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Calciomercato 2010/'11


Navarre75

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Barcellona-Valencia Accordo per Villa

Ci sarebbe già un accordo verbale fra il Barcellona e il Valencia per David Villa.

Lo scrive oggi Marca' date=' secondo il quale fra i due club ci sarebbe un'intesa sulla base di 40 milioni di euro. Le due parti attenderebbero solo la fine della stagione per annunciare ufficialmente la conclusione positiva di una trattativa di cui si parla da mesi.

30 aprile 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Panchina Milan Galli in pole' date=' ma Lippi... [/size']

La parole di Silvio Berlusconi ("È vero, Leonardo andrà via"), riaprono scenari diversi per il nome del nuovo allenatore del Milan.

In pole c'è Filippo Galli, con Tassotti come supporto. Ma le frasi dette dal patron rossonero ai senatori del Pdl ("Per il nuovo allenatore ci sono trattative") hanno fatto sì che riprendesse a circolare il nome di Marcello Lippi.

L'attuale ct azzurro, però, non arriverebbe in via Turati con il ruolo di allenatore, ma con la qualifica di direttore tecnico, con Tassotti in panchina.

30 aprile 2010

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Genoa' date=' focus mercato. Floccari verso la Lazio, contratto già pronto[/b']

Ha dovuto raccogliere un'eredità pesante e gli è andata male. Almeno con la maglia del Genoa. Parliamo di Sergio Floccari, uomo mercato la scorsa estate, uomo mercato anche in questa stagione, ma con aspettative differenti. Floccari in rossoblù è naufragato come gli altri attaccanti. Ma forse sarebbe bastato guardare l'almanacco panini per scoprire che non poteva essere lui il bomber in grado di succedere a Borriello e Milito. In serie A infatti aveva realizzato un record di 12 reti solo nella stagione 2008 /2009. Chiunque fosse arrivato, comunque, avrebbe dovuto lottare con un'ombra pesante come quella del Principe di Bernal, ma Floccari ha avuto difficoltà sin dal ritiro estivo tra infortuni, ricadute e problemi di ambientamento 'tattico'. Aveva già vestito la maglia rossoblù tra il 2002 ed il 2003 senza però, allora come oggi, riuscire ad entrare nei cuori dei tifosi. Ma quello era un altro Genoa e un'altra società, e Floccari un giovane di belle speranze, tanto che Preziosi non ha avuto dubbi puntando fortemente su di lui per il dopo Milito. Un giocatore inseguito a lungo, e pagato anche in maniera profumata nonostante un infortunio muscolare che lo aveva bloccato nella seconda parte della scorsa stagione.

Per Floccari Preziosi in estate ha sborsato infatti 12 milioni di euro, facendo firmare all'attaccante un contratto pluriennale. In molti lo definirono come uno dei colpi migliori del mercato estivo. Grandi dunque le aspettative, ma solo 4 i gol segnati in appena undici gare disputate. Una sorpresa negativa, considerando che Floccari in estate aveva vinto il ballottaggio con Acqufresca, costretto a trasferirsi in prestito all'Atalanta. Una delusione per molti che portarono il giocatore alla Lazio durante il mercato di gennaio. Chiare in merito le parole di Gasperini la settimana scorsa, poco prima della sfida con la Lazio: 'Sergio è stato sfortunato a causa dei molti infortuni che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio - ha detto Gasperini -, è stato però un ottimo professionista; mi spiace che abbia sbagliato il rigore contro la Roma, ma sta facendo comunque bene'.

Tanto bene da suscitare dubbi tra i tifosi che ne hanno potuto apprezzare le qualità ma con la maglia avversaria, visto che domenica scorsa ha segnato una delle due reti con le quali la Lazio ha espugnato Marassi. Che siano però dubbi legittimi o no, il futuro di Floccari appare in ogni caso lontano da Genova e dal Genoa. L'accordo tra Preziosi e Lotito prevede infatti la possibilità che la Lazio riscatti il cartellino per una cifra intorno ai 9 milioni di euro. 'C'è un'opzione di acquisto a favore della Lazio - ha spiegato lo stesso Preziosi nei giorni scorsi - ma noi nel giocatore crediamo, e sono contento per lui e per quello che sta facendo a Roma. Vorrei ricordare che ha un contratto con noi anche per i prossimi anni e solo se scatterà l'opzione sarà della Lazio'. Un'ipotesi ben più che probabile. Sul fronte bianconceleste infatti c'è soddisfazione per un giocatore che sta dando un contributo importante alla salvezza. Tanto che si parla di un contratto già pronto, al quale mancherebbe solo la firma.

