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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Alonso e Webber dubitano che Massa possa essere decisivo per il titolo

Secondo Fernando Alonso e Mark Webber difficilmente Felipe Massa potrà avere un ruolo chiave nell’assegnazione del titolo piloti 2010 di Formula 1. Mentre il compagno di squadra di Webber' date=' Sebastian Vettel, è ancora in lotta per il mondiale, così come i due piloti McLaren, Alonso potrà contare sul supporto del suo compagno di squadra della Ferrari, Massa da qui fino ad Abu Dhabi.

Il brasiliano ha confermato questa settimana che il suo compito per le rimanenti gare è provare a togliere punti ai quattro rivali per il titolo di Alonso.

“Penso che se disputero’ buone gare non farà molta differenza” ha dichiarato pero’ lo spagnolo ai giornalisti a Suzuka, nel giovedì del GP Giappone.

Dello stesso parere anche Webber: “Fernando ne ha beneficiato molto ad Hockenheim. E abbiamo visto che per far funzionare questo tipo di strategia è necessario che siano vicini in pista, quindi vedremo…Ma non penso che Fernando avrà bisogno di molto aiuto da parte di Felipe.”

Webber ha anche dichiarato di non aspettarsi per Massa un ruolo di numero 2 come quello di Eddie Irvine, costretto dal team a rallentare gli avversari per favorire il suo compagno di squadra Michael Schumacher: “Bloccare gli avversari non è corretto, ma non accadrà.”

7 ottobre 2010

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da F1, news Formula 1, ultime notizie di F1 - F1GrandPrix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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I rivali scherzano sullo strapotere Red Bull a Suzuka

Prima giornata di prove a Suzuka, abbiamo raccolto alcune pillole di interviste, alcune tecniche, altre scherzose, altre ancora un po’ polemiche, ma tutto sommato nulla di impresentabile. Ve le riproponiamo come passatempo.

Di cosa avrebbe bisogno Nico Rosberg per volare verso la vittoria a Suzuka? Rosberg: “..di una Red Bull!! ..ma la macchina, non il drink!” In Mercedes hanno storto un po’ il naso ma alla fine ci hanno riso sopra, in fin dei conti è la verità..

Barrichello prevede un weekend all’insegna della Red Bull: “..sono almeno mezzo secondo più veloci degli altri”, dove “gli altri”, gli inseguitori ovviamente sono Ferrari e McLaren.

Ma la competitività Red Bull, ed in particolare di Vettel, non lasciano il buon umore a Briatore. Il manager di Webber non capisce come mai il suo pilota non abbia i gradi di capitano: “Trovo incomprensibile quello che sta accadendo in Red Bull. Perché non danno a Vettel un ruolo di sostegno come ha fatto la Ferrari con Massa?”

Webber punta tutto sulla scaramanzia e mette in discussione la decisione di Vettel di utilizzare una nuova livrea, bianca, per il casco: “..ha sempre sfortuna quando utilizza un casco nuovo!” Che stia facendo gli scongiuri?

Nel frattempo il giovane tedesco va a prendersi il miglior tempo con tranquillità e sembra non faticare neanche più di tanto, tanto è vero che mentre guida ha pure il tempo di pensare a: “..stavo correndo lungo la pista ed ho pensato: perché non possono essere tutti come questo i circuiti?”

8 ottobre 2010

Neale: “Vedrete che McLaren”

Jonathan Neale, managing director della McLaren, è sicuro che il team di Woking tornerà forte, riprendendosi una bella rivincita guadagnando punti sulle dirette avversarie. Dall’essere capo classifica in quella costruttori, la McLaren ha ottenuto soli 80 punti nelle ultime cinque gare e ha visto i propri piloti, Lewis Hamilton e Jenson Button scivolare in classifica piloti al terzo e quinto posto.

Ora che il mondiale sia avvia verso la conclusione, la McLaren sa che non potrà più sbagliare e lo stesso Neale, ha dichiarato che il team ha utilizzato tutte le proprie energie nel pacchetto di aggiornamenti predisposto per la gara di Suzuka.

“Ci stiamo concentrando anima e corpo su questo” – ha detto Neale in video conferenza – “e la nostra vettura non è male. A Singapore eravamo solo 1.3 secondi più lenti rispetto al leader della gara. Abbiamo avuto un degrado anomalo delle gomme, non ce l’aspettavamo.”

