Vai al contenuto

Scie cOmiche (Svariate baggianate sulle Scie "Chimiche" - "Chemtrails")


Marco JTDm

Messaggi Raccomandati:

,.-

Qui c'è parecchio materiale per far complottare ulteriormente gli amanti delle scie... :)

[...] Nel dettaglio l'aereo, il cui volo è controllato dal computer di bordo, è stato progettato per rilasciare un catalizzatore chimico capace di disgregare le particelle di smog. Rispetto ad altri metodi per la diffusione catalizzatori aerei, l'uso di droni dovrebbe ridurre rischi e costi anche del 90%. "Anche in caso di fitta nebbia l'aereo potrebbe volare seguendo un percorso preciso," ha commentato alla stampa l'ingegnere Guo Haijun, spiegando come i progettisti abbiano aggiunto alla struttura aerodinamica ali particolarmente flessibili ed un innovativo controllo della navigazione autonoma e della tecnologia di lancio ed atterraggio. Il primo test, effettuato nella provincia di Hubei, nella zona centrale della Repubblica popolare cinese, ha dato i risultati sperati, secondo quanto fa sapere la China Meteorological Administration, l'ente a capo del progetto. Il drone è stato in grado di trasportare fino a 700 chili di catalizzatore e di diffonderlo entro un raggio di cinque chilometri.
La Cina ingaggia i droni per vincere la guerra all'inquinamento - Repubblica.it
Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 478
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

La Stampa - Trani, inchiesta sul vaccino trivalente ?Sintomi di autismo in due bambini?

Qua purtroppo di comico c'è poco.

la presunta correlazione tra vaccino e autismo nasce nei paesi anglosassoni. Tant'è che si è arrivati quasi a un rifiuto di massa.

il che sta creando gravi problemi, perché son ritornati focolai di malattie infantili che erano state praticamente debellate.

io ho sempre più la sensazione che sono molti aspetti (scie chimiche, wifi, vaccini, veganesimo) si pensi di andare avanti, ma in realtà si sta tornando indietro a secoli bui...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

io ho sempre più la sensazione che sono molti aspetti (scie chimiche, wifi, vaccini, veganesimo) si pensi di andare avanti, ma in realtà si sta tornando indietro a secoli bui...
Purtroppo in tanti mancano di buon senso ed hanno una pessima cultura scientifica, il che li porta a prendere in considerazione i fautori di "teorie della fifa e del sospetto"...

L'ignoranza genera paura.

Link al commento
Condividi su altri Social

veramente è la sfiducia nelle istituzioni a generare le teorie del complotto, e non sono io a dirlo. A centinaia di soldati viene il cancro per le dotazioni date in uso o per i vaccini sperimentali somministrati e lo Stato tace, per trent'anni chi ha messo in dubbio che ad Ustica l'aereo è cascato per una bomba è diventato un sovversivo, un senatore della Repubblica pretende di far credere che Cucchi è morto di freddo e Aldrovandi di overdose, devo continuare? Potrei per ore. Chi crede alle scie chimiche non lo fa tanto per ignoranza quanto per protesta inconscia

Modificato da indeciso88
Link al commento
Condividi su altri Social

Il potere della (Dis)informazionenell’era della grande credulità

Ricerca: in Rete sempre più difficile distinguere tra notizie reali e menzogne

WALTER QUATTROCIOCCHI, GIANNI RIOTTA

Tra le notizie recenti che, magari, vi sono sfuggite potrebbe esserci la legge approvata dal Senato su proposta del senatore Cirenga: 134 miliardi di euro per trovare un posto di lavoro ai parlamentari non rieletti. La Camera Alta della Repubblica ha stanziato la cifra con 257 voti a favore e 165 astensioni. Come capirete, in questa stagione di corruzione politica e sdegno popolare contro i privilegi della «casta» l’improvvida iniziativa del senatore Cirenga ha sollevato online, nel cosiddetto «popolo del web», un’ondata di proteste. In oltre 36 mila condividono l’appello per denunciare Cirenga, la sua pagina Facebook, con tanto di foto, è consultata con irritazione, peccato però che non ci si accorga - Google sta lì per questo - che nessun senatore si chiama Cirenga, che il sito del Senato non reca notizia della legge, che la somma dei voti è 422, mentre i senatori son 315 (più i senatori a vita). 134 miliardi di euro sono un decimo circa del Prodotto interno italiano, cassaforte eccessiva perfino per l’ingordigia dominante.

Perché in tanti abboccano a una notizia palesemente falsa, «una bufala» in gergo, come mai la Rete diffonde e discute sui siti un’ovvia finzione, come si informano online gli utenti e come distinguono tra testate con un controllo professionale dei testi e homepage dove invece ciascuno posta quel che gli aggrada senza controlli?

Secondo una ricerca 2014 del World Economic Forum, curata dalla professoressa Farida Vis dell’Università di Sheffield, tra i dieci pericoli maggiori del nostro tempo c’è «la diffusione di false notizie», capaci di disorientare il dibattito politico dai temi reali, la Borsa e i mercati dall’economia concreta e sviare l’opinione pubblica su miti come l’Aids non legato all’Hiv, i vaccini che diffondono autismo, le scie chimiche degli aerei seminatrici di morte. Come dunque individuare le fonti inquinate dell’informazione e chi sono i cittadini più esposti alle fole?

