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Allora....mentre siamo arrivati no i dealer stavano andando a pranzo....quindi pista tutta libera per noi, sterzo come già detto io non ho una vita passata a guidare 147-156 quindi sono più "buono" nel giudizio....non ha nulla a che vedere con quello di bravo-delta (per fortuna) mi pare pù pronto e diretto di quelli di per se già buoni elettrici e non finti di golf e oserei dire anche di sr1.

Assetto mah........Il primo con cui abbiamo parlato ha detto che con l'assetto sport cambia parecchio....i nostri 2 tutor han detto che per uso normale va benissimo anche il confort....sensazione da profani mia e di bignamsHF è che avendole provati tutti e 2 non cambia molto poi troppo difficile giudicare dato le gomme diverse (come usura,modello, diametro) tra le varie auto.

Cmq non so perchè ma da molti sembrano particolari secondare per la guida di un alfa.....ma questa ha motori e cambio che 147 si sognava

Quindi non hai notato tanto differenza da con o senza assetto sportivo?

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Dulcis in fondo la QV 1750 235cv....già il sound è decisamente coinvolgente da vera alfa sportiva, poi guidandola si sentono fin da subito i 235cv....il rallysta però diceva che è più divertente la 1400 perchè ha il limitatore a 6500 invece che a 6000 come la qv:):)

Quindi fanno guidare anche la 1.8? :pen:

Che tracciato fanno fare? Lo stesso di MiTo? Anche sul langhe?

I collaudatori ti tengono a bada oppure lasciano che saggi a fondo le capacità?

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Quindi fanno guidare anche la 1.8? :pen:

Che tracciato fanno fare? Lo stesso di MiTo? Anche sul langhe?

I collaudatori ti tengono a bada oppure lasciano che saggi a fondo le capacità?

Noi 2 mi sa che eravamo gli unici "blogger" della giornata quindi siamo stati seguiti singolarmente per tutto il tempo...ormai i dealer Belgi avevano già finito, non so che faranno quando ci saranno più blogger ma penso che la prassi sia più o meno la stessa.

Prima giro su pista ABS che ricrea la neve, poi abbiamo girato solo sulle langhe, 3 giri a testa 1 con benza 170cv, 1 con diesel 170cv, 1 con QV....

Sulle 170cv han guidato un pò di giro anche i 2 "accompagnatori" per farci vedere i limiti della macchine, questi non erano classici collaudatori ma un ex pilolta rally e uno scrittore-alfista-pilota.

Io e bignams non siamo dei gran piloti quindi abbiamo tirato il giusto, magari volendo si poteva esagerare di certo non incitavano di tirare ancor di più come facevano per mito.

Modificato da Stefano73

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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questi non erano classici collaudatori ma un ex pilolta rally e uno scrittore-alfista-pilota.

Infatti non sono dei collaudatori ma degli steward di Prodea, un'azienda a cui si appoggia FGA per l'organizzazione di eventi, come le giornate di formazione della forza vendita.

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Assetto mah........Il primo con cui abbiamo parlato ha detto che con l'assetto sport cambia parecchio....i nostri 2 tutor han detto che per uso normale va benissimo anche il confort....sensazione da profani mia e di bignamsHF è che avendole provati tutti e 2 non cambia molto poi troppo difficile giudicare dato le gomme diverse (come usura,modello, diametro) tra le varie auto.

Cmq non so perchè ma da molti sembrano particolari secondare per la guida di un alfa.....ma questa ha motori e cambio che 147 si sognava

quindi come minimo non e' tutto sto dramma.

poi visto che nessuno ha interesse a percorrere le rotonde a 130 se sono riusciti a fare un assetto confortevole che allo stesso tempo tiene bene mi apre una cosa veramente degna di nota.:agree:

piuttosto sarebbe da differenziare di piu (se non lo e' gia' portandolo al limite) l'assetto sportivo :dc:

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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  • 2 settimane fa...

Tornare a Balocco è sempre un piacere grandissimo. In primo luogo perché si torna a respirare un’aria particolare, carica di passione e amore per Alfa. Poi perché questa volta c’era da scoprire in anteprima il nuovo prodotto di Alfa Romeo: la Giulietta.

Ad accoglierci c’era anche il team di Automobilismo Storico di Arese, in ritorno dalla Mille Miglia di qualche settimana prima. Oltre ai vari modelli in gara c’erano anche i pezzi pregiati del Museo, come la 159 GP, la Carabo, la 155 V6 TI DTM, la 2.000 Sportiva e la 33 Stradale. Tutta roba inserita nel loro contesto ideale, quale la pista di casa Alfa Romeo.