Come già è successo altre volte durante l’anno, e con esiti negativi, il pacchetto della McLaren che vedremo in pista a Suzuka non è stato testato sufficientemente per essere certi già in partenza della sua buona riuscita.

“Il pacchetto per Suzuka sarà uno dei più importanti della stagione. Dobbiamo provarci con tutti i mezzi e la McLaren non deluderà i suoi tifosi.”

8 ottobre 2010

Intervista a Massa: il giornalista tedesco si è scusato per l’errore

Si conclude con tante scuse da parte del giornalista della Bild il caso dell’intervista rilasciata da Felipe Massa a proposito del suo ruolo di seconda guida in casa Ferrari.

Il settimanale tedesco aveva travisato' date=' o modificato, le parole di Massa, pubblicando: “..sono sicuro che la Ferrari non farà di me un secondo Barrichello..”

Massa, dal Giappone ha smentito la frase e negato di aver menzionato il connazionale Barrichello: “Il giornale ha scritto il nome di Rubinho, ma non è stato qualcosa che ho detto. Ho parlato con il giornalista oggi e si è scusato. Sono molto arrabbiato per quanto è finito in stampa perché non è bello leggere l’intervista e rilevare che è completamente l’opposto della verità.”

Quindi spiega Felipe: “..la domanda era: accetteresti mai un ruolo di secondo pilota? ..ed io ho risposto di no, perché io corro per vincere.”

Fine della polemica e tutti a concentrarsi per il weekend di Suzuka anche se Fernando Alonso ha parlato dell’accaduto come di un tentativo di destabilizzazione rivolto alla scuderia da parte della stampa tedesca, forse per favorire Sebastian Vettel.

8 ottobre 2010

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Renault: Petrov porta in dono un altro sponsor

Si tratta della Flagman' date=' una azienda russa impegnata nella produzione di Wodka, il nuovo sponsor che, fino al termine della stagione, comparirà sulle vetture francesi. Vitaly Petrov, dopo l’annuncio ufficiale della fine delle trattative con Raikkonen, trova un ulteriore finanziatore per poter puntellare il suo sedile per la prossima stagione.

Durante il gran premio di Singapore dalla Russia era giunto un ulteriore sponsor, la Vyborg Shipyard.

Petrov: “Per Flagman si tratta di un’opportunità unica per rafforzare il brand all’interno del nostro mercato nazionale”.

Gerard Lopez, presidente di maggioranza del team Renault: “Abbiamo lavorato molto quest’anno per sviluppare nuove relazioni con la Russia e siamo lieti di vedere i risultati dei nostri sforzi”.

8 ottobre 2010

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Ecclestone sicuro: “Il GP Corea si correrà”

Dopo aver espresso dubbi sul primo GP Corea di F1' date=' Bernie Ecclestone si è ora detto sicuro che l’evento si terrà senza problemi. Il delegato della FIA Charlie Whiting nei prossimi giorni visiterà il tracciato di Yeongam ma il boss della F1 ha dichiarato che il circuito “passerà sicuramente l’ispezione” e ospiterà la gara tra due settimane.

“Hanno avuto problemi ma hanno fatto meraviglie nelle ultime settimane” ha dichiarato l’inglese che non è in Giappone questo weekend.

“Sono rimasto in contatto, ho visto delle foto e l’ultimo strato di asfalto è ormai ultimato. Passeranno l’ispezione” ha aggiunto Ecclestone.

Secondo il Daily Express molte strutture del circuito, comprese alcune per gli spettatori, non saranno ultimate.

“Nonostante tutte le storie sul destino, penso che la gente sarà piacevolmente sorpresa” ha aggiunto Ecclestone. “Sarò lì, il mondo guarderà e avremo una grande gara, questo è quanto, fine della storia.”

9 ottobre 2010

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Modificato da Navarre75

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La rincorsa continua

di Giorgio Terruzzi.

