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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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MotoGP – Preview Jerez – Loris Capirossi è fiducioso

Loris Capirossi arriva a Jerez de la Frontera con l’intenzione di far bene. Il pilota della Suzuki avrebbe voluto gareggiare a Motegi' date=' uno dei suoi circuiti preferiti, ma l’ormai famosa eruzione del vulcano islandese ha portato alla cancellazione del GP del Giappone. Ora arrivo il primo GP europeo e l’ex pilota della Ducati spera di poter disputare una bella gara. A lui il microfono.

“È stato deludente non andare a Motegi, è uno dei miei migliori circuiti ed ero davvero impaziente di gareggiare. Abbiamo fatto un sacco di passi per tutto l’inverno e durante la prima gara del 2010 in Qatar e anche se il risultato non era quello che volevamo noi siamo ancora in una buona posizione per questo periodo dell’anno, per cui sarebbe stato bello vedere cosa avremmo potuto fare in Giappone. Non vedo l’ora di arrivare a Jerez per iniziare a lavorare di nuovo, siamo andati abbastanza bene lì negli ultimi due anni, quindi speriamo le cose vadano bene. Ho usato il fine settimana libero per tenermi in forma, più che riposarmi e star seduto sulla spiaggia, quindi sono pronto per questo fine settimana!”

28 aprile 2010

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da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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MotoGP – Preview Jerez – Alvaro Bautista: “Sarà un fine settimana importante per me”

Alvaro Bautista arriva nel suo GP di casa a Jerez de la Frontera con l’intenzione di cancellare la caduta di Losail. In Qatar infatti il pilota della Suzuki era caduto non riuscendo a portare a termine la sua prima gara in MotoGP. Ora davanti ai suoi tifosi spera di invertire la rotta e di regalare e regalarsi un buon risultato. A lui la parola.

“Sono ancora deluso dal Qatar' date=' non è stato il modo migliore per iniziare in MotoGP, ma questa è un’altra gara e devo imparare da quello che è successo l’ultima volta. Mi piace il circuito di Jerez e sono salito sul podio l’anno scorso e credo che sia un buon segno. Sarà un fine settimana importante per me perché sarà la prima volta che corro in Spagna per la Suzuki, quindi spero di mettere su un bello spettacolo per tutti i tifosi spagnoli.”

28 aprile 2010

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Moto2 – Preview Jerez – Alex De Angelis: “Non sono ancora al 100%”

Tra coloro che hanno gioito per il rinvio del Gp del Giappone c'è sicuramente Alex De Angelis. Il pilota di San Marino ha approfittato della settimana di stop per portare avanti le cure fisioterapiche necessarie dopo la brutta caduta nel Gp del Qatar. In quell'occasione Alex aveva sbattuto violentemente sull'asfalto procurandosi una contusione lombo-sacrale. Il portacolori sammarinese dell'RSM Team Scot non è ancora al 100% della forma ma la voglia di riscatto gli darà sicuramente una marcia in più per affrontare da protagonista il Gp di Spagna' date=' secondo appuntamento del Mondiale 2010 in programma dal 30 aprile al 2 maggio sul tracciato di Jerez de la Frontera.

Il tempo lasciato libero dalla mancata trasferta giapponese è stato prezioso anche per il team di Cirano Mularoni. La squadra sammarinese ha portato avanti il lavoro di sviluppo della FORCE GP210 concentrandosi, in particolar modo, sui dati raccolti in occasione del debutto in Qatar. De Angelis a Jerez avrà a disposizione del nuovo materiale e cercherà di sfruttarlo al meglio per aggiudicarsi, come accaduto nelle prove di Losail, un posto al sole tra l´affollata Moto2.

La tre giorni spagnola prevede per venerdì alle 15.10 il primo turno di libere. Sabato si replicherà alle 11.10 mentre alle 15.10 sarà la volta delle qualifiche. Il via alla gara è previsto per domenica alle 12.15.

[b']Alex De Angelis: “In queste settimane ho fatto molta fisioterapia per presentarmi al Gp di Spagna nella miglior forma possibile, ma ancora non sono al 100%. In circuito continuerò le cure con i medici della Clinica Mobile quindi spero che la mia schiena non mi riservi particolari problemi.

