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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Pochi' date=' ma ottimi[/size']

di Giorgio Terruzzi.

Ci siamo. Comincia al buio del Qatar il motomondiale 2010 e comincia bene. Questo possiamo dire prima della prima. Perchè Valentino Rossi non flette, non molla, guai, alla faccia di chi conta i titoli, 9, e gli anni, 31. Perché Stoner si è passato addosso il fabello mobili ed è lustro come serve a uno che vuole legnare tutti. Perchè Pedrosa, Dovizioso, Lorenzo sono tutti, anche loro, campioni del mondo e campioni dentro, chissenefrega, adesso, se le loro telemetrie, le loro molle, le loro moto sono all’altezza del talento di chi le guida. Perché c’è un ragazzo, Ben Spies, campione del mondo pure lui, che ha il fisico e la voglia di fare il colpo. Perché sullo schieramento della MotoGp i campioni del mondo sono 13, altro che balle, altro che pulci fatte ad un campionato gonfio, in realtà, di talenti, di gente che ci prova, ci proverà, costi quel che costi. Non tutti sembrano, al momento pronti per farla fuori alla gara uno.

Ma siccome c’è qualcuno che mette in dubbio il tasso - classe, ne approfittiamo per ricordare con chi abbiamo, avete, avremo a che fare. Magari non sono moltissime le moto in pista. Ma quelle che ci sono hanno sopra una masnada di fenomeni. Per cominciare, va bene così. Buon Mondiale, ragazzi!

8 aprile 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Polo Nord e Polo Sud

di Guido Meda.

Rossi ha vinto' date=' da solo. Senza Stoner, autosteso. Ecco fatto, ecco vanificati un bel po’ di discorsetti dotti fatti ed elargiti alla platea. Stoner qui non si prende, a Rossi non resta che la chance di stargli addosso nei primi giri per convertire la corsa da qualcosa di tecnico a qualcosa di umano. Sì sì, ciao. Se Stoner fosse rimasto in piedi avremmo sbagliato comunque.

Che l’obiettivo di Rossi fosse fare qualche punto solido ci stava, ma così ha esagerato. Senza nemmeno dover faticare, che tanto Stoner si è eliminato da solo e forse è ora che ci pensi un po’ su.

Perché va bene avere il proprio carattere, avere il proprio stile, ma siccome per vincere il mondiale bisogna mettere una gara sull’altra , buttarle via così è un delitto. Grave per le modalità.

Le cadute di Stoner, che da quando guida la Ducati per la verità non sono tante, avvengono sempre perché perde l’anteriore. Il siginificato è lì da vedere: entra in curva troppo forte.

C’era una necessità di fare un giro che fosse il record dei record quando la gara era in mano che non gliela toglieva nessuno? No, non ce n’era alcuna.

Vaglielo a spiegare a lui che è fatto così. È fatto così sì, ma un po’ dovrebbe cambiare. Magari ispirarsi un po’ all’altro, a Rossi, che forse non sarà il più veloce in assoluto ora che c’è Stoner, ma è senza dubbio sempre il più lucido, il più maturo, quello che sa mettere meglio a frutto la prorpia esperienza. Cos’altro deve dimostrare? E’ chiaro, non ha fatto una gran fatica, essendo quello che dopo Stoner era messo meglio. Il problema è essere lì, protagonista di una consapevolezza che solo in rari casi della vita ti può portare fuori dal limite. Stavolta no. Ecco, la consapevolezza, è quella che uno, Rossi, possiede in misura totale, e che Stoner rifiuta di avere nella quantità che gli servirebbe. Tu puoi avere tutto il talento della terra, ma se non ci metti del buonsenso, della consapevolezza, la musata in terra è lì pronta a fregarti senza lasciarti nemmeno un interlocutore con cui prendertela che non sia te stesso. Per Valentino, va detto, sembra che gli anni non passino. È bestiale come controlla la leadership, come allunga se un Dovizioso arriva a svegliarlo. Nel dopo gara Stoner per la verità è molto carino e disponibile a spiegarti del suo piccolo enormissimo errore. Sarebbe mica meglio - per lui medesimo si intende - uno Stoner incazzato nero e consapevole che ha buttato 25 punti?

Gli va bene che la Ducati di ora, con quell’Hayden visto qui in Qatar, è una moto che sarà per tutti una meravigliosa bega da affrontare. Con consapevolezza però. Quella che al Polo Nord hanno, che al Polo Sud stanno ancora cercando.

12 aprile 2010

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da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Speravo lo facessero arrivare nel "parco chiuso" sulla casella numero UNO con lo scooter..... :lol: :lol:

Pure io, ma solo perché non c'era abbastanza spazio per il camioncino! :lol: :lol: :lol:

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Moto2 – Toni Elias' date=' Vladimir Ivanov e Fausto Gresini parlano della gara di Losail[/size']

Non ci sono parole per descrivere il fantastico quarto posto conquistato da Toni Elias nel primo Gran Premio della storia della Moto2. Dopo dieci giorni di sofferenze e di alti e bassi psicologici dovuti al doppio intervento chirurgico subito il 30 di Marzo il pilota del Team Gresini ha fortemente voluto essere della partita e cercare di portare a casa un risultato che ha dell’impresa. E’ arrivato in Qatar con poche speranze di correre ma ha stretto i denti ed è riuscito a scendere in pista, a centrare una mitica pole position ed a restare in lotta per la vittoria finale fin che gli hanno retto le forze. Meglio di così non poteva fare, adesso può tornare a casa felice e contento e pensare a recuperare le forze per il prossimo Gran Premio del Giappone. Esordio suggestivo per il russo Vladimir Ivanov, una prima assoluta che lo rende felice e fiducioso per il suo futuro in Moto2.

