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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Red Bull modifica l’F-Duct per la Corea

Alla Red Bull non temono più le piste con lunghi rettilinei come Monza o Spa. Dopo aver introdotto una modifica al condotto F-Duct per il Giappone Adrian Newey ha studiato una ulteriore modifica per garantire ancora più velocità sui rettilinei del circuito della Corea.

In precedenza Helmut Marko aveva espresso perplessità circa il disegno del tracciato di Yeongam caratterizzato da sezioni di curve interrotte da lunghi rettilinei: “..abbiamo bisogno di qualcosa che ci aiuti' date=' specialmente nella prossima trasferta. Uno dei tre lunghi rettilinei misura 1,2 chilometri...”

Anche Webber ha ammesso che Suzuka sembrava costruita attorno alle caratteristiche della RB6 ma che per la Corea il team doveva introdurre delle novità nel pacchetto aerodinamico della monoposto.

La conferma arriva anche da Vettel che, interrogato a tal proposito, ha detto: “Abbiamo nuove modifiche, non perderemo più così tanto in rettilineo.”

15 ottobre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Massa: Domenica maledetta domenica

Dopo il Giappone sono tornato in Brasile. So che è lunga la strada da e per l’Estremo Oriente ma il jet lag non è mai stato un problema per me quindi ho preferito tornare a casa e passare un po’ di tempo con la mia famiglia' date=' non facendomi mancare anche un po’ di allenamento.

Aspettavo con ansia il ritorno in pista a Suzuka, dove mancavo dal 2006, perché è un tracciato che mi è sempre piaciuto molto. L’anno scorso avevo dovuto saltare la gara a causa dell’infortunio di Budapest e, quindi, avevo proprio voglia di correre questa gara. Potete immaginare la delusione che ho provato alla fine di una domenica in cui tutto ciò che poteva andare storto è andato storto.

È vero che, sin dall’inizio, le Red Bull erano sembrate praticamente imbattibili ma ritrovarmi in griglia a così tante file di distanza da loro è stato molto frustrante. In qualifica, molto è dipeso dal traffico. Quando ho messo le morbide in Q2, prima ho trovato Button che usciva dai box e poi ho perso ancora più tempo alla Spoon dove mi sono ritrovato dietro Kubica: sono sicuro che avrei trovato in quei due punti quei decimini che mi sono mancati per passare in Q3. Naturalmente quando si parte dalla sesta fila c’è sempre la possibilità di finire coinvolto in qualche casino alla partenza, il che è esattamente quello che è accaduto. È stata quindi una domenica davvero brutta per me.

Anche se sono in un momento particolarmente difficile della stagione, con dei risultati negativi nelle ultime due gare, so di poter contare sempre sul supporto della squadra, che mi ha sempre sostenuto, soprattutto nei momenti difficili. Mi ha fatto molto piacere leggere quello che ha detto il Presidente Montezemolo dopo il Gran Premio del Giappone. Sapere che ha fiducia in me significa molto e lo apprezzo tantissimo: lui ha una grande conoscenza dello sport e sa che possono capitare dei momenti particolari qualche volta. Il fatto di poter contare su di lui è molto importante. Ho sempre un grande desiderio di fare bene, per me e per la mia squadra, ed è così sin da quando corro in Formula 1: bisogna pensare in maniera positiva. E poi la squadra è coinvolta in una lotta molto dura per la conquista di due obiettivi – anche se la situazione nel campionato Costruttori si è fatta molto complicata. C’è bisogno dell’impegno di tutti al 110% per riuscirci ed è quello che faremo in queste ultime settimane della stagione.

14 ottobre 2010

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Ferrari: Massa sente il sostegno della squadra

Felipe Massa sente la fiducia della squadra e non si preoccupa delle voci circa un suo possibile appiedamento al termine della stagione. Il brasiliano ha avuto molti problemi nell’adattarsi alla F10, primo fra tutti con le gomme, ed il fatto di essere stato relegato al ruolo di seconda guida per il resto della stagione non ha sicuramente giovato al suo umore.