Il giocatore preferisce non commentare e attendere, ma nel dopo gara di Genoa-Lazio è rimasto a lungo a parlare prima solo con Preziosi e poi anche alla presenza di Lotito, il tutto lontano da occhi indiscreti. Lui rimarrebbe volentieri a Roma: la sua avventura al Genoa appare infatti terminata, quasi che il destino anche questa volta abbia voluto tenerlo lontano dal Grifone, per un matrimonio che per ben due volte si è cercato di concludere senza successo. Le società sono già al lavoro per discutere l'affare. Ma più che i soldi il numero uno di Villa Rostan preferirebbe delle contropartite, ad esempio Foggia, da sempre pallino di Preziosi. Ma un sondaggio sarebbe stato fatto anche per Ledesma, inseguito a lungo anche a gennaio, e in alternativa per Kolarov o Lichtsteiner. Ancora una volta le strade di Floccari e il Genoa sembrano dividersi, e forse è meglio così. Per entrambi.

30 aprile 2010

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Juve: Buffon snobba il City

"Non è nell'elite del calcio europeo"

City? No grazie. Il club inglese è tornato alla carica per Buffon' date=' dopo l'offerta di 75 milioni rifiutata dalla Juve un anno fa, ma è lo stesso portiere a snobbare questo interesse nei suoi confronti. "Non mi sorprende che molti grandi giocatori abbiano rifiutato il City - ha detto al 'Daily Express' - Non potrei mai lasciare uno dei club più famosi d'Europa per una squadra che non gioca ai più alti livelli e non fa parte dell'elite europea".

"I migliori giocatori del mondo vogliono giocare nelle grandi squadre dei tre campionati più importanti, parliamo di un'elite di 5-6 formazioni e il Manchester City deve accettare il fatto di non farne parte - ha proseguito Buffon - Ho letto che erano interessati a me la scorsa estate, non so se sia stata intavolata una trattativa ma non avrei comunque mai preso in considerazione un'eventuale offerta. Hanno ingaggiato alcuni giocatori fantastici ma se vogliono passare al livello successivo e comprare giocatori ancora più forti devono almeno qualificarsi per la prossima Champions", ha concluso.

Sul fronte Benitez, intanto, l'attuale tecnico del Liverpool continua a non sbottonarsi su quello che verrà: "Il mio futuro è la partita interna contro il Chelsea di domenica e poi quella con l'Hull - ha detto - Queste sono le due partite su cui dobbiamo concentrarci e poi si vedrà".

30 aprile 2010

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"Io e Berlusconi incompatibili"

Leonardo commenta le parole del Premier

''Non so cosa ha detto Berlusconi ma' date=' a prescindere da questo, non posso negare che il nostro rapporto è difficile. Siamo molto diversi, forse siamo incompatibili, ma l'importante sono queste tre partite e ci tengo troppo''. Così il tecnico del Milan Leonardo ha commentato le presunte dichiarazioni di Silvio Berlusconi che, nel corso di una cena con i senatori del Pdl, avrebbe detto di aver già deciso di cambiare allenatore.

''Credo di essere testardo, io credo alle mie cose e ci credo e lo faccio con passione''. Cosi' Leonardo ha parlato del suo modo di essere, riprendendo la definizione di ''testardo'' che Berlusconi avrebbe dato di lui. ''È un'incompatibilità a livello di modo di essere e di stile. Ognuno ha il suo modo, con tutto il rispetto'', ha poi concluso il tecnico del Milan.