La rincorsa è tutt’altro che finita. Quattordici punti da recuperare. Tre gare da correre così come ha corso le ultime tre' date=' vale a dire senza errori, con un rendimento altissimo. È questo il nodo sul quale si balla la stagione di Alonso, una stagione caratterizzata, per tutti, da acuti e da tonfi inattesi e clamorosi. C’è l’incognita Corea, una pista non a posto, ignota a tutti, poi il Brasile che è terreno di caccia Ferrari da anni. Sarà proprio quella di San Paolo la gara decisiva perché si tratterà di recuperare allora, prima di arrivare all’ultimo atto di Abu Dhabi, dove - per sperare - servirà essere assai più vicini al leader del campionato allo scopo di farla fuori sulla tenuta nervosa. La Ferrari ha acquistato tono, può battersi quasi ovunque per vincere, ma adesso sono molte le variabili per i primi tre. A cominciare da chi sembra fuori dai giochi (Hamilton, Button) ma può inserirsi negli ordini di arrivo, per finire a Felipe Massa. Il quale deve darsi una mossa, altroché. Almeno a San Paolo, una pista e un posto che ama. La seconda rossa deve cominciare finalmente fare il suo dovere. Che significa, se Massa ancora non lo avesse capito, dare una mano in una lotta che vede le altre squadre in lizza, a differenza della Ferrari, lottare al vertice con due piloti. Massa ha la necessità di fare bene, facendo del bene. Altrimenti questa stagione rischia di andare in archivio come un preoccupante fallimento. Alonso ha imparato a fare da solo ma adesso, proprio da adesso, potrebbe non bastare

10 ottobre 2010

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da Grand Prix — Sportmediaset.it

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F1' date=' terminati i lavori in Corea [/size']

Tutto pronto per il GP del 24 ottobre

I lavori sul circuito di Yeongam in Corea del Sud, che il prossimo 24 ottobre ospiterà per la prima volta il GP di Formula 1, sono terminati. La copertura d'asfalto è stata completata, cordoli e barriere sistemati. Venerdì Bernie Ecclestone aveva sciolto ogni dubbio sullo svolgimento della gara e le foto che arrivano dalla Corea ne sono la conferma. Sul circuito è atteso Whiting, race director della Fia, che esaminerà le strutture e darà l'ok.

11 ottobre 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

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Continua la polemica sulla flessibilità delle ali

Tornano i sospetti sulla flessibilità delle ali della Red Bull dopo il dominio palesato sul tracciato di Suzuka. Si sa che quando una vettura manifesta una tale superiorità suscita l’invidia ed i sospetti degli avversari ma dalla Germania alcuni quotidiani dicono di possedere delle foto che dimostrano una flessibilità accentuata delle appendici in alcuni tratti della pista giapponese.

Dal gran premio di Monza la Fia aveva introdotto test più approfonditi e severi per fugare i sospetti circa la deformazione dei materiali. Tutte le scuderie si sono adeguate e' date=' complice una prestazione non eccezionale della monoposto austriaca, l’allarme era rientrato.

A Suzuka un giornalista della Bild am Sonntag ha osservato le verifiche di Joe Bauer sulla RB6, in particolar modo la prova di resistenza dell’ala anteriore ad una forza di 100 kg, ma i più sospettosi suggeriscono che la scuderia sia riuscita a produrre un materiale in grado di deformarsi ed aumentare la deportanza solo dopo aver superato questa soglia. La vettura ha anche superato il nuovo test al sottoscocca a cui si applica una forza di 300 kg.

Joe Bauer, interrogato sui sospetti che gravano attorno alla Red Bull ha commentato: “Per questo tipo di test e per fugare ogni vostro dubbio dovremmo costruire una galleria del vento ad ogni pista”.

11 ottobre 2010

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Vettel: partenza sospetta a Suzuka

I dubbi di Robert Kubica erano fondati.

Intervistato subito dopo il suo mesto ritiro per il distaccamento della ruota posteriore destra sulla sua Renault, il pilota polacco ha dichiarato di aver notato un piccolo scarto in avanti della Red Bull di Sebastian Vettel poco prima della partenza.

Possiamo documentarvi l’accaduto con un video amatoriale della partenza, girato proprio dalla tribuna principale.

Al minuto 4.29 circa si nota un leggerissimo scarto in avanti della Red Bull, poco prima della partenza vera e propria. Si parla di centimetri, e ci vogliono due o tre replay per trovare il momento giusto dello scarto.

Lo stesso Robert ha dichiarato di aver segnalato assieme alla sua squadra la questione a Charlie Whiting.

Nessuna sanzione è stata però comminata al pilota tedesco, che ha potuto vincere così il Gran Premio senza grossi problemi. La Federazione potrebbe infatti aver giudicato lo scarto come conseguenza dell’innesto della prima marcia.

Giustificazione che pare molto vaga. Semplicemente perché, e si sa, i piloti innestano la prima e poi eseguono una lunga procedura di partenza con i vari manettini posti sul volante. Essendo lo scarto della Red Bull davvero prossimo allo start vero e proprio, la spiegazione sembra davvero poco credibile.