Per Felipe il rapporto con la squadra rimane inalterato: “..anche se sto attraversando un momento particolarmente difficile per la mancanza di risultati so di poter contare sul sostegno della squadra che mi spinge e mi aiuta al 100%, soprattutto in questi momenti difficili. Conoscendo Montezemolo so che ha fiducia in me: ha un ottima conoscenza di questo sport e sa che a volte è possibile attraversare dei momenti duri, ma il suo sostegno è sempre li ed è molto importante.”

Massa ha risposto anche alle speculazioni di chi lo accusa di non fare molto per aiutare il suo compagno Alonso alla conquista del mondiale: “Il mio desiderio è fare il miglior lavoro per me e la squadra e questo è sempre stato il mio approccio a questo sport da quando corro in Formula Uno.”

16 ottobre 2010

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McLaren: “Hamilton non sarà penalizzato in Corea per il cambio”

Lewis Hamilton non sarà penalizzato di cinque posizioni in griglia al GP Corea del prossimo weekend. Ne è sicuro il team boss della McLaren Mercedes' date=' Martin Whitmarsh.

Il pilota della McLaren ha perso cinque posizioni sulla griglia di Suzuka a causa della sostituzione anticipata del cambio prima delle qualifiche e ha concluso la gara giapponese senza la terza marcia, perdendo ulteriori chances nella corsa al mondiale.

Secondo Whitmarsh il guasto dovrebbe essere riparato senza ulteriori penalità in Corea.

“Abbiamo ricevuto una penalità in Giappone quindi abbiamo la possibilità di cambiare la trasmissione per la prossima gara. Lewis non subirà la seconda penalizzazione in griglia consecutiva. Le regole stabiliscono che un team non può essere penalizzato due volte per lo stesso problema al cambio, quindi Lewis affronterà il weekend senza il rischio di un’ulteriore penalizzazione” ha spiegato Whitmarsh.

16 ottobre 2010

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Martin Whitmarsh: Jenson e Lewis ancora in lotta per il titolo

Martin Whitmarsh' date=' direttore tecnico della McLaren, ci crede ancora fermamente alla possibilità di vedere incoronato campione del mondo un pilota del team inglese.

Dura ma non impossibile: a tre gare dal termine della stagione Lewis Hamilton deve recuperare 28 punti dal leader Webber; Button 31.

Come dovranno fare per vincere? Non avere week-end negativi e provare a vincere sempre… anche se sembra complesso con una Red Bull e una Ferrari così forti.

“Ci sono ancora 75 punti da dividersi nel campionato dei piloti e credo sia scorretto buttare fuori dalla lotta per la vittoria del titolo iridato, già da ora, Button, Hamilton e la McLaren stessa” – ha affermato Whitmarsh – “Per vincere, dovremo essere sempre costanti. Continueremo il programma di sviluppo, di fatti in Corea avremo a disposizione nuovi pezzi e sappiamo benissimo che dobbiamo fare più punti possibili in ogni gara. Noi corriamo per vincere e non rinunceremo senza aver combattuto.”

Nonostante le belle parole di Whitmarsh ciò non toglie che la situazione dei piloti della McLaren sia tutt’altro che rosea: nelle ultime tre gare Hamilton ha raggruppato soli 10 punti, grazie al quinto posto raggiunto in occasione del GP del Giappone, dove, tra le tante rogne, è stato abbandonato anche dalla terza marcia del cambio. A proposito di ciò Whitmarsh ha dichiarato: “Lewis per nostra fortuna non dovrà sostenere alcuna penalità per questa sostituzione del cambio: in tal senso le regole della Federazione sono state create con lo scopo di non penalizzare doppiamente una squadra per il medesimo problema.”

18 ottobre 2010

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La F1 si prepara alla Corea

Mancano pochi giorni al debutto della Corea in Formula Uno con il tracciato di Yeongam ma le perplessità riguardanti il circuito aumentano di giorno in giorno.

La pista' date=' completata in extremis, lamenta una eccessiva trasudazione del petrolio contenuto nel catrame ed i responsabili del circuito stanno spargendo una speciale polvere per cercare di tamponare le fuoriuscite. Forti dubbi persistono anche sulle strutture adiacenti come alberghi, ristoranti e strade di collegamento.

L’unico sicuro della riuscita del tracciato è Karun Chandhock che ha provato in anteprima la pista al volante di una Red Bull qualche mese fa: “Non vedo perché dovrebbe essere disastrosa questa trasferta. In giro ci sono un sacco di voci imprecise.”

In casa Toro Rosso esortano a non andare nel panico e, nonostante molte strutture siano incomplete: “Ci sono preoccupazioni circa la carenza di strutture, ma il nostro consiglio è non farsi prendere dal panico e sfruttare al massimo l’esperienza acquisita negli anni di corse.” Buemi invece sembra più preoccupato per il pubblico: “La questione chiave è se la gente conosce abbastanza la Formula Uno da voler partecipare all’evento.”

In Williams i meccanici sono rimasti colpiti dal lungo viaggio in autobus per raggiungere l’autodromo, si parla di circa sette ore, mentre Heidfeld e Rosberg sperano che l’asfalto riesca a reggere l’intero weekend di gara. Unico ad essere ottimista è il leader della classifica piloti, Mark Webber che fa sapere: “Tutti dobbiamo prima andare li e vedere, solo dopo potremo parlare e discutere eventuali problemi. Vedere la pista ed andare avanti con il lavoro di preparazione della macchina, d’altronde è la stessa situazione per tutti.”

Al momento sembra che l’unica nota positiva sia il tempo che, secondo le previsioni coreane, concederà tre giorni di sole a partire da venerdì.

18 ottobre 2010

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Nico Rosberg: In Corea speriamo che l’asfalto tenga

Quello che si appresta ad avvicinarsi al prossimo appuntamento del calendario di F1 è un Nico Rosberg' date=' entusiasta di questa nuova gara del calendario, che ritiene come un banco di prova importante per il team Mercedes GP e per tutte le altre scuderie anche se ha un campanello d’allarme: l’asfalto è stato posato da pochissimo sul terreno e il tedesco ha paura che questo possa non tenere alle alte temperature.

Per quanto riguarda il circuito coreano è dello stesso parere anche il compagno di squadra, Michael Schumacher, contento di trovarsi di fronte un tracciato nuovo, non solo per lui, ma anche per tutti i suoi colleghi.

“In Giappone abbiamo avuto una gara positiva e spero di ripetermi anche in Corea: finalmente una pista nuova per tutti e non solo per il sottoscritto. Imparare il tracciato non dovrebbe essere un problema visto che la Mercedes è abituata ad adeguarsi velocemente a nuove realtà” – ha detto il tedesco 7 volte campione del mondo.

18 ottobre 2010

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Domenicali: Interessante osservare l’approccio al titolo delle altre squadre

Il team principal della Ferrari ha ammesso che sarà interessante osservare come sarà l’approccio delle squadre rivali nell’affrontare le rimanenti gare del mondiale. Tra le contendenti solo la scuderia italiana ha focalizzato la sua attenzione su un pilota mentre i rivali hanno tutti e due driver in lotta.

Domenicali: “Penso che sarà molto importante vedere come sarà l’approccio dei team alle prossime gare' date=' ed anche quello dei piloti, sia all’interno della squadra che contro gli altri”. Il team principal della Ferrari ha poi ricordato il campionato 2007 quando la McLaren, che all’epoca schierava Alonso ed Hamilton, perse il mondiale dietro alle beghe tra i due piloti regalando di fatto la possibilità a Raikkonen di recuperare in classifica.