"Non ho mai parlato del mio futuro con nessuno perché non è ancora il momento per pensarci. Io del futuro non so niente, ma non ho parlato con il Flamengo, né ho pensato alla Seleçao. - continua Leonardo - Oggi vi dico che non ho alcuna proposta, ci sono tre partite per chiudere un anno per me importantissimo. Il mio rapporto col Milan è solido, perché è chiaro. Non è importante se sono felice o no, se non saremo in grado di andare avanti insieme, una stretta di mano e via".

Nella seconda parte della conferenza stampa il tema torna ad essere il calcio giocato, in particolare l'attenzione ricade sulla prossima sfida dei rossoneri contro la Fiorentina, fondamentale per il terzo posto in classifica: "Dipende solo da noi e questo è un aspetto positivo. I ragazzi sono pronti a reagire, abbiamo lavorato benissimo questa settimana e ci tengono a finire bene la stagione".

Un pensiero però non può non andare ai cugini nerazzurri, freschi di conquista della finale di Champions League: ''In finale ci arrivi perché te lo meriti e l'Inter l'ha meritato: è una grande squadra che arriva meritatamente in finale, c'è una grande rivalità cittadina, bella da vivere, ma complimenti all'Inter''.

I tifosi però, sembrano aver preso le parti del tecnico che li ringrazia a suo modo: "Non c'è bisogno di un 'grazie'. Il nostro è un rapporto speciale e i sentimenti non si ringraziano"

30 aprile 2010

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"Avanti così Balotelli andrà via"

L'agente Raiola torna all'attacco

Dopo la 'tregua' in coincidenza con la semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona' date=' è tornato a parlare il procuratore di Mario Balotelli, Mino Raiola. E le sue dichiarazioni sono di fuoco: "Così sicuramente non si va avanti - ha detto Raiola, di passaggio in Lega Calcio per incontrare alcuni dirigenti impegnati nell'assemblea informale di Serie A - Così Mario non resta un altro anno all'Inter, lo posso garantire".

30 aprile 2010

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Juve' date=' Benitez più vicino:[/b'] Ora arrivano i rinforzi

Ottanta milioni di disponibilità. Risor*se da utilizzare senza ricorrere a un aumento di capitale. Risorse da investire per ridisegnare la squadra e colorare i sogni dei tifosi. Una dispo*nibilità che sottende nuovi sacrifici, ma anche un mercato intelligente in uscita: via David Trezeguet e - salvo sorpre*se clamorose - Mauro German Camoranesi; via Mohammed Sis*soko che garantisce una plusva*lenza sostanziosa; magari via Amauri (ma c’è un punto interro*gativo grande grande); via persi*no Gianluigi Buffon se arriva un’offerta adeguata (e c’è chi so*stiene che “adeguata” non significhi più la Luna: basterebbero venti-venticinque milioni per far girare i dollari negli occhi stile Zio Paperone). Ma accanto a loro c’è anche chi come Chiellini è vicino al rinnovo. Qualcuno argina, qualcuno invita alla pruden*za, qualcuno interpreta le parole di John Elkann e precisa che il tesoro è da spalmare su tre anni. Ma le promesse univoche, la volontà di soppor*tare cessioni pesanti, l’entusiasmo che gronda, le nuove certezze, la voglia di risorgere segnano punti per chi ama sognare. Senza vertigini, sen*za esagerazioni, senza illusioni: i soldi sono lì e se sai spenderli rinnovi le sfide malamente perdu*te quest’anno. All’Inter che vola a Madrid, alla Roma di Ranieri che in tanti adesso rimpiango*no, al Milan che deve rinfondare a sua volta ma punta su un mercato low cost.

BENITEZ FAVORITISSIMO - Il tecnico, tanto per comincia*re: Rafa Benitez, non uno qualsia*si. Un investimento importante per ingaggio personale, per nu*mero di collaboratori al seguito (ma si parla di lista scremata in fase di trattative: dimezzati i dodi*ci inizialmente richiesti, si potreb*be ancora scendere a quattro) e per acquisti suggeriti o - in senso buono - impo*sti, ovvero imprescindibili per sposare il proget*to. Ieri Roberto Bettega era segnalato Oltrema*nica, si parlava già di firma e annuncio imminen*te, in realtà la missione era meno mirata: rap*porti da tessere, partite da seguire, campioni da monitorare. Cambia poco, Benitez è in cima alle idee bianconere (ieri sera c'era Rampulla in tri*buna) e i contatti sono avviatissimi: se resta un dubbio, se non tramontano le alternative, è per*ché i costi comunque elevati - in assoluto, al di là delle risorse - e il rischio di azioni di disturbo il*lustri (vedi il Real...) e le possibili barricate del Liverpool, consigliano prudenza.

