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[Motomondiale] Gp di Catalunya 2010: Montmelò


Navarre75

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Non proprio,il lungo a fine rettilineo è figlio di un rapporto conflittuale fra avantreno,gomma anteriore e freno motore(la gp10 tende ad allargare in ingresso)....ieri girava molto piu stretto alla caixa e al primo curvone del nano,però in staccata non aveva il completo controllo della situazione,per cercare il sorpasso,poi il nano,complice il motorone della rcv,salutava..potrebbe anche essere che stiano correndo con una mappatura conservativa,stante il discorso motori punzonati e lui ne ha già cambiati due(o tre non ricordo esattamente).

La m1,invece si è sposata perfettamente con ste gomme e chiunque tenti di tenere il passo,finisce o per terra(mortacci andrea) o lungo...in piu' ha potenza che negli anni passati non aveva e affidabilità....

Suzuki lol....buttare i soldi cosi nello sviluppo e tornare indietro sembrano i cugini dell'hrc....Mi serve trazione,ok altri 5 cv a 20000 giri:pz:pz

però io lo vedevo più aggressivo delle altre volte in entrata di curva

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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però io lo vedevo più aggressivo delle altre volte in entrata di curva

beh man mano che si sistema la faccenda "cosa farò l'anno prossimo"....un pò anche cambiare metodo e lavorare un pò di piu per capire come lavora la gomma,un pò portare a casa il risultato...però siccome il nano lo potrei passare anche io con la graziella:mrgreen::mrgreen:,stare tutti quei giri dietro e non approfittare del lungo del nano alla caixa,significa che pure lui era al limite...io non credo si sia conservato,stoner se è convinto di passare passa,imho;)

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Lorenzo è solido di testa

A Stoner manca la scintilla' date=' Dovi ci prova[/size']

di Guido Meda.

Lorenzo, 10

Scimmiotta Rossi? Ma sì, in tutto. In tutto quello che serve per vincere il mondiale però! Senza Rossi ovvio. Sarebbe pure da lode non fosse che gli avversari si eliminano da soli, senza che Jorge debba sputare sangue per finalizzare la sua fuga. Si adatta, è solido di testa. Soffre solo un pochino contro Dovizioso, ma per il resto è tutto una mantequilla, un martillo. Ogni vittoria ottenuta è un passo verso un meritato aumento dell'ingaggio, un passo in più di Rossi verso la Ducati, perchè questo la Yamaha se l'è fagocitata. Vittoria in casa, fiesta, ole!

Pedrosa, 9

Va tutto rapportato a Lorenzo che di testa è forte fino a non avere un senso. Pedrosa che è normale sbaglia la prima staccata, obbliga se stesso ad una rimonta, tiene dietro Stoner, ma vincere in casa un'altra volta non è affar suo. Tiene botta anche nel momento in cui in HRC Puig e Suppo litigano per capire cosa fare di Camomillo nel 2011.

Stoner, 6.5

Gli manca la scintilla, la sesta marcia, il fuoco dentro, in compenso incappa pure in un errore infantile. Ma sta ritrovando fiducia e tecnica. È arrendevole quando trova davanti qualcuno da sorpassare. Aspetta, non aggredisce, come se temesse qualcosa, come se puntasse al podio, terzo. Uno Stoner che fa il ragioniere è ancora distante dallo standard dello Stoner che vinse il mondiale.

Dovizioso, 6

Uno che si stende è insufficiente. Ma con Dovi non si può. Perché se c'è qualcosa che gli abbiamo sempre rimproverato è il non affidarsi ad un po' di fantasia. Stavolta l'ha fatto, decisamente ed è stato bello finché è durato. Passa attraverso l'esperienza di fotocopiare il passo di Lorenzo, quella di essere per qualche km leader della corsa. Insomma dimostra anche a se stesso che se non ci provi non ci riesci. Ci ha provato, non ci è riuscito. Basta sistemare la seconda metà della frase.

De Puniet, 8

Rigido, aggressivo, pare Giacomo Agostini nello stile, ma pare anche Stoner nella generosità spettacolare con cui infiamma la parte di classifica riservata ai privati. Vincere è un'altra cosa, vietata con questi partecipanti ufficiali, ma Cecchinello fa bene a pensare che il suo investimento sia lui, Randy, anche per il futuro. Simile a Mamola, l'uomo da cui prende il nome? Un po' sì.

Bautista e Capirossi, 7

Tornare indietro non può essere un buon segno. Bautista sfrutta la palla della gara in casa per farsi rivedere in giro. Va bene. ma nelle altre piste? La Suzuki retrocede a soluzioni ciclistiche del 2009, il che significa soldi buttati nel 2010. In verità per Capirossi il voto sarebbe più basso perché prender paga dal primo Bautista in palla non si può. Però, d'incoraggiamento, va bene così.