Flavio Briatore, manager di Webber insiste perché all’australiano vengano dati i gradi di capitano: “Con solo tre gare al termine la Red Bull dovrebbe dare a Webber il ruolo di numero uno. In Ferrari ad esempio hanno fatto questa scelta molto tempo fa. Se fossi stato in Ferrari avrei fatto la stessa cosa anche io.”

19 ottobre 2010

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Red Bull: "Vincerà il più veloce"

Il boss Mateschitz esclude favori

"Non ci saranno ordini di scuderia. Vincerà il pilota che commetterà meno errori e sarà più veloce. O' date=' almeno, dovrebbe vincere". Dietrich Mateschitz, il magnate proprietario della Red Bull, è chiaro: niente aiuti in pista. Il team non condizionerà Mark Webber e Sebastian Vettel, che a 3 gare dalla fine della stagione sono in piena corsa per il Mondiale piloti di Formula 1. L'australiano guida la classifica con 220 punti, il tedesco insegue a quota 206.

In pista, a partire dal prossimo Gp di Corea a Yeongam, le due Red Bull potranno quindi darsi battaglia. "Da parte nostra non ci saranno ordini di scuderia", dice Mateschitz. Circola la voce che il team preferirebbe vedere Vettel campione del mondo. Il tedesco rispecchia più fedelmente l'identikit del pilota Red Bull. Mateschitz, però, smentisce l'esistenza di gerarchie. "Saremmo felicissimi se vincessimo il Mondiale piloti, entrambi i ragazzi lo meriterebbero", dice il magnate delle bibite energetiche.

Con 75 punti ancora in palio per ciascun driver, la squadra non regalerà un trattamento speciale a Webber. "Sebastian - osserva Mateschitz - sembra avere qualcosa in più in termini di velocità. Vedremo se il vantaggio di Mark in classifica sarà sufficiente per vincere il titolo".

L'importante è che i due compagni di squadra non si trasformino in nemici, imbattendosi in lotte suicide come ad esempio è successo in Turchia, dove Vettel e Webber sono stati protagonisti di un grottesco incidente "in famiglia". "Entrambi hanno bisogno dell'altro per diventare campioni del mondo. E devono sapere che guidano per una squadra e per il Mondiale costruttori", aggiunge.

Il campionato comunque è ancora aperto e anche altri inseguitori posso sperare. La Ferrari è in scia, con Alonso a 14 punti dall'australiano. E la McLaren-Mercedes non ha alzato bandiera bianca: gli inglesi Lewis Hamilton e Jenson Button, rispettivamente a quota 192 e 189, sognano la rimonta. La Red Bull però sembra al sicuro nel Mondiale costruttori: con 426 punti, e ben 45 di vantaggio sul team di Woking, il trionfo è davvero vicino. "Sulla carta - dice - siamo favoriti. Ma non si possono mai escludere problemi tecnici o incidenti, provocati magari da altri. Non ci serve la fortuna - conclude -. Piuttosto, dobbiamo evitare di avere sfortuna."

Insomma in casa Red Bull "la legge è uguale per tutti", almeno a parole.

19 ottobre 2010

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Ferrari: Nuova pista' date=' nuove sfide[/size']

Fra pochi giorni la Formula 1 farà il suo esordio in Corea per la prima edizione dell’omonimo Gran Premio. Un debutto attira l’attenzione ma questa volta l’interesse di tutti sarà maggiormente concentrato sull’emozionante battaglia per il campionato, che vede coinvolti cinque piloti e tre squadre, tutti con delle chance di portarsi a casa il titolo a metà novembre ad Abu Dhabi.

