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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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applauso a Porta..

Non mi associo all'applauso.

L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, perchè la nostra Costituzione prevede l'obbligatorietà dell'azione penale.

Quindi è giusto che, quando c'è un morto in seguito ad un incidente (su strada normale o sportiva), si apra un fascicolo e chi ha contribuito a causare l'evento (in maniera volontaria o involontaria) sia iscritto nel registro degli indagati.

Poi ci penserà un Giudice a dire: ok, è stata una fatalità.

Lo so che lo si vede sin da subito in questo caso, e che sembra assurdo solo iniziare un'inchiesta.

Ma se così non fosse, si potrebbe decidere per quale morto aprire un'inchiesta e per quale no. Vi lascio immaginare le conseguenze di una cosa del genere... basta pensare al primo ubriaco che uccide qualcuno sulle strisce pedonali o ai fenomeni del sabato sera, o peggio ancora a chi ha amici di amici ... no no no, non deve esserci discrezionalità nel decidere cosa deve essere valutato da un Giudice e cosa no quando succedono queste cose!

Per cui, caro Porta, per me questo giro hai toppato.

 


 

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Moto2 – Shoya Tomizawa' date=' il ricordo della famiglia e del Team[/size']

Di seguito riportiamo lo splendido pensiero della famiglia di Shoya Tomizawa e del suo Team, pensiero che è la fotografia di quello che era nel paddock e nella vita il pilota giapponese scomparso tragicamente domenica 5 settembre sul circuito di Misano.

Shoya Tomizawa è stato uno dei raggi di sole nel paddock e nel suo team. Non ha mai perso l’occasione di dedicare un sorriso o un ‘ciao’ a nessuno di quelli che incontrava. Gli piaceva divertirsi con i suoi colleghi, ma era anche un pilota molto professionale che è stato vivace e completamente concentrato sullo sviluppo della sua moto dopo ogni uscita. Tutti sono rimasti impressionati dal suo talento e dal suo raffinato stile di guida. Ha lavorato duramente per dare il massimo non solo per sé ma per tutti nella sua squadra, che era diventata una seconda famiglia con cui ha trascorso la maggior parte del suo tempo libero tra le corse.

Non abbiamo solo perso un pilota di talento, abbiamo perso un amico e un figlio che irradiava la gioia di vivere e di trasmettere una buona sensazione a tutti quelli intorno a lui. Questo rimarrà sempre nei nostri ricordi.

Scriviamo queste righe come un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno inviato messaggi di cordoglio in queste ultime ore. Attraverso questi messaggi abbiamo ottenuto una grande sensazione di calore. Tale grande sostegno dimostra che Shoya non era solo apprezzato dalla sua famiglia e dagli amici, ma da molti di più.

Senza Shoya nulla sarà come prima, ma grazie alla sua passione per lo sport e all’incoraggiamento della sua famiglia, il team Technomag-CIP continuerà la sua avventura e le sfide in Moto2.

I suoi genitori ci chiedono di mantenere il suo sorriso ed il suo sguardo malizioso nella nostra memoria, e ricordare che egli è morto facendo quello che amava.

Cordialmente,

Genitori, team, CIP and Technomag

10 settembre 2010

da MotoGrandPrix.it – Notizie sul Motomondiale – MotoGP, Moto2, 250, 125

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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MotoGP – Valentino Rossi in pista questa settimana ad Aragon

Il prossimo circuito del motomondiale 2010 è un circuito nuovo per tutti e questa volta a scoprirlo con una moto di serie sarà Valentino Rossi. Il centauro pesarese girerà sul circuito Motorland Aragon questa settimana così come hanno fatto molti piloti della MotoGP e delle altre categorie. Insieme a Rossi dovrebbe girare anche Andrea Dovizioso mentre Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, i piloti Suzuki, Alvaro Bautista e Loris Capirossi, Mika Kallio, Aleix Espargarò, Randy de Puniet, Hector Barbera e Nicky Hayden hanno già effettuato il loro “test”.