La giornata era dedicata alle prove in pista dei giornalisti esteri. Sia delle Storiche che delle Giulietta.

Già, Giulietta. Appena arrivati alle cascine siamo stati subito imbarcati con gli steward di Prodea per il test delle motorizzazioni baricentriche della gamma 940: la 1.4 Turbo MultiAir 170 cv e la 2.0 JTDm-2 170 cv.

Il test drive, sul circuito Langhe interno, cavatappi inclusi, era mirato a conoscere il comportamento della vettura sulle strade comuni, comprese curve, accelerazioni, cambi di direzione e asfalti rovinati. Ed è quello che proprio volevamo provare!

Handling: sospensioni e sterzo

Molta era l’attesa del responso di questo test. Già dalla prima curva si è capito subito il cambiamento della filosofia rispetto a ciò che eravamo abituati a guidare. Il retrotreno della Giulietta è incollato sempre e comunque all’asfalto. Si può fare qualsiasi manovra azzardata e rimanere sicuri in strada. Ad esempio se si pianta una frenata in curva la macchina rimane lì senza scomporsi, malgrado l’alleggerimento del posteriore.

All’avantreno, come ben noto, ci siamo ritrovati effettivamente un diverso approccio dovuto dalle soluzioni meccaniche adottate. Premettendo che abbiamo guidato in Dynamic, lo sterzo duro, più duro di 147, maschera l’effetto virtualità del servosterzo elettrico. Con una guida pulita la sensazione è oggettivamente positiva. La macchina segue fedelmente la traiettoria, anche se ad andature elevate si sente l’avantreno sforzarsi a lavorare più del solito ma senza spostarsi e andarsene per i fatti propri: ciò potrebbe far percepire una situazione di sottosterzo che non c’è.

Viene da se che il feeling di guida è diverso da 147 dove la gratificazione era nel percorrere una curva senza sentire forze strane che disturbano. Il posteriore seguiva l’anteriore e il bello era guidare in modo pulito con il davanti.

In ogni caso con Giulietta, a parte questa diversa impostazione dell’handling, abbiamo amplissimi margini di sicurezza. Anzi, permette cose impensabili e sull’asciutto è praticamente impossibile uscire di strada.

Il rollio e le escursioni longitudinali sono impercettibili.

Motori e cambio

I propulsori offerti da Giulietta sono senza dubbio all’avanguardia nell’odierno panorama automotive. Già conosciuti su altri modelli Alfa, presentano alcuni aggiornamenti e il nuovissimo cambio C635. Quest’ultimo ha finalmente una manovrabilità eccellente, pari a quella dell’M32 delle 939, con innesti secchi, precisi, corti e soprattutto senza impuntature nelle scalate, che era il difetto dei C510 di MiTo.

Il 2.0 JTDm-2 170 cv ha molta coppia da offrire, la spinta è grande sopra i 1750 giri. E’ poco reattivo in pista, ma per la guida di tutti i giorni è ottimo. Infatti sul Langhe soffre il confronto col benzina di pari potenza e meno coppia.

Il 1.4 Turbo MultiAir 170 cv prende i giri in modo impressionate, con una grinta e rabbia da vendere. E’ il motore che preferisco anche perché ho potuto già apprezzare le sue doti su MiTo. Spinge con regolarità fino ai 4.000 giri, ma è possibile tirarlo fino ad oltre 6.000 giri. Molto reattiva la risposta del motore alla pressione del pedale dell’acceleratore.

La Quadrifoglio Verde, forte dei 235 cv del 1.750 TBi, quando bisogna spingere di potenza non si tira indietro ed è quasi impressionante, ma sebbene sia dotata di una maggior coppia del MultiAir (100 nm) la spinta è più fluida e regolare, quasi come quella di un diesel. Ecco perché preferisco il carattere del MultiAir.

Confort

Qualche passaggio anche sulla pista confort, dove l’asfalto è rovinato apposta, ci ha fatto capire che i tecnici hanno fatto un ottimo lavoro anche nel filtraggio delle asperità. Non ci sono sobbalzi strani, specie nel posteriore che su altre vetture Alfa con schemi meno evoluti dietro (MiTo e 147 serie 0) mettevano in difficoltà il guidatore con delle sgradevoli situazioni.

Considerando che tutte le vetture provate avevano lo Sport Pack con assetto sportivo (la QV anche con assetto ribassato di 20 mm) l’assorbimento è davvero eccellente senza risultare rigida. Gli occupanti del veicolo sentono solo limitatissime vibrazioni accompagnate da dei tonfi cupi. Diciamo che l’assorbimento è lo stesso di Alfa 147 con assetto sportivo e MiTo post-modifica di metà 2009, ma con un confort maggiore grazie anche ad un telaio notevolmente più rigido ed avanzato, ed all’assenza di scricchiolii strani. La prova sul tratto a schiena d’asino, per vedere la torsione della vettura, ha dato esiti positivi.