Il rinvio della gara giapponese e la settimana di stop hanno fatto bene sia al mio fisico che alla squadra: il team ha avuto,infatti, il tempo di sviluppare del nuovo materiale che ci siamo accorti essere necessario dopo la gara in Qatar. A Jerez avremo quindi numerose novità da provare e spero si rivelino adatte alle nostre esigenze.

Nei test invernali andati in scena su questo circuito siamo andati molto bene, siamo stati sempre veloci nonostante la nostra moto non avesse a disposizione quello che invece abbiamo ora. La mia speranza per il week end è quindi quella di riuscire a riproporre quello che di buono abbiamo fatto vedere nelle prove del Gp del Qatar”

Press Office

28 aprile 2010

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Moto2 – Preview Jerez – Buone prospettive per Simone Corsi

Lo scorso week end si sarebbe dovuto correre il GP del Giappone' date=' ma l’impossibilità di raggiungere il circuito di Motegi ha creato l’occasione per Simone Corsi di festeggiare il suo compleanno nella sua Roma e ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere sulla gara di Losail e sulle sue aspettative per Jerez

[b']Simone, innanzitutto buon compleanno. Hai rischiato di dover festeggiare lontano da casa ed invece il vulcano islandese ti ha “dato una mano”.

Beh, grazie per gli auguri, anche se non sono sicuro che mi abbia “dato una mano”. Eravamo pronti e carichi per il Giappone dopo la buona prestazione di Losail ed ero ansioso di girare ancora con la nuova moto.

Il riscatto dell’8° posto sui deludenti test precampionato mi ha galvanizzato ed ero curioso di scoprire gli ulteriori sviluppi al telaio e confrontarci con la Wild Card Teshima anche lui con la TSR.

Già, la gara del Qatar è stata una bella sorpresa. Da 28° a 8°: cosa è successo?

Molto semplicemente è successo che sto prendendo confidenza con la moto. Il team ha fatto un lavoro eccellente sia dopo i test di Jerez sia nei due giorni di prove e già al via sono riuscito a guadagnare posizioni importanti. Mi sono attaccato al trenino di Mattia (Pasini, ndr) e Luthi e abbiamo girato sui tempi dei primi, anche se ormai avevamo già accumulato troppo ritardo per riuscire a ricucire. La moto che mi hanno messo in mano andava molto bene e così sono riuscito a concentrarmi sulla guida anche se sento che non siamo ancora vicini al limite. Tu vieni dalla 125, come ti trovi con questa nuova Moto2? Bene, molto bene. Per me che arrivo da moto più leggere, meno potenti e molto più scomode questa Moto2 è una pacchia. I cavalli ci sono, si sentono, spingono e la moto è facile da mettere di traverso. Spettacolo puro. Un’altra cosa che mi ha colpito del 4T è il boato che arriva in staccata. In Qatar alla prima curva ci siamo tuffati in 40 e c’era un rumore veramente assordante ed anche nelle altre staccate se solo sei in un gruppetto di 3 o 4 non sai mai se il rumore che senti è quello della tua moto o di quella di qualcun altro.

Prossima tappa: Jerez. Qui hai già girato nei test, cosa ti aspetti dalla gara?

I test non sono stati soddisfacenti ma sono passati due mesi, nei quali i tecnici hanno lavorato pesantemente. La moto è molto diversa rispetto alle prime volte che siamo venuti in Andalusia e possiamo affrontare la gara con serenità. Si è visto che in Qatar ho girato con gli stessi tempi dei primi, quindi occorrerà prestare particolare attenzione alle qualifiche, siamo in 40, tutti con lo stesso motore, tutti con tempi molto livellati: partire davanti è fondamentale per riuscire a fare un buon risultato.

Jir

29 aprile 2010

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Test MotoGP: Pedrosa il più veloce

Alle sue spalle Rossi e Lorenzo

È stato Dani Pedrosa il più veloce nei test sulla pista di Jerez' date=' che domenica ha visto il trionfo di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo del Team Repsol Honda ha compiuto 60 giri ottenendo il miglior tempo in 1'39"425. Alle sue spalle la Yamaha di Valentino Rossi, che ha accusato un ritardo di 55 millesimi (61 giri). Il Dottore si è concentrato su alcune modifiche al motore e sull'assetto in entrata in curva. Terzo Lorenzo, quarto De Puniet.