7 settembre 2010

MotoGP – Ecco Valentino Rossi in pista ad Aragon

Valentino Rossi ha girato con una Yamaha R1 sul circuito Motorland Aragon' date=' prossimo appuntamento del motomondiale 2010. Il nove volte campione del mondo che non può utilizzare la moto della MotoGP in quanto vietato dai regolamenti è sceso in pista con una moto blu e il numero 46 giallo (come potete vedere dalla foto). Poco prima avevano girato con una Honda CBR 1000 Andrea Dovizioso e Hiroshi Aoyama. In pista anche Kev Coghlan che parteciperà al Gran premio come Wild Card. Ecco i commenti di Rossi e Dovizioso sul circuito.

“La pista è molto veloce – ha detto [b']Valentino Rossi – ci sono molte curve complicate ma divertenti, soprattutto l’ingresso della curva 16.”

“È una pista dove ci saranno molti sorpassi – ha aggiunto Andrea Dovizioso – sarà una gara molto combattuta.”

9 settembre 2010

da MotoGrandPrix.it – Notizie sul Motomondiale – MotoGP, Moto2, 250, 125

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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MotoGP: conferenza-incontro di Ben Spies a Milano (1° Parte).

12 settembre 2010

Il “nuovo” acquisto del team Fiat Yamaha Ben Spies, promosso alla squadra ufficiale dei tre diapason dopo una stagione (non ancora terminata) nella compagine satellite Tech 3, ha incontrato i tifosi ed i giornalisti presso lo store Unionbike di Milano. L’evento, organizzato da HJC Italia (azienda koreana che supporta e sponsorizza il pilota statunitense), è stata un’occasione per i fan di poter fare la conoscenza della oramai non più rivelazione del motociclismo internazionale.

“Texas Terror” ha dato ampio spazio a coloro che sono accorsi per vederlo, diviso tra autografi e foto, e si è anche concesso ad una corposa conferenza stampa per l’occasione, rispondendo dettagliatamente alle domande che gli sono state poste. BIKEracing.it ha deciso di riportarvi a seguito i punti salienti.

Riguardo al segreto della sua competitività in MotoGP e ad una valutazione della stagione

“[...] Sono venuto in MotoGP con mente aperta, riguardo a ciò che avrei dovuto imparare e a ciò che avrei dovuto cambiare, e semplicemente fare le cose in modo differente.”

“All’inizio pensavo che il rimanere costanti e stare nella top 8 mi avrebbe reso felice. Non avrei mai pensato di ottenere il podio, ero convinto di poter ottenere dei risultati da top 5 ma alla fine ci siamo riusciti, due volte: la prima è stata bella, però in un week-end strano e inoltre Valentino era assente.

Invece ad Indianapolis tutti i piloti erano in pista, ho ottenuto un secondo posto con margine e quindi credo che ci siamo meritati più quest’ultimo. Considerando poi la sesta posizione in classifica, posso dire di aver fatto sinora ciò che non pensavo sarei stato in grado di fare. Ora voglio continuare ad imparare, andare a podio e magari vincere una gara, ma niente è scontato. Vorrei rimanere costantemente nella top 8 e finire bene la stagione.”

Si aspettava di trovare una sella libera nel team ufficiale già per il 2011?

“[...]Nel momento in cui ho firmato il contratto, non pensavo che entrambi i piloti sarebbero rimasti al termine della stagione. Quindi avevo la speranza che un posto sarebbe rimasto aperto. Ed inoltre, ho dovuto mostrate che me la meritavo quella nuova collocazione. Il fatto che il contratto fosse con Yamaha e non con Tech 3 ha reso le cose più facili, ma dovevo essere veloce abbastanza per ottenere la promozione[...]“

Riguardo al cambiamento di stile di guida da Superbike a MotoGP, se è completato o c’è ancora qualcosa da modificare

“Non ho fatto la progressione completa. Sicuramente ho ancora da imparare, ma i dati mostrano che diversi cambiamenti li ho fatti. Devo cercare di modificarlo ancora, ma stando attento a non perdere alcuni punti forti che ho, soprattutto in staccata. Devo quindi essere accorto, anche perché nel 2012 si tornerà alle 1000cc e quindi la moto tornerà ad essere di nuovo simile ad una Superbike. Quindi l’importante è trovare l’equilibrio, per poter poi essere veloce anche in futuro: questo è il mio obiettivo.”

