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[SBK 2010] Gran Premio del Sudafrica: Kyalami.


Guest EC2277

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Parrebbe che i problemi sono altrove:

Era un'ottima occasione per recuperare punti. - ci ha detto Michel - Adesso l'obiettivo da raggiungere è il terzo posto che sembra alla portata (Rea e Checa hanno 141 punti contro i 95 del romano - ndr). In gara 1 è filato tutto perfettamente e sulla base del mio passo del mattino ho pensato nei primi giri di poterci provare a vincere. Poi quasi d'improvviso il pneumatico posteriore ha ceduto e ho pensato a finire la gara. Non è possibile, però, che un team come il nostro abbia ben tre gomme fallate in un week end, due mie e una Nori. La PIrelli non può fornirci questo materiale".

Fonte gpone.com

Mah...

Qui le gomme hanno contato molto, causa l'asfalto osceno e le temperature decisamente ballerine. Crolli improvvisi ce ne sono stati, ma ad una prima analisi le gomme non hanno evidenziato problemi evidenti. Molto probabile che Fabrizio, dopo una brutta partenza, abbia strapazzato un pò troppo il posteriore.

IMHO, oggi è stata la perfetta dimostrazione della validità del modello SBK: anche in un tracciato così messo male, con poche possibilità di traiettoria, si sono viste due belle gare (specialmente la seconda). Riprese più coinvolgenti, magari onboard come sembra avverrà, e si raggiunge la quasi perfezione.

Oo==oooo==oO

Audi Driver, Monster S2R Rider, ///M Lover

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Guest EC2277
Superbike: Max Biaggi “Il campionato è ancora lungo”.

16 maggio 2010

In un circuito ritenuto particolarmente “ostico” alla propria Aprilia, Max Biaggi è uscito da Kyalami limitando i danni ottenendo due risultati al di sopra delle aspettative: quarto in Gara 1, terzo nella combattuta seconda manche, dove è rimasto in corsa anche per la vittoria insieme al rivale per la classifica Leon Haslam e Jonathan Rea.

“Con Haslam e Rea credo abbiamo offerto un bello spettacolo“, afferma Max Biaggi. “Ho provato a superarli, ma qui c’è una sola traiettoria obbligatoria per tutti. Haslam era molto veloce, teneva le sue traiettorie ed era difficile passarlo. Per noi il podio è comunque un bel risultato, Kyalami è un circuito problematico per la nostra moto. Tenendo conto delle due gare possiamo dire di esser usciti bene da questa che era una trasferta particolarmente temuta da noi, dove siamo riusciti a ottenere un 4° ed un 3° posto“.

Parlando del campionato, adesso a 15 punti da Leon Haslam, il “Corsaro” è convinto che si giocherà solo nel finale: la stagione è ancora lunga.

“Il distacco in classifica sembra ad elastico, ma il campionato è lungo e nelle prossime gare possiamo dimostrare il nostro vero potenziale. Dobbiamo lavorare sull’accelerazione che ci mette in difficoltà in uscita dalle curve lente, qui gli avversari avevano un’esperienza superiore e hanno potuto ottenere risultati migliori nel week-end“.

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Superbike: Michel Fabrizio “Una vittoria per me e la Ducati”.

16 maggio 2010

Dopo un (lungo) periodo difficile, Michel Fabrizio è riuscito oggi in Gara 1 a tornare sul gradino più alto del podio sul circuito di Kyalami. Con una Ducati finalmente competitiva Michel ha concluso davanti a Carlos Checa, mentre nella seconda manche non c’è stato nulla da fare: il grip è calato subito e non è andato oltre l’ottava posizione.

“Sono molto contento della vittoria in Gara 1, contento per la Ducati ovviamente ma soprattutto contento per me stesso, mi serviva un risultato così dopo qualche gara difficile“, afferma Michel Fabrizio. “Non è stato facile però, ho dovuto gestire bene la manche, facendo il tutto per mantenere il secondo di vantaggio che avevo su Carlos. E’ stata una bella gara ma anche molto faticosa!

Gara 2 è andato in modo molto diverso; il livello di grip ha cominciato a calare quasi subito ed è stato impossibile raggiungere i leader che guadagnavano sempre di più. Comunque, con i punti raccolti nella prima manche, ho guadagnato una posizione nella classifica e adesso mi concentro sul prossimo evento a Salt Lake, una pista che mi piace molto“.