Il circuito di Yeongam, situato sulla costa sudoccidentale della Corea, ha ricevuto il disco verde dalla FIA solamente un paio di giorni dopo il Gran Premio del Giappone. La logistica per tutte le gare fuori dall’Europa è complicata, considerato il numero di persone e di tonnellate di materiale richiesti, ma quando si va su una nuova pista si aggiunge una variabile ad un’equazione già di per sé complessa. Inoltre, Yeongam e la vicina città di Mokpo non hanno mai ospitato in precedenza un evento internazionale di questa portata e tutte le squadre hanno dovuto impegnarsi a fondo per trovare sufficienti sistemazioni alberghiere per tutti.

Per Fernando Alonso, Felipe Massa e tutta la Scuderia nessuno di questi potenziali problemi deve costituire una fonte di distrazione dal loro lavoro di questo fine settimana, con il pilota spagnolo impegnatissimo nel duello iridato, che lo vede al momento al secondo posto con gli stessi punti di Sebastian Vettel e quattordici di ritardo dal leader Mark Webber. Quindi far filare tutto liscio come l’olio è più importante che mai e la responsabilità ultima ricadi sulle spalle del Direttore Sportivo della Scuderia Ferrari Marlboro, Massimo Rivola. Massimo riveste questo ruolo da quasi due anni dopo aver passato undici anni lavorando per l’altra squadra italiana in Formula 1, la Minardi, diventata nel 2006 Scuderia Toro Rosso. “Lavorare per la Ferrari è molto diverso rispetto a quello che facevo alla Minardi/Toro Rosso” – afferma Rivola – “Ho un grande rispetto per il mio precedente team, dove ho imparato tanto, e sono stato molto fortunato a fare quell’esperienza: quando si lavora per una squadra “piccola” si è responsabili per diverse attività ma bisogna anche dire che, dal punto di vista organizzativo, ci sono meno persone da gestire. Una differenza fondamentale è che se prima sognavo di vincere ora alla Ferrari continuo a farlo ma con la consapevolezza che devo riuscirci! Ciò richiede un approccio diverso: c’è molta pressione ma del tipo che uno vuole avere.”

“Al fine di limitare al minimo le brutte sorprese, non appena viene inserita nel calendario una nuova data viene mandato il personale della logistica per fare un sopralluogo del circuito, del luogo, delle città vicine, degli alberghi e della rete di trasporto terrestre” – spiega Rivola – “Oltre a questi elementi che sono fondamentali per consentire alla squadra di lavorare senza fastidi esterni anche se tutto è nuovo e sconosciuto, ci sono delle informazioni relative alla pista che devono essere raccolte. Da una parte ci sono quelle che riguardano l’area del garage e le sue dimensioni, le infrastrutture fornite in termini di allacciamenti elettrici, spazi per gli uffici e così via; dall’altra ci sono quelle relative alle caratteristiche tecniche del tracciato.” Per la prima parte le squadre ricevono il supporto soprattutto della FOM ma anche della FIA. “Non appena viene diramato il calendario iniziamo a chiedere alla FIA quante più informazioni possibili in modo da poter costruire i nostri modelli di simulazione” – continua Rivola – “Il livello dei simulatori è ormai tale che possiamo apprendere moltissimo su una nuova pista ancor prima di averci girato. Come Direttore Sportivo, le informazioni sulla pit-lane sono molto importanti, soprattutto per quanto concerne le dimensioni della slow lane, in quanto ha un’influenza sulla sicurezza dei meccanici, soprattutto durante i pit-stop. Anche la fast lane è importante, in particolare per capire come si deve rilasciare la vettura dopo il pit-stop, così come la distanza fra un garage e l’altro. Non è mai facilissimo avere queste informazioni perché, per quanto i box e la pit-lane siano spesso la prima cosa che viene costruita in un nuovo impianto, i dettagli finali come le linee bianche sono altrettanto spesso fra gli ultimi ad essere completati. Quando arriviamo in pista, sono sicuro che troveremo qualche piccola differenza fra le nostre simulazioni e la realtà.”

I meccanici sono già arrivati a Yeongam nei giorni scorsi, visto che erano rimasti in Asia dopo la gara precedente: “Per cercare di ridurre al minimo viaggi stressanti e non necessari, abbiamo scelto di tenere buona parte dei meccanici e altro personale operativo da questa parte del mondo dopo il Gran Premio del Giappone” – continua Rivola – “Le persone che, di solito, lasciano per ultime la pista dopo aver finito di impacchettare tutto il materiale sono quelle che arrivano per prime la gara successiva per allestire i box e preparare le aree di lavoro. In questo modo, non sono dovute tornare in Europa e ripartire per l’Asia dopo appena qualche giorno. Invece, gli ingegneri sono tornati a Maranello dopo il fine settimana di Suzuka per continuare a lavorare sullo sviluppo della F10 e per rifinire la preparazione per questo circuito.”

Il ruolo di Rivola comporta che sia spesso, nei periodi che intercorrono fra le gare, il punto di contatto fra la squadra e i piloti: chi meglio di lui può dirci quale sia il feeling di Fernando e di Felipe in questo momento topico della stagione? “Non appena finisce un Gran Premio, Fernando si concentra già totalmente su quello successivo” – racconta Massimo – “È un momento molto impegnativo per lui perché sa che non può permettersi il benché minimo errore quindi è completamente concentrato sul suo lavoro. Per quanto riguarda Felipe, non ha avuto molta fortuna nelle ultime due gare ma, nonostante ciò, la sua motivazione non è stata intaccata. Gli daremo tutto il supporto possibile perché sappiamo che potrà giocare un ruolo importante per l’esito del campionato. Gli ho parlato qualche giorno fa e l’ho trovato in forma, anche se, comprensibilmente, è deluso di non essere ancora in lotta per il titolo: però è un vero pilota Ferrari, uno di quelli che non mollano mai. Anche la squadra è molto motivata: sappiamo che ce la possiamo fare e di poter contare su due piloti in grado di raggiungere i risultati che vogliamo ottenere. Naturalmente siamo consapevoli che la situazione è molto difficile anche perché c’è una vettura che è davanti a noi in classifica e che, nell’ultima gara, è stata più veloce di noi ma la nostra filosofia è quella di non mollare mai e sarà così fino alla fine.”

19 ottobre 2010

Massa: “Darò il mio contributo alla squadra”

Quando leggerete queste righe sarò appena atterrato all’aeroporto di Incheon per cominciare una sorta di viaggio nell’ignoto, vale a dire il Gran Premio di Corea. Sono stato a casa, in Brasile, per quasi una settimana e ho cercato di fare buon uso di questo tempo, preparandomi nella maniera migliore per le ultime tre gare della stagione, che saranno molto importanti per me dopo la delusione provata a Singapore e in Giappone. Peraltro, la cosa più importante sarà cercare di portare a casa il maggior numero di punti possibile per aiutare la Scuderia nella lotta per entrambi i titoli.

Ho lavorato al simulatore sul nuovo circuito e la prima impressione è che si tratti di una pista molto lunga, motivo per cui la distanza di gara è di soli due giri in più rispetto al Gran Premio del Giappone. C’è un rettilineo molto lungo e un misto di curve veloci e lente: bisognerà fare in modo che la F10 abbia una configurazione aerodinamica il più efficiente possibile, con una buona velocità di punta per il rettilineo ma tanto carico aerodinamico. Di primo acchito, mi ricorda il tracciato di Shanghai, anche se ci sono alcune parti, dove si frena bruscamente per entrare in curve lente, che sono più simili a quello che si vede in Bahrain. La F10 si adatterà bene a questa nuova pista? Beh, a parte le Red Bull che, in alcuni Gran Premi, sono state intoccabili, la Ferrari è stata competitiva in quasi tutti i circuiti e non ci sono ragioni perché non sia così anche stavolta.