Riguardo all’alta attenzione verso i suoi risultati, se questo derivasse dal fatto di essere americano

“Penso che l’attenzione derivasse dal fatto che arrivassi dalla World Superbike. Per come la vedo io, mi aspettavo che le attenzioni maggiori sarebbero state rivolte ai campioni 250 approdati in MotoGP quest’anno. La 800cc è molto più simile ad una 250 che ad una 1000, loro conoscevano già i circuiti e avevano già questo stile di vita, e sono stati anche loro campioni del mondo. Pensavo che questi due (Marco Simoncelli e Hiroshi Aoyama, ndr) sarebbero stati molto più sotto pressione, invece a me è parso che le aspettative fossero più concentrate su di me. Non mi dà fastidio, è una buona situazione [...]“

Valerio Piccini

Fonte: www.bikeracing.it

Modificato da EC2277
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MotoGP: conferenza-incontro di Ben Spies a Milano (2° Parte).

13 settembre 2010

In questa seconda parte di conferenza stampa, Ben Spies deve affrontare degli argomenti abbastanza “impegnativi”: il punto di domanda relativo al suo futuro rapporto con Jorge Lorenzo, suo prossimo compagno di squadra, che molti già prevedono non sarà così idilliaco. La questione relativa a quale sia il pilota che lo ha sorpreso di più quest’anno e le voci di un cambio di trattamento da parte di Yamaha già da dalla stagione in corso, ad ufficializzazione avvenuta. “Elbowz” ha anche però trovato il tempo di ironizzare sul suo rapporto con Kevin Schwantz e sul fatto che in America sia tutt’altro che famoso.

Su che rapporto pensa che avrà con Jorge Lorenzo il prossimo anno, viste le differenze con il suo attuale compagno di squadra e il rapporto avuto con Mladin ai tempi della AMA?

“[...] Lorenzo è il pilota migliore ora come ora. Con il compagno di squadra di quest’anno è andata benissimo, siamo entrambi texani e ci conosciamo da parecchio tempo. Nei giorni in cui ero più veloce io, mi aiutava a migliorare ulteriormente, mentre le volte in cui era più veloce di me ha sempre cercato di aiutarmi. Ha aiutato anche il fatto che siamo di due generazioni diverse, lui è più vecchio di me. Con Jorge Lorenzo sarà più o meno la stessa cosa: ovviamente non saremo così vicini, ma comunque ci parliamo già. Penso che Jorge sia una bella persona, io cercherò di imparare il più possibile. Non credo ci sarà alcun tipo di problema, ho rispetto per lui, ho avuto tanti tipi diversi di compagni di squadra in passato, e credo sarà divertente. Il modo in cui si comporterà con me, non mi creerà fastidio, sia che ci parleremo piuttosto che il contrario. Ovviamente mi piace pensare che ci sarà cooperazione, e penso che andrà così. [...]“

Quale pilota lo ha sorpreso di più quest’anno?

“Jorge (Lorenzo), ora come ora. Ovviamente Valentino è sempre Valentino, ha vinto tutto. Però c’è sempre qualcosa tipo “cambio della guardia” ogni 5-10 anni. Casey è uno dei migliori talenti allo stato “puro”, però Jorge è stato capace di mettere tutto assieme, è in testa al campionato. Prima di queste due ultime gare, e delle performance di Dani (Pedrosa), Lorenzo è sembrato che guidasse con un braccio solo. Sicuramente ha sempre dato il 100%, ma a guardarlo da fuori pare che non ci abbia neanche voluto provare. Ora come ora, è lui l’uomo da battere. Sono tutti differenti: Casey (Stoner) ha una smisurata quantità di talento e Valentino è capace di fare ogni cosa, Dani è uno che se gli lasci due secondi ad inizio gara non lo rivedi più.”

Alcune voci hanno insinuato che dopo l’ufficializzazione del passaggio nel team interno, fosse cambiato qualcosa a livello di trattamento da parte di Yamaha. Questa è la sua replica:

“Niente è cambiato da allora. A Laguna Seca io e Colin abbiamo ricevuto un aggiornamento di motore, che era… piccolo (ride, ndr). Lo abbiamo avuto entrambi, e da lì in poi non abbiamo ricevuto più nulla. In Yamaha sanno che bisogna tirare fuori un po’ più di potenza dalla moto, ma se si vanno a vedere le velocità di Indianapolis, Brno e Misano, le nostre moto erano le più lente in assoluto del lotto. Già da lì si può vedere che la moto non è cambiata!”