In Cina, ad inizio stagione, la falsa partenza di Alonso era stata notata subito da Charlie Whiting.

Ora invece è già la seconda volta che le irregolarità in partenza, palesi o meno, non vengono notate o considerate gravi e quindi meritevoli di sanzione. Se nel caso di Suzuka la Federazione ha per lo meno fornito una spiegazione, anche se non molto valida, si attende ancora qualche notizia riguardo il metro buono che Felipe Massa ha guadagnato a Spa, piazzandosi ben più avanti della sua casella di partenza.

Questo caso è talmente palese che ci si chiede come nessuno tra commissari, Whiting appunto e team manager se ne siano accorti al momento.

E dire che Charlie Whiting è lassù in cima. Troppo impegnato a premere i bottoni? Oppure si è trattato di una specie di “compensazione” per quello che è accaduto a Spa?

11 ottobre 2010

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Felipe Massa in crisi: si avvicina la svolta?

Anche nel Gp del Giappone il brasiliano è parso assente' date=' quasi un corpo estraneo alla Scuderia. Appare depresso, si fa intervistare con fatica e i risultati sono una logica conseguenza del suo stato d’animo. L’errore in partenza a Suzuka è sintomatico di una convivenza e di un rapporto che, se non lo è già, è diretto verso il logorìo.

[b']Il rientro tra i dubbi

Il rientro di Felipe è stato circondato da un grande punto di domanda. L’incidente di Budapest 2009 destava preoccupazione, non tanto per le conseguenze fisiche sul brasiliano (che si è ripreso completamente), quanto per quelle psicologiche e, di riflesso, di pilotaggio. La Ferrari ha scelto di dare fiducia al brasiliano: se non lo avesse fatto, d’altronde, sarebbe stata ampiamente criticata e accusata di averlo messo da parte senza nemmeno una possibilità di dimostrare le sue intatte capacità.

Prima parte di stagione

Il primo avversario è il compagno di squadra, si sa.Vediamo quindi i risultati di Felipe rispetto a quelli di Fernando Alonso. Dopo Silverstone, (doppia debacle Rossa) la differenza tra Fernando (116 punti) e Felipe (91 punti) è di 25 lunghezze. Felipe ha sul groppone il contatto in Canada con Liuzzi in partenza che lo costringerà a terminare fuori dai punti, e il contatto proprio con Fernando in Inghilterra nelle prime fasi: arriverà quindicesimo.

In ogni caso Fernando fin qui è stato globalmente più veloce di lui, ma ha fatto anche errori pesanti e quindi, tutto sommato, la differenza in classifica non è ancora eclatante.

La svolta di Hockenheim

Il GP di Germania ha rappresentato la svolta per la stagione di entrambi i piloti, soprattutto a livello mentale. Il team order in mondovisione con il quale Felipe ha dovuto lasciare strada a Fernando ha stabilito, benché la Ferrari continui a parlare di parità tra i suoi piloti (ne parleremo più avanti), quale fosse la prima e la seconda guida. Felipe non ha nascosto il disappunto e, se già prima non riusciva a rimanere in scia allo Spagnolo, successivamente la situazione si è aggravata. Mentalmente e prestazionalmente. Senza scambio di posizioni i due sarebbero stati divisi da soli 18 punti.

Ultime gare

Due quarti posti a Budapest e a Spa e il gradino più basso del podio di Monza. La rimonta di Singapore fino al decimo (poi diventato ottavo) posto dopo la partenza dal fondo e il disastro in partenza a Suzuka. Fernando invece ha ingranato la settima e ha ottenuto due vittorie (Monza e Singapore) e un terzo posto negli ultimi tre appuntamenti. Per entrambi un ritiro. A Spa Fernando, a Suzuka Felipe. La classifica adesso parla di 78 punti di distacco tra i due. E Felipe pare non essere (più) in condizioni tali da poter dare una mano al compagno nella rincorsa al titolo.

Prima, seconda guida e un po’ troppa ipocrisia

L’ordine di Hockenheim è stato chiaro, lampante e innegabile. E allora ci chiediamo perché ci si ostini ancora, in Ferrari, a ribadire che i due piloti partono alla pari. Questo poteva valere idealmente ancora fino a Silverstone. Idealmente perché è chiaro che non si porta avanti un investimento quale quello di Ferrari-Santander per accasare in Rosso un secondo pilota (e quindi Felipe avrebbe potuto immaginare già all’inizio quale sarebbe stata la sua fine). Ma dopo Hockenheim, parlare ancora di parità sembra quasi un’offesa intellettuale. Perché dopo la scenetta tedesca la situazione è diventata sempre più evidente col passare delle gare, e sarebbe a questo punto corretto mettere i puntini sulle “i” e confermare, una volta per tutte, che Alonso è la prima guida e Massa si deve adeguare.