Abbiamo visto quest’anno quanto sia importante che tutto vada per il verso giusto sin dall’inizio delle prove del venerdì mattina, senza problemi che possano ostacolare il programma tecnico. Ciò sarà ancora più importante in questo fine settimana perché nei primi giri del venerdì cominceremo a scoprire davvero il tracciato e verificare se le simulazioni rispondevano davvero alla realtà; inoltre, sarà fondamentale cercare di capire il reale livello di aderenza dell’asfalto, cosa difficile da sapere se non si mettono le ruote a terra.

Per quanto riguarda i miei obiettivi, prima di tutto voglio qualificarmi bene il sabato per poi poter essere la domenica insieme ai piloti che lottano per il titolo: è la cosa migliore che possa fare per aiutare la Ferrari e Fernando ora che ci avviciniamo alla fine della stagione. Il Gran Premio di Corea chiude un trittico di gare in Estremo Oriente e sarebbe bello arrivare in Brasile, alla mia gara di casa, con un bel risultato in tasca. So bene che tutti nella squadra, a casa e in pista, sono determinatissimi per questo finale di stagione ed io lo sono altrettanto, pronto a dare il mio contributo.

Sono curioso di scoprire un nuovo Paese. Anche se la Formula 1 non lascia molto tempo per il turismo, visitare nuove località e conoscere nuove culture fa parte del divertimento. Visto che la popolarità del nostro sport continua a crescere in tutto il modo, ci saranno sempre più nuove occasioni nel prossimo futuro: speriamo che qui ci sia tanta gente sulle tribune e che la Formula 1 offra uno spettacolo all’altezza nel giorno del suo debutto in Corea.

19 ottobre 2010

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F1: "Corea una trappola d'asfalto"

Lo svela il progettista del circuito

Il GP di Corea sarà un vero e proprio rebus' date=' una "trappola d'asfalto". "Poca aderenza, tanti testacoda e alcuni piloti sbaglieranno l'assetto." Parola di Hermann Tilke, progettista della pista. L'impianto aprirà i battenti dopo settimane di intenso lavoro. L'autodromo è pronto, anche se alcuni dettagli devono essere sistemati. "Il nucleo principale funzionerà, ma qua e là ci saranno cose che potrebbero non andare", svela Tilke al magazine Autosport.

"Alcune parti della pista - spiega illustrando il progetto che potrebbe subire modifiche in futuro - sembrano quelle di un tracciato cittadino, anche se al momento non c'è la città. Lo spazio è stretto e tutto è vicino al circuito. In altre parti permanenti, con curvoni veloci, sarà interessante guidare. Il primo settore favorisce i sorpassi e lo spettacolo, soprattutto con la frenata alla fine del lungo rettilineo." Impossibile prevedere quali saranno le trasformazioni nei prossimi mesi. "Non so quali saranno gli investimenti. Questa è un'opera privata, non so quale sarà il processo."

Il varo dell'impianto, del resto, è stato più problematico del previsto. I ritardi nei lavori, provocati anche dalle caratteristiche del sito, hanno fatto scattare un allarme che è rientrato solo nelle ultime settimane. "Prima di costruire, c'è voluto molto tempo per drenare l'acqua dal terreno. Poi, la stagione dei monsoni è stata più lunga del previsto. Non sono sempre stato sicuro che ce l'avremmo fatta, ma alla fine tutti hanno fatto un gran lavoro."

Non manca infine una battuta sul suo Real. "Il 2-0 al Milan è davvero un buon risultato". Dalla Corea del Sud, Fernando Alonso davanti alla tv si è goduto il successo che i merengues hanno ottenuto in Champions League contro i rossoneri. Il pilota spagnolo della Ferrari è un tifoso dei blancos. "Sono riuscito a vedere la partita del Real Madrid e sono rimasto soddisfatto", afferma.

Speriamo anche l'asturiano torni a casa con una bella vittoria.

20 ottobre 2010

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