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Mercedes S63 AMG 5.5 V8 Bi-Turbo Concept (Foto Ufficiali)


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sostanzialmente hanno preso il 5.5 V8 della S500 e l'hanno turbizzato in maniera sportiva..

mi sorprende perchè avevo letto che il 5.5 V8 turbo avrebbe sostituito il 5.5 V12 turbo della S600, mentre invece qua sostituisce la 63 AMG in prospettiva.

Da quello che avevo capito, la Mercedes sembrava abbandonare il V12...

A meno che non tolgano la versione S600 e mettano, come da programma, il 6.3 V8 biturbizzato al posto della 65 AMG (che ora ha un 6.0 V12 biturbo)

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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Un plauso a MB per la citazione storica, che nessuno ha colto :) Hanno ripreso ogni virgola della livrea dell'originale! :clap

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Die Rote Sau, la Scrofa Rossa.

Il grande tentativo (riuscito!) di AMG di prendere un berlinozzo pesante come un'incudine, già dotato di un motorazzo ma per fini diversi, e trasformarla in una bestia da corsa in grado di vedersela con il meglio del motorismo mondiale.

Secondo posto assoluto alla 24H di Le Mans del '71, record di velocità di 285 km/h.

Il tutto partendo da un'auto, la 300SEL, dotata di un 6.3 molto potente, ma tenuto volutamente sottotono.

Erano anni in cui l'alta società tedesca voleva sì il lusso, ma che non fosse appariscente. Perciò si vedevano paciose ed insospettabili berline per ricchi signori, ingarellate con le Porsche sulle Autobahnen... :lol:

I pazzi pretesero di tirarne fuori un'auto davvero da competizione, e ci riuscirono.

Il risultato estetico fu talmente sgraziato da meritare il nome storico di "Scrofa Rossa", che ci sta a pennello :D

Perciò, vista la derivazione storica, S63 non è affatto un nome campato per aria; per quanto ancora più preciso sarebbe stato S68, visto che la AMG aveva il motore rialesato a 6,8 litri.

Perciò :clap :clap :clap anche solo per la citazione.

Per capire la follia di questo progetto, leggete bene la parte che ho evidenziato :D :D :D

Le vicende della storica 300SEL cominciano nel 1970 quando la Mercedes decise di sviluppare ufficialmente tre vetture turismo sulla base della velocissima 6.3 dopo una pausa di 15 anni dalle ultime imprese di Moss, Fangio, Collins e Kling. Gli step evolutivi del V8 Mercedes passarono rapidamente dagli originali 250CV a 280 e poi 370CV attraverso interventi sull’alesaggio, sulla distribuzione e su altri particolari. L’enorme massa di 1700kg impose molte attenzioni per lo sviluppo delle sospensioni e soprattutto delle ruote, che rappresentarono il grande limite del progetto. Infatti era necessario ricorrere a misure più generose sia per il battistrada che per il diametro, ma ciò imponeva delle modifiche alla carrozzeria che andavano omologate attraverso procedure difficoltose che spinsero i vertici ad abbandonare questa alternativa per proseguire con ruote sottodimensionate rispetto alle necessità. Alla partecipazione della 24 Ore di Spa del 1970, durante le prove, le ruote mostrarono tutti i segni dell’affaticamento e dunque il gran consiglio Mercedes decise che per ragioni di sicurezza ci si dovesse ritirare. 3eb441f5f9be7fe0bd3debf8fbf062e8_1.jpg

L’anno seguente comparve sullo stesso circuito di Spa una Mercedes SEL rossa schierata dal preparatore AMG (Aufrecht e Melcher di Grossaspach). Il sospetto che si trattasse di una partecipazione ufficiale sotto copertura venne presto smentito dalla stessa Daimler. La nuova SEL si presentava con una massa ridotta a 1635 kg ed una potenza cresciuta fino a 398CV prima e 420CV poi, grazie ad una cubatura di 6.8 litri, un rapporto di compressione di 10:1 ed un regime massimo di rotazione di 6.500 giri con una coppia di 620Nm. Nonostante i numeri raggiunti gli sviluppi lasciavano presagire la disfatta, infatti oltre ad essere partiti da una qualunque Mercedes 300SEL incidentata, gli interventi apportati dalla AMG sembravano seguire linee guida del tutto estranee a quelle stabilite dalla Mercedes per conservare l’affidabilità. Tutte le tappe per la costruzione di questo mezzo da gara vennero superate in tempo ed un asettimana prima di partecipare a Spa l’auto era pronta.

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Al volante si cimentarono i due campioni di GoKart Hans Heyer e Clemens Schickentanz ultimi piloti disponibili a guidare la nave da corsa che aveva fatto fuggire un Kelleners impaurito ed alterato durante un test ad Hockenheim.

In gara vennero superati tutti i problemi di usura di gomme e freni grazie alla maestria dei piloti, ed un giorno dopo la partenza la Rote Sau riuscì a tagliare il traguardo in seconda posizione assoluta sbaragliando tutte le vetture turismo più competitive dell’epoca, tra queste le Alfa Romeo, le BMW, le Ford e le Opel sorprese da una debuttante da subito vincente ed affidabile e soprattutto seguita e preparata da un team privato. A questo successo seguirono altre sette gare con tanto di record di velocità massima raggiunta sull’Hunadieres, ben 285 km/h contro i 277 km/h fino a quel momento raggiunti dalla BMW.

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Ma nel Gennaio 1972 la FIA pose fine a questa magica esperienza introducendo il limite di 5 litri di cilindrata massima nella classe turismo e la 300SEL AMG lasciò per sempre il mondo agonistico.

Dagli autodromi passò alle piste, infatti la Matra la utilizzò in versione allungata di 75 cm, appesantita fino a 2400 kg e potenziata fino a 428 CV per testare le ruote ed i carrelli dei caccia, questo perchè l’unico veicolo terrestre in grado di raggiungere i 200 km/h in 900 metri con tanta zavorra a bordo era proprio la 300SEL 6.8 AMG opportunamente rivisitata.

Questa seconda vita però ha condotto alla perdita dell’esemplare originale, infatti l’attuale modello che fa bella mostra di sè nei saloni espositivi e nelle riviste è un esemplare perfettamente replicato al quale purtroppo manca il fascino di aver violato per 24 ore consecutive l’Eau Rouge di Spa.

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Da Il debutto vincente della 300SEL 6.8 AMG

There's no replacement for displacement.

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