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Nba' date=' i Celtics sono in finale[/size']

Orlando ko, chiuso il discorso a est

Il terzo tentativo è quello buono e i Celtics volano in finale per la seconda volta in tre anni. Dopo essere andati sul 3-0 nella serie e essersi fatti rimontare due partite, Boston chiude il discorso sul parquet amico e schianta Orlando con il punteggio di 96-84. Mattatore della serata Paul Pierce autore di 31 punti e 13 rimbalzi. Adesso i Celtics attendono la vincente tra Lakers e Suns. L.A. in vantaggio 3-2 nella serie.

I Boston Celtics allora andranno alla caccia del 18° titolo Nba e i tifosi già pensano a un titolo che li incoronerebbe come la squadra più titolata nella storia della National Basketball Association. La formazione di Doc Rivers ha conquistato il 'banner' della Eastern Conference superando 4-2 gli Orlando Magic nella finale dell'Est. Il verdetto è arrivato con la prova di forza che i questi Celtics hanno fornito in gara 6 dopo le molli gara 5 e 4.

A Boston allora si attente l'esito della finale di ovest che, come detto, vede i Lakers in vantaggio 3-2 sui Suns. Se proprio i campioni in carica di L.A. dovessero chiudere la serie già sul campo di Phoenix, dal 3 giugno andrebbe in scena il Superclassico del basket. Celtics e Lakers infatti si sono affrontati 11 volte per l'anello di campioni e la memoria potrebbe tornare ancora una volta agli anni '80 con le epiche sfide tra Larry Bird e Magic Johnson. L'ultimo faccia a faccia risale al 2008 però quando fu proprio la franchigia di est a trionfare. "Ovviamente un titolo è speciale, ma noi vorremmo far parte del club che comprende chi ne ha vinti 2. Nessuno può portarci via il primo, ma noi vogliamo entrare anche nell'altro club", dice Rivers.

La sua squadra deve ora completare il percorso iniziato con il successo al primo round contro Miami e proseguito nella semifinale orientale con il k.o. rifilato ai Cleveland Cavaliers di LeBron James. A timbrare il biglietto per la finalissima è stato soprattutto Paul Pierce, che ha firmato 31 punti, 13 rimbalzi e 5 assist spegnendo le residue speranze dei Magic. Orlando, reduce da 2 vittorie consecutive, ha sognato di diventare la prima squadra capace di ribaltare una serie partendo da 0-3. "Ma questo e' basket, non hockey", dice Pierce, facendo riferimento al crollo di un'altra squadra di Boston. I Bruins, avanti 3-0 nella finale della Eastern Conference della National hockey league, hanno finito per perdere 4-3 contro i Philadelphia Flyers

"Non ho mai temuto che potesse capitare qualcosa di tragico", prosegue ancora Pierce, miglior giocatore delle finali 2008. Hanno vissuto una serata normale Ray Allen (20 punti), Rajon Rondo (14 punti e 6 assist) e Kevin Garnett (10 punti e 5 rimbalzi). A infiammare il pubblico del TD Garden ha provveduto Nate Robinson: il 'mini-panchinaro' ha realizzato tutti i suoi 13 punti nel secondo quarto, contribuendo in maniera decisiva a spezzare in due la partita. Boston è volata a +21 e, dopo un parziale risveglio dei Magic, è approdata all'intervallo sul 55-42. Il parziale di 11-2 con cui i padroni di casa hanno aperto il terzo periodo ha chiuso virtualmente la contesa. Orlando, finalista un anno fa contro i Lakers, si è arresa nonostante i numeri del solito Dwight Howard (28 punti e 12 rimbalzi). Il centro avrebbe avuto bisogno di un contributo maggiore da Vince Carter (17 punti) e, soprattutto, da Jameer Nelson (11 punti con 5/14 al tiro) e Rashard Lewis (7 punti con un pessimo 3/11). "I Celtics - dice Howard chiudendo l'annata - hanno giocato sempre con la volontà di vincere il titolo. Ecco perché ora si trovano in questa posizione".

Finale Estern Conference: Boston Celtics - Orlando Magic 96-84 (4-2)

29 maggio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Nba: Bryant-show' date=' Lakers in finale[/size']

LA difenderà il titolo contro Boston

Terza finale Nba consecutiva per i Lakers, che battono Phoenix per 111-103 chiudendo la serie Western Conference sul 4-2 e ora difenderanno il titolo contro i Boston Celtics, vittoriosi contro Orlando. La caccia al sedicesimo anello non può che passare per le mani di Kobe Bryant: ancora una volta il numero 24 dei Lakers offre una prestazione eccezionale con 37 punti in 41' di gioco (6 rimbalzi e 2 assist). Si comincia giovedì a Los Angeles.

E se nella serata in cui Pau Gasol viaggia al minimo (9 punti e 7 rimbalzi) ci pensa Ron Artest (25 punti e 4 rimbalzi) a premere sull'acceleratore. Amare Stoudemire ci ha provato, mettendo a segno ben 27 punti, ben assistito dall'ottimo Steve Nash, autore di 21 punti e ben 9 assist: ma contro un Kobe del genere serviva qualcosa di più.

La finale sarà la rivincita di quella del 2008, in cui trionfò Boston. Lakers e Celtics 'incroceranno le armi' per l'undicesima volta in una finale Nba. I Lakers giocheranno in casa gara 1 della finalissima che si apre il 3 giugno. Si gioca al meglio delle 7 partite.

Finale Western Conference: Phoenix Suns - Los Angeles Lakers 103-111 (2-4)

30 maggio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Vujacic, carica Lakers:

"Pronti a spaccare..."

Alla vigilia di gara-1 della finale Nba, la 26enne guardia slovena suona la carica: "I Celtics? Niente voglia di rivalsa, dobbiamo solo dimostrare cosa siamo oggi. Artest decisivo, vinciamo e poi vacanze in Italia"

LOS ANGELES (Stati Uniti), 2 giugno 2010 - Atmosfera elettrica, a Los Angeles, a un solo giorno dall’inizio della finali. Tutta la città parla della rivalità fra Lakers e Boston che è tornata prepotentemente di moda. I Celtics preferiscono allenarsi a Ucla lontano da occhi indiscreti, mentre i Lakers si sono chiusi nel loro quartier generale, a El Segundo. Una vigilia che sembra normale ma non lo è: Bryant parla sottovoce e ha già la faccia concentrata delle grandi occasioni, Phil Jackson scherza con i giornalisti, Gasol risponde alle mille domande dei cronisti spagnoli. Quello che tutti si chiedono è se questi Celtics siano più deboli rispetto alla squadra che vinse il titolo nel 2008, e se i Lakers, rinforzati da Artest, possano ambire legittimamente al "back to back". Lo abbiamo chiesto a Sasha Vujacic, 26enne guardia di Los Angeles, fidanzato con Maria Sharapova.

E’ ancora finale Lakers contro Celtics.

"Molto interessante (ride)".

I Lakers hanno voglia di rivalsa dopo la sconfitta del 2008?

"Non c’è bisogno di parlare, dobbiamo solo dimostrare cosa siamo oggi".

Come arriva Los Angeles a questa finale?

"Siamo pronti per difendere il nostro titolo e pronti per spaccare... sapete cosa. Vogliamo fortemente questo titolo".

Cosa vi spaventa dei Celtics?

"Niente, assolutamente niente".

La serie contro Phoenix ha visto il tuo rientro dopo un infortunio.

"Sono stato fuori più di un mese e mezzo. Guardo indietro e penso che sono stato molto fortunato nel recuperare presto dal problema alla caviglia, sono molto felice di poter giocare. Abbiamo vinto una serie dura contro Phoenix e ora guardiamo avanti molto fiduciosi".

Un bilancio della sua annata finora: alti, bassi e infortuni?

"Tante soddisfazioni. Alti e bassi in una stagione così lunga sono normali. Sono rientrato in un momento in cui la squadra aveva bisogno del mio contributo difensivo e offensivo, sono soddisfatto di essere qui. Non vedo l’ora di giocare".

La presenza di Artest nei playoff è stata determinante.

"Sentiamo la differenza con lui in campo. L’ho sempre detto che il suo arrivo a Los Angeles sarebbe stato determinante per la nostra post season. Ho visto giusto, non solo per quello che ci dà in difesa, ma anche per quello che porta in attacco. Non abbiamo, comunque, fatto ancora niente. Dobbiamo vincere altre 4 partite dopodiché potremo fare festa!.

Il saluto ai tifosi italiani conclude la nostra chiacchierata. Con una promessa: “Appena finisce tutto , vengo subito in Italia, l’estate la passo là”.

da Ultime notizie sportive - La Gazzetta dello Sport

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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La Finale per l'Anello: Si Comincia!

Nba: primo round ai Lakers

Finale gara 1: 102-89 ai Celtics

Va ai Los Angeles Lakers gara 1 di finale play-off Nba: allo "Staples Center" i campioni in carica vincono per 102-89' date=' [/b']al termine di una partita dominata e controllata nonostante un buon inizio dei Boston Celtics. Grandi prestazioni per Kobe Bryant (30 punti e una presenza "totale" per tutto l'incontro, visti anche i 7 rimbalzi e i 6 assist a referto) e Pau Gasol (23 punti e 14 rimbalzi). Bene anche Ron Artest (15 punti).

Per i Celtics Paul Pierce ne fa 24, ma molti a gara ormai compromessa, mentre Kevin Garnett non è al top fisicamente e si vede.

I padroni di casa dominano anche a rimbalzo (42-31) con una prova convincente anche di Bynum. Gli ospiti reggono solo per un quarto e mezzo, quando Pierce riesce a mettere qualche canestro e Wallace realizza cinque punti consecutivi, poi gli oroviola iniziano la loro fuga con un paio di canestri di Artest, arrivando a +9 (50-41) all'intervallo lungo. Il break definitivo arriva nel terzo quarto, sotto la spinta della coppia Bryant-Gasol, con i padroni di casa fino al +20 (84-64), inutile e tardivo il tentativo di rimonta dei Celtics nell'ultimo quarto. Garnett e compagni arrivano al massimo a -12 ed i Lakers possono portare in porto questo prima vittoria. "Abbiamo avuto un atteggiamento poco aggressivo - ha detto Doc Rivers a fine gara - Hanno fatto valere la loro fisicità e noi non possiamo permetterlo'. Si torna in campo domenica notte, sempre allo Staples, per gara 2.

Finale NBA : Los Angeles Lakers - Boston Celtics 102-89 (1-0)

4 giugno 2010

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Nba' date=' super Allen: Boston fa 1-1[/size']

Celtics pareggiano la serie coi Lakers

Situazione di parità dopo le prime due gare delle finali Nba. In gara 2 vittoria dei Boston Celtics a Los Angeles contro i Lakers con il punteggio di 103 a 94. Boston torna a giocare "da Boston" e dimentica i disastri di gara 1 con una super prestazione difensiva. Il protagonista assoluto è Ray Allen, autore di 32 punti, oltre che di un 8/11 dai tre punti e 2 assist. Ai Lakers non bastano i 25 punti di Pau Gasol. Le gare si spostano adesso a est.

Le finali Nba non regalano mai due parite uguali e se i numeri stanno con Phil Jackson (quando vince gara 1 poi vince il titolo), Boston non sta a guardare e mette in scena una "seconda" da applausi sul parquet dello Staples Center.

Andiamo con ordine. In gara 1 i Celtics si erano contraddistinti per la lentezza sotto canestro. Troppe seconde palle concesse all'attacco dei Lakers e al numero 24 gialloviola, al secolo Kobe Bryant, che quando "vede sangue" non smette "di picchiare" rifilando agli uomini di Doc Rivers una rigorosa batosta.

Ora immaginate esattamente l'opposto. Boston scende in campo con altro piglio e, specialmente Rondo, smette di giocare dal perimetro e inizia ad attaccare la prima linea della difesa dei Lakers. E fa male. Si perchè basta guardare il primo quarto per capire come andrà a finire la sfida. Garnett dopo 2 minuti è a quota 2 falli e 0su3 dal campo facendoci capire subito che per lui non sarà serata (6 punti!). Un problema? Forse si, ma per le prossime sfide, perchè per un KG che manca c'è un Ray Allen che vola (32 punti e 8/11 da tre) ben assisito dai numeri di Rondo che, da "invisibile" protagonista della serata, già nei primi 12 ci fa intuire il leitmotiv di gara 2: tripla-doppia servita (19 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) e discorso in parità.

Tutto semplice insomma? Macchè, per una Boston che va, c'è una Los Angeles che frena. Si perchè sempre nel primo e riassuntivo quadro della gara si capisce che i Lakers hanno i lunghi in serata ma Bryant no. E questo è un problema. E' un problema perchè se Gasol e Bynum hanno le mani calde per tutta la gara, ma, nel momento decisivo "il 24" prova a vincerla da solo anzichè servirli, il destino per i gialloviola è già scritto. "Il catalano" ne fa 25, Bynum 17 e Kobe 21. Ventuno appunto, non ci certo un cattivo numero ma per uno che è abituato a farne dai trenta in su quell' 8/20 è una percentuale che parla da sola.

Il discorso adesso si fa davvero interessante. Ci si sposta sull' 1-1 in Massachusetts dove si giocheranno 3 gare consecutive. Los Angeles deve vincerne almeno una per tornare a giocare tra gli amici Jack Nicholson, Andy Garcia e Sylvester Stallone mente Boston, che comunque in casa non è imbattibile, se dovesse riuscire nuovamente a riproporre in maniera così convincente questa difesa e ribaltamento veloce che ha messo in difficoltà i meccanismi di Jakson potrebbe davvero toccare il 18esimo e storico titolo. Bryant permettendo, ovviamente.

Finale NBA : Los Angeles Lakers - Boston Celtics 94-103 (1-1)

7 giugno 2010

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Colpo a Boston' date=' Lakers sul 2-1[/size']

Los Angeles vince grazie a Fisher

Kobe Bryant comincia l'opera, Derek Fisher la finisce e i Los Angeles Lakers sbancano Boston. I campioni Nba passano per 91-84 in gara 3 della finale e conducono 2-1 riconquistando il vantaggio del fattore campo. A leggere il tabellino, spiccano soprattutto i 29 punti di Bryant, in realtà prodotto da un modesto 10/29 dal campo (1/7 da 3 punti): ma è la guardia, con 10 punti nell'ultimo quarto, ad arginare il tentativo di rimonta.

I titoli, alla fine, sono proprio per Fisher, che segna complessivamente 16 punti (6/12 dal campo). I Celtics, illusi dalla partenza bruciante (12-5), per quasi metà gara non si vedono: scivolano rapidamente a -17 prima di ridurre il gap a 12 punti in prossimità dell'intervallo.

Nella formazione di coach Rivers funziona poco o nulla. Ray Allen, protagonista assoluto in gara 2, incappa in un miserabile 0/13 dal campo (0/8 da 3 punti) e segna solo 2 liberi. Rajon Rondo (11 punti e 8 assist) è la copia poco brillante del devastante play ammirato nelle ultime settimane. Nemmeno la mano di Paul Pierce (15 punti con 5/12 al tiro), limitato da problemi di falli, è caldissima. Se Boston torna in piena corsa nel quarto periodo (-1 a 9'17" dalla fine) il merito è soprattutto di Kevin Garnett, che mette a segno 25 punti e 6 rimbalzi con un'ottima prestazione, e del panchinaro Glen Davis (12 punti). Quando il pubblico del TD Garden assapora l'impresa, comincia lo show di Fisher: uno, due, tre, quattro canestri consecutivi. Il sipario cala a 0"48 dalla sirena, quando la guardia 35enne resiste al tentativo di fallo di 3 avversari: 2 punti a cui si somma il libero supplementare, Boston è al tappeto.

Finale NBA : Boston Celtics - Los Angeles Lakers 84-91 (1-2)

9 giugno 2010

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I Celtics pareggiano la serie: 2-2

Vittoria per 96-89 sui Lakers

Gara-4 della finale Nba giocata a Boston è stata vinta dai Celtics 96-89 sui Lakers e la serie torna ad essere di nuovo in parità. Prestazioni super per i tre biancoverdi: Davis' date=' [b']Robinson e Allen mentre per i californiani non bastano le solite buone prestazioni di Bryant e Gasol e preoccupa l'infortunio di Bynum che ha giocato solo 12 minuti. La partita non è stata spettacolare ma tirata e combattuta fino alla fine.

L'inizio è tutto un botta e risposta tra Piercie e il duo Gasol-Bryant, poi con un break di Kobe (7 punti in un minuto) si arriva al massimo vantaggio Lakers 43-35 a due minuti dalla sirena, la paura cala sul Garden ma Garnett e Rondo riescono a portare il punteggio sul 42-45 all'intervallo.

Nel terzo quarto regna un sostanziale equilibrio fatto di sorpassi e controsorpassi e si vedono molti errori da una parte e dall'altra.

L'ultimo periodo è tutto per la panchina di Boston che si scatena con i quattro giocatori Robinson, Davis, Tony Allen e Sheed chefirmano l'allungo decisivo Celtics firmando un parziale di 19-7 nei primi 5 minuti e 41 secondi. Boston non molla, doma la reazione dei gialloviola e porta la serie sul 2 a 2. Domenica gara-5 ancora al Garden prima di tornare a Los Angeles.

Finale NBA : Boston Celtics - Los Angeles Lakers 96-89 (2-2)

11 giugno 2010

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Cuore Boston: ora primo match-point

Difesa rocciosa' date=' grande Pierce: L.A. ko[/size']

In gara-5 della finale NBA, Boston fa suo il fattore campo, batte i Lakers 92-86 e si porta sul 3-2 nella serie. Match equilibrato, dove spiccano i 27 punti di capitan Pierce (12/21 al tiro) e la grande difesa dei Celtics, in grado di rendere vani i 19 punti consecutivi di Bryant in apertura di terzo quarto. La star giallonera segna in totale 38 punti (13/27), insufficienti, però, agli ospiti, che pagano l'imbarazzante stato della loro difesa.

