti tutti i limiti di queste vetture. Al di là del fattore umano (Vettel avrebbe tentato il sorpasso?) una vettura, anche se più veloce, fatica tantissimo ad avvicinarsi a chi precede. Tanto che il tedeschino ha scortato l’asturiano fino al traguardo senza dare mai l’impressione di poterci provare veramente. E qui (divagando) hanno peccato di strategia al muretto Red Bull. Perchè non tentare un giro in più fuori?

Un lampo di anni 80

L’unico modo per provarci è tentare l’azzardo, come hanno fatto Hamilton su Webber (e ci ha rimesso), Kobayashi su Schumacher (idem) e lo stesso Schumacher sul rientrante Heidfeld.

Oppure, perché c’è sempre un’alternativa, dimenticarsi di essere nel 2010 per una quindicina di giri e chiamarsi Robert Kubica.

Premessa: dobbiamo essere obiettivi. Robert ha effettuato la sua ultima sosta al 45° giro e ha potuto approfittare delle coperture nuove.

Ma, alla luce del fatto che nelle stesse condizioni molti colleghi non riescono a cavare un ragno dal buco, va dato atto al polacco di averci regalato una sequenza di sorpassi degni di un Top Driver.

Senza strafare e sempre con correttezza, ha sorpassato a partire dal 50° giro, e uno per giro, Buemi (Toro Rosso), il compagno Petrov, Massa (Ferrari), Hulkenberg (Williams) e Sutil (Force India).

Incredibile la sequenza con cui, terminato un sorpasso, Robert si apprestava dopo mezzo giro a mordere l’alettone di chi era subito davanti.

Mozzafiato il sorpasso all’esterno su Sutil, al limite del contatto. Hamilton ha tentato la stessa azione su Webber e sappiamo com’è andata a finire per l’Inglese.

Per un quarto d’ora buono, Robert è riuscito a distogliere l’attenzione dal duo di testa, preso da una lotta di nervi “staticamente appassionante” e a regalare agli appassionati quello che gli stessi vorrebbero vedere ad ogni Gran Premio. Staccate al limite e sorpassi sul filo del rasoio. Sfortunatamente quello di ieri è stato un caso in una Formula 1 penalizzata dai regolamenti, ma un giorno sarebbe bello poter tornare indietro nel tempo.

Dalla Polonia con furore

Al di là del filotto di ieri,è dall’inizio della stagione il polacco regala prestazioni al di sopra delle aspettative con la sua Renault.

A dimostrarlo sono i due podi di Montecarlo e Spa (non due piste a caso) e i 114 punti in classifica con due ritiri all’attivo (Inghilterra e Ungheria). Il confronto col compagno “pagante” Petrov è piuttosto impietoso, 95 punti di distacco.

In F1 dal GP d’Ungheria 2006 in sostituzione di Jacques Villeneuve alla BMW-Sauber, Robert Kubica (Cracovia, 26 anni a Dicembre) ha mostrato subito le sue qualità arrivando sul gradino più basso del podio al suo terzo gran premio a Monza, dietro Michael Schumacher e Kimi Raikkonen.

Nel 2008, sempre al volante della BMW, ha vissuto la sua migliore stagione con tre terzi posti, tre secondi e il coronamento del sogno della vittoria nel GP del Canada, a Montreal.

Coincidenza, proprio in Canada nel 2007 aveva rischiato la vita in un terribile incidente che ha fatto temere per il peggio.

Fortunatamente, scocca e collare Hans hanno svolto pienamente il proprio dovere, restituendo Robert alla pista dopo aver saltato solo un appuntamento.

Nel 2009 i cambiamenti regolamentari hanno spezzato l’equilibrio che la BMW aveva trovato sulla propria monoposto, e così il polacco non ha potuto replicare gli splendidi risultati dell’anno precedente.

Ragazzo simpatico e disponibile, anche quest’anno si è dimostrato molto veloce e spesso si è infiltrato tra i primi sei. A Singapore stava confermando il proprio trend positivo prima di essere costretto ad un’ulteriore sosta. Ironizzando potremmo dire che è stata una fortuna, visto quello a cui abbiamo assistito successivamente.

Prospettive

Già dall’anno scorso girano voci di un ulteriore salto di qualità, con l’approdo in una scuderia che possa finalmente mettergli a disposizione quanto basta per vincere il Mondiale.

Il suo nome è stato accostato più volte alla Ferrari, ma è indubbio che le sue qualità siano apprezzate da tutti i migliori team. Non si esclude, quindi (magari già dall’anno prossimo) un colpo di scena positivo.