Spies, 6.5

Senza infamia e senza lode. Così, buttato lì dove ti aspetti di vederlo quando le cose non girano poi granché. Dietro a Bautista e davanti a Capirossi con le Suzuki per l'uomo che doveva cambiare faccia alla MotoGP non è poi così soddisfacente. Ma la giornata mediocre capita a tutti. Assolto. Perché se c'è una cosa che Ben fa sempre è metterci l'impegno.

Hayden, 5

Boh? Incomprensibile. La Ducati sta tornando a ribaltare i suoi valori. Ma ha senso? Cioè Stoner andicchiava mentre Hayden c'era, ora succede il contrario. Un indirizzo comune e coerente, buono per entrambi, sarebbe ciò che la Ducati insegue da un po', ma che la Catalunya ha annacquato in parte. Strano!

Melandri, 6.5

Fin troppo per come è messo. Rotto, acciaccato. Meno male che è preparato fisicamente, perché con 'sto caldo correre è uno dei pochi casi in cui andare in moto può diventare una vera tortura.

Simoncelli, 5

Steso, ma il discorso è simile a quello fatto per Dovizioso. Ci prova e finché va ci riesce pure. È uno dei tanti passi avanti fatti sul suo cammino. Imparare un anno e fare bene quello dopo, che fu il metodo valentiniano in passato, è storicamente anche il metodo del Sic. E questo in MotoGp è il suo primo anno. In più ha di buono che non si lamenta mai.

Iannone, 4

Bisogna mediare la superiorità da dieci in gara e il sotto zero relativo alla confusione che fa, per comprendere prima e spiegare poi tutti i casini che gli derivano da un sorpasso con bandiera gialla non vista. Ci crediamo. Fino a lì va bene. Poi però paga la testardaggine di un mulo con un quantità di punti persi di quelle da rimpiangere, e di brutto, a fine stagione.

4 luglio 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Non ho capito perchè stoner avrebbe fatto un errore infantile,provando a rimanere attaccato ai due ispanici,mentre il lungo del nano al primo giro vale voto nove......

Me li dai due numeri buoni,guido?:lol::lol::lol::lol:

Da chi ti servi?:lol::lol::lol::lol:

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beh man mano che si sistema la faccenda "cosa farò l'anno prossimo"....un pò anche cambiare metodo e lavorare un pò di piu per capire come lavora la gomma,un pò portare a casa il risultato...però siccome il nano lo potrei passare anche io con la graziella:mrgreen::mrgreen:,stare tutti quei giri dietro e non approfittare del lungo del nano alla caixa,significa che pure lui era al limite...io non credo si sia conservato,stoner se è convinto di passare passa,imho;)

io credo che per passare avrebbe dovuto rischiare troppo nel guidato...nel rettilineo prendeva una quaresima e staccare li avrebbe portato a un altro lungo o peggio un ruzzolone...senza contare che doveva ricucire ogni volta il gap del rettilineo...meglio terzo che rischiare di "barullare" un altra volta

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La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Non ho capito perchè stoner avrebbe fatto un errore infantile,provando a rimanere attaccato ai due ispanici,mentre il lungo del nano al primo giro vale voto nove......

Me li dai due numeri buoni,guido?:lol::lol::lol::lol:

Da chi ti servi?:lol::lol::lol::lol:

quoto...senza contare che l'altro HRC mordeva le chiappette a giorgio

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MotoGP – Barcellona – Ben Spies non soddisfatto del sesto posto finale

Ben Spies non è soddisfatto del sesto posto finale nel Gp di Catalunya. Il pilota statunitense del Team Tech3 ha infatti perso troppo tempo nei primi giri quando la sua YZR-M1 non lo assecondava. Con il passare dei giri la situazione è migliorata ma non è bastato. A lui la parola.

“Ho fatto una partenza' date=' ma mel primo giro ho perso delle posizioni, non sono molto soddisfatto. Non abbiamo avuto il grip che gli altri hanno avuto nei primi dieci giri e questo mi ha fatto perdere alcune posizioni. Quando tutti hanno avuto un forte calo con il loro rendimento delle gomme ho iniziato a recuperare. Negli ultimi dieci giri sono stato probabilmente uno dei più veloci in pista. Alla fine visto l’inizio è il miglior risultato che potevo ottenere. Ho guidato più forte che potevo e fatto tutto quello che potevo. Ho fatto un paio di piccoli errori e sicuramente avrei dovuto chiudere quinto. Avrei preso Bautista in tempo per passarlo, ma ho perso troppo tempo per passare Loris (Capirossi). Non sono molto soddisfatto del sesto posto finale perché è venuto anche grazie a delle cadute di altri piloti che hanno contribuito a farci arrivare un po’ meglio.”

[b']MotoGP – Barcellona – Hector Barbera: “Dobbiamo ancora migliorare”

La gara di casa di Hector Barbera non è andata benissimo. Il pilota del Team Aspar ha infatti chiuso il GP di Catalunya in decima posizione, un passo avanti rispetto agli ultimi GP ma ancora non soddisfacente per il pilota spagnolo. A lui la parola.

“Questa gara è stata un po ‘meglio delle ultime due e abbiamo iniziato trovare la strada giusta da seