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Un po' a sorpresa, Pininfarina svela questa evoluzione del prototipo Nido del 2004. Nel 2004 l'attenzione era focalizzata sulla doppia cellula di sicurezza; ora l'elemento caratteristico è la trazione elettrica.

Mi tocca purtroppo sottolineare quella che per me è una involuzione dello stile dell'esterno, con anteriore e fiancata inspiegabilmente sciolti e cascanti. :|

Nota positiva invece l'apparente industrializzazione al 100% e quindi producibilità di tutto quello che si vede della vettura. Non è più una Show Car, insomma, ma una vettura reale.

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da autoblog.nl

E’ il primo prototipo del “Programma di Sviluppo Nido”, piattaforma modulare da cui si svilupperanno nuove tipologie di vetture ibride ed elettriche

In occasione dei festeggiamenti per l’80° anniversario della Società, Pininfarina svela la Nido EV, primo prototipo marciante del “Programma di Sviluppo Nido”, progetto di vettura elettrica interamente disegnata, progettata e costruita nel Centro stile e ingegneria Pininfarina di Cambiano (Torino). Nido EV testimonia le competenze e l’esperienza maturata da Pininfarina nello sviluppo di veicoli a trazione elettrica, con un occhio particolare alle city car di segmento A che popoleranno le strade del futuro per rendere le città più vivibili.

Nido EV rientra nella scelta pionieristica e lungimirante, operata da Pininfarina ormai tre anni fa, di puntare sulla mobilità sostenibile, declinata in varie forme: non solo l’adozione di una catena di trazione ibrida o elettrica, ma anche la ricerca volta alla riduzione dei consumi e delle emissioni “from wheel to wheel”, all’utilizzo di materiali alternativi, più leggeri e riciclabili, alla sicurezza attiva e passiva, all’infomatica, che dovrà permettere l’uso sostenibile dei mezzi di trasporto con una gestione intelligente del traffico.

Nel design degli esterni Nido EV riprende ed aggiorna le linee e i volumi che sono valsi alla Nido del 2004 il Premio L’Automobile più Bella del Mondo per la categoria Prototipi e concept car, il Compasso d’Oro 2008 e l’esposizione nel tempio dell’arte moderna, il MoMA di New York. Gli interni di questo primo progetto Nido EV, invece, sono ancora da prototipo tecnico, senza alcun intento di ricerca stilistica.

Nido EV è un vero e proprio laboratorio intenzionato ad esplorare l’elettrificazione di una piccola vettura da città e, al tempo stesso, a sviluppare un pianale modulare. La struttura del body di questo primo prototipo in traliccio tubulare di acciaio, mentre la versione definitiva sarà realizzata con uno space frame in alluminio. La struttura è progettata per essere declinata in quattro differenti veicoli completamente elettrici o ibridi: 2 posti, 2+2, pickup e van leggero.

Nido EV, city car di dimensioni limitate (leggermente più grande di una Smart), ha 2 posti e motore posteriore a magneti permanenti. Il “Programma di Sviluppo Nido” prevede, tuttavia, lo sviluppo di due ulteriori versioni con dimensioni leggermente maggiori: la prima, ibrida con il motore endotermico posizionato nella parte anteriore ed il motore elettrico nel posteriore; la seconda, elettrica con il motore nella parte anteriore. In entrambi i casi, il posizionamento del motore consente di aumentare l’abitabilità a 4 posti e ottenere una migliore ripartizione delle masse. Ad alimentare il prototipo Nido EV è una batteria Zebra Z5 al Ni-NaCl, che offre notevoli livelli di sicurezza e affidabilità. L’autonomia a carica completa è di 140 km e la velocità massima di 120 km/h (limitata elettronicamente), mentre l’accelerazione 0-60 Km/h è garantita in 6,7 secondi. La compatibilità ambientale della batteria Zebra Z5 è accresciuta dalla totale assenza di sostanze chimiche nocive o inquinanti e dalla loro riciclabilità al 100%: a fine vita, infatti, le batterie vengono riciclate in fonderia per poi essere utilizzate per la produzione di acciaio inox. Il prototipo è inoltre equipaggiato con pneumatici "verdi" sviluppati da Pirelli con particolare attenzione alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale e al risparmio.

Per quanto riguarda la climatizzazione, il “Programma di Sviluppo Nido” prevedrà l’impiego di un compressore elettrico A/C e di un riscaldatore elettrico ad alto voltaggio in grado di implementare strategie di controllo automatiche che nella maggior parte delle condizioni privilegeranno i consumi ridotti. Il Programma si estenderà anche alla ricerca di soluzioni e componenti a peso ridotto ed elevato rendimento meccanico/elettrico nonché di soluzioni ad elevato recupero energetico (batterie con elevate prestazioni in ricarica) e di sistemi frenanti dedicati alle applicazioni ibride/elettriche.

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Avrei evitato di fotografare l'interno specie se quest'ultimo è palesemente provvisorio.

Come concept, non sembra che abbia granchè da dire, se non quello di mostrare che hanno finito un progetto di una macchina, probabilmente industrializzazione compresa, da vendere a qualche casa (cinese?).

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Avrei evitato di fotografare l'interno specie se quest'ultimo è palesemente provvisorio.

Come concept, non sembra che abbia granchè da dire, se non quello di mostrare che hanno finito un progetto di una macchina, probabilmente industrializzazione compresa, da vendere a qualche casa (cinese?).

non tanto per vendere il progetto in se (puo anche darsi che la mettano in commercio al fianco della bluecar ),

l'intento è piu ceh altro mostrare che sono in grado di fare un intera progettazione di una vettura, con lo stile non si sopravvive (soprattutto con i cinesi), è l'ingegnerizzazione che porta soldi, ma in questo periodo è anche il settore piu in crisi...

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Lo stile di questa nido non è sicuramente esaltante, ma la cosa che mi lascia ancora più perplesso sono le caratteristiche tecniche, ma a chi la vendi un'elettrica pura con un'autonomia così ridotta e tempi di ricarica così lunghi!?

Sarei felice di essere smentito ma la vedo dura, mi sembra che i nostri "carrozzieri" siano tutti un pò alla frutta in un modo o nell'altro... il concetto di piccolo è bello inizia un pò a scricchiolare.

niente da dichiarare...

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Lo stile di questa nido non è sicuramente esaltante, ma la cosa che mi lascia ancora più perplesso sono le caratteristiche tecniche, ma a chi la vendi un'elettrica pura con un'autonomia così ridotta e tempi di ricarica così lunghi!?

Non trovo i tempi di ricarica, ma l'autonomia è perfettamente in linea con le elettriche attualmente esistenti.

<<Scarface>>

Non esiste peggior ignorante di quello convinto di sapere...

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Non trovo i tempi di ricarica' date=' ma l'autonomia è perfettamente in linea con le elettriche attualmente esistenti.[/quote']

infatti in questo articolo non ne parla però ho letto da qualche altra parte (purtroppo non ricordo dove) qualcosa tipo 8 ore ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Comunque non è tanto il fatto di essere in linea o meno con la concorrenza, il problema è che ancora, viste le caratteristiche attuali, il mercato per questo tipo di auto è molto ridotto e secondo me un'azienda come Pininfarina difficilmente potrà stare in piedi dedicandosi solo all'auto elettrica o quasi...

niente da dichiarare...

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