Se la sua popolarità è cresciuta negli Stati Uniti, nonostante la MotoGP non sia famosa come in Europa

“Ah per me non è cambiato nulla negli Stati Uniti, neanche quando ero in World Superbike. In America non è uno sport così importante, ovviamente però c’è un maggior numero di gente che mi conosce, tipo gli amici o gente del genere. Se qualcuno quando torna a casa, una volta alla settimana quando ad esempio vado al ristorante mi riconosce, mi sorprendo. Sarà tipo una persona su trenta in un ristorante che mi fissa, perché mi ha riconosciuto. E’ una cosa che mi piace, il poter tornare a casa e – certo, mi piacciono i fan e tutto il resto, come in Europa – sapere di poter andare in giro senza che nessuno sappia chi sei [...] Il motivo per cui vorrei che mi riconoscessero, è solo per aiutare la MotoGP a crescere di popolarità lì, sicuramente non per me stesso.”

Come si sente Ben Spies ad essere l’americano numero 1 al momento nel motociclismo su pista?

“Non ci avevo mai pensato. In effetti, posso dire che in questo momento è vero, ma può essere che in sei mesi o un anno non lo sia più. E’ davvero bello pensarci, considerato dove sarò l’anno prossimo. Non per il fatto di essere in MotoGP – ci sono tanti piloti il cui sogno è di andare in MotoGP – ma il sapere di essere in una squadra come Yamaha, che ha a disposizione due selle e può scegliere chiunque voglia al mondo, e uno di questi due sono io: questa è davvero una gran cosa. E’ abbastanza figo pensarlo anche nella maniera in cui l’hai messo tu, ma ora preferisco non pensare di essere il pilota “top” in America, ma che sono sesto in classifica e che devo essere veloce. Però sì, direi che per un giorno posso pensarla così”.

Il rapporto professionale e personale che lo lega a Kevin Schwantz, e come questo sia cambiato nel tempo (domanda posta da un fan belga, il quale ha guidato fino a Milano per assistere all’evento):

“A livello personale, io e Kevin andiamo d’accordo e ci vediamo spesso, nonostante i nostri punti di vista siano leggermente diversi – penso che, ora che è cinquantenne, siamo più o meno arrivati allo stesso livello – è sempre stato un po’ “selvaggio”, sapete. Se lo avessi incontrato quando avevo 8-9 anni avrei esitato e sarei stato imbarazzato, ora se vedo che fa lo stupido, glielo dico. Il nostro rapporto col tempo è diventato una grande amicizia. Lui non mi ha mai detto come si fa ad andare forte in sella ad una moto.

Ha sempre creduto in me e creduto in ciò che dicevo: se la moto aveva un problema qui, piuttosto che lì, e questo mi ha dato molta fiducia. [...] Solo il potere avere una persona di questo calibro con cui poter parlare, e sapere che è convinto che ciò gli dici è vero, che ripone fiducia in te, ti può dare davvero tanto.”

Valerio Piccini

Fonte: www.bikeracing.it

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Rossi: "A fine stagione mi opero"

"La spalla mi fa male, troppo male"

La gamba è praticamente a posto, ma la spalla destra infortunata in primavera dà ancora problemi a Valentino Rossi. Per questo il pesarese ha deciso di operarsi a fine stagione. "La spalla mi fa male, troppo male e quindi a fine stagione mi opero", ha detto parlando, lontano dai taccuini, con Giacomo Agostini a un evento promozionale al Mugello. Una decisione sofferta, ma ormai inevitabile per arrivare al top della forma nel 2011.

Certo, Rossi ne avrebbe fatto volentieri a meno, anche perché la nuova avventura in sella alla Ducati necessita che il nove volte campione del mondo possa sfruttare al massimo i pochi giorni di prova concessi dal regolamento della MotoGP. Giorni che potrebbero essere ancora di meno se la Yamaha deciderà, come sembra finora, di non concedergli la possibilità di salire sulla Desmosedici ex Stoner prima della fine dell'anno, ovvero prima della scadenza del contratto.

Forse anche per questo Valentino ha messo in programma l'intervento subito dopo la fine del campionato. Sperando magari di rinviarlo a dicembre dopo aver fatto i test di Valencia e Jerez con la sua nuova amata.

14 settembre 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Moto2 – La salma di Shoya Tomizawa torna in Giappone

La salma di Shoya Tomizawa torna finalmente in Giappone dopo essere stata a disposizione della magistratura italiana per i rilievi del caso. Lo sfortunato pilota torna quindi in madre patria' date=' dove questa settimana sono previsti i funerali.

I genitori del pilota della Moto2 così come riportato da Motocuatro.com sono stati in Italia e dopo essere stati all’ospedale di Riccione (sempre assistiti da personale del Team Technomag -CIP) hanno voluto anche visitare il luogo del terribile incidente sul circuito di Misano Adriatico. Riguardo ai funerali non è stato ancora deciso se saranno in forma pubblica o privata.

13 settembre 2010

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Mike Leitner, capotecnico di Dani Pedrosa: “La classe Moto2 è una follia”

Mike Leitner, capotecnico di Dani Pedrosa nel Team Honda Repsol MotoGP, si scaglia contro la politica commerciale in relazione alla morte di Shoya Tomizawa, pilota giapponese deceduto domenica 5 settembre sul circuito di Misano Adriatico durante la gara della Moto2. Ecco le sue parole.

“È terribile quello che è successo a Misano – ha detto Leitner così come riportato da Motorsport Aktuell – Quando avvengono 15 cadute in una corsa prima o poi doveva succedere. La classe Moto2 è una follia. In contrasto con la Formula 1 qui si guarda solo l’aspetto commerciale. La sicurezza dei piloti è trascurata. Nonostante le molte cadute nessuno ha mai reagito con voce ‘grossa’.”

13 settembre 2010

da MotoGrandPrix.it – Notizie sul Motomondiale – MotoGP, Moto2, 250, 125

Modificato da Navarre75

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MotoGP – Preview Aragon – Jorge Lorenzo: “Terza gara in Spagna' date=' sono emozionato”[/size']

Jorge Lorenzo, pilota spagnolo del Team Fiat Yamaha, nonchè leader della classifica iridata si appresta a disputare il terzo GP di casa sul circuito Motorland Aragon. Il maiorchino punta sempre al podio e vorrebbe dedicare un eventuale vittoria al povero Shoya Tomizawa, scomparso tragicamente lo scorso 5 maggio durante la gara della Moto2 a Misano.

“È la nostra terza gara in Spagna, ma la prima volta ad Aragon e sono emozionato. Ho provato il mese scorso ed è una pista incredibile. La prima curva mi ricorda la Turchia e c’è un sacco di saliscendi, è un posto divertente. Vorrei fare una grande gara e dedicarla a Tomizawa. Spero che arrivino un sacco di persone, ma soprattutto il mio fan club, perché penso che sarà un buon fine settimana. Il mio obiettivo è salire di nuovo sul podio e spingere più forte che posso. Siamo pronti per iniziare a lavorare.”

14 settembre 2010

MotoGP – Preview Aragon – Valentino Rossi: “Punto al podio”

Valentino Rossi arriva ad Aragon, un circuito nuovo per tutti per puntare al podio. Dopo il triste week-end di Misano dove Shoya Tomizawa ha trovato la morte, il circus del motomondiale spera di poter avere un buon fine settimana in memoria del povero pilota giapponese deceduto lo scorso 5 settembre sul tracciato della Riviera Adriatica. Ecco le parole di Rossi.

“La settimana scorsa ho guidato una R1 e la pista mi piace molto. È piuttosto complicata ma è anche tanto divertente, è veloce, quindi penso che sarà un test vero e proprio. Penso che il miglior punto è l’ingresso alla curva 16 e non vedo l’ora di guidare la mia M1. Misano è stato un weekend molto triste per il nostro sport, ma ora non vediamo l’ora di correre di nuovo e speriamo in un buon weekend per tutti in memoria di Tomizawa. Mi sento più forte e più in forma ogni giorno, così punto al podio anche questa volta.”

