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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Motonline.com:

Moto2, il caso RSV e le ambizioni Bimota

di Marco Masetti

Il team Aspar da Le Mans ha lasciato inaspettatamente la RSV per affidarsi alla Suter. Intanto il marchio riminese pensa alla MotoGP

"Non capisco cosa sia successo: in tutti i turni di prova e nei test, Simon è sempre stato nei tre, quando andava piano…". Chi parla così è Salvatore Giorlandino, responsabile della RSV, costruttore dell'omonima ciclistica con la quale il team Aspar aveva iniziato la stagione, per passare alla Suter a partire da Le Mans.

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Julian Simon con la RSV Aspar

Un divorzio che ha lasciato spiazzato il progettista romano e che apre un possibile scenario legale. "A Jerez – continua Giorlandino – Simon ha fatto ottavo, a due secondi e mezzo dal primo, non mi sembra sia stata una catastrofe e forse era più un problema di messa a punto".

Certo, la squadra di Martinez ha grosse ambizioni, mezzi notevoli e due campioni del mondo in squadra, Simon e Di Meglio, ma in testa al mondiale c'era Tomizawa e adesso Elias, una situazione che deve aver innervosito il manager di Valencia che ha pensato bene di cambiare moto. Ma in casa RSV sono abbastanza tranquilli: "Aspettiamo che i contratti vengano onorati. Le moto e i ricambi sono da loro, comprese le parti sviuppo che gli avevamo consegnato in anticipo. Io non li ho più sentiti e spero che tutto si sistemi con le buone, altrimenti andremo in causa". L'appuntamento è al Mugello, e se la situazione si sbloccherà, potremo forse rivedere le RSV, moto molto interessanti e ben realizzate, magari affidate ad un'altra squadra.

La Bimota intanto pensa alla MotoGP, il cui futuro non è ancora chiaro, di sicuro i 13 piloti all'arrivo di Le Mans dovrebbero spingere la Dorna a far entrare in anticipo, cioè a partire dalla prossima stagione, le mille con motori derivati dalla serie. Intanto c'è chi si è già mosso. La Suter ha pronta una ciclistica ma adesso arriva anche la Bimota (impegnata in Moto2) che sta realizzando un prototipo attorno ad un motore Yamaha R1.

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I più attivi nella discussione

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Parla Filippo Preziosi,motonline.com:

Preziosi: "Le verità su Stoner "

di Marco Masetti

Nel corso di una chiacchierata il padre delle Ducati MotoGP assolve l'australiano reduce da due cadute, smentisce le voci di mercato che lo vedono in fuga ed è pronto ad aiutarlo per farlo tornare a vincere

Ha raccolto la miseria di appena undici punti in tre gare. 3,666 a gara, una media da retrocessione. Eppure stiamo parlando di Casey Stoner, bomber di razza, campione del mondo nel 2007 e probabilmente il più veloce nella MotoGP. Eppure oggi il pilota della Ducati non è più sé stesso e cade. Lo ha fatto a Doha, quando stava dando un secondo al giro a tutti, si è ripetuto in Francia a Le Mans, quando toglieva due decimi ad ogni split. Che cosa è successo all'australiano?

Me lo chiedo da un po', ma non posso certo pensare che, di colpo, Casey sia tornato di nuovo Rolling Stoner. Per chiarirmi le idee ci vuole una consulenza: chiedo il parere agli "esperti", mi lancio nei deliri del fantapsicomercato, oppure telefono a uno che ne capisce davvero? Buona la terza, quindi chiamo Filippo Preziosi, l'uomo che ha progettato la moto cui corre Stoner. Un uomo che lo conosce molto bene e che di moto ne capisce. Moltissimo… 251970_8277_ico_1-prez1.jpg

L'ingegner Filippo Preziosi (42 anni) segue dall'esordio il progetto Ducati MotoGP

Zero preamboli, la nostra chiacchierata va subito al sodo.

- Ingegner Preziosi si può parlare di Stoner in crisi e della Ducati che ha perso il mondiale?

"L'unica cosa che conta nelle gare sono i punti in classifica, quindi non siamo messi benissimo. E' strano ma da un lato del box, quello di Hayden, abbiamo un pilota che l'anno scorso, dopo tre gare aveva 5 punti e adesso 39. Stoner, invece ne ha 11 e lo scorso anno qualche decina in più. E' innegabile che le cose non stiano andando bene".

- Cosa farete per riprendere il pallino del gioco?

"Bisogna capire cos'è successo, partendo da lontano. Dopo lo stop della scorsa stagione, Stoner è tornato in pista e ha fatto un podio ad Estoril, vinto a Phillip Island e a Sepang ed è stato in testa per tre turni più il warm-up a Valencia".

- Ed è caduto nel giro di allineamento… Questa scivolata ha segnato l'inizio della crisi? "Aspetta: Casey ha avuto un problema nel giro di allineamento ed è stata la prima di quattro prestazioni deludenti (gara di Valencia 09, Qatar, Jerez, Le Mans), nelle quali non è mancata la competitività, che invece è stata alta, ma nelle quali non si è concretizzata questa competitività".

- Un problema del pilota, quindi?

"No, Casey è un grande talento, altrimenti non sarebbe sempre davanti. Il problema quindi non è lui. Adesso la questione è: cosa possiamo fare in Ducati per farlo vincere ancora? Più precisamente, cosa dobbiamo dargli perché lui possa vincere senza dover rischiare e andare oltre il limite fisico della moto? E allora abbiamo analizzato la procedura di schieramento, abbiamo fatto delle simulazioni e abbiamo scoperto che questa procedura era perfettibile, quindi abbiamo trovato una configurazione da warm-up lap che gli permette di non rischiare".

- Allora è vero che per non sprecare benzina nel giro di allineamento le moto sono molto "magre" e scorbutiche?

"Questo è un segreto".

- Però non è un segreto che in Qatar Casey è caduto quando stava dominando?

"In Qatar si è presentato un problema di perdita dell'anteriore in ingresso curva, la stessa cosa che gli è successa a Jerez il venerdì mattina. In Qatar aveva un grosso vantaggio e in un solo giro aveva dato un secondo a chi lo seguiva. A Jerez è caduto dopo aver fatto il record della pista al quarto giro del venerdì. Bene, abbiamo capito che si poteva cambiare qualcosa per sistemare questo problema in ingresso e a Le Mans ci siamo presentati competitivi in una pista che non ci aveva mai visto in evidenza. In Francia Casey non è caduto in ingresso, ma in una curva lunga che si fa con il gas in mano. Nel giro precedente, nonostante avesse sporcato il giro con il sorpasso ad Hayden, era già più veloce di 3 decimi rispetto agli altri. Nel giro in cui è scivolato, nei due primi split, aveva dato rispettivamente due decimi e una previsione di 3. Certo, stava chiedendo molto alla moto e aveva già avuto segnali che era al limite".

- Insomma, perché non gli dite di andare più piano?

"Il compito nostro è quello di studiare e risolvere i problemi e permettergli di andare così forte senza cadere. Abbiamo capito qualcosa dopo Le Mans e al Mugello ci presenteremo con qualche idea nuova".

- Non mi hai risposto, perché non va più piano, cos'è senza controllo?

"Il confine tra un eroe è un idiota è molto labile. Pensa a Sepang quando Casey, dopo quattro turni sul bagnato, si è trovato con la pista che si asciugava e dava due secondi al giro a tutti (e alla fine 14 a Pedrosa e 19 a Rossi, ndr). Beh, questa impresa me la ricorderò sempre".

- Ma chi può farlo ragionare?

