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Calciomercato 2010/'11


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Livorno' date=' Lucarelli[/b']: 'Torno al Parma'

Cristiano Lucarelli dice addio a Livorno: "Penso che questa sia stata la mia ultima partita in amaranto, anche perché ho subito una distorsione che mi terrà fuori a Parma - ha detto il livornese Lucarelli -. Dieci gol in questo campionato li ho fatti e se avessi avuto un po' di fortuna in più sarei potuto arrivare a 15: penso al rigore sbagliato contro il Napoli, alla traversa presa con la Fiorentina e qualche gara saltata per squalifica. Ma non posso certo essere contento visto che siamo comunque retrocessi. Però della mia storia a Livorno vado fiero: ho segnato più di 110 gol in gare ufficiali, ho conquistato la serie A con questa maglia, fatto tre salvezze e raggiunto la coppa Uefa. Se me lo avessero detto da bambino avrei pensato che sarebbe stato solo un sogno. E invece...".

09 maggio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Palermo Zamparini: 'Non cediamo Pastore né gli altri giovani'

Ai microfoni di Sky il presidente del Palermo' date=' Maurizio Zamparini, affronta i rumors relativi al talentuoso Pastore: "Resterà con noi almeno tre anni. Pastore lo hanno richiesto duie squadre spagnole ma non sentiamo neanche le loro proposta perché Pastore è incedibile. Non partirà lui così come non partiranno neanche gli altri giovani".

09 maggio 2010

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Napoli. Per la difesa c'è l'dea Manfredini

La sfida con l'Atalanta servirà al ds azzurro Bigon per approcciare Thomas Manfredini' date=' centrale dei bergamaschi che dovrebbe partire in caso di retrocessione. La notizia è stata confermata dall'emittente Sky, che sottolinea anche l'interesse azzurro per il mediano pisano Tiberio Guarente.[b']

Agli orobici, potrebbe finire come contropartita tecnica, l'esterno mancino Luigi Vitale

09 maggio 2010

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Udinese. Guarente' date=' Rinaudo e Calaio' in orbita friulana [/size']

Tiberio Guarente sarebbe il colpo sognato da Pozzo come regalo per il centrocampo di Guidolin.

No a Cigarini dunque, anche se col Napoli si tratterà comunque la cessione di D'Agostino, per la quale invece potrebbero rientrare Rinaudo e Calaiò. Guarente, che era stato accostato proprio al Napoli, invece sarebbe stato bloccato dall'Udinese, la quale a sua volta avrebbe promesso il nazionale a De Laurentiis.

09 maggio 2010

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Juve-Benitez' date=' s'inserisce l'Inter [/b']

Patita la razzia nell’estate di Calciopoli senza poterci fare granché, con le vendite forzose di Ibra e Vieira, ora per la Juve s’affaccia un incubo per certi versi ancor peggiore: farsi soffiare dall’Inter, inutile negarlo l’avversario più detestato, Rafael Benitez, dopo averlo pedinato, e trattato, per mesi.

La chiacchiera, tra Inghilterra e Italia stava girando da qualche giorno, solo che ieri sono stati più gli indizi a conferma delle smentite. L’ipotesi, sia ben chiaro, richiede diverse condizioni, a partire dal per nulla scontato addio di José Mourinho, ma non appartiene al genere fantasy. Piuttosto a quello horror, per occhi bianconeri, se l’operazione interista andrà in porto. Il primo indizio è arrivato da Liverpool, raccolto da alcuni tabloid setacciando le amicizie del tecnico: Rafa starebbe prendendo tempo perché oltre alla Juve, per lui si potrebbe aprire una seconda opzione, che non è il Real Madrid. Di pari passo, l’Inter si sarebbe mossa per individuare i sostituti del portoghese, in caso di clamoroso divorzio, muovendosi su due nomi: Capello e Benitez. Più facile il secondo del primo (sondato pure dalla Juve) causa mestiere di ct dell’Inghilterra e relativo impiego fino a metà luglio.

Per il post-José, ammesso che s’apra già quest’anno, il preferito di Massimo Moratti pare fosse Laurent Blanc, destinato però al comando della Nazionale di Francia. Così sarebbe rispuntato Rafa, antico pallino, meno di recente, del numero uno interista: a lavorarci, allora, e a volerlo, sarebbe un pezzo di dirigenza dell’Inter. Il guaio, per la Juve, è che Benitez sceglierebbe la concorrenza, per ragioni di classifica e, pure, di quattrini: la società nerazzurra, infatti, sarebbe disposta a concedere la buonuscita che il Liverpool gli sta ora negando. Al contrario del club bianconero che, comprensibilmente, s’è limitato ad annodare una credibile e robusta intesa: triennale da circa 4 milioni di euro a stagione.

Rafa aveva promesso alla Juve che avrebbe deciso entro i primi di maggio, salvo poi posticipare, nei fatti, la data. «Ci saranno altri incontri con Benitez», ha annunciato l’altra sera il Liverpool dopo il primo vertice con il tecnico: una mossa che non è piaciuta molto in corso Galileo Ferraris. Pure perché la volontà del presidente Jean-Claude Blanc era parsa chiara: entro il 10 maggio dovremo avere le idee chiare sull’allenatore. Pensiero condiviso da Beppe Marotta, direttore generale in pectore: impossibile assemblare la squadra senza tecnico. Invece il buon Rafa continua a sequestrare giorni, settimane.

E se pure svanisse la minaccia dell’Inter, restano le parole che pure ieri sono arrivate da Liverpool: Martin Broughton, presidente dei Reds, ha infatti blindato Fernando Torres, già dato sulla rampa di decollo: «Noi non sacrificheremo i nostri gioielli per ridurre i debiti». E, soprattutto, ha parlato come se Benitez resterà senza dubbio uno della casa: «Non c’è assolutamente alcuna ragione per vendere Torres e Gerrard - ha continuato Broughton, citato dal Daily Mail - e io non voglio farlo. E non vuole farlo neppure Rafa». In realtà qualche ragione ci sarebbe: come la perdita di 54,9 milioni di sterline (oltre 63 milioni di euro) annunciata per l’annata fiscale 2008/09, con un’aumento di 14 milioni rispetto all’esercizio precedente. O come i debiti, passati da 299,8 milioni a 351,4 milioni di sterline, pari a quasi 408 milioni di euro. Magari farebbe anche comodo vendere qualche pezzo, e liberarsi del contrattone di Benitez (quadriennale da oltre 15 milioni di sterline). Sempre che, per la Juve, davanti alla vetrina non s’affacci pure l’Inter.

(La Stampa)

09 maggio 2010

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Napoli. Denis e Blasi per arrivare a Bocchetti

Secondo il quotidiano Il Mattino il Napoli' date=' sempre a caccia di uno stopper mancino, avrebbe offerto icartellini di Denis e Blasi al Genoa per ingaggiare Sasà Bocchetti. Il difensore, ex Frosinone, è di origini partenopee.

09 maggio 2010

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Fiorentina: Mutu addio' date=' enigma Prandelli [/size']

Il silenzio imposto dalla società al tecnico lascia il suo futuro avvolto nel mistero.

Fiorentina: Prandelli è un'enigma.

Andrea Della Valle nega richieste dalla Nazionale, Montolivo si dice convinto che resterà. Sicuramente a fine stagione sarà tutto più chiaro.

Corvino chiude a Mutu.

Il ds congeda l'attaccante romeno: "Per lui e per noi sarebbe un problema farlo coesistere con Jovetic. E su Stefan puntiamo...".

(Repubblica)

10 maggio 2010

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D'Agostino a Napoli: Guarente girato all'Udinese

D'Agostino-Napoli grazie a Guarente.

Bloccato l'atalantino (per 5 milioni più Vitale): può essere girato all'Udinese per il regista' date=' inseguito pure dal Genoa.

In difesa piace Manfredini, mentre il sogno di De Laurentiis per l'attacco è Pazzini.

Pepe conferma l'ipotesi Fiorentina, Zamparini blinda Pastore.

10 maggio 2010

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Inter' date=' a luglio arriva Coutinho?[/b']

I nerazzurri vogliono far sbarcare in Europa la giovane promessa del Vasco de Gama che hanno già messo sotto contratto due anni or sono. Philippe Coutinho, solo 18 anni, è una delle promesse più luminose del calcio brasiliano e ha contribuito a portare in Serie A il Vasco de Gama.

Da quello che rivela il portale Terra Esportes, nei giorni scorsi si sarebbe tenuta una riunione tra il direttore tecnico dell'Inter Marco Branca e la dirigenza del club di Rio de Janeiro, che avrebbe voluto prolungare il prestito del giocatore fino a dicembre. I nerazzurri però avrebbero intenzione di portarlo in Italia nel prossimo campionato per poi cederlo in prestito e fargli fare esperienza nella massima serie prima di farlo rientrare nella casa madre.

09 maggio 2010

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Nazionale-Prandelli: Ancora nessun segnale

Fino alla tarda serata di ieri' date=' nessun membro della Figc aveva contattato Cesare Prandelli per proporgli la panchina della Nazionale dopo il Mondiale di Sudafrica 2010, come successore dell'attuale selezionatore Marcello Lippi. A differenza di quanto accaduto lo scorso ottobre, quando indirettamente erano arrivati al tecnico di Orzinuovi segnali, da parte di uomini di via Allegri, circa la disponibilità a prendere il posto del c.t. campione del Mondo (e Prandelli in quel caso declinò l'offerta), il tecnico non ha ricevuto alcuna chiamata dal presidente Abete o da suoi emissari.

La strategia della Figc è chiara e parte da due possibili alternative per sostituire Lippi: Cesare Prandelli e Claudio Ranieri. Il primo è stato - come detto - sondato lo scorso ottobre, e con una manovra studiata si è provato anche a verificarne la disponibilità mettendo in giro ad arte, tramite la stampa, il suo nome. Cesare Prandelli rimane la prima scelta, nonostante non voglia fare l'allenatore per poche settimane l'anno. Ma dopo le dichiarazioni rese da Diego Della Valle alla Gazzetta dello Sport lo scorso 26 marzo, sarà Giancarlo Abete a contattare personalmente il patron dimissionario della Fiorentina per chiedere la disponibilità a poter tesserare Prandelli per il dopo Sudafrica.

Se Abete riceverà una risposta positiva da Diego Della Valle, Cesare Prandelli interpreterà questo segnale come la volontà del proprietario della Fiorentina di 'scaricarlo' ufficialmente, e potrebbe dire sì alla Nazionale. In quel caso si assumerebbe tutta la volontà del divorzio da Firenze, per non gravare di responsabilità quello stesso patron gigliato che lo scelse nell'estate del 2005.

Nel caso in cui Diego Della Valle non volesse liberare il proprio allenatore, o nel caso in cui Prandelli rifiutasse lo stesso la panchina azzurra a fronte della disponibilità del maggiore dei fratelli Tod's, la Figc ha pronta l'alternativa, e si chiama Claudio Ranieri. In quest'ultimo caso però bisogna partire dal presupposto che l'Inter vinca il campionato fra sei giorni, altrimenti l'uomo di Testaccio sarebbe ufficialmente incoronato ottavo re di Roma e confermato automaticamente sulla panchina giallorossa anche per la stagione 2010-2011.

10 maggio 2010

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