14 settembre 2010

MotoGP – Preview Aragon – Dani Pedrosa: “Non vedo l’ora di scendere in pista”

Dani Pedrosa arriva alla terza gara di casa dopo due vittorie consecutive e in un momento di grande forma. Il pilota del Team Honda Repsol non vede quindi l’ora di scendere in pista in un circuito “diverso” dagli altri e che sembra molto divertente. A lui la parola.

“Non vedo l’ora di arrivare a MotorLand Aragon e provare la nuova pista sulla RC212V. Ho fatto qualche giro nel mese di luglio con una CBR1000RR da strada e mi è piaciuto molto il layout. Mi piace il circuito. È molto diverso da quelli cui siamo abituati a correre nel campionato MotoGP, e quindi sarà davvero interessante questo fine settimana. Il circuito combina curve veloci e lente che sono molto tecniche e l’ultima sezione e l’arrivo saranno sorprendenti. Ci sono anche alcune curve cieche in cui è necessario cercare riferimenti al di fuori della pista. È sempre molto bello correre in Spagna e posso immaginare che l’atmosfera sarà incredibile, non vedo l’ora di regalare nuove soddisfazioni ai tifosi spagnoli. Io e la squadra arriviamo in un grande momento grazie al grande lavoro che abbiamo fatto e ai nostri buoni risultati delle ultime gare. Sarà una sfida per tutti questo weekend, e dobbiamo sfruttare al meglio le sessioni di prove. In questo settore abbiamo migliorato molto nella seconda parte della stagione. La nostra moto ha funzionato bene su piste molto diverse, quindi spero che possiamo fare un buon lavoro anche qui. Sono davvero impaziente di correre questo Gran Premio.”

14 settembre 2010

MotoGP – Preview Aragon – Andrea Dovizioso fiducioso sul week-end di gara

Andrea Dovizioso così come i suoi colleghi della MotoGP arriva su un circuito nuovo che sembra molto interessante. Stiamo parlando del Motorland Aragon, in Spagna dove domenica si disputerà la tredicesima tappa del motomondiale 2010. Il pilota forlivese spera di poter cogliere un buon risultato. A lui il microfono.

“Fa sempre piacere correre su una pista nuova in cui non si ha una conoscenza preventiva e tutti possiamo iniziare da zero, quindi guardo con fiducia a questo weekend di gara. Ho avuto la possibilità di fare alcuni giri su una CBR1000RR la settimana scorsa, è stato molto divertente per imparare il layout di base e di avere alcune idee sulla messa a punto per la RC212V il Venerdì. In realtà era la prima volta per me con una moto da strada in pista e mi sono divertito. La pista è veramente bello, ha un sacco di cambi di pendenza e molte zone dove si arriva in frenata dentro la curva, quindi ci sono molti punti un cui sarà possibile sorpassare. Proprio per questo credo che vedremo una gara molto buona. Per noi è importante avere una idea del circuito per darci un vantaggio con il set-up della RC212V. Siamo molto determinati a segnare un buon risultato. A Misano e in gare precedenti siamo stati veloci e vicino ai primi ma ora abbiamo bisogno di fare l’ultimo passo e fare un buon risultato. Questo è l’obiettivo per il weekend.”

14 settembre 2010

da MotoGrandPrix.it – Notizie sul Motomondiale – MotoGP, Moto2, 250, 125

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MotoGP – Preview Aragon – Casey Stoner è ottimista

Casey Stoner arriva ad Aragon (pista nuova per tutti e tredicesimo appuntamento del motomondiale 2010) con la consapevolezza di non aver brillato nelle ultime due gare. Proprio per questo e perchè tutti ripartiranno da zero il prossimo pilota del Team Honda HRC è abbastanza ottimista anche se resta con i piedi per terra. A lui la parola.

“Sono contento di andare ad Aragon. Le ultime due gare per noi sono state difficili e correre su una pista nuova è sicuramente stimolante. Affronteremo il fine settimana con spirito ottimista' date=' sperando che la pista sia bella e adatta alla Ducati, ma cercando anche di essere realisti sul fatto che dobbiamo impegnarci per trovare qualcosa di extra. Il team e tutti i tecnici stanno facendo un lavoro fantastico quindi si tratta solo di scavare più a fondo e pensare a qualcosa di nuovo per cercare di migliorare il feeling con la moto, per farla curvare meglio e per trovare più “grip. E soprattutto vogliamo superare questi due ultimi fine settimana.”