Toni Elias (4°) “Sono molto stanco ma contento di aver preso punti importanti con questo mio quarto posto. Penso e credo che non potevo chiedere di più a me stesso e sono anche soddisfatto di avere terminato la gara perché ho rischiato di cadere più volte a causa della condotta aggressiva di alcuni piloti. Nel corso di tutto il week end ci sono stati momenti in cui pensavo che non avrei potuto farcela poi la pole position di ieri mi ha dato la forza di affrontare la gara con un altro spirito e sono terminato quarto un risultato che va ben oltre le aspettative della vigilia. Tutta la gara è stata molto dura ma in particolare quando, verso la fine, le gomme hanno iniziato a perdere consistenza, non erano più prestanti ed io facevo fatica a controllare la moto perché non avevo la forza di spostarmi per gestire meglio il calo delle gomme. Fin che ho potuto ho resistito poi nel finale ho stretto i denti ed ho recuperato una posizione importante. Sono “cansado” affaticato ma contento molto contento. ”

Vladimir Ivanov (26°) “Sono felice perché ho finito la gara e per me è stata una grande ed importante esperienza perché il livello del campionato è completamente diverso da quelli ai quali ho partecipato precedentemente. Mi dispiace un po’ di aver fatto una brutta partenza ma nella seconda parte della gara ho iniziato a prendere il ritmo e mi sono divertito. Ho acquisito altra esperienza e ne farò tesoro per le prossime gare. ”

Fausto Gresini “Non posso che essere felice per questa gara che era partita decisamente in salita ieri c’eravamo un po’ illusi per la pole position ma sapevamo che oggi la gara sarebbe stata difficilissima. Ma bisogna considerare che prima di venire in Qatar non sapevamo nemmeno se avremmo potuto partecipare quindi il risultato di oggi è straordinario. Un quarto posto che ha dell’impresa mitica e ripaga Toni della sua gran voglia di correre e dimostrare il suo valore. Toni è grande ed ha reso felice me e tutta la squadra. Adesso, prima del Giappone ci sono quindici giorni e questo è un fatto molto positivo per noi. ”

Gresini Racing

13 aprile 2010

da F1 - F1grandprix.it

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MotoGP – Davide Brivio e Wilco Zeelenberg commentano il GP del Qatar

DAVIDE BRIVIO – Team Manager squadra Valentino Rossi

“È stato un fine settimana molto positivo per noi non solo perché abbiamo vinto' date=' ma perché abbiamo lavorato sopra i problemi e siamo stati in grado di affermare la bontà della nostra moto. Losail non è la nostra pista e sapevamo che avremmo sofferto un po’ in termini di velocità di punta: sicuramente ci lavoreremo, ma vincere qui dimostra che abbiamo un ottimo “pacchetto”. Ora lavoreremo per ridurre il gap dai nostri rivali. È stata una grande notte per Yamaha: tre moto nelle prime cinque posizioni ed un brillante avvio di stagione! Ora ci dirigiamo verso la pista di casa per Yamaha, in Giappone, e vogliamo mantenere il nostro vantaggio”.

[b']WILCO ZEELENBERG – Team Manager squadra Jorge Lorenzo

“Questo è un ottimo inizio di stagione e Jorge ha corso una gara molto intelligente. È stato paziente quando la moto era pesante, con il pieno di carburante, quando cioè non era il momento giusto per spingere, e un poco per volta è stato in grado di migliorare il suo ritmo e di chiudere il gap. Ad un paio di giri dalla fine ha visto che era in vantaggio sugli avversari e ha potuto chiudere in seconda posizione. Finire ad un solo secondo alle spalle di Valentino dopo i problemi avuti nel pre-campionato è assolutamente impressionante e rappresenta un grande risultato per la nostra squadra”.

13 aprile 2010

da F1 - F1grandprix.it

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MotoGP – Losail – Primo GP da Team Manager per Vittoriano Guareschi

La gara di Losail è stata per Vittoriano Guareschi (storico collaudatore Ducati) anche la prima da Team Manager del Team Ducati MotoGP. Con Livio Suppo passato alla Honda infatti in casa Ducati si sono affidati a Guareschi e ad Alessandro Cicognani (da sinistra a destra nella foto) che è diventato responsabile del progetto MotoGP. Ecco le parole di Guareschi dopo il GP del Qatar.

“Ovviamente Il gran premio di Casey avrebbe dovuto finire in maniera diversa' date=' lo sappiamo, ma purtroppo è scivolato. Detto questo, sono contento di averlo visto così in forma, in grado di prendere in mano la gara dopo due giri nonostante una partenza poco brillante. Poi è finita così, ci spiace molto, però il potenziale c’è e la stagione è molto lunga. Nicky è stato fantastico. Abbiamo lavorato tutto l’inverno per costruirgli un pacchetto che funzionasse e ci ha ripagato. In prova il suo potenziale non si è realizzato del tutto ma in gara è venuto fuori il Nicky campione del mondo. Mi sarebbe piaciuto molto vederlo sul podio, sia per lui sia per tutta la squadra che ha lavorato senza risparmiarsi, ma la soddisfazione per la sua gara da protagonista è grandissima. Andiamo in Giappone sapendo di avere un’ottima moto e due piloti che possono lottare per il podio.”

14 aprile 2010

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da F1 - F1grandprix.it

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