Filosofia Giulietta

Non soddisfatti al 100% del feeling di 940 abbiamo interpellato un collaudatore, Luciano Mattio, uno di quelli che l’ha sviluppata: ci ha aperto gli occhi. Abbandonato il quadrilatero, anche per questione di ingombri (la base è destinata a sviluppi futuri del gruppo Fiat Chrysler), il collaudatore sosteneva che hanno fatto un grandissimo lavoro su questa base, utilizzando soprattutto l’elettronica. In particolare Giulietta si guida anche con l’acceleratore (paragonato ad un piccolo volante) e per farla andare forte bisogna sfruttare l’elettronica.

“Salite, facciamo prima a sperimentare in pista”: di fronte alla nostra reticenza nell’accettare le sue argomentazioni, siamo stati invitati ad un’ulteriore prova in pista con la Quadrifoglio Verde. Questa volta, con alla guida il collaudatore, siamo riusciti a cogliere il vero carattere della vettura, perché occorre cambiare stile di guida per far rendere al massimo la Giulietta. “Ogni vettura ha il suo stile di guida”, diceva Luciano tra un passaggio e l’altro, “noi l’abbiamo voluta fare così questa macchina”.

In effetti le manovre erano differenti rispetto alle dimostrazioni che abbiamo fatto con i driver di Prodea. Gli spostamenti dello sterzo erano fluidi, mentre abbiamo osservato un diverso uso dell’acceleratore, soprattutto in curva, volto a sfruttare l’intervento del Q2 elettronico. In questo modo il posteriore prendeva un controllato e fisiologico sovrasterzo utile all’inserimento e alla percorrenza. Ricordo ancora Lele che diceva sorpreso e soddisfatto “senti, senti come spazzola”.

Questa cosa non era riuscita in mattinata perché occorreva calarsi in un’altra filosofia. Addirittura uno dei nostri steward, un pilota di rally, cercava di far sovrasterzare Giulietta con la tecnica dello scandinavian flick, senza risucirci: il posteriore inizia a lavorare in modo funzionale alla massima prestazione solo con la tecnica di Mattio. Non a caso, ci diceva, che diversi piloti (tra i quali gli istruttori del CIGS di De Adamich, come Pianezzola, Fiorio e Caldagno) venivano con grande umiltà a chiedergli lumi su come trarre il massimo rendimento da Giulietta.

Design e abitacolo

Dopo i test su strada la nostra attenzione è stata riversata sull’analisi statica dei veicoli.

Per quanto riguarda il design i giudizi possono essere molto soggettivi. Diciamo che la linea del posteriore e del 3/4 è molto gradevole e grintosa, secondo il mio parere: è la parte più distintiva della vettura.

Buona ed aggressiva anche la parte inferiore della fiancata con i brancardi in rilievo.

Porte e parafanghi anteriori presentano un che di family feeling con il gruppo.

Qualche perplessità all’anteriore, che risente degli interventi di una mano e di un periodo differente rispetto al resto. Ma comunque risulta più gradevole rispetto alle foto. Lo scudo sospeso voluto da Ramacciotti migliora con i colori scuri.

All’interno mi piace l’idea di fondo dell’abitacolo a sviluppo orizzontale. Gli strumenti circolari hanno subito un’originale rivisitazione: del resto i due elementi cilindrici con la palpebra superiore erano copiati da tutti ormai. L’assenza dell’elemento superiore non si fa sentire, soprattutto al posto guida, anche per via del gioco di linee intorno alla plancia.

Già, il posto guida. Finalmente un enorme passo avanti rispetto ad Alfa 147! Le regolazioni sono molto ampie e consentono di avere un sedile molto basso (complice anche la plancia alta e spiovente) per indirizzare lo sguardo verso il davanti piuttosto che verso il muso ed ogni pilota ora riesce a trovare la più fine regolazione che lo aggradi.

I sedili, a prima vista non sembrano contenitivi, ma dopo l’esame Langhe/Cavatappi senza reggermi da nessuna parte sono promossi. L’abitabilità posteriore è buona, ma bisogna considerare che non è una monovolume. In larghezza si sta bene anche in 5 persone (sperimentato con alla guida il pilota di rally) mentre in altezza la linea spiovente toglie qualcosa ai passeggeri laterali, ma niente di che.

