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Sfiorato il dramma a Brno


nunoHGT

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La Lamborghini di Bartocci prende fuoco: il pilota è ustionato alle gambe. E' stato estratto dagli uomini del team. Ora sta meglio. Grave inefficienza dei soccorsi del circuito

A contorno della terza prova del campionato internazionale Fia GT, sul circuito cèko di Brno, si sarebbero dovuto disputare le due gare del monomarca Lamborghini Gallardo.

Invece un incidente all’inizio del secondo giro della prima delle due manches si è verificato un drammatico incidente che ha indotto gli organizzatori del trofeo a sospendere gara-1 e cancellare l'altra.All’uscita della curva che immette nel rettifilo dei box, la Gallardo del romano Giorgio Bartocci mette le ruote esterne oltre l’asfalto, laddove comincia il tappeto sintetico. In quel punto le vetture sono in piena accelerazione e viaggiano attorno si 200 km/h. Il pilota perde il controllo della vettura, che innesca una sbandata.

L’urto contro le protezioni poste sul lato opposto della pista è inevitabile. La Gallardo di Bartocci colpisce però quasi con l’intera zona frontale lo spigolo del guard-rail messo a difesa del muretto dei box; dietro le barriere di acciaio sono appostati alcuni vigili del fuoco. L’impatto è violentissimo. Lo chassis in alluminio si spezza in due e la pedaliera è completamente scoperta; la vettura, piroettando sulla pista, prende immediatamente fuoco. Bartocci è imprigionato nell’abitacolo, semi incosciente. I soccorsi tentano di spegnere l’incendio – il serbatoi che brucia contiene un centinaio di litri di benzina – ma nessuno riesce o vuole avvicinarsi al cockpit, dal quale pende il corpo di Bartocci avvolto dalla fiamme.

Dal muretto dei box salta giù un uomo di colore. È Manfred Fitzgerald, capo design della Lamborghini e responsabile del trofeo Gallardo. Con lui è anche Babini, compagno di squadra del romano. Fitzgerald riesce a mani nude e senza alcuna protezione, dopo un paio di tentativi, a estrarre il romano insieme a un componente del team Aston Martin. Bartocci viene dapprima ricoverato all’infermeria del circuito e poi alla cilinica universitaria, in città. Se la cava invece con alcune costole rotte, la frattura dell'omero sinistro e ustioni di secondo grado alle gambe e ad altre parti del corpo. Fortunamente, hanno fatto sapere i sanitari cèki, i polmoni di Bartocci non hanno aspirato il fumo rovente sprigionato dalle fiamme. Soltanto nella mattinata di lunedì, tuttavia, i medici del reparto di terapia intensiva dell’ospedale universitario di Brno hanno dichiarato Giorgio fuori pericolo.

L'incidente ha dimosrtato l'inadeguadezza dei soccorsi sul circuito ceco: da quando la Gallardo di Bartocci prende fuoco allo spegnimento trascorre un minuto e 18 secondi. Tanti. Troppi considerando che l'incidente non è avvenuto in un punto qualsiasi del circuito ma proprio di fronte i box; una zona, dunque, in cui è concentrato il numero maggiore di soccorritori. Le fiamme sono state domate con estintori brandeggiati a mano: l'autobotte con il liquido estinguente arriva a incendio domato; cioè dopo un minuto e diciotto secondi, a fuoco ormai spento. E per estrarre il pilota è stato necessario l'intervento coraggioso ed eroico di Fitzgerald, di un meccanico Aston Martin e di Fabio Babini che sono arrivati di corsa dai box in popchi istanti, mentre nessuno del personale di soccorso era dotato di tute ignifughe o di attrezzature per intervenire fra le fiamme. E' incredibile che abbiano dovuto pensarci gli stessi uomini dell'organizzazione del Trofeo oppure i colleghi piloti a

salvare Bartocci e non il personale di soccorso del circuito che dovrebbe essere addestrato a tale scopo.

autosprint

video:

Dramma sfiorato a Brno - Auto.it

La Gallardo in fiamme a Brno - Auto.it

Modificato da nunoHGT

"The trouble with the world is that the stupid are cocksure and the intelligent are full of doubt." -Bertrand Russell

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Credo sia doveroso un applauso agli uomini che hanno contribuito a salvare la vita al pilota.

Indecenti la disorganizzazione ed inefficienza dei soccorsi.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

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Al pilota la vita gliel'ha salvata.....un altro pilota:shock::shock::pzFabio Babini...perchè gli uomini del servizio antincendio non sapevano come fare e volevano spegnere con gli estintori a mano...

La sfiga ha voluto che,complice l'asfalto non proprio asciutto(avrebbero dovuto partire dietro safety car),quando parte in sovrasterzo li,a brno è matematico che finisci nell'angolo del muro dell'ingresso box....e se malauguratamente il serbatoio è davanti a te,può capitare che il serbatoio rompendosi inondi l'abitacolo....:roll:

Si dimentica spesso,ma motorsport is dangerous;)

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ho letto che ha le costole fratturate e ustioni di secondo grado alle gambe...c'è un video...ma da quanto ho letto babini era in macchina con lui...possibile? o era un altro pilota?

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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ho letto che ha le costole fratturate e ustioni di secondo grado alle gambe...c'è un video...ma da quanto ho letto babini era in macchina con lui...possibile? o era un altro pilota?

Lucio,Babini era in macchina con lui come equipaggio non come copilota,altrimenti sarebbe stato il suo fantasma a tirarlo fuori;)

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Bartocci è in isolamento al Sant'Eugenio

Il romano è nell'ospedale specializzato nella cura dei grandi ustionati

26 maggio 2010 20:17

Giorgio Bartocci si è reso conto della gravità della sua situazione. Il pilota romano, trasferito ieri con un volo speciale che lo ha trasportato da Brno a Roma, è ricoverato nell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, la struttura della Capitale specializzata nella cura dei grandi ustionati. Ora è in isolamento in una camera asettica dove può ricevere una visita al giorno.

La moglie Mina ha potuto stargli accanto solo un'ora nel tardo pomeriggio. Le ferree procedure sono indispensabili ad evitare possibili infezioni, ma certo mettono a dura prova la sua resistenza psicologica. Giorgio, che è perfettamente lucido, intorno a sè ha scoperto casi umani ancora più drammatici del suo, che lo hanno fatto riflettere sul lungo calvario ospedaliero che lo aspetta ed è ovvio che il suo morale ne abbia risentito. Bartocci, infatti, è consapevole che la strada per la guarigione sarà piuttosto lunga e dolorosa.

I medici hanno disposto tutti gli accertamenti del caso per avere un quadro clinico completo, non solo per agire sulle ustioni di secondo grado che riguardano il quaranta per cento del corpo (le gambe sono le parti più offese), ma anche per verificare quali effetti possono aver avuto i gas roventi respirati nell'abitacolo in fiamme.

Il conduttore capitolino ha chiesto notizie della figlia di tre anni e mezzo e di chi è intervenuto prontamente per salvarlo dalle fiamme. In particolare Fabio Babini e Manfred Fitzgerald, stilista della Lamborghini e responsabile del Blancpain Super Trofeo, hanno sfidato il calore delle fiamme per estrarre lo sfortunato pilota che si è schiantato frontalmente nel guard-rail che divide la pista dall'ingresso della pit lane con la Gallardo della Mik Corse alla conclusione del primo giro.

Le immagini del drammatico botto hanno evidenziato come il corpo del pilota sporgesse in maniera anomala dall'abitacolo, come se nell'impatto violentissimo si fossero rotte le cinture di sicurezza. La Lamborghini ci ha fatto sapere che le cinture per quanto bruciacchiate sono rimaste perfettamente ancorate ai supporti.

Secondo Babini, Giorgio si sarebbe liberato delle cinture urtando l'allacciatura ventrale, mentre la vettura non aveva ancora completato la spaventosa carambola. Questo fatto, paradossalmente, potrebbe avergli evitato conseguenze molto più gravi, visto che il busto, le braccia e la testa non sono stati lambiti delle fiamme se non per un tempo per fortuna limitato, mentre le gambe risultano gravemente ustionate.

Fabio Babini, compagno di squadra ed amico di Bertocci, è rimasto molto scosso dall'accaduto. E siccome i team di comune accordo con i responsabili della Lamborghni domenica avevano deciso di non correre gara 2 e 3 dell'appuntamento in Repubblica Ceca, il romagnolo sente il bisogno di tornare al più presto in macchina, per scrollarsi di dosso i brutti pensieri. Il pilota faentino, infatti, ha programma un test ad Adria per venerdì pomeriggio per riprendere confidenza con una macchina da corsa.

.

da OmniCorse.it

Gli auguro una guarigione più breve possibile.

Il botto comunque è stato davvero tremendo :shock:

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