I rapporti con Alonso

Che Felipe e Fernando non siano la coppia perfetta l’avevamo visto al Nurburgring nel 2007, con il litigio in mondovisione poco prima del podio. L’arrivo dello spagnolo in Ferrari è stato accompagnato da dichiarazioni di sportività e braccia aperte da parte di Felipe (come si fa in tutti i casi, ovviamente), ma già dall’inizio dell’anno si era visto qualche segnale non proprio positivo. Vengono in mente il sorpasso in corsia box in Cina, le velate lamentele (a gesti) a Melbourne e l’ormai famoso “Ridiculous” di Hockenheim.

Come piccola consolazione in tal senso, possiamo dire che in Red Bull i rapporti tra Vettel e Webber sono, se possibile, ancora più freddi. Però in questo caso il tutto è confermato dai diretti interessati e, se proprio non si vuole credere alle dichiarazioni, basta andare a rivedere l’autoscontro di Istanbul.

Situazione delicata e 2010 difficile.

Non possiamo sapere cosa sarebbe successo se Felipe non avesse avuto il grave incidente di Budapest. Il finale 2009 è stato talmente complicato tra il probabile rientro di Schumacher e la numero 3 passata dai piedi di Badoer e Fisichella, che forse anche in Ferrari i ritmi sono stati frenetici e poco lucidi.

Si è ipotizzato che, senza il prolungato stop, Raikkonen avrebbe onorato anche l’ultimo anno di contratto formando un Dream Team con Alonso che in molti avrebbero gradito, dopo quello sfumato nel 2007 con Schumacher.

Felipe è poi appoggiato dal vecchio “blocco” dirigenziale di cui è rimasto solo Nicholas Todt, figlio dell’attuale Presidente FIA. Lo stesso Schumacher ha detto che, viste anche le motivazioni calanti, ha preferito farsi da parte a fine 2006 per non chiudere le porte a Felipe.

L’incidente del 2009 potrebbe aver “costretto”, diciamo così, la dirigenza Ferrari a mettersi una mano sul cuore e tenere caldo il sedile a Felipe. E non ci sentiamo sicuramente di biasimare questa scelta. Quale altra squadra avrebbe puntato su un pilota reduce da un incidente così grave? Anche la Mclaren fece lo stesso con Mika Hakkinen nel 1996 dopo l’incidente di Adelaide nell’ultimo GP 1995. A scoppio ritardato, arrivarono poi due mondiali di fila.

Felipe, comunque, pare essere recuperato pienamente dal punto di vista fisico, ma sembra non sentirsi più “coccolato” come nei primi anni Ferraristi e ciò influisce negativamente sulle sue prestazioni (un po’ come successe con Barrichello..che sia una caratteristica dei Brasiliani?). La concorrenza di Alonso è poi spietata, e lo spagnolo non è “passivo” come poteva esserlo Raikkonen, che sostanzialmente pensava solo a guidare e si intratteneva giusto il tempo necessario con i tecnici e gli ingegneri.

Inoltre, per tutta la stagione Felipe 2010 ha lamentato problemi nel mandare in temperatura le gomme (gli stessi per i quali si spiegherebbero i problemi di adattamento di Michael Schumacher).

Conclusione

Ecco quindi che Felipe sembra l’ombra di quello che nel 2008, ad una curva dal termine della stagione, era Campione del Mondo.

Una stagione difficile alla ricerca della fiducia nella monoposto e la mazzata di Hockenheim hanno affossato completamente l’umore del brasiliano.

Non sappiamo se quella è stata la prima ed ultima occasione di Felipe per conquistare l’iride. Ma, dichiarazioni di facciata a parte, è relativamente chiaro come con un compagno come Alonso (più forte in pista e di testa) difficilmente il brasiliano potrà avere un’altra chance Mondiale. A meno di lasciare la Ferrari per un altro Top Team che punti su di lui come prima guida. Come si dice, però, “la domanda sorge spontanea”. Quale team?

11 ottobre 2010

La Ferrari si aspetta di ritrovare Massa per il finale di stagione

La recente prestazione di Felipe Massa in Giappone non ha per nulla soddisfatto la Ferrari. Quindici giorni fa a Singapore un problema tecnico lo aveva praticamente estromesso dalle posizioni che contavano in gara, ma a Suzuka il brasiliano si è praticamente complicato la vita da solo.

Poco incisivo in qualifica, a causa dei soliti problemi nel mandare in temperatura le gomme morbide, anche Alonso a dire il vero ha avuto qualche difficoltà, Felipe è partito dodicesimo ma la sua gara è terminata alla prima curva.

Il presidente Montezemolo aveva esortato Massa a rubare punti agli avversari per aiutare Alonso in campionato ma alla Rossa occorre anche un pilota in grado di marcare punti con regolarità per competere nel mondiale costruttori. Montezemolo dopo la gara: “Mi dispiace per Felipe ma sono sicuro che sarà la sorpresa delle ultime tre gare della stagione. Dopo questa brutta giornata avrà tanta voglia di reagire e noi faremo di tutto per metterlo in condizione di vincere.”

Stefano Domenicali fa notare come il ritiro di Massa influisca sul mondiale costruttori: “Purtroppo, la situazione in quello riservato ai Costruttori ha subito un contraccolpo dal ritiro cui è stato costretto Felipe dopo l’incidente in partenza: ci dispiace molto per il nostro pilota che, nonostante una posizione in griglia non positiva, aveva tutto il potenziale per fare una buona gara.”

11 ottobre 2010

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La McLaren spera di risolvere il problema al cambio di Hamilton

La McLaren spera di risolvere il problema al cambio sulla vettura di Lewis Hamilton per evitare una sostituzione che comporterebbe un arretramento di cinque posizioni sulla griglia di partenza del gran premio di Corea.

Sulla vettura di Lewis è stata sostituita in via precauzionale la trasmissione prima delle qualifiche di Suzuka' date=' vanificando un ottimo terzo tempo in griglia, ma in gara il nuovo cambio ha dato problemi, sembra che a cedere sia stato uno degli innesti e l’inglese ha terminato la gara senza la terza marcia.

Hamilton: “Non credevo che la macchina ce l’avrebbe fatta, stava facendo un sacco di rumori strani, ho tenuto le dita incrociate ed ho cercato di non usare troppo il cambio. Avevo un buon margine su chi mi seguiva e quindi potevo perdere del tempo ma al momento la situazione in campionato non sembra andare per il meglio.”

Whitmarsh spera di risolvere il problema senza incorrere in penalità ma sprona la squadra ad una maggiore attenzione per le ultime tre gare: “Per le ultime tre gare dobbiamo essere sicuri di avere il 100% di affidabilità. Noi continueremo a spingere per lo sviluppo di questa vettura. Possiamo arrivare ad Abu Dhabi ed essere ancora in lotta per il mondiale.”

11 ottobre 2010

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Schumacher: L’inconsistenza del 2010 non è solo colpa mia

La buona prestazione di Suzuka ha rinfrancato un po’ Michael Schumacher che' date=' dopo aver incassato le critiche e l’ultimatum Mercedes della scorsa settimana, si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

Al termine della gara in Giappone Michael ha detto: “La macchina si è comportata bene questa volta. Purtroppo non è stato così in tutte le gare. Voi avete solo visto che io ero più lento ma entrambe le vetture non sono sempre state le stesse: fino a sabato ad esempio il mio F-duct non funzionava come doveva.”

Durante la gara Michael è rimasto bloccato dietro Rosberg e lo ha sopravanzato solo quando la vettura di Nico ha avuto un problema tecnico che lo ha costretto al ritiro. Il sette volte campione del mondo, nonostante in quel frangente fosse più veloce del compagno, non è riuscito a trovare lo spunto giusto per il sorpasso. Michael ha provato a lamentarsi con il box ma dal muretto Andy Shovlin, il suo ingegnere, gli ha risposto: “Non ci sono ordini di squadra. Fate attenzione alle vostre manovre.”

Schumacher ha anche risposto a chi credeva che i suoi rapporti con Brawn fossero cambiati dopo le critiche: “..Ross non mi ha criticato. Lui ha solamente sottolineato che, rispetto a Nico io sono un po’ più indietro, ed è probabilmente giusto. Sono io il primo che critica se stesso, anche a 41 anni cerco sempre di migliorarmi.”

11 ottobre 2010

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