LE ALTERNATIVE - E lasciano aperti spiragli: per Prandelli, che però ha rinno*vato l’intenzione di andare avanti con la Fioren*tina, o per un rampante tipo Allegri da affianca*re a un manager di provatissima esperienza (Capello, direttamen*te dalla panca alla scrivania?), o per uno straniero corteggiato e poi accantonato come Blanc. Spi*ragli, appunto. La porta spalancata conduce a Rafa. E non è un caso che il top dei nuovi acquisti abbia volti a lui ben noti, di qualità cristalline e fe*deltà scontata: Mascherano (che addolcirebbe la rinuncia a Sissoko) e Torres (contesissimo, tutta*via: perciò restano vive le piste che portano a Dzeko e Pazzini). Servono poi due esterni di spes*sore. E un centrale difensivo. Si riparla di Kola*rov. Resta in auge Bonucci. Da Genova confer*mano che Criscito è pronto per tornare: tavolo aperto, s’è discusso di lui e di Palladino.

SI PUNTA SUI GIOVANI - E poi, a proposito, si punterà sui giovani, perché la Juve ha fretta di vincere e quindi evita scommesse nell’immediato, però crede al vivaio, agli inseri*menti graduali, alla trasformazione dei giovani in campioni. Anche in questo senso, offrirà ampie garanzie Beppe Marotta, considerato sempre più vicino alla Juve: si occupa, nella Samp, di alta ammini*strazione e strategie fondamentali di mercato, ma lavora a 360 gradi e del setto*re giovanile è un cultore, quando arrivò a Genova c’era il deserto o quasi ma ha messo su una fabbri*ca di talenti. Da promuovere in prima squadra. O collocare sul mercato per autofinanziarsi. Co*me lascia intendere Andrea Agnelli spiegando di voler atte*nuare la dipendenza dalla Exor e lascia intendere John Elkann quando invoca una società virtuosa. Nomi, tracce, obiettivi. Con due “strani “ nomi a margine, nomi abbinati a un ruolo che nessuno pensava potesse interessare adesso alla Juve, no*mi che potrebbero però finire al centro del mer*cato soltanto se davvero il totem Buffon dovesse essere sacrificato alla causa: Hugo Llorris del Lione e Diego Lopes del Villarreal.

30 aprile 2010

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Inviato (modificato)

Juve' date=' ora la società[/b'] Poi la squadra

Sono ore decisive per il mercato Juve e non perché la firma del primo acquisto dell’era Andrea Agnelli sia imminente. In realtà in questi momenti si gioca la partita per decidere chi sarà non tanto a dirigere le manovre ( su questo c’è sufficiente chiarezza) quanto a gestire la parte operativa delle trattative. Cioè a indicare o condividere con il prossimo tecnico obiettivi e strategie. Beppe Marotta, lo abbiamo spiegato nel numero di sabato, è a tutti gli effetti il nuovo direttore generale della Juve, ma avrà giurisdizione soltanto sull’area tecnica, non su quella finanziaria. Così recita l’intesa sancita venerdì scorso a Milano durante un incontro con Jean Claude Blanc a margine dell’assemblea di Lega. Ed è proprio legato al neo dirigente il primo interrogativo. Non è infatti un mistero che negli ultimi anni alla Sampdoria abbia brillato di luce propria il giovane responsabile degli osservatori, Fabio Paratici, diventato sempre più importante nell’economia del club blucerchiato, cioè una sorta di ds ombra. Marotta, che è un po’ il pigmalione di Paratici, lo vorrebbe con sé a Torino, ma il diretto interessato è tentato anche dall’offerta di Riccardo Garrone, che vorrebbe promuoverlo a direttore sportivo ( mentre la carica di dg andrà a Sergio Gasparin, in arrivo dall’Udinese). È una questione di gradi, ma anche pratica. A rigor di logica, infatti, l’arrivo di Paratici escluderebbe quello di Edoardo Macia, da anni braccio destro di Rafa Benitez, prima al Valencia e poi al Liverpool. Dei due, uno sarebbe di troppo sotto il profilo operativo. Ma chiunque conosca Benitez, è certo che non si separerà mai dal suo capo osservatore. E, fino a prova contraria, resta da chiarire anche il ruolo di Alessio Secco e Renzo Castagnini, rispettivamente ds e responsabile degli osservatori nella Juve versione Blanc. Un groviglio notevole, che dovrà essere sbrogliato in fretta per evitare sovrapposizioni e contrasti. Intanto questa mattina a Genova si terrà una riunione operativa negli uffici della Erg, durante la quale verranno prese le decisioni sul nuovo staff blucerchiato. Di fatto verrà sancito l’addio di Marotta e la conferma di Paratici, se quest’ultimo sarà d’accordo.