15 settembre 2010

[/quote']

MotoGP – Preview Aragon – Nicky Hayden: “Cercheremo di essere competitivi”

Nicky Hayden, pilota statunitense e prossimo compagno di squadra di Valentino Rossi per i prossimi due anni alla Ducati guarda avanti al prossimo appuntamento del motomondiale 2010 che si terrà ad Aragon (terzo appuntamento spagnolo dopo Jerez e Barcellona) cercando di dimenticare il tristissimo week-end di Misano dove nella gara della Moto2 ha perso la vita il giovane Shoya Tomizawa. Il circus va quindi avanti e si prepara ad una nuova sfida. Ecco le parole di Hayden.

“Misano è stato un Gran Premio durissimo per tutti, uno che speriamo non si ripeta mai più, ma siamo piloti e andiamo avanti a fare quello che amiamo, quindi adesso ci prepareremo per Aragon cercando di tornare davanti e di essere competitivi. È sempre bello correre su una pista nuova, è una cosa eccitante per noi piloti ma anche per le squadre e per chiunque lavori nel paddock. Preparare l’assetto della moto è una sfida, soprattutto per quanto riguarda cambio e sospensioni. Si comincia da zero, senza dati ed è una cosa che mi carica molto. Aragon è piena di saliscendi e molto divertente, il mio polso è al 100% quindi non vedo l’ora di tornare in sella alla mia moto e di rimettermi al lavoro con la mia squadra.”

15 settembre 2010

MotoGP – Preview Aragon – Melandri e Simoncelli pronti ad una nuova sfida

Dal nuovo circuito di Aragon, posizionato al centro del quadrilatero Saragozza, Barcellona, Tarragona, Valencia prende il via l'ultima parte del Mondiale Motogp con sei gare in otto settimane. Un vero e proprio “tour de force” che porterà il paddock in giro per il mondo per terminare con il gran finale di Valencia il 7 novembre. “Motorland Aragon” è un progetto nato dall'entusiasmo della comunità di Alcaniz e nel ricordo del mitico circuito urbano della stessa città. Con l’obiettivo di continuare questa tradizione sportiva nasce l'idea di costruire una nuova città motoristica, un complesso multifunzionale dedicato alla tecnologia, allo sport ed alla cultura del motore. Motorland Aragon è stato costruito su un'area di 3.500.000 m2, distante 5 chilometri dalla città di Alcaniz e a poco più di 100 chilometri dal capoluogo della Comunità Autonoma d’Aragona, Saragozza. Il complesso è stato inaugurato nel settembre del 2009 ed il circuito disegnato dal Tedesco Herman Tilke con la collaborazione del pilota di Formula 1 Pedro de la Rosa è modulabile per diverse discipline motoristiche. Il tracciato è stato definito da molti piloti veloce, dalle curve complesse ma estremamente divertenti. Ad Aragon, dove si tornerà al passato con un turno di prove anche il venerdì mattina, i piloti del Team San Carlo Honda Gresini sono alla ricerca di un risultato di prestigio che, in questa stagione, manca ancora all'appello e che con grande determinazione dovranno trovarlo nelle restanti sei gare dell'anno.

Marco Melandri “Ho un grande desiderio di riscattare e cancellare il brutto fine settimana di Misano. Tutto è iniziato nel peggiore di modi già dal giovedì quando, nel corso dell'evento DediKato insieme a Capirossi ho cercato di animare la serata ma non è andata come avrei voluto e forse sono stato frainteso. Mi è dispiaciuto molto! Poi è arrivata la gara della domenica della Moto2 con il terribile incidente di Tomizawa proprio nella curva dove nel 2007 ebbi un brutto incidente. Sono rimasto terribilmente scosso perché io avevo sollevato a suo tempo delle perplessità sull'erba sintetica troppo a contatto con il cordolo ma non sono stato ascoltato. Giovedì nel corso della Safety Commission lo farò presente. “Dulcis in fundo” una mia gara da dimenticare nel corso della quale si è evidenziato ancora una volta la mia mancanza di feeling con la moto. In ogni caso, dopo la Moto2, ogni emozione sportiva è stata rimossa in me. Ad Aragon vorrei sfruttare ogni minuto delle prove per ritrovare il feeling che avevo trovato a Silverstone prima della caduta. Non mi aspetto magie rispetto alle gare precedenti ma farò tutto il possibile per fare una bella gara. ”