"Stoner ha lavorato con tanti tecnici, compreso Ramon Forcada che oggi è con Lorenzo. Lui mi disse che Stoner stava per farlo smettere con le corse! E invece con Cristian Gabarrini, suo tecnico dal primo giorno in Ducati (test di Valencia, novembre 2006) ha trovato l'anima gemella. Il loro non è un rapporto normale, è quasi un rapporto di coppia. E interferire dall'esterno su questo non è corretto, la loro è una coppia che funziona. Molto di quello che Stoner ha raccolto con la Ducati è merito di Cristian e della sua squadra e loro lo sanno capire. Ci sono piloti che hanno bisogno di stimoli e di pungoli: Casey non è così. Il nostro ingegnere ha sempre detto che Casey ha più talento di Valentino, in precedenza aveva lavorato con Hofmann, forse era una pazzia metterli assieme, ma hanno vinto. Lo sai, contano solo i risultati…".

“Ci sono piloti che hanno bisogno di stimoli e di pungoli: Stoner non è così” - Mi viene in mente un parallelo: Haga in crisi in Superbike, Stoner in Moto GP, è un anno duro per la Ducati?

"Non credo sia un confronto corretto: Stoner è veloce sempre, in tutti i turni e qualche volta lo è meno in gara. Haga ha difficoltà in qualifica e in corsa si sblocca. Uno è giovane, l'altro esperto. No, sono troppo diversi.".

- Bene, veniamo al concreto: che strategia avete deciso di adottare visto che il mondiale pare già perso?

"Non cambiamo di una virgola dal solito. Pensiamo a portare a casa più punti possibile. Cerchiamo di vincere dove e quando si può. Lavoriamo gara per gara, ne mancano 15, quindi prima di settembre l'unica strategia è questa; a quel punto studieremo qualcosa. Insomma: proviamo a vincere, poi si vedrà! Ovviamente non pensiamo e speriamo in disgrazie altrui, faremo del nostro meglio e, se va male, perderemo con onore".

- C'è chi dice che le voci di mercato abbiano destabilizzato Casey, vero o falso?

"Onestamente non lo posso sapere. Credo che queste cose tolgano energie durante la settimana, ma quando la visiera si abbassa penso non si facciano sentire".

- Si è sentito dire che Casey potrebbe usare di nuovo il motore a scoppi irregolari per cercare più potenza, vero?

"Non credo che il big bang lo abbia danneggiato, io so che quando facemmo la comparazione tra quello a scoppi regolari usato lo scorso anno e il big bang attuale, quattro piloti, Stoner compreso, non ebbero dubbi. Nei test di Sepang abbiamo portato uno screamer per lui, nel caso volesse testarlo sulla pista più favorevole a questo tipo di motore, ma lui non l'ha nemmeno voluto provare, disse che la sua scelta era già fatta. Voleva e vuole il big bang. Aggiungo: solo lui può capire se questa è la scelta giusta, solo lui arriva al limite della moto e, in ogni caso, quando è caduta andava forte, quindi il big bang è competitivo".

- Delle voci di mercato, cosa ne pensi?

"Credo che dalla Yamaha nessuno voglia andare via, per me Stoner è un pilota fantastico e penso anche che si parli di queste cose con troppo anticipo".

Grazie ingegnere, per fortuna ci sono quelli come lei. Quelli che non urlano slogan, che non inventano bufale, ma che ragionano e ti fanno ragionare. E, alla fine, capire.

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Moto2 – Simone Corsi parla di Le Mans e pensa già al Mugello

Simone raccontaci le tue impressioni sul nuovo Campionato Mondiale Moto2.

“Sin dalle prove invernali ho capito che questa categoria sarebbe stato alquanto agguerrita e che tutto si sarebbe azzerato rispetto ai valori precedenti (n.d.r. 125 e 250)' date=' non solo per quanto riguarda i piloti ma anche dal punto di vista tecnico, nessuno prima d’ora conosceva queste moto. Ho realizzato che poteva essere un’occasione cosi ho voluto approdare in Moto2.”

[b']Qatar, Jerez, Le Mans: un avvio in crescendo.