Jorge Lorenzo, vincitore del secondo GP della stagione, non è rimasto a guardare, facendo segnare il terzo tempo a 26 millesimi dal compagno di squadra Valentino Rossi, caduto in mattinata alla curva 2. Ottimo lavoro di De Puniet. Il francese con la Honda privata di Lucio Cecchinello ha chiuso i test al quarto posto a meno di due decimi da Pedrosa. Va meglio, rispetto alla gara, anche per Andrea Dovizioso (Honda) che ha provato il forcellone posteriore usato da Pedrosa in gara.

Dietro le Ducati. Casey Stoner e Nicky Hayden sono sesto e settimo. L'americano Ben Spies, con la Yamaha privata del team Tech3, è in ottava piazza; Loris Capirossi su Suzuki è nono, mentre Colin Edwards chiude decimo.

Il secondo e ultimo test ufficiale concesso in questa stagione è fissato per il 16 agosto a Brno, giusto dopo il Gran Premio della Repubblica Ceca, decima gara del mondiale.

"Oggi abbiamo provato molte cose - ha detto Rossi dopo le prove - Un nuovo motore, che va un po' meglio di quello che stiamo usando ora, alcune nuove mappature per l'elettronica e qualcosa all'assetto della moto". Il motore che ha provato non sa se verrà usato in gara. "È ancora presto per dirlo. Bisogna vedere se supererà i test di affidabilità. Non so se lo avrò per Le Mans. Sono caduto ma ero a 65 km/h. Stavo andando forte, la moto andava bene, ma sono scivolato. Rispetto a ieri sono riuscito a fare molti più giri sul ritmo di 1.39, se lo avessi fatto in gara avrei potuto fare meglio del terzo posto. Comunque stiamo lavorando nella direzione giusta. Certamente la strada che abbiamo preso con il nuovo motore è quella giusta. Ci serve più accelerazione per uscire prima dalle curve e arrivare prima alla massima velocità".

3 maggio 2010

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MotoGP – Test Jerez – Le dichiarazioni dei protagonisti

Dani Pedrosa – Honda – 1° tempo

“È stata una giornata utile di prove e abbiamo trascorso molto tempo lavorando in dettaglio sugli adeguamenti delle sospensioni. Abbiamo lavorato su alcune delle cose su cui non abbiamo avuto il tempo di lavorare nei test pre-stagione perché eravamo concentrandosi su altre questioni. Abbiamo anche provato un motore modificato e raccolto alcune informazioni per gli ingegneri' date=' ma è troppo presto per dire se si tratta di un passo in avanti perché abbiamo fatto solo 2 run. La caduta è stata un po’ strana e non me l’aspettavo, ma la cosa importante è che non sto male e posso guardare avanti a Le Mans, un circuito in cui mi trovo bene. Non vedo l’ora che arrivi la prossima gara.”

[b']Valentino Rossi – Yamaha – 2° tempo

“Abbiamo migliorato un po’ il nostro setting da gara e ho trovato una maggiore stabilità e maggior aderenza, per cui siamo arrivati al posto giusto, anche se era troppo tardi per la gara! Abbiamo provato un nuovo pneumatico anteriore per la Bridgestone, che non è male e anche un motore differente cercando di migliorare l’accelerazione. La differenza è piccola, ma importante, anche se non sappiamo ancora quando saremo in grado di usarlo in gara. I miei tempi sul giro sono stati veloci e, a parte il piccolo incidente, quando ho perso l’anteriore, è stata una buona giornata. Stavo solo facendo 65 chilometri all’ora e per fortuna non era un problema. Ora abbiamo un lungo riposo e voglio recuperare completamente per essere al meglio a Le Mans.”

Jorge Lorenzo – Yamaha – 3° tempo

“È stata una giornata interessante. Per la maggior parte abbiamo lavorato sulle partenze, credo di aver fatto qualcosa come 25 start, io lo trovo abbastanza difficile a causa della frizione e l’accelerazione non è sempre la parte migliore del nostro pacchetto, ma oggi è stato bene per capire come possiamo migliorare. Abbiamo anche provato alcune nuove cose di elettronica, compreso il controllo di trazione, e parti del telaio, oltre a provare un motore leggermente diverso. La differenza non è grande ma l’ho fatto notare, quindi penso che questo è il modo giusto. Domani è il mio compleanno e non vedo l’ora di festeggiare finalmente la mia vittoria!”

Randy De Puniet – Honda – 4° tempo

“Beh… sono contento dei miglioramenti fatti oggi ma nello stesso tempo è stata una sessione di prove alquanto dura per me visto che ieri notte ho accusato forti dolori allo stomaco e anche adesso mi sento abbastanza debole. Comunque siamo soddisfatti delle modifiche al telaio e alle sospensioni: dopo due gare c’erano alcune cose da sistemare ma non c’è stato il tempo di farlo nei week end di gara quindi questo giorno di test ci è servito a chiarire alcuni punti. Abbiamo lavorato sulla partenza considerando che il mio risultato di ieri è stato condizionato principalmente da una brutta partenza e poi, sia con le gomme usate che con quelle nuove, ho registrato dei buoni tempi quindi concludiamo questo primo test con dei progressi che ci fanno ben sperare per il futuro.”

Andrea Dovizioso – Honda – 5° tempo

“Sono contento del mio tempo sul giro e, anche se le condizioni della pista erano migliori rispetto a ieri, 39,7 è un buon tempo, quindi sono abbastanza soddisfatto. La nostra moto è priva di un po’ di stabilità per cui non è facile essere costanti, ma sono davvero felice delle nuove parti che la Honda ha portato qui. Abbiamo provato il nuovo telaio e il forcellone che hanno migliorato l’ultima parte della zona di frenata e in ingresso di curva. Con il motore di nuova specifica è migliorata leggermente l’accelerazione e noi provvederemo a guardare i dati e decidere se utilizzarlo nelle prossime gare.”

Casey Stoner – Ducati – 6° tempo

“Oggi è stata una giornata abbastanza proficua perché abbiamo trovato un assetto da gara, per questa pista, migliore per quanto riguarda il feeling con l’anteriore, ovvero quello che avevamo cercato per tutto il fine settimana. Abbiamo provato una modifica di assetto abbastanza radicale e ha funzionato. Bisogna vedere però se andrà bene anche su altre piste perché questo tracciato tende a mettere molta più pressione sulle gomme rispetto ad altri e richiede una guida un po’ particolare. In ogni caso andiamo a Le Mans con una serie di dati in più che all’occorrenza potremo utilizzare.”

Nicky Hayden – Ducati – 7° tempo

“È stata una giornata utile anche se non abbiamo trovato niente di spettacolare. Ma è normale, abbiamo fatto grandi progressi finora e adesso, limare quel paio di decimi che mancano, è ovviamente più complicato. Però abbiamo fatto diverse modifiche di assetto, di geometrie, regolazioni delle sospensioni e cose del genere che non avevamo avuto il tempo di provare durante il fine settimana di gara. Abbiamo raccolto molti dati, una cosa importante visto che fino a dopo Brno non avremo altre occasioni di farlo.”

Marco Melandri – Honda – 11° tempo

“È stata una giornata molto positiva abbiamo lavorato molto sul passo di gara visto che ieri abbiamo sofferto non poco dopo pochi giri con il serbatoio pieno. Inoltre ci siamo impegnati in una simulazione gara per verificare se stavamo facendo un passo avanti come pensavamo. Ho avuto dei buoni riscontri e sono abbastanza contento, ho provato anche una gomma morbida ma ho trovato diversi piloti in pista e non sono riuscito a spingere come avrei voluto. Forse avrei potuto migliorare il tempo di qualche decimo ma questo non era oggi la mia priorità. Sono abbastanza contento perché le cose stanno andando in un modo normale anche se siamo ancora lontani dai primi però siamo anche coscienti che dobbiamo crescere piano piano. Il passo di oggi era decisamente meglio di quello sostenuto in gara dove avevo fatto solo due giri in 1'40″ alto e dopo ho girato sempre in 1'41″ e mezzo. Oggi sono riuscito a stare costantemente sul tempo di 1'40″ e pertanto sono fiducioso per Le Mans dove spero di fare un altro passo avanti.”

Marco Simoncelli Honda – 12° tempo

“Sono abbastanza contento perché oggi abbiamo provato soluzioni tecniche abbastanza positive. Ho visto che parte dei problemi che ho avuto in gara, non li abbiamo risolti ma, li ho migliorati e sono riuscito a girare costantemente più forte rispetto alla gara con le gomme dure e per questo sono soddisfatto. Non sono riuscito a migliorare il “grip” sul posteriore ma abbiamo fatto un altro passo avanti. Ho girato più forte con la gomma da qualifica ed ho migliorato il mio passo gara ed andiamo a Le Mans con la speranza di poter far bene perché abbiamo fatto un buon lavoro. Interpretando i dati raccolti e una volta rimesse in ordine le idee, per capire cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato, sono convinto che riusciremo a far bene. Una cosa è certa a noi servirebbero più spesso queste giornate di test.”

4 maggio 2010

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Moto2 – Le cadute rallentano lo sviluppo della Force GP210

L’inizio di campionato di Niccolò Canepa e soprattutto di Alex De Angelis è sicuramente al di sotto delle aspettative. In Qatar il sammarinese è subito caduto al via e addirittura a Jerez de la Frontera una caduta nelle prove gli ha negato di scendere in pista la domenica. Quello di girare poco sta diventando un handicap per i piloti del Team RSM Scot che invece avendo costruito in casa la propria Moto2 ha bisogno di fare molti Km. Ecco a tal propositi le parole di Emanuele Ventura e Cirano Mularoni.

Emanuele Ventura' date=' Direttore Tecnico[/b']: “La moto ha un comportamento che ancora non riusciamo a leggere bene. Nella stessa configurazione, e con lo stesso pilota, a volte è veloce, a volte no. Dalle stelle alle stalle, e senza avvisaglie”.

Cirano Mularoni, Team Principal: “Il fatto di girare poco sta diventando un handicap che ci rallenta parecchio. Doppio problema: non otteniamo risultati, e restiamo fermi con lo sviluppo”.

5 maggio 2010

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Moto2 – Imprevisti rallentano a Jerez Roberto Rolfo

Dopo la bella rimonta effettuata a Losail' date=' Roberto Rolfo non è riuscito a ripetersi a Jerez de la Frontera, secondo appuntamento del motomondiale 2010. Il pilota del Team Italtrans S.T.R. è stato infatti rallentato durante le prove da un problema alla batteria che gli ha fatto perdere tempo ai box. Ecco il suo commento e quello del suo Team Manager Fabio Barchitta.

[b']Roberto Rolfo:

“Non sono contento della posizione in gara. questa mattina avevo raggiunto un buon ritmo e pensavo di arrivare tra i primi 10, dopo i problemi in accelerazione di ieri il motore andava bene. Ho fatto una bella partenza, ma poi sono rimasto in bagarre nel gruppo nei primi giri, mi sono liberato del gruppo e quando la benzina cominciava a calare e la moto diventava più leggera, sono riuscito a spingere più forte. Da meta gara in poi ho iniziato a fare gli stessi tempi dei primi, ma il distacco che avevo all’inizio non mi ha permesso di fare meglio della 12a posizione.”

Fabio Barchitta:

“Per Roby, non è stato un week end molto fortunato, venerdì ha perso più di venti minuti al box per un problema alla batteria. Nei due turni del sabato invece ha sofferto, per la mancanza di potenza del suo motore dovuto ad una interferenza anomala nell’elettronica della sua moto.

Questi due problemi, hanno influenzato negativamente sulle qualifiche per la griglia di partenza, che non gli ha permesso di partire più avanti della 5a fila. In una categoria così combattuta, con tanti piloti tutti vicini (basti pensare che nelle prove c’erano più di 20 piloti in un secondo), la posizione di partenza sulla griglia ed una buona partenza sono fondamentali per effettuare una buona gara.”