Se lo chiede un team di studiosi della Northeastern University di Boston, dell’Università di Lione e del Laboratory of Computational Social Science (CSSLab) del Centro Alti Studi Imt di Lucca (Delia Mocanu, Luca Rossi, Qian Zhang, Màrton Karsai, Walter Quattrociocchi) in una ricerca dal titolo rivelatore: «Collective Attention in the Age of (Mis)information», l’attenzione collettiva nell’età della (dis)informazione (http://goo.gl/6TxVfz).

Dai risultati, purtroppo, si evince che l’attenzione pubblica è scarsa e la disinformazione potente al punto che spesso è considerata dai cittadini pari all’informazione classica. Per molti utenti della Rete il tempo dedicato ai miti e quello speso analizzando i fatti si equivalgono. Chi comincia a bazzicare siti dove complotti, false notizie e deformazioni vengono creati in serie, rapidamente si assuefà e perde senso critico. Lo studio conferma una delle caratteristiche più infide del nostro tempo online: su testate satiriche o forum aperti, i «trolls», utenti anonimi che diffondono battutacce, menzogne, grossolane e comiche esagerazioni, vengono spesso equivocati per fonti autorevoli e il loro teatrino scambiato per realtà.

Un esempio recente, quando la voce dell’enciclopedia Wikipedia relativa al filosofo Manlio Sgalambro è ritoccata nelle ore della sua morte, rendendo l’austero studioso «autore di “Madama Doré” e “Fra Martino Campanaro”». All’assurda «trollata» credono persone comuni e autorevoli testate.

Lo studio ha seguito oltre 2.300.000 persone su social media come Facebook durante la campagna elettorale politica italiana del 2013 e i risultati negano la tesi popolare dell’«intelligenza collettiva» che animerebbe la Rete, provando invece l’esistenza di un iceberg grigio di «credulità collettiva». I seguaci delle «teorie del complotto» credono che il mondo sia controllato da persone, o organizzazioni, onnipotenti, e interpretano ogni smentita alle proprie opinioni come una manovra occulta degli avversari.

La ricerca prova come la dinamica sociale di Facebook, mischiando in modo apparentemente neutrale vero e falso, finisca per affermare le menzogne sulle verità. Gli attivisti online via Facebook evitano di confrontarsi con fonti che contraddicono le loro versioni, persuasi che spargano falsità per interessi spregevoli. Il dibattito langue, le versioni diverse non trovano una sintesi, i «trolls» spacciano sarcasmi per notizie.

Preoccupazione suscita la par condicio online tra fonti prive di autenticità e siti professionali, chi cerca informazioni finisce per dedicare la stessa attenzione a bufale tipo «Senatore Cirenga» e alla vera riforma del Senato, spesa pubblica, governo.

«Ex falso sequitur quodlibet» è massima della logica tradizionale, attribuita spesso al filosofo Duns Scoto, ma in realtà di autore ignoto: da premesse fasulle potete far derivare sia proposizioni «vere» che «false», con la terribile conseguenza di non potere distinguere bugie e realtà. Il web, dimostra la ricerca sulla (Dis)informazione, può trasformarsi in guazzabuglio «Quodlibet» alla Cirenga. E un cittadino, quando si avvia per la strada dei miti online, tende a perdersi nel labirinto delle bugie: chi è disposto a comprare la bubbola dell’Aids che non deriva dal virus Hiv, deduce poi che l’Aids è stato creato dal governo americano per decimare gli afro-americani, e così via via per l’11 settembre, il Club Bilderberg che controlla l’economia mondiale, le scie chimiche: date uno sguardo al web, edicole e talk show...

Twitter @riotta

La Stampa - Il potere della (Dis)informazione nell?era della grande credulità

Link al commento
Condividi su altri Social

bah, è come il bullismo di cui si accorgono tutti ora solo perché ne rimane prova documentale su social network. Il bullismo è sempre esistito come sempre esistite sono le balle. La differenza è che "l'amico di mio cugggino che dice che" vent'anni fa non era rintracciabile ed esperimenti simili non erano possibili. Hanno scoperto un po' l'acqua calda, bisognerebbe andare oltre.

Qual è il motore virale delle teorie del complotto? | Motherboard

Logicamente, le persone che erano più inclini alla lettura di siti alternativi (definiti "pagine che diffondono informazioni controverse, il più delle volte prive di elementi di prova e talvolta contraddittorie nei confronti della notizia ufficiale"), sono stati anche più propense a credere alle teorie del complotto.

bisognerebbe domandarsi perché quelli che dovrebbero essere autorevoli hanno perso tutta la loro autorevolezza ed anzi sono presi a pernacchie, perché le persone sentano l'esigenza di andare a cercare fonti alternative e perché invece quelle ufficiali sono percepite come manipolate

Link al commento
Condividi su altri Social

Oppure semplicemente perchè la stragrande maggioranza della gente , se deve scegliere tra un'affascinante bugia ed una prosaica e grigia verità, sceglie la bugia.

Paradossalmente è più rassicurante e seducente credere al grande Complotto che tutto guida , piuttosto che al semicasuale susseguirsi di eventi

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.