I materiali sono il punto debole. A Balocco c’erano delle vetture preserie: sulla produzione definitiva qualcosa è cambiato. Ad esempio la parte superiore tra parabrezza e palpebra plancia (quella che racchiude l’alluminio), che è sempre una plastica dura ma normalmente non si tocca mai, ora ha un aspetto leggermente più dignitoso. Stesso materiale per la parte inferiore: qui avrei preferito qualcosa di differente anche se siamo tornati ai livelli di Alfa 147 serie 0. Il materiale centrale della plancia che sia alluminio o verniciatura grigio chiaro metallizzato (standard della Distinctive) contribuisce ad impreziosire l’abitacolo.

I pannelli porta sono quelli che sono… anche se sembrano solidi ed assenti da scricchiolii. Non è che la concorrenza faccia meglio: BMW è agli stessi livelli.

Ottimo il lavoro di insonorizzazione e di smorzamento delle vibrazioni. Imbottiture nei passaruota, cristalli più spessi ed accorgimenti vari filtrano il senso di velocità come su Alfa 159.

Conclusioni

Il giudizio finale è senz’altro positivo. Alfa Romeo ha cercato di dare a questa vettura un’impronta trasversale orientandola verso diverse tipologie di target. Si trovano bene sia i clienti emozionali che cercano qualcosa in più dal punto di vista del design e dell’esperienza di guida, sia quelli razionali che si focalizzano sui contenuti più tangibili come confort e abitabilità. Come handling, anche se in una declinazione differente dallo spirito Alfa a cui si era abituati, Giulietta è al top del segmento. Più che altro ha limiti davvero notevoli e perdona ogni cavolata fatta al volante.

E’ una vettura molto sicura che risulta la sintesi dei diversi target di clienti/piloti: sia quello che sa guidare che quello che si da le arie da pilota e guida veloce non sapendolo fare.

Ancora una volta è da lodare lo spirito portato avanti dall’azienda (soprattutto da Laura Pezzotta, da ammirare e ringraziare) che ha il piacere di far provare le vetture in un contesto particolare per far capire quello che c’è dietro ogni novità. Sono esperienze che tutti dovrebbero provare perché in questo modo si riesce ad apprezzare al 100% il lavoro svolto dalla Casa e servono sicuramente per far parlare bene di Alfa Romeo.

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Eccomi qua, fresco fresco dalla prova di Giulietta.

Purtroppo il tempo non è stato molto clemente, si è girato parzialmente con pista umida, ma considerato che stamattina pioveva a dirotto....è andata bene.

Voti e valutazioni sparse, iniziamo con l'esame statico:

- Esterno: non c'è ne è...è veramente BELLA. Rossa con i 18" a fori poi è la morte sua, ma anche in allestimenti più sobri (grigio medio con i 17") la presenza scenica è veramente notevole. Le avversarie (308, Golf, Serie 1 e una amatissima Auris :lol:) diventano solo parte dello sfondo.

Purtroppo un esemplare rosso mostrava chiaramente i problemi avuti con questo colore. Paraurti e passaruota di 2 colori diversi..... :disp:

- Interni: esemplari preserie che hanno fatto le ultime 2 settimane in pista smanettate a più non posso. Quindi ingiudicabili. Non ci ho trovato niente di così tremendo nel design. Anzi, la fascia centrale in carbonio (optional a 600 e pussa euro) e la pedaliera sportiva son veramente belle.

- Post guida: comodo. Ampie regolazioni. Sedili poco contenitivi. Bello il volante misto pelle-alcantara. Fosse un po' più spessa la corona sarebbe perfetto.

- Abitabilità e baule: In 4 si sta comodi anche se qualcuno è di taglia robusta. Soffrirebbe solo un rugbista seduto dietro al guidatore con quest'ultimo un suo compagno di squadra.

Altre impressioni...plafoniere...prosciutti...pannelli porta....buchi strani....nada....io sono di un'altra parrocchia, e non me ne frega una cippa :mrgreen:

Passiamo quindi ai giudizi di guida (1 giro col collaudatore, 1 giro guidato a testa)

- Sterzo: ottimo. leggero, preciso, pochissime reazioni al volante

- Freni: il prefill è una figata. Frenata pronta e modulabile

- Cambio: C635 per tutte. Innesti buoni, corsa lunghetta. Frizione molto leggera anche sulla diesel.

- Comfort: sorpresa positiva. L'auto è molto comfortevole, sia acusticamente sia come sospensioni. Nonostante l'assetto e i 18" del 1.8 si passa sulle buche senza il rischio di perdere le otturazioni come su molte tedesche....

- 1.4 m-air: Equilibrata. Purtroppo l'esemplare è stato provato in condizioni decisamente sfigate. Con gomme all'amaro averna e pista umida. Risultato: pochissimo grip. Che in compenso ci ha permesso di valutare molto bene l'eccellente lavoro fatto sul telaio e sull'elettronica. All'auto fai fare quello che vuoi...sottosterzo, sovrasterzo, il tutto con una naturalità disarmante....le reazioni sono sempre docili e prevedibili. E l'elettronica è bella permissiva, prima di intervenire per il sovrasterzo la sbandata è ampietta.....Il m-air è un conferma, per niente intimorito dal peso maggiore di Giulietta rispetto a Mito. Pieno sempre, allunga bene, buon sound. E' il motore ideale per l'utente normale.

- 2.0 m-jet: Incolore. Finalmente proviamo con qualcosa che ha della gomma sotto...anche se un modesto P7 cinturato. Il grip aumenta parecchio e ci si diverte di più. Le impressioni positive sull'assetto vengono confermate, ci si diverte in scioltezza davvero, nonostante il maggior peso del motore, che aumenta sensibilmente il sottosterzo. Ecco, il motore forse è la parte che meno mi è piaciuta. Non che sia cattivo, anzi, è eccellente....ma toglie un pò di vitalità alla macchina. Da scegliere solo se si macinano tantissimi km all'anno.....

- 1.8 TBi: ESALTANTE. Potrei descrivere tutto in 3 parole...un "OH MY GOD". E' il piatto forte. E ce lo siamo tenuto per ultimo. Dopo un giro col collaudatore (dal piede non pesante, di più.....temevo finissimo per fragole...) tocca a noi. Dai posti posteriori si apprezza il sound (originale?) del 1.8 pompato...che soffia per bene dallo scarico, ed è già un buon indizio. Quando si passa dietro al volante....mi diverto come un bambino. L'auto vola...il 1.8 spinge forte dai meno di 2000 fino a limitatore senza fiato..tant'è che proprio dal limitatore mi sono fatto sorprendere 2 volte :oops: . Grazie alla pista che si andava asciugando ho potuto forzare nelle curve, ed è grandiosa. Piatta, precisa, sincera, equilibrata...col Q2 che aiuta a mettere giù i 340Nm del motore (usato sempre in D, come le altre del resto). Solo i freni avevano una corsa del pedale più lunga...ma perchè costretti a un superlavoro. E nonostante quel popò di handling l'auto è molto vivibile anche su strada dissestata :D

Note sparse:

- Balocco è sempre una pista della madonna...i raccordi posti. Arrivare di 3a piena, staccare e fare le curve con le ruote quasi staccate da terra....priceless.....

- 8C è da orgasmo sempre e comunque...come detto da un forumista "sarebbe splendida anche color diarrea). C'era un tedesco che ne ritirava 3 per i figli...poverino...

- il catering Fiat è sempre da leccarsi i baffi....se falliscono con le auto, sanno dove riciclarsi :mrgreen:

Considerazione Finale:

Su Giulietta si è scritto di tutto, ci si è appigliato a tutto per denigrarla (e ci si appiglia ancora). Bene, dopo averla provata posso dire che tante critiche possono essere benissimo definite come "cazzate".

L'auto è splendida da vedere e da guidare è una vera Alfa Romeo. E per chi ha la passione, questo basta.

Quindi MENO PIPPE E PIU' PIEDE

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Ecco le mie impressioni di oggi:

Tengo per dopo i commenti “statici”, passo direttamente alle impressioni dinamiche

Come primo approccio saliamo su una 1.4 Multiair 170CV Distinctive in allestimento preserie con rivestimento interno in carbonio. Purtroppo l'esemplare montava pneumatici sperimentali già abbondantemente sfruttati nel corso di test precedenti (oltre a quelli degli svizzeri), pertanto il primo approccio è stato un po' preoccupante... il collaudatore ha infatti spinto sul misto langhe (questa volta in configurazione completamente diversa rispetto a quella testata sabato scorso, con un paio di compressioni veramente impegnative) mostrando un assetto piuttosto nervoso. Dopo un paio di giri fatti da Luca passo io alla guida e una volta trovata la posizione di guida (ottime le regolazioni, ancora migliori quelle degli esemplari provati dopo entrambi dotati di sedili elettrici). Tutte le auto provate avevano la pedaliera sportiva optional, l'unica critica che posso muovere è lo scarso spazio per il piede destro fra il tunnel e il pedale del freno...con la mia fettazza taglia 47 non avevo molto margine, anche se non mi è mai capitato di premere per errore il pedale del freno.

Parto in N, il motore è molto fluido e lo sterzo ha un feedback positivo. E' un filo leggero e con un leggerissimo ritardo nel punto morto, ma veramente un'inezia che nella guida rilassata non dà problemi. Spostato il manettino in Dynamic cambia invece drasticamente. La risposta del gas è molto più pronta, come in tutte le applicazioni recenti di questi tasti sport. La differenza in questo caso è che lo sterzo diventa molto più consistente, la precisione aumenta ma è soprattutto il feedback che restituisce il volante (dalla corona un po' troppo sottile ma con un bellissimo rivestimento misto pelle-pelle scamosciata) che non ha nulla a che vedere con quello di altri comandi elettrici mai provati prima. Niente a che vedere soprattutto con mito! Eccezionale invece l'effetto del Prefill: alle staccate il comando è immediatamente pronto a fornire la massima decelerazione, pur senza creare nessun problema in termini di modulabilità. Ero sinceramente scettico su questo sistema, e invece... Un po' meno evidente invece l'effetto dell'eQ2, ma avrò modo di ricredermi... cmq non faccio in tempo a prendere un po' di confidenza che arrivo alla seconda compressione un po' lunghetto, imposto la curva e l'auto va perfettamente dritta...finisco nel prato, faccio lo slalom fra i paletti e rientro in pista con qualche saltino...mi scuso con il collaudatore che si dimostra molto comprensivo e rinuncio al secondo giro lanciato...

passiamo quindi direttamente a una 2.0 JTDm grigia. Messa in moto l'auto si sentono subito le vibrazioni del naftone, il suono chiaramente non ha nessun paragone (ma lo scarico della 1.4 non ci è sembrato particolarmente “originale” ), la risposta all'acceleratore è buona anche se chiaramente meno fluida del benzina. Il motore spinge bene, specie in dynamic dove l'effetto dell'overboost e molto più avvertibile. Il maggiore peso sull'avantreno si sente un po', per certi versi migliora ancora la risposta dello sterzo anche se chiaramente influisce sulla reattività del retrotreno e sul sottosterzo di potenza... in questo caso la gommatura riesce a far presa sull'asfalto rovinato del misto langhe bagnato e si riesce ad apprezzare di più l'effetto dell'eQ2...in Dynamic l'ESP lascia parecchio margine all'agilità in inserimento, intervenendo solo quando il culo allarga decisamente...questo mi confonde in una curva stretta in cui, con l'auto ben intraversata, d'istinto reagisco alleggerendo leggermente il gas e controsterzando per riprenderla (come mi comporto con la Clio) perdendo tempo...per il resto non posso che confermare l'agilità notevole dell'auto nonostante i 1400 e passa chili di peso e le dimensioni esterne, grazie al rollio praticamente inesistente.

Insomma...di sostanza ce n'è veramente tanta, e chi se ne frega se sulla carta lo schema tecnico è inferiore al passato...qua si guida, eccome se si guida! Se si va a spasso abbiamo un'auto che è silenziosa e molto stabile e sicura, con una risposta sullo sconnesso veramente confortevole...abbiamo provato più tardi con un gentilissimo collaudatore che ci ha fatto un'ottima spiegazione sulle motivazioni tecniche che han portato a questa scelta il percorso di prova comfort...l'auto nonostante l'assetto sportivo in nessun caso risponde in maniera brusca alle asperità.

Il motore diesel è forse la cosa che passa più sotto tono...non tanto per suoi difetti particolari, quanto per il fatto che sapendo la differenza di costo col 1.4 benzina, ascoltando il suono e sentendo la risposta al gas non riesco proprio a trovare nessun motivo per preferirlo, a meno di non fare percorrenze molto elevate! Ma ora tocca a lei:

Colore rosso Alfa, tetto apribile e cerchi da 18” a lobi...il Quadrifoglio in rilievo sulla fiancata fa bella mostra di sé, l'abitacolo è identico però a quello delle sorelle. In questo caso abbiamo il navigatore ma a livello di personalizzazione si sente la mancanza di sedili un po' più profilati soprattutto in questo modello, il contenimento non è granchè ma se sulle versioni normali è accettabile (anzi) su questa QV sarebbe il minimo... partiamo a fianco del collaudatore che evidentemente conosce a perfezione sia l'auto (che ha contribuito a sviluppare e ci descrive con grande passione) che la pista... ci avevano detto che a livello prestazionale non c'erano grandi differenze fra il 1750 e il 1.4 MA, ma...prima seconda terza e salute a tutte le convinzioni e i preconcetti...questo motore spinge, spinge forte!!! e c'è sempre...è vero, non sembra un turbo e potrebbe essere per qualcuno un difetto... ma 340Nm sotto il culo fan il loro porco effetto...specie se spalmati su 5000 giri utili, e non 2500... ai medi ha una corposità che il 1.4 si sogna, il limitatore invece taglia inaspettatamente un po' troppo presto (poco oltre i 6000)...cmq ormai i motori turbo nuovi son così, anche la Megane RS non ha un'erogazione più cattiva...certo spinge un filo di più e ha un qualcosa in più sopra i 5000, ma ho qualche dubbio che nell'uso non estremo si possa andare più forte che con la Giulietta... poi a questa macchina si dà del tu subito... fa quel che vuoi, se la guidi cattivo sfruttando l'elettronica (come ha fatto il collaudatore che si fida decisamente di più di noi) è veramente veloce, il Q2 ti tiene dentro la curva (grazie anche alle Pzero Rosse e soprattutto al fondo che si andava asciugando)... a quel punto, sfruttando veramente a fondo la macchina, emerge una piccola carenza in termini di innesti del cambio che sono un po' contrastati e un filo troppo lunghi (TCT quando arriverai?)...ma QUESTA è la macchina da comprare... rossa (è il suo colore, mannaggia a loro che non san gestirsi i fornitori...come si fa a comprarla di un altro colore? La QV era perfetta, invece l'altra 1.4 sempre rossa manifestava uno dei problemi che immagino abbian bloccato le vendite del colore...paraurti e parafango sembran di due colori diversi ). Ma che macchina, e poi il 1.8 specie seduti dietro suona di scarico veramente bene, ha un soffio da turbo cattivo (resta da verificare l'insonorizzazione del bagagliaio perchè il rumore era piacevole ma forse amplificato da qualche modfica non originale).

Mi è piaciuta? SIII! La Quadrifoglio la comprerei a occhi chiusi come unica auto, son convinto che conoscendola un po' e imparando a sfruttare l'elettronica ci si potrebbero togliere grosse soddisfazioni...certo non andrà mai come una Mégane RS Cup, ma non è quello il target...

Si ok, bisogna fare l'esame statico di obbligo... ok, fuori è stupenda. Punto. Niente da discutere. Dentro? Si potrebbe fare di più? Si probabile... la finitura in carbonio è la più bella, l'alluminio è comunque una valida alternativa...i materiali ci sono, il tanto criticato pannello porta non sarà uno spettacolo memorabile, ma non c'è niente di tirato via...il fianco è rivestito di finta pelle morbida, il bordo superiore è rivestito di plastica zigrinata un po' duretta...ha il suo porta oggetti, la maniglia consistente...i tasti dei vetri...ok c'è un po' di lamiera a vista...ok potrebbe avere una finitura della parte bassa più morbida... poi? I sedili, sono comodi ma forzando molto mancano di contenimento... per il resto niente da dire, il cielo nero fa una scena notevole, la plafoniera non l'ho neanche guardata... dietro ci siamo stati in 4 senza grossi problemi, certo su una Delta c'è un sacco di spazio in più per le gambe, ma alla fine per la testa c'è spazio anche per chi è 1m90 (col tetto apribile sfioravo il padiglione), i rivestimenti dei sedili in tessuto-pelle sono ottimi... la radio non l'abbiam provata, il clima nemmeno (ma è un bizona full)... il bagagliaio è grande e ben rifinito, il tappeto di copertura della ruota di scorta è bello spesso e robusto e non si imbarca...la cappelliera? Che ha fatto di male? Ma soprattutto CHI SE NE FOTTE?!?!

Quando una macchina dà soddisfazione solo a guardarla, poi è piacevole da guidare e soprattutto versatile (comoda quando si va a spasso e molto divertente quando si vuole fare sul serio), ha un prezzo ragionevole per i contenuti...che si vuole ancora? La Golf è più questo, l'A3 è più quello, la 1er è più TP... ma la Giulietta è un'Alfa, un'Alfa vera... ha un'anima, ha un cuore, e nel caso della 1750 non è solo il nome che mette i brividi...ma è veramente un Cuore Sportivo. La macchina DEVE avere successo, perchè è stata sviluppata con la testa verso obiettivi ben precisi, ma anche con il cuore.

Grazie soprattutto a Luciano per averci trasmesso la passione del lavoro di collaudatore.

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Arrivato anche io adesso.

Al solito bella giornata,ottima accoglienza persone disponibilissime a spiegare tutto lo spiegabile e al solito ottimissimo buffet (che poi era la cosa più importante dopo le auto..)

Dico subito che la giornata è stata un po' sfigata a causa della pioggia, e del mio torcicollo, quindi non sono riuscito a provare la diesel come volevo, amen..

Prime impressioni

- Fuori:

Mi è piaciuta anche se l'vavo già vista più volte, il bello è soggettivo, ma di fianco alla serie1, alla 308:si: e allla auris:disp2: diciamo che fa la sua porchissima figura, le altre invecchiano precocemente. Confermo, il rosso è il suo colore. Nera invece non mi ha convinto, la preferivo in foto, non mi spiace il grigio un po' più scuro. Sta anche decisamente bene con i 17"

- Dentro:

deve piacere, a me non dispiace, anzi.. molto regolabile la posizione di guida, molto bella la fascia in alluminio spazzolato scura, un po' opprimente il tetto nero, mi piacciono i sedili e i manopoloni del clima. Mi vergogno a dirlo ma il volante tutto scuro con i tastini a me non spiace per nulla. La plafoniera fa cacare :mrgreen:

- Abitabilità

Meglio di quanto pensassi e con bel bagagliaio ampio

- Rifiniture

Non ci ho visto nulla di scandaloso, ma i miei gusti sono piuttosto spartani, quindi valgono poco. Sicuramente le plastiche sono più povere di 147, ma non troppo diverse da quelle della più cara bmw. Ho notato alcuni montaggi a cazzo, ma mi hanno spiegato che la maggior parte è causa di preserie/uso intensivo (e mi sono accorto dopo a cosa si riferivano..)

In generale la parte bassa è la meno ben fatta, sicuramente, ma mi frega poco..

Prova in pista:

- Sterzo: molto meglio di quanto pensassi. "sostanzioso" preciso, diretto e con poche reazioni strane.

- Cambio: per me che ho a che fare da anni con un cambio caccoso e una frizione rocciosa, questo è il nirvana. Preciso veloce, frizione leggera anche se il pedale ha una corsa maggiore rispettto a freno e acceleratore. L'ha anche la 147, sarà un marchio di fabbrica :mrgreen: Il pomellone mi piace.

- Freni: confermo quanto detto da tonino. Il prefill è una gra cosa

- Comfort: è comoda :shock:. Silenziosa e assorbe le asperità. In una delle tre avevamo dei 18 con gomme a fine vita, anzi in accanimento terapeutico, eppure la macchina rimaneva bella silenziosa.

Nonostante tutto rolla molto poco e sulle buche non si infossa. Sotto questo punto di vista mi ha stupito.

- 1.4 m-air:

Bella guida, . Sto motorino è un gioiello anche su questa macchina. Lineare, sempre corposo e con carattere anche su un corpo più grosso di quello della mito. L'elettronica aiuta tantissimo e ti lascia fare. Con la pista in condizioni pietose e la mia infallibilità nel prendere la traiettoria sbagliata, ha sempre risposto bene e con amplissimi margini. Se parte la senti sempre molto prima e in ogni caso ti da il tempo di pararti il culo, credo sarebbe la mia scelta.

- 2.0 m-jet:

quella che mi è piaciuta di meno. Rispetto alle altre il muso pesa e si sente. Poi con la pista bagnata, la coppia da tir, il pilota (IO) che canna le curve e il cinturato pirelli sotto, la macchina fa quelllo che può.

Fermi tutti però: stiamo parlando di una macina chilometri che viene strapazzata da due disperati in un budello di curve e controcurve dossi e avvallamenti che andrebbe bene per una elise..

Il motore è un motore, pronto e silenzioso, diciamo che il langhe non è il suo regno.

- 1.8 TBi:

GODURIA. A me bastano due ...un "STA MINCHIA".

Ultima provata anche per noi, fortunatamente la pista cominciava ad asciugarsi, il collaudatore ci ha portato sul langhe e mi ha fatto subito sedere al posto guida.

Subito comoda, "civile" andando piano, diventa un missile terra terra appena si schiaccia. Provata in normal come un vero vecchietto con il cappello e mi sono divertito come un fesso.

Senza le assistenze elettroniche del dinamic è sanissima e velocissima, si guida in scioltezza e velocità, non sbaglia un appoggio anche nei trasferimenti di carico e va dove la metti. Qualsiasi errore di traiettoria lo corregggi grazie a una coppia da tir disponibile fin da bassissimo.

poi.. poi al posto guida si è seduto il collaudatore e ho capito cosa vuol dire andare forte..

dimenticatevi le convinzioni sullo stile di guida redditizio e palle varie..

Con il freno che alza un po' il sederino alla macchina in entrata di curva, ci si trova un missile leggermente spazzolante che fa lavorare in maniera spettacolare il q2 elettronico.. divertimento puro

L'ultimo giro ha avuto una deviazione inattesa, tragitto ondulato e a schiena d'asino per farci vedere come lavorano sospensioni e telaio.

Su pendanze che avrebbero piegato il telaio della mia nasona, la macchina è passata con nonchalanche, idem su un rettilineo modello beirut. Promossa a pieni voti.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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