Marco Simoncelli “Subito dopo la gara di Misano sono rimasto rimasto estremamente colpito dal tragico incidente di Tomizawa e non sono riuscito minimamente a riflettere sul mio risultato. In questa settimana ho avuto modo di ripensarci e sono dispiaciuto per l'errore che ha compromesso il risultato finale. Peccato perché stavo andando bene, ero subito dietro i primi cinque ed avevo un buon vantaggio su Edwards. Avrei potuto portare a casa un buon risultato e fino a quel punto ero soddisfatto. Poi un banale errore ha mandato tutto all'aria. Peccato! Cercherò di rifarmi ad Aragon dove ci sarà un turno di prove in più e dove ripartiremo dall'assetto base di Misano che andava meglio e con il quale abbiamo trovato una certa confidenza. Qualcuno ha già fatto qualche giro su questo nuovo tracciato e Valentino Rossi mi ha detto che la pista è molto bella, con curve veloci e divertenti saliscendi, l'opposto di Misano. Insomma dovrei trovarmi a mio agio e pertanto sono fiducioso di poter fare una bella gara. ”

Fausto Gresini “Aragon sarà una pista nuova per tutti e quindi andremo alla scoperta di questo tracciato potendo usufruire di un turno di prove in più il venerdì mattina come in passato. A Misano abbiamo raccolto poco con entrambi i piloti. Purtroppo se devo fare un bilancio dopo due terzi di stagione devo dire che i riscontri non sono certo positivi e comunque sono decisamente inferiori alle aspettative della vigilia. Melandri ha avuto non poche difficoltà a trovare il feeling con la RC212V e quando, a Silverstone, sembrava che lo avesse trovato è caduto senza poter dar continuità alla confidenza raggiunta con la sua moto. Simoncelli da parte sua ha avuto una costante progressione mettendo più volte in mostra le sue potenzialità ma purtroppo gli è mancato quell'acuto importante e significativo che gli avrebbe fatto fare il salto di qualità. Entrambi i piloti, da Laguna Seca, hanno inoltre riscontrato alcune difficoltà nella gestione della nuova elettronica arrivata proprio negli Stati Uniti. Ad Aragon il turno di prove in più potrebbe aiutare a trovare le giuste soluzioni per interpretare e sfruttare le grandi potenzialità di questa nuova e fondamentale componente tecnica. Mancano sei gare alla fine del Campionato ed insieme ai piloti ci impegneremo al massimo per riuscire ad ottenere quei risultati che al momento ci sono sfuggiti. ”

Gresini Racing

15 settembre 2010

MotoGP – Preview Aragon – Capirossi salta la gara a causa dell’infortunio di Misano

Loris Capirossi non parteciperà al Gp d’Aragon, tredicesima prova del motomondiale 2010. Il pilota della Suzuki soffre ancora i postumi della caduta di Misano (fu centrato da Nicky Hayden alla prima curva) e non vuole compromettere le tre gare extra-europee che si disputeranno tutte il mese prossimo. A lui la parola.

“Sono estremamente deluso di non poter correre ad Aragon, ma il chirurgo mi ha detto di far riposare la mano per un’altra settimana. Sento ancora un po’ di dolore e sto andando in ospedale ogni giorno per avere la ferita pulita. Potrei anche essere in grado di guidare ma non voglio compromettere la mia presenza a Motegi, quindi è meglio stare a casa. Auguro ad Álvaro (Bautista) tutto il meglio per il weekend e speriamo che potrà ottenere un buon risultato per noi, ne abbiamo certamente bisogno. Tornerò in pista per le tre gare del mese prossimo e cercherò di ottenere dei buoni risultati su circuiti dove so che possiamo andare bene.”

14 settembre 2010

da MotoGrandPrix.it – Notizie sul Motomondiale – MotoGP, Moto2, 250, 125

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