Robert senza dubbio ci spera, i suoi tifosi anche.

E, oggettivamente, se lo merita.

27 settembre 2010

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Hamilton: Ho cambiato atteggiamento dopo gli incidenti

Due gare consecutive senza raccogliere punti sono uno stop pesante per un pilota che punta al campionato del mondo e che da più parti è indicato come il favorito per il titolo 2010.

Lewis Hamilton forse avrà sbagliato a Singapore ma gli va dato atto di essere il più attivo nello spettacolo di questa Formula Uno' date=' un Pilota da corsa e non uno da scrivania.

Tuttavia i venti punti di distacco che lo separano ora da Webber lo inducono a cambiare approccio nelle prossime corse: “Ho cambiato il mio atteggiamento. Non guardo più al campionato del mondo. Cercherò di vincere le prossime gare ma soprattutto voglio godermi la mia corsa”.

Il cambiamento di Lewis potrebbe essere anche dettato dalla conformazione delle prossime piste, che, il condizionale è obbligato, sembrano essere tagliate per le caratteristiche della Red Bull.

Sebastian Vettel ha parlato della prossima tappa di Suzuka: “I prossimi tracciati dovrebbero esaltare le caratteristiche della nostra vettura, tranne la Corea di cui non sappiamo, ma la situazione è la stessa per tutti. Suzuka poi sembra fatta apposta per la RB6”.

Stessa opinione anche in casa Ferrari dove il collaudatore Marc Gené: “La tipologia di curve presenti a Suzuka sarà favorevole alla Red Bull. Non mi sorprenderei di vederli meglio degli altri e molto difficili da battere”.

28 settembre 2010

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Eddie Jordan licenzierebbe Schumacher

Il primo team manager di formula 1 di Michael Schumacher è rimasto deluso dal rientro del tedesco quest’anno' date=' con la Mercedes.

Eddie Jordan, che diede a un giovanissimo Schumacher la possibilità di esordire in formula uno nel 1991, è stato esente da critiche nei confronti del 41enne tedesco, mai competitivo in questa stagione.

Ma a Singapore l’ex manager della Jordan, ha voluto dire la sua.

Dopo che a causa di un incidente di gara Schumacher finisce 13esimo, un giro dopo, Jordan – ora opinionista per una tv britannica – dice alla BBC: “Lasciatemi fare questa domanda. Se Michael Schumacher non fosse Michael Schumacher, e corresse come sta facendo quest’anno, sarebbe riconfermato per il prossimo anno?

“Io credo di no” ha detto l’irlandese.

“Mi dispiace d’essere così critico questa volta” ha continuato Jordan. “Lo licenzierei, la sua prestazione come abbiamo visto oggi (e non solo) non è stata sufficiente in relazione alle aspettative.”

Poi continua dicendo che Schumacher sta seriamente rischiando di compromettere la sua reputazione, viste le sue difficoltà quest’anno al volante della Mercedes.

Schumacher è sotto contratto con il team di Norbert Haugh per altre due stagioni, ma girano voci che potrebbe essere spostato in un ruolo manageriale per il 2011, venendo così rimpiazzato dal connazionale Adrian Sutil.

“Sono rimasto molto sorpreso quando ho saputo del ritorno di Michael”, ha detto Fernando Alonso al sito tedesco spox.com. Il due volte campione del mondo spagnolo ha battuto il cannibale tedesco per la lotta al titolo all’epoca dei successi Ferrari, nel 2005 e nel 2006.

“Potrebbe benissimo riposarsi a casa sua, ma la nostra vita nelle corse è così intensa che è difficile condurre una vita normale,” ha aggiunto il pilota di Maranello.

“Quindi se ti viene data la chance di provarci ancora, è più arduo rispondere di no,” continua Alonso.

Alla domanda su dove si vede a quarant’anni, il bicampione del mondo insiste:“Sarò seduto comodamente sul mio divano!”

29 settembre 2010

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Sam Michael non crede alle critiche sul motore Renault

Il direttore tecnico della Williams, Sam Michael, ha parlato durante un’intervista delle critiche che la Red Bull ha rivolto al motorista Renault per lamentarsi della scarsa potenza delle sue unità. Per il dt Williams sarebbero solamente delle affermazioni senza senso che hanno il solo scopo di ottenere un vantaggio.