Adesso Michel Fabrizio è ottavo in classifica di campionato, seppur a 127 punti dal leader Leon Haslam con ancora 14 gare da disputarsi.

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Superbike: Jonathan Rea “Mi sono dovuto accontentare”.

16 maggio 2010

E’ mancato poco, pochissimo a Jonathan Rea per ottenere la terza vittoria della stagione, in gara 2 sul circuito di Kyalami. Una corsa condotta perfettamente, respingendo al meglio gli attacchi e sostenendo il peso di portare avanti la leadership della manche, con autorità. Poi, al penultimo giro, Leon Haslam ha dato una zampata senza possibilità di replica, e per “Johnny” è rimasto il secondo posto. Il risultato del britannico è decisamente importante, alla luce del warm-up della mattinata, che non aveva dato dei numeri promettenti, e della posizione di partenza, l’undicesima in griglia. Ora per il numero 65, terzo in classifica generale a pari punti con Carlos Checa, l’attenzione è rivolta all’ultimo round extra-europeo di questa stagione 2010, che si disputerà sul tracciato di Miller Motorsport Park.

“Ho fatto una buona partenza in gara 1″ dichiara Jonathan Rea, “ma non sono riuscito a tenere il passo degli altri, non avendo grip. Ma quando sono sceso fino alla nona posizione, con un bel po’ di distacco rispetto alla vetta, non mi sono arreso in nessuna curva o rettilineo. Sono riuscito a mantenere un passo costante, che mi ha permesso di raggiungere gli altri e di passarli nel finale.

Abbiamo fatto un piccolo cambiamento per gara 2 e ho ottenuto una partenza accecante. Da lì in poi ho trovato facile stare davanti, ma era troppo dura riuscire a fare uno strappo dagli inseguitori. Alla fine, Haslam ha fatto l’affondo e mi sono dovuto accontentare del secondo posto. In ogni caso, vi avrei strappato il braccio se mi aveste offerto questi risultati stamane, voglio ringraziare il mio team per tenermi alto lo spirito, visto che non ero al meglio dopo il warm-up. Guardo in avanti con fiducia per il fine settimana di Salt Lake City, ora che siamo di nuovo sul podio.”

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Superbike Kyalami Gara 2: grande vittoria di Leon Haslam.

16 maggio 2010

Leon Haslam compie un capolavoro in gara 2 sul circuito di Kyalami, per il sesto round del mondiale Superbike stagione 2010. Una vittoria ottenuta con il carattere, in sella alla “Gixxer” che sulle buche della pista sudafricana appariva quella in maggiore difficoltà, specialmente in ingresso di curva, nel confronto con l’Aprilia Alitalia di Max Biaggi e la Honda Ten Kate di Jonathan Rea, che hanno battagliato assieme all’inglese per quasi tutta la corsa. Quando sembrava che quest’ultimo avesse in pugno la gara, dopo averla dominata in lungo e in largo per la quasi totalità dei km percorsi, “Pocket Rocket” si è inventato alla penultima tornata un sorpasso da antologia alla Continental, per poi spingere al 110% fino alla bandiera a scacchi.

Leon voleva battere Max Biaggi su questo circuito, e lo ha fatto senza dubbio: grazie al terzo posto di gara 1 e la vittoria in questa seconda manche, con il “Corsaro” terzo al traguardo nonostante i tentativi di sopravanzare il numero 65 pilota Honda, Haslam estende la leadership in campionato a quindici lunghezze, ben dodici in più rispetto alla situazione prima di domenica. Tanto di cappello va anche a “Johnny”, capace di una gara di altissimo livello, strenuo nel difendere la leadership chiudendo ogni spiraglio e replicando ad ogni attacco; siamo sicuri che per il nord-irlandese l’amarezza è comunque tanta.

Biaggi chiude in positivo, nonostante tutto, il fine settimana. Se la RSV4 Factory è capace quest’anno di andare così forte su un circuito tanto sconnesso come quello della Repubblica Sudafricana, allora le chance per il titolo sono davvero importanti. Il quarto classificato al termine, l’inglese Cal Crutchlow del team Yamaha Sterilgarda, poteva essere anche lui della partita ma, la mancanza di grip della sua YZF-R1 e un’interpretazione più che personale dell’ultima curva (con il giovane di Coventry che faceva una linea molto interna, che lo portava però a ritardare l’apertura di gas in uscita) non lo hanno mai messo in grado di entrare davvero nella battaglia. Destino simile per Carlos Checa, pilota Ducati Althea Racing il quale, partito molto attardato, ha compiuto un buon recupero, che non si è concretizzato nell’aggancio con i primi.

Sesto è il coriaceo James Toseland con la seconda Yamaha ufficiale, davanti al primo dei due piloti BMW Motorrad Motosport Troy Corser, al vincitore di gara 1 Michel Fabrizio con la Ducati factory e a Jakub Smrz, autore di un week-end senza infamia né lode. In leggero miglioramento Noriyuki Haga, decimo alla bandiera a scacchi, che precede Ruben Xaus in sella alla S1000RR ufficiale e l’italiano Luca Scassa, limitato da una cattiva partenza con la Ducati Supersonic Racing.

HANNspree Superbike World Championship 2010

Kyalami, Classifica Gara 2

01- Leon Haslam – Team Suzuki Alstare – Suzuki GSX-R 1000 – 24 giri in

02- Jonathan Rea – HANNspree Ten Kate Honda – Honda CBR 1000RR – + 0.522

03- Max Biaggi – Aprilia Alitalia Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 0.601

04- Cal Crutchlow – Yamaha Sterilgarda Team – Yamaha YZF R1 – + 0.991

05- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 1.479

06- James Toseland – Yamaha Sterilgarda Team – Yamaha YZF R1 – + 13.324

07- Troy Corser – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 13.740

08- Michel Fabrizio – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 – + 14.250

09- Jakub Smrz – Team Pata B&G Racing – Ducati 1198 – + 15.190

10- Noriyuki Haga – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 – + 16.790

11- Ruben Xaus – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 21.101

12- Luca Scassa – Supersonic Racing Team – Ducati 1198 – + 22.670

13- Shane Byrne – Althea Racing – Ducati 1198 – + 24.506

14- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX 10R – + 31.301

15- Sylvain Guintoli – Team Suzuki Alstare – Suzuki GSX-R 1000 – + 31.836

16- Chris Vermeulen – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX 10R – + 33.710

17- Max Neukirchner – HANNspree Ten Kate Honda – Honda CBR 1000RR – + 35.203

18- Broc Parkes – ECHO CRS Honda – Honda CBR 1000RR – + 55.929

19- Roger Hayden – Team Pedercini – Kawasaki ZX 10R – + 56.074

20- Matteo Baiocco – Team Pedercini – Kawasaki ZX 10R – + 1′08.481

Valerio Piccini

Fonte: www.bikeracing.it

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Mah...

Qui le gomme hanno contato molto, causa l'asfalto osceno e le temperature decisamente ballerine. Crolli improvvisi ce ne sono stati, ma ad una prima analisi le gomme non hanno evidenziato problemi evidenti. Molto probabile che Fabrizio, dopo una brutta partenza, abbia strapazzato un pò troppo il posteriore.

IMHO, oggi è stata la perfetta dimostrazione della validità del modello SBK: anche in un tracciato così messo male, con poche possibilità di traiettoria, si sono viste due belle gare (specialmente la seconda). Riprese più coinvolgenti, magari onboard come sembra avverrà, e si raggiunge la quasi perfezione.

senza contare che abbiamo in pratica tutte le marche potenzialmente a podio (peccato per kawasaki)...oggi abbiamo avuto una suzuki,honda,aprilia,yamaha e ducati più o meno tutte li

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Guest EC2277
Superbike: le dichiarazioni dei piloti dopo le gare di Kyalami.

17 maggio 2010

Tanti sono stati i protagonisti del fine settimana (probabilmente l’ultimo nella storia) della Superbike a Kyalami, a cominciare dai vincitori delle due gare, Michel Fabrizio e Leon Haslam. Proprio dall’attuale leader della classifica iridata partiamo nel riportare le dichiarazioni dei piloti al termine della giornata di domenica.

Leon Haslam (Team Suzuki Alstare), 3° e 1°

“Che giornata incredibile! La seconda gara è stata una delle gare più belle in cui sia mai stato coinvolto e sicuramente una delle più difficili. Jonny ed io abbiamo fatto una gara combattuta ed è stato manubrio contro manubrio per quasi tutta la gara. L’ho passato un paio di volte, ma lui mi ha sempre ripassato e più passava la gara più lo vedevo allargare dove volevo passarlo e mi bloccava. Alla fine,l’ho dovuto passare da un’altra parte e questa volta l’ho bastonato fino al traguardo. Vincere una gara così è stato molto emozionante e devo fare un grande ringraziamento a tutta la squadra per tutto il loro lavoro di questo fine settimana. La moto nella seconda gara è migliorata rispetto a gara uno. Abbiamo avuto qualche problema in gara uno, così abbiamo cambiato l’equilibrio facendola un po ‘più bassa nella parte anteriore e più alta nella parte posteriore. Avevo ancora alcuni problemi , ma era meglio e mi ha permesso di lottare per la vittoria. Dopo lo spettacolo di gara due, è difficile ricordare cosa è successo in gara uno. Non ho fatto una buona partenza e ho dovuto recuperare come meglio potevo. Non ero completamente fiducioso con l’anteriore, quindi non riuscivo a spingere abbastanza forte per prendere Michel (Fabrizio) e Carlos (Checa), ma sono stato felice di salire sul podio. Oggi è stata una giornata dura, ma io sono molto felice di aver rafforzato il mio vantaggio in campionato e non vedo l’ora del prossimo round degli USA“.

Jonathan Rea (HANNspree Ten Kate Honda), 5° e 2°

“Ho fatto una buona partenza in gara 1, ma non sono riuscito a tenere il passo degli altri, non avendo grip. Ma quando sono sceso fino alla nona posizione, con un bel po’ di distacco rispetto alla vetta, non mi sono arreso in nessuna curva o rettilineo. Sono riuscito a mantenere un passo costante, che mi ha permesso di raggiungere gli altri e di passarli nel finale. Abbiamo fatto un piccolo cambiamento per gara 2 e ho ottenuto una partenza accecante. Da lì in poi ho trovato facile stare davanti, ma era troppo dura riuscire a fare uno strappo dagli inseguitori. Alla fine, Haslam ha fatto l’affondo e mi sono dovuto accontentare del secondo posto. In ogni caso, vi avrei strappato il braccio se mi aveste offerto questi risultati stamane, voglio ringraziare il mio team per tenermi alto lo spirito, visto che non ero al meglio dopo il warm-up. Guardo in avanti con fiducia per il fine settimana di Salt Lake City, ora che siamo di nuovo sul podio“.

Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing), 4° e 3°

“Con Haslam e Rea credo abbiamo offerto un bello spettacolo. Ho provato a superarli, ma qui c’è una sola traiettoria obbligatoria per tutti. Haslam era molto veloce, teneva le sue traiettorie ed era difficile passarlo. Per noi il podio è comunque un bel risultato, Kyalami è un circuito problematico per la nostra moto. Tenendo conto delle due gare possiamo dire di esser usciti bene da questa che era una trasferta particolarmente temuta da noi, dove siamo riusciti a ottenere un 4° ed un 3° posto. Il distacco in classifica sembra ad elastico, ma il campionato è lungo e nelle prossime gare possiamo dimostrare il nostro vero potenziale. Dobbiamo lavorare sull’accelerazione che ci mette in difficoltà in uscita dalle curve lente, qui gli avversari avevano un’esperienza superiore e hanno potuto ottenere risultati migliori nel week-end“.

Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team), 1° e 8°

“Sono molto contento della vittoria in Gara 1, contento per la Ducati ovviamente ma soprattutto contento per me stesso, mi serviva un risultato così dopo qualche gara difficile. Non è stato facile però, ho dovuto gestire bene la manche, facendo il tutto per mantenere il secondo di vantaggio che avevo su Carlos. E’ stata una bella gara ma anche molto faticosa! Gara 2 è andato in modo molto diverso; il livello di grip ha cominciato a calare quasi subito ed è stato impossibile raggiungere i leader che guadagnavano sempre di più. Comunque, con i punti raccolti nella prima manche, ho guadagnato una posizione nella classifica e adesso mi concentro sul prossimo evento a Salt Lake, una pista che mi piace molto”.

Carlos Checa (Althea Racing), 2° e 5°

“E’ stata una gara disputata su un circuito difficile. In gara 2 non siamo riusciti a trovare subito il grip e le quattro cilindri sono scappate. Con loro è difficile recuperare perché in accelerazione vanno via. In gara 1, invece, tutto molto bene, con un ottimo grip e abbiamo guadagnato qualche punto su Haslam. Le performance sono state uguali in ambedue le gare, ma la posizione non è stata la stessa. Dobbiamo migliorare l’accelerazione e speriamo che il regolamento ci dia una mano. E’ evidente che le nostre moto sono inferiori e speriamo di trovare qualcosa che non ci faccia soffrire tanto. Comunque, un week end senza dubbio positivo“.

Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team), 8° e 4°

“Abbiamo cercato di fare il miglior lavoro possibile in una pista che non è favorevole a noi. Come tanti altri oggi non avevamo grip per cui era difficile mantenere il ritmo in gara 1. Nonostante questo sono soddisfatto della seconda manche, siamo stati in lotta per la vittoria e abbiamo conquistato punti importanti. Adesso andiamo a Miller che dovrebbe adattarsi meglio alla nostra moto, sono fiducioso che lì possiamo ottenere risultati migliori“.

James Toseland (Yamaha Sterilgarda Team), 7° e 6°

“Purtroppo in poco tempo oggi nelle due gare avevamo perso grip ed era una sfida provare a tenere il passo di gara dei primi, ma in ogni caso non abbiamo raccolti risultati da buttare tenendo conto che sono caduto soltanto settimana scorsa. Oggi era incredibile la differenza di grip tra un pilota e l’altro, sono deluso ma certamente c’è chi era messo peggio di me! Quanto al mio collo, avevo qualche problema venerdì, ma oggi andava bene”.

Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport), 12° e 7°

“In Gara 1 non avevo più grip dopo soli cinque giri, mi mancava la fiducia per attaccare e ho così pensato soltanto a stare in piedi. Abbiamo cambiato il set-uo per la seconda manche adottando la specifica “B” Pirelli e la situazione è migliorata. Sono stato felice di questo cambiamento, purtroppo ho perso terreno all’inizio e c’erano dei punti nella pista dove era grande il gap con le altre moto. E’ stato un week-end difficile, vediamo la prossima“.

Jakub Smrz (Team Pata B&G Racing), 9° e 9°

“In entrambe le manche sono riuscito a partire bene, ma nella bagarre dei primi giri ho perduto qualche posizione. Sono rimasto nel gruppo di testa, ma non sono riuscito a recuperare sui piloti in lotta per il podio sui quali ho perso progressivamente terreno. Sono ugualmente soddisfatto, siamo rimasti con i primi tutto il week end, spero a Miller Park, in America, di poter migliorare i risultati ottenuti oggi“.

Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team), 17° e 10°

“In Gara 1 dopo una decina di giri è cominciata a calare la gomma posteriore. Non c’era molto da fare e purtroppo non sono riuscito a migliorare molto. Mi sono dispiaciuto perché senza grip non si va da nessuna parte. Per la seconda manche, abbiamo cambiato alcune piccole cose sulla moto ma tenuto la stessa copertura, avevo un feeling molto migliorato con la moto e, da metà gara più o meno, diversamente da gara 1, ho potuto spingere sempre di più. Il problema è che i piloti del gruppo davanti a me erano già scappati; mi servivano alcuni giri in più per raggiungerli”.

Luca Scassa (Supersonic Racing Team), 11° e 12°

“Decisamente un buon week end iniziato nel migliore dei modi sino dalle prime qualificazioni. Mi sono trovato subito bene a Kyalami anche se il tracciato presenta un fondo troppo dissestato, una variabile in più che ha richiesto un surplus di lavoro ai nostri tecnici. In ambedue le manche a mancare sono state le partenze, in gara 1 per un mio piccolo errore, in gara 2 perché nella bagarre della prima curva è successo di tutto. Sono contento comunque per le due veloci rimonte, con il passo gara che ho tenuto potevamo tranquillamente finire nelle prime 10 posizioni, ma gli handicap di cui ho parlato prima hanno fatto la differenza. Ho girato con una differenza di poco meno di un secondo rispetto al giro record della pista, una bella soddisfazione che premia il lavoro fantastico fatto dal team. Tra 15 giorni andremo negli USA, una trasferta nella quale ripongo tante aspettative perché conosco il tracciato grazie all’esperienza acquisita nel 2007, quando correvo nell’AMA Superbike, sarà utile per un ulteriore salto di competitività. Grazie ai miei tecnici, a Danilo Soncini ed a Bruno, il mio manager, devo tutto a loro!“.

Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport), 14° e 11°

“Le mie due partenze non sono state un granchè. Speravo di recuperare posizioni al via, ma questo non è accaduto. Siamo stati in difficoltà per tutto il week-end anche se in gara 2 andava un pò meglio grazie ad alcune modifiche al set-up che mi hanno consentito di tenere unritmo costante. Ho lottato con Noriyuki Haga e ho cercato di fare del mio meglio, per me è un altro passo in avanti e sono fiducioso per Miller“.

Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare), 10° e 15°

“Bene, oggi sarebbe dovuto andare molto meglio di quanto è stato, e sono molto deluso. La prima gara non era male, solo che ho perso un sacco di tempo in due curve e non sono potuto andare a prendere i ragazzi davanti. OK, questa è nuova pista per me, ma avrei dovuto affrontarla meglio. La seconda gara è stata un disastro! Non avevo grip e nessun feeling con i freni. Avevo fatto una buona partenza, ma Sykes mi ha toccato e ho perso posizioni. Poi ho iniziato ad avere problemi con i freni. Mi sentivo come se non avessero potenza e non è una bella sensazione quando si è in corsa ad alta velocità su una pista come questa. E ’stato un weekend da dimenticare e spero che sarò in grado di riprendere il ritmo nella prossima gara, anche se sarà ancora una volta una pista nuova per me“.

Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), 16° e 14°

“Dobbiamo in questo momento cercare di stare tranquilli e prendere i risultati quando siamo in grado di riuscirci. Abbiamo ottenuto qualche punto e adesso dobbiamo lavorare, ancora una volta non siamo stati in grado di far funzionare bene la moto con gli pneumatici per ottenere un buon grip. E’ una situazione frustrante per noi”.

Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team), 18° e 16°

“In Gara 1 abbiamo fatto alcune modifiche alla moto basate sul lavoro svolto nel Warm Up, ma la durata del pneumatico anteriore è stato il nostro solito problema. Abbiamo faticato molto, ed in gara 2 sono rimasto praticamente bloccato in un paio di curve. La situazione è migliorata solo nel finale, credo che stiamo migliorando la moto, ma non il feeling con gli pneumatici che non riusciamo a sfruttare al meglio”.

Max Neukirchner (HANNspree Ten Kate Honda), 19° e 17°

“In Gara 1 abbiamo riscontrati gli stessi problemi di tutto il weekend, è migliorato solo qualcosina per la seconda manche. Non riuscivo a spingere abbastanza per passare i piloti davanti a me. Dobbiamo sperare che questo fine settimana sia tornato utile per migliorare la situazione in vista di Miller, un circuito dove sono salito sul podio nel 2008 e che mi piace molto anche se non ci ho corso la passata stagione per infortunio“.

Roger Lee Hayden (Team Pedercini), ritirato e 19°

“Sono molto dispiaciuto del mio ritiro nella prima manche. La partenza è stata buona ed ho iniziato a spingere forte sin dai primi giri, trovando anche un buon ritmo. Per sfortuna però, all’incirca a metà della corsa, ho dovuto ridurre il mio passo in quanto il mio pneumatico posteriore non aveva più grip. Ho preferito ritirarmi piuttosto che rischiare una caduta. Prima della seconda manche abbiamo fatto alcuni cambiamenti alla mia Kawasaki ZX10R. Abbiamo scelto un diverso tipo di pneumatico ed abbiamo cambiato anche il controllo elettronico della trazione. Le prestazioni della mia moto sono migliorate ed ho concluso la gara in diciannovesima posizione. Ora non vedo l’ora di correre a Salt Lake City dove voglio fare molto bene davanti al mio pubblico“.

Matteo Baiocco (Team Pedercini), ritirato e 20°

“Sono scontento delle mie gare di oggi perché nella prima avevo trovato un buon feeling con la mia moto, quando improvvisamente, nel corso dell’ottavo giro, ho perso l’anteriore e mi sono ritrovato in terra. Per gara due abbiamo apportato alcune modifiche ed ho anche potuto stare un diverso controllo elettronico della trazione. Però non ho ritrovato il feeling con la mia moto che avevo in gara uno ed ho preferito non forzare il ritmo ed usare questa seconda corsa come un utile test. Non sono certamente contento del mio ventesimo posto ma guardo già alla prossima gara dove spero di ottenere risultati migliori“.

Fonte: www.bikeracing.it

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