“A conclusione dei test precampionato ho capito che dovevo modificare qualcosa di importante perché i riscontri cronometrici non erano soddisfacenti. Di comune accordo con il team è stato deciso di non focalizzare tutte le attenzioni sull’aspetto tecnico ma sullo stile di guida, ho cambiato il mio approccio alle gare, sul come svolgere le prove e ho beneficiato di preziosi consigli che mi hanno permesso un continuo miglioramento.”

A Le Mans il podio e ora la terza posizione nel mondiale.

“In questo momento quel che più conta è continuare il mio percorso, ho la consapevolezza che potremo far meglio ma devo arrivare a fare le cose per gradi e capirle. Il quattro tempi mi piace e poi le prestazioni delle moto sono molto similari, siamo noi piloti a dover interpretare. Io sono a scuola, sto imparando come preparare e gestire il week end di gara, Luca Montiron vuole applicare un metodo di lavoro ben preciso e vedo dei risultati tangibili in tutto quello che stiamo facendo, ho le condizioni ottimali, una squadra vera a 360°.”

Categoria agguerrita questa Moto2.

“Ogni turno è una battaglia contro il cronometro, siamo tutti racchiusi in pochi decimi, basti pensare che a Le Mans i primi trenta piloti erano in poco più di un secondo. È alquanto importante la partenza che può determinare il risultato finale, cosi come la scelta delle gomme che vanno gestite nell’arco della gara, in Francia ho visto molti piloti terminare la gara a bordo pista.”

Pensi sia penalizzante per il vostro team avere solo due moto della stessa marca in pista?

“Nelle tre gare si sono alternati vari costruttori, per noi la situazione è chiara sin dall’inizio, durante le gare non vedo differenze importanti, l’aver fatto il giro veloce all’ultimo passaggio mi fa pensare che il nostro pacchetto funzioni alquanto bene. Nel team ci limitiamo a condividere i dati, ognuno fa la propria strada e cosi sarebbe anche se vi fossero più team.”

Gara di casa al Mugello il 6 Giugno.

“I saliscendi del Mugello sono qualcosa di unico per un pilota, arrivarci in queste condizioni è ancor più motivante. Non vedo l’ora di scendere in pista, ci sarà il pubblico che darà colore alle colline circostanti, sarà una gara impegnativa perché la pista è difficile e io voglio essere nel gruppo dei protagonisti.”

Come ti prepari in vista dell’appuntamento?

“Corsa a piedi per rilassarmi e un po’ di sana competizione con il kart, non amo troppo il motocross, troppo pericoloso in vista delle gare. Ah dimenticavo il lavoro: questa settimana sarò al Motodromo di Castelletto di Branduzzo per i corsi di guida, sono istruttore e devo cercare di arrotondare il mio stipendio visto che la Moto2 è il mio divertimento.”

JiR

26 maggio 2010

da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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MotoGP – Aleix Espargaro parla del GP di Francia corso a Le Mans

Aleix Espargarò ha ottenuto a Le Mans il suo miglior risultato da quando corre in MotoGP. Il pilota del Team Pramac ha infatti concluso la gara in nona posizione' date=' questo dopo aver disputato una buon qualifica. Nonostante una brutta partenza, il pilota spagnolo è riuscito a riprendere i piloti che lo precedevano e solo un contatto con Aoyama alla terzultima curva, non gli ha permesso di lottare per l’ottava posizione. A lui la parola

“Sono molto felice del risultato finale della gara, è in assoluto il mio miglior risultato in MotoGP, ed è la prima volta che termino la gara tra i primi dieci. Ho avuto fin dal venerdì un ottimo ritmo su questa pista, e non vedo l’ora di correre nuovamente per provare ad ottenere risultati migliori. Peccato per la cattiva partenza, ho perso due posizioni durante il primo giro, non riuscivo ad essere abbastanza veloce e mi sono ritrovato penultimo all’ottavo giro. Ma ho poi avuto modo di trovare il mio ritmo, girando alcuni decimi più veloce dei piloti che mi precedevano. Sono riuscito a ricucire il gap che avevo con i piloti che mi precedevano e mi sono ritrovato nel gruppetto che lottava per l’ottava posizione. Dopo pochi giri ho superato Aoyama e al penultimo giro ho sfruttato un errore di Edwards e ho superato lui e Simoncelli. Peccato che un contatto con Aoyama a tre curve dal traguardo ha dato un po’ di vantaggio a Barberà e non sono riuscito a superarlo per pochissimo. Ho comunque molta fiducia per la prossima gara e spero di migliorare ulteriormente.”

26 maggio 2010

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da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Moto2 – Julian Simon commenta il suo primo podio nella nuova categoria

Julian Simon ha raccolto a Le Mans il suo primo podio nella categoria Moto2. Il pilota spagnolo del Team Aspar' date=' passato dall’italiana RSV alla svizzera Suter proprio alla vigilia della gara francese ha concluso la gara in seconda posizione dietro al connazionale Toni Elias e davanti al nostro Simone Corsi. Per lui una boccata d’ossigeno. A lui la parola.

“Questo podio è stato molto importante perché ho dimostrato a me stesso di poter andar forte e anche che ho una squadra dietro di me che mi dà forza e mi prepara la moto al meglio per la gara. Così sono venuto pronto a tutto, ho lavorato molto bene nei primi giri, alla ricerca di “buchi” per passare diversi piloti. Fortunatamente non sono stati influenzato dalla caduta iniziale. Sapevo che sarebbe stato difficile da superare Toni (Elias), perché aveva un ritmo costante. Sono molto felice di aver realizzato il mio primo podio nella nuova categoria e in sella ad una nuova moto. In ogni caso deve continuare a lavorare, abbiamo abbastanza tempo per rimediare. Devo ringraziare sia il team che gli sponsor che hanno sostenuto questo cambio di moto, una scommessa rischiosa, in questa fase della stagione.”

27 maggio 2010

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da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Moto2 – Test positivi a Misano per Alex De Angelis

Di ritorno dallo sfortunatissimo Gp di Francia' date=' Alex De Angelis ha effettuato una due giorni di test sul tracciato del Misano World Circuit. Martedì e giovedì il pilota dell´RSM Team Scot è sceso in pista con la Force GP210 per fare il punto della situazione e cercare di intraprendere, insieme a tecnici e ingegneri, la strada giusta per la risoluzione dei problemi emersi negli ultimi appuntamenti mondiali.

La sessione più proficua è stata quella di martedì mentre giovedì è arrivata la pioggia permettendo ad Alex di portare a termine solamente pochi giri di pista. I test si sono rivelati molto utili per tracciare la via da intraprendere e le modifiche da apportare alla moto in previsione del Gp d´Italia, in programma dal 4 al 6 giugno sugli affascinanti saliscendi del Mugello.

[b']Alex De Angelis: “Abbiamo girato praticamente solo nella giornata di martedì perché giovedì abbiamo avuto un problema elettrico alla moto che speriamo di risolvere prima del Mugello. A tal proposito, infatti, arriveranno delle parti di un altro costruttore che dovrebbero aiutarci.

A mio parere abbiamo intrapreso la strada giusta decidendo di cambiare totalmente direzione per trovare certezze di affidabilità e prestazione che al momento mancano. I test sono stati positivi, abbiamo provato anche una nuova forcella anteriore che sembra dare qualche risposta più convincente, specialmente dove l´asfalto è un po´ rovinato. Questi due giorni sono serviti per fare il punto della situazione prima del Mugello e per capire dove dobbiamo intervenire al più presto e dove, invece, ci vorrà più tempo per fare bene le cose senza affrettare i tempi.

Mi aspetto finalmente una bella gara perché credo che ora la moto si guidi veramente bene. Se al Mugello le novità daranno i frutti sperati sulla velocità di punta, caratteristica che sul tracciato toscano è fondamentale, sicuramente saremo lì per dire la nostra.”

28 maggio 2010

da F1 - F1grandprix.it

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MotoGP – Hector Barberà felice della sua prima Top Ten

Hector Barbera ha corso una grande gara a Le Mans finendo la corsa francese (la terza della stagione) in ottava posizione. Nonostante una partenza dalla quinta fila' date=' il pilota del Team Aspar ha recuperato in fretta lottando molto bene con gli altri piloti tra cui Aoyama, Espargarò, Simoncelli e Kallio. A lui la parola.

“Sono molto felice e credo che il test post-GP che abbiamo fatto a Jerez è stato molto importante per noi. Abbiamo trovato alcuni aggiustamenti che hanno realmente funzionato. La squadra ha lavorato molto bene in questo weekend, nonostante per un po’ avessimo perso la giusta via, hanno preparato una moto molto buona per la gara. Ero molto dietro in griglia e il mio pensiero è stato solo sorpassare chi era davanti a me, non avevo niente da perdere. Con questa idea in mente, l’obiettivo era quello di godersi la gara, qualcosa che non avevo ancora potuto fare. Ho scoperto presto che le curve a sinistra rappresentavano un problema, le gomme non hanno avuto la possibilità di arrivare alla giusta temperatura in quel lato. Con il passare dei giri il problema è diminuito, anche se quando ho lottato con Aoyama ho perso qualche posizione. Poi ho fatto un’altra rimonta finendo ottavo. Sono molto soddisfatto, perché essere davanti è stata finalmente una bella sensazione. Sono consapevole che la mia eccessiva esuberanza nelle prime due gare mi ha impedito di fare bene, ma l’obiettivo per questa gara è stato quello di non perdere contatto dal gruppo davanti. Ho raggiunto questo e per questo motivo posso essere felice. “

27 maggio 2010

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da F1, news Formula 1, ultime notizie di F1 - F1GrandPrix.it

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MotoGP – Preview Mugello – Jorge Lorenzo: “È il miglior circuito del mondo insieme a Phillip Island”

Jorge Lorenzo arriva al Mugello da leader della classifica mondiale. Il pilota maiorchino del Fiat Yamaha Team ha infatti centrato un secondo posto e due vittorie nelle prime tre gare del 2010. I punti di vantaggio sul team-mate Valentino Rossi sono 9 e sicuramente il Mugello sarà un duro banco di prova. A lui il microfono.

“L’anno scorso il Mugello è stata una delle mie migliori gare! Sono caduto nel giro di riscaldamento' date=' ma per il resto è stato quasi perfetto ed ero molto felice di salire sul podio. Le prove e la gara sono stati sorprendenti perché il tempo continuava a cambiare. Per me il Mugello è il miglior circuito del mondo, insieme a Phillip Island. È un circuito classico con molti alti e bassi e un’atmosfera incredibile. Ho avuto un grande inizio di stagione e ancora una volta il nostro obiettivo sarà quello di essere forti dal primo giorno e salire sul podio.”

1 giugno 2010

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MotoGP – Preview Mugello – Valentino Rossi: “È un posto incredibile' date=' non vedo l’ora di correre”[/size']

Valentino Rossi arriva al Mugello (sua territorio di conquiste, nonché uno dei circuiti preferiti) con l’intenzione di tornare alla vittoria. Il pilota pesarese del Fiat Yamaha Team non vince infatti dalla gara d’esordio in Qatar e quindi sarà ancor più determinato. A seguirlo ci saranno migliaia di tifosi che daranno al nove volte campione del mondo una marcia in più. A lui il microfono

“Dopo un altro riposo spero che la mia spalla sia pienamente recuperata e spero di essere di nuovo al meglio per il Mugello, la mia gara di casa. Abbiamo avuto qualche problema a Le Mans così lavoreremo duro nella prima sessione per assicurarsi di poter fare del nostro meglio. Il Mugello è un posto incredibile per andare in moto, non c’è nessun altro posto come lui al mondo, con tutti i tifosi intorno alle colline e quando si va fuori per il primo giro il “sound” è qualcosa di incredibile. Non vedo l’ora di correre e spero che saremo in buona forma in questo weekend.”

1 giugno 2010

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