Lavoratori Alfa Romeo protestano al Salone dell'Auto di Ginevra e vengono malmenati

[Felis]

Questa notizia è stata taciuta sui media. Non mi pare di averla letta qui, quindi la condivido con voi.

Servizio di Silvia Tagliabue.

Al Salone dell'Auto di Ginevra quest'anno è andata anche una delegazione di lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese che la Fiat ha deciso di trasferire nella sede di Mirafiori. Si tratta di 300 lavoratori, in gran parte tecnici del centro stile dell'Alfa, che sono ormai alla fine della 52sima settimana di cassa integrazione e rischiano di perdere il posto a meno di non trasferirsi a Torino. La protesta inscenata davanti al nuovo modello della Giulietta, esposta al Salone, non è solo per la difesa dei posti di lavoro: quello che la FlmUniti-CUB vuole denunciare è il definitivo abbandono dello storico stabilimento di Arese e la fine, di fatto, del marchio Alfa Romeo, assorbito dalla Fiat e destinato ad essere prodotto negli Stati Uniti.

Nel Salone c'erano molti visitatori appassionati dell'Alfa, che erano interessati a conoscere la vicenda. Alla fine è intervenuta la polizia elevetica che ha portato via i lavoratori e li ha brutalmente perquisiti negli scantinati della Fiera. Un brutto messaggio in questi tempi di crisi, dove è essenziale denunciare le vere manovre che multinazionali e governi nascondono dietro la retorica della ripresa economica.

Il Salone è stato anche l'occasione per capire qual è lo stato della ricerca sull'auto ecologica ed è parso chiaro come la Fiat sia molto indietro negli investimenti nonostante l'immagine ambientalista che cerca di darsi. In verità sono molto più avanti case automobilistiche come la Toyota, la Renault e la Wolkswagen, che hanno già prodotto e messo in commercio auto ibride o interamente elettriche.

La linea di Marchionne continua ad essere quella delle acquisizioni di mercato piuttosto che degli investimenti nell'innovazione: taglio dei costi e delocalizzazioni piuttosto che ricerca per far fronte al futuro dell'auto.

[Regazzoni]

Più che taciuta sui media, è rimasta una notizia a carattere locale, trattandosi semplicemente di una decina di manifestanti non autorizzati che sono stati allontantanati dal padiglione dalla polizia Svizzera.

Operai Alfa manifestano a GinevraAllontanati dalla polizia, denunciano maltrattamenti

10 mar 2010

GINEVRA - La polizia ginevrina è intervenuta questo pomeriggio al Palexpo di Ginevra, dove è in corso il Salone dell'auto, per allontanare un gruppo di lavoratori italiani che manifestavano davanti allo stand dell'Alfa Romeo. Organizzatrice dell'azione di protesta, la Confederazione unitaria di base (Cub) citata dall'agenzia ANSA afferma che gli agenti hanno malmenato i dimostranti. La polizia ginevrina nega.

In una lettera inviata al ministro italiano degli esteri Franco Frattini, il coordinatore nazionale della Cub Giorgio Tiboni precisa che la polizia ginevrina «ha picchiato i lavoratori, due dei quali con conseguenze per la loro salute. I documenti sono stati richiesti con violenza e sono stati sequestrati in un garage». Tiboni ha chiesto al ministro di protestare presso il governo svizzero. Una richiesta analoga è stata rivolta al consolato italiano a Ginevra. Interrogato dall'ATS, il portavoce della polizia ginevrina Philippe Cosandey nega che durante l'intervento gli agenti abbiano avuto ricorso alla violenza. «La polizia, rappresentata da sei agenti, è intervenuta su richiesta del servizio di sicurezza del Salone, che ha tentato a tre riprese di convincere i circa 10-12 dimostranti ad allontanarsi».

[TonyH]

I motivi della protesta saranno anche sacrosanti....i modi però no.

A intervenire a gamba tesa, sputtanando pubblicamente il tuo interlocutore non si ottiene MAI un ammorbidimento dei toni. Anzi.

[Cosimo]

I poliziotti svizzeri purtroppo non vanno molto per il sottile. Già capitato in altre occasioni.

I nostri, checchè se ne dica, entro certi limiti, cercano di capire e di mediare, altri di paesi più "civili" partono subito a menare..

[TonyH]

Perchè là la priorità è l'ordine pubblico e la salvaguardia dei beni pubblici e privati.

In questo caso probabilmente l'uso della forza non era necessario, ma in molto casi di proteste in-civili nostrane forse dovrebbero essere un pò più svizzeri, anzichè permettere di imbrattare muri, rovesciare auto, incendiare cassonetti......

[oxyde]

Perchè là la priorità è l'ordine pubblico e la salvaguardia dei beni pubblici e privati.

per loro è un credo... capisco lo shock per operai abituati a fare il porco del loro comodo in italia

[owluca]

infatti ..i black block di solito girano al largo

[Autodelta85]

La polizia svizzera fa ben di peggio ho visto ricorrere alle mani anche solo per essere saliti sul treno senza biglietto e senza soldi, pur accettando di buon grado la multa (sacrosanta)

Che le FdO italiane siano n_volte meglio non c'è da stupirsi, la cosa che mi sta altamente sui coglioni è che se un poliziotto italiano prende in mano il manganello per difendersi è un fascista,censore,agente segreto mandato dal nano oscuro...se un poliziotto non-italiano fa il suo lavoro e ricorre alle mani troppo facilmente allora non se ne parla poveri poliziotti italiani....

[Net Flier]

escludendo che gli sbirri svizzeri mi stanno altamente sui cosiddetti, non capisco queste continue manifestazioni del nulla, col nulla, per nulla

non posso credere che noi di un forum qualsiasi sappiamo delle notizie che loro all'interno, dipendenti e primo attore di questa vicenda, non sapessero nulla dell'accorpamento

non riesco neanche a capire se, realmente hai bisogno di fare quel determinato lavoro e trovandoti oggi in questa condizione, non vuoi lavorare a cento km, non a mille.

non condivido il pendolarismo di questo tipo, se proprio non ultra necessario, ed è facilmente intuibile il disagio di una persona di mezzà età, magari a sette anni dalla pensione, di trovarsi in una condizione di questo tipo..però oggi o mangi sta minestra o salti la finestra, ma non è solo per loro, lo è per tutti noi.

un compromesso di questo tipo, non mi sembra niente di così trascendentale ne tantomeno una soluzione che non possa essere vagliata per un periodo in cui puoi anche cercarti qualcosa d'altro

non voglio fare i conti in tasca a nessuno, ma a molte persone non va bene mai un cazzo.

[Matteo B.]

io sul lavoro ho conosciuto una persona che lavorava in uno stabilimento a Novara (custode) l'azienda è stata venduta e chiusa. se voleva tenere il posto doveva andare a Zelo buon Persico (i milanesi sanno dov'è). non se lo è cagato nessuno e per 15 anni ha fatto NO-ZbP coi mezzi .

si alzava alla 4 (non ricordo) e tornava a casa alle 18 del pomeriggio.

questo per 12 o 13 anni non ricordo.doveva arrivare alla pensione e non se lo filava nessuno da altre parti

se li è pippati tutti e in silenzio.

di storie così c'è PIENO......