CACCIA A DZEKO - Creato il nuovo organigramma, la Juve potrà buttarsi nel mare grande del mercato, dove è attesa a un ruolo di primissimo piano. Una mossa che prescinderà dal nome del nuovo tecnico è la caccia a Edin Dzeko. L’esigenza di portare in bianconero un grande bomber è infatti condivisa da tutti gli attori in commedia e Dzeko, per mezzi ed età, è il classico nome in grado di mettere tutti d’accordo. Da mesi c’è chi lavora sull’asse Wolfsburg- Torino per smussare tutti gli spigoli di una trattativa per nulla semplice. Incassato il sì virtuale del diretto interessato ( ci mancherebbe pure, anche se inizialmente sognava di trasferirsi al Milan) è ancora in una fase iniziale la trattativa con il club tedesco. La clausola di 40 milioni inserita nel contratto del bosniaco è considerata troppo onerosa dalla Juve, ma grandi sconti non sono previsti. Per questo, allo stato delle cose, non si può escludere che i bianconeri svoltino su Giampaolo Pazzini o Alberto Gilardino, anche se Dzeko è di gran lunga in cima alla li*sta dei desideri.

03 maggio 2010

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Modificato da Navarre75

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Bari' date=' attento![/b'] Anche il Genoa è su Almiron

Il Genoa si infila tra il Bari ed Almiron. Malgrado l'ottimismo del presidente Matarrese, l'acquisto della comproprietà del regista argentino dalla Juventus è tutt'altro che conclusa. Il Genoa, pertanto, sta provando ad approfittare della situazione di stand by per assicurarsi il regista sudamericano. Pare che il club rossoblù abbia già avviato contatti, sebbene informali, con l'agente del giocatore Claudio Vagheggi.

Il pallino, tuttavia, è ancora nelle mani del Bari, considerando anche che, essendo in corso il dialogo per il riscatto della metà barese di Bonucci, difficilmente il Genoa farebbe uno sgarbo ai biancorossi. Che, però, non possono più perdere tempo. Ulteriori esitazioni suonerebbero come un calo di interesse. Ed in tal caso, nessuno potrebbe arrestare le avance del Genoa.

03 maggio 2010

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Siena' date=' Mezzaroma[/b'] 'Presto nuovo ds, Maccarone resta'

"Da venerdì cominceremo a pensare alla serie B e presenterò il nuovo Ds". Lo annuncia il presidente del Siena Massimo Mezzaroma. "Perinetti e Beretta? Hanno fatto bene a Siena, magari qualcosa di vero c'è nel leggere questi nomi, ma andiamo piano.", spiega a Sky Sport 24. Sul futuro di Maccarone. "Ha un contratto di altri due anni, ha uno stipendio fuori mercato per il torneo cadetto. Da parte mia è scontata la sua conferma perché lui in serie B è tanta roba, ma deve essere convinto e non penso ci saranno grossi problemi perché a Siena si trova bene".

03 maggio 2010

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