Red Bull ha sempre indicato il suo motore come inferiore di almeno 30 cavalli rispetto al Mercedes ed ha più volte chiesto alla Federazione di fare qualcosa in proposito, depotenziando le unità tedesche o permettendo a Renault di modificare le proprie.

Sam Michael: “Il motore Renault è stato spesso in pole quest’anno. Come si fa a dire che non è abbastanza potente? È solo una manovra per ottenere il via libera ad un aggiornamento, fa parte del business. Red Bull sta solo cercando di rafforzare la sua posizione. Al momento credo non vi siano sostanziali differenze tra i motori, forse uno o due decimi a giro”.

Williams, nonostante le voci circa un suo ritorno al motore Renault ha confermato che rimarrà fedele alla fornitura Cosworth.

29 settembre 2010

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Montezemolo: “A Singapore una vittoria di squadra”

Non c’è un attimo di tregua per la Scuderia Ferrari Marlboro. Il successo di domenica sera a Singapore fa già parte del passato ma a tutta la squadra' date=' rientrata questa mattina alla base, ha fatto certamente piacere vedere una nuova bandiera gialla con il Cavallino Rampante nero, la quarta, sventolare sul tetto della portineria della Gestione Sportiva.

E a tutti hanno fatto piacere anche le parole che il Presidente Luca di Montezemolo ha pronunciato in occasione di un altro tradizionale appuntamento come il buffet per la vittoria, che vede riunito tutto il personale della Scuderia all’interno del padiglione della Nuova Logistica: “Queste vittorie sono il frutto del lavoro di squadra, non arrivano per caso o dal cielo. Tutti – dalle persone al muretto a quelle impegnate nel pit-stop o all’interno del box, da quelle in fabbrica ai piloti in pista – avete contribuito in maniera decisiva. Sono orgoglioso di essere il vostro Presidente e sono contento per Stefano Domenicali e tutti i suoi collaboratori che non hanno mollato quando la situazione sembrava essere molto difficile. Questa è la squadra che voglio: fatta di gente che lavora in silenzio, che non si abbatte nelle difficoltà e mantiene i piedi ben saldi a terra quando le cose vanno per il verso giusto.”

Anche Domenicali ha ringraziato uomini e donne della GeS per quanto è stato fatto durante il Gran Premio di Singapore. “Siamo sulla strada giusta ma il difficile viene adesso” – ha detto il Team Principal della Scuderia – “Quando ci si trova a dover rimontare un divario così importante come quello che avevamo poco più di due mesi fa lo sforzo diventa ancora più arduo quando tanto più ci si avvicina all’obiettivo e quando ogni punto pesa come un macigno. Ricerca dell’affidabilità assoluta, miglioramento della prestazione, rispetto del metodo di lavoro, concentrazione in ogni momento e, soprattutto, tanta umiltà: questa la ricetta che dobbiamo seguire nelle prossime, decisive settimane. Godiamoci ancora per un attimo la gioia per la vittoria di Singapore ma poi, subito dopo, pensiamo già al paese del Sol Levante …”

29 settembre 2010

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Vettel: Un finale di stagione per dimostrare chi è il migliore

Mancano tre o quattro gare (ancora non sappiamo se si correrà o meno in Corea) alla fine del mondiale 2010, un campionato apertissimo come non se ne vedevano da anni. Ci sono cinque piloti in lotta per il titolo, racchiusi in uno spazio di venticinque punti, quanti ne assegna una vittoria, ma nessuno fino ad ora è riuscito a sopravanzare gli altri dimostrando la propria superiorità.

Cinque driver e tre scuderie a giocarsi le ultime carte mondiali. Mentre alla Ferrari sono tutti concentrati su Alonso, Red Bull e McLaren sono in lotta con entrambi i piloti, questa situazione offre due chances per lottare per il titolo ma se mal gestita può risultare addirittura controproducente.

In Red Bull ad esempio non fanno mistero di preferire Sebastian Vettel, vorrebbero assegnargli i gradi di capitano ma non possono perché Webber sta sorprendendo tutti e al momento anche la classifica gli da ragione.

Durante un’intervista per il quotidiano tedesco Die Welt, Vettel: “Il campionato è ancora aperto ed io sono in piena lotta. Presto scopriremo chi è il migliore.”

Alan Jones, 63enne australiano, campione del mondo 1980 con la Williams fa il tifo per Webber: “Credo che possa farcela, mantenendo la calma può vincere. Questo campionato è comunque affascinante, erano anni che non se ne disputava uno così dove cinque piloti hanno la possibilità di vincere a quattro gare dal termine.”

29 settembre 2010

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