5 maggio 2010

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Kevin Schwantz loda Nicky Hayden

L’inizio di stagione di Nicky Hayden ha sorpreso in maniera positiva molte persone' date=' tra queste anche l’indimenticata leggenda nonché iridato 1993 delle 500cc Kevin Schwantz. Hayden infatti dopo un 2009 a dir poco disastroso (era al suo primo anno in Ducati) non si è lasciato andare ma anzi ha lavorato ancor più duramente con la squadra per poter tornare nelle posizioni di vertice, quelle posizioni che nel 2006 lo avevano portato alla conquista del mondiale MotoGP. Nelle prime due gare “Kentucky Kid” ha infatti incassato due quarti posti, finendo in entrambe le gare davanti al compagno di squadra Casey Stoner. Ecco le parole di Schwantz.

“Nicky (Hayden) ha l’etichetta dello stakanovista, ma è riuscito dopo altri hanno fallito e questo è probabilmente la cosa migliore – ha detto Schwantz a MCN – È dura stare un anno senza capire la moto vedendo il tuo compagno di squadra batterti. Nonostante questo ha continuato a lavorare duramente e ha contribuito a rendere la moto migliore. Forse la squadra sta iniziando a decifrare che cosa voglia e sta lavorando in una direzione che meglio si adatta a lui. È bello vederlo di nuovo a combattere davanti e vederlo come il vecchio Nicky.”

5 maggio 2010

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Paradossalmente Jerez

di Guido Meda.

Nicky Hayden' date=' bello stabile, davanti sempre, in zone non più visitate da tempo. Davanti a Stoner sulla linea di arrivo. È un tema che qualche riflessione la induce. Perché il risultato dell’americano e quello di Kallio sono la prova provata di quello che i piloti (ma anche Guareschi e Preziosi) dicono da tempo: la Desmosedici del 2010 è la miglior Ducati sin qui prodotta, o meglio la più guidabile. Il paradosso è che Stoner, il pilota di punta, è anche l’unico che al momento non ne ha beneficiato in nessuna maniera. Certo, va fatta la “tara Jerez”, perché qui lui non è mai andato forte in gara. Però in prova un po’ di ritmo l’aveva. Fa come prima insomma: se la moto è a posto vola, se esagera si stende, se la moto non è a posto fa una cosina un po’ anonima. Undici punti in classifica non sono granché per uno come lui.

L’approccio con la Spagna poteva essere diverso se si fosse corso in Giappone, dove facilmente Stoner avrebbe vinto e facilmente avrebbe preso con sé un po’ di quella fiducia che gli sta mancando e che lo ha indotto inconsciamente (è solo un ipotesi) a non strafare in Spagna per evitare una guaio tipo Qatar. La Ducati migliora, Stoner no. I un paradosso.

Mascella volitiva, mussoliniano nell’espressione e cagnottesco nel tuffo, Jorge Lorenzo è stato straordinario in sella a quella moto che è una creatura di quel Rossi costretto a guardare due spagnoli da dietro. È già di per sé un paradosso che Rossi arrivi dietro a qualcuno ad Jerez, ma il livello ora è altissimo e un’imperfezione fisica (la spalla) unita ad imperfezioni palesi di messa a punto mettono anche lui nella condizione di non riuscire a mettere una pezza con il solo talento. È paradossale, ma è il bello di questo mondiale da strafighi dove Lorenzo è leader in classifica e sembra sostituire Stoner nel ruolo del… problema per tutti.

È paradossale che dopo una gara in testa Pedrosa si veda battuto in extremis da Lorenzo. È paradossale che trovando un podio dopo mille lamentele il muso rimanga lungo. Insistiamo: il rapporto tra lui e la Honda è al capolinea. È stato bello invece vederlo fare a spallate con Lorenzo senza la timidezza in staccata che riserva invece a Rossi.

Paradossale, infine, ma leale, l’abbraccio tra il vincitore e lo sconfitto. I due non si tollerano, nemmeno a stento, ma alla fine di uno sforzo così estremo e così pericoloso si sentono parte dello stesso cuore.

2 maggio 2010

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