"Li abbiamo inseguiti per tutta la metà campo- dice Pierce, fotografando l'intensità difensiva -. Se segnassero 120 punti, per noi diventerebbe durissima". Boston ha segnato 46 punti nell'area pitturata, arrivando costantemente nel fulcro dell'area avversaria. Deludono gli altri big: da Garnett (18 punti e 10 rimbalzi) a Rondo (18 punti, 8 assist), fino ad Allen (12 punti). Una penuria di centri che, in quanto tale, dà forse ancora più lustro alla vittoria dei Celtics.

Lucida la diagnosi dello sconfitto Bryant: "Non abbiamo difeso bene. L'altra volta ci era capitato nel quarto periodo, stavolta nel terzo: non li abbiamo mai fermati, hanno segnato canestri facili uno dopo l'altro. Non si può sopravvivere contro una squadra che tira con il 56%". E, in attesa di gara 6, decisiva per le sorti dei suoi, dichiara: "Ora bisogna scendere in campo e giocare. Qual è il problema? Non vedo problemi. Se devo dire qualcosa, allora non meritiamo di essere campioni. Siamo sotto 3-2, torniamo a casa nostra. Vinciamo una partita e pensiamo a quella dopo: elementare". All'insegna del 12, invece, la gara opaca di Pau Gasol: 12 sono le volte che va a tiro, 12 i punti e ancora 12 i rimbalzi.

Ora, tutti con la testa alla notte tra martedì e mercoledì, a Los Angeles, dove si consumerà il sesto atto della Finale NBA: una gara da dentro o fuori.

Finale NBA : Boston Celtics - Los Angeles Lakers 92-86 (3-2)

14 giugno 2010

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NBA' date=' nella notte è Lakers-show[/size']

Celtics travolti 89-67, serie sul 3-3

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. In una gara da dentro o fuori, i Lakers non tradiscono le aspettative e raddrizzano la serie, portandola sul 3-3. L'89-67 finale è frutto del lavoro del solito Kobe Bryant (26 punti e 11 rimbalzi) e di un ritrovato Pau Gasol, autore di 17 punti. Per i Celtics, che hanno dovuto fare a meno di Perkins già dal primo quarto per un infortunio al ginocchio, i 19 punti di Allen non bastano.

Gara senza storia, considerato che, alla fine del primo tempo, i Lakers erano già in vantaggio di 20 punti. A fine match arrivano le dichiarazioni di Phil Jackson, coach della squadra di Los Angeles: "Abbiamo difeso bene e a rimbalzo siamo andati ancora meglio. Adesso non si tratta più di allenare. Si tratta di scendere in campo e tirare fuori l'energia". E Kobe Bryant rincara la dose: "Abbiamo fatto un lavoro eccellente in difesa. Ora, ci resta una sola partita da vincere. Siamo abituati a vivere queste situazioni".

L'appuntamento è per la notte tra giovedì e venerdì, ancora a Los Angeles: si tratta della quarta volta in assoluto e della prima volta dal 1984 che una finale tra Lakers e Celtics si decide all'ultimo atto.

Finale NBA : Los Angeles Lakers - Boston Celtics 89-67 (3-3)

16 giugno 2010

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Nba' date=' Lakers-Celtics: è la notte[/size']

Stanotte gara-7, in palio c'è l'anello

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Tutto in una notte. Alle 3 del mattino (ora italiana) Los Angeles Lakers e Boston Celtics scenderanno sul parquet per la settima e decisiva sfida della serie. Bryant e Gasol contro i Big Three (Garnett-Allen-Pierce). In palio, l'anello. Impossibile un pronostico, anche se i gialloviola appaiono leggermente favoriti per tre motivi: hanno dominato gara-6, si gioca allo Staples Center e Boston dovrà fare a meno di Perkins, infortunatosi al ginocchio.

Da una parte, gli uomini di Phil Jackson punteranno sull'attacco esplosivo guidato da Kobe Bryant (26 punti e 11 rimbalzi in gara-6). Dall'altra, il fattore decisivo potrebbe chiamarsi difesa: se funziona, la squadra di Doc Rivers può tranquillamente mettere le mani sul titolo.

Sarà una sfida piena di fascino e prestigio. Le due franchigie, insieme, hanno conquistato 32 dei 63 titoli Nba (17 a 15 per i biancoverdi). Lakers-Boston in finale. Serie arrivata fino a gara-7, partita decisiva. We love this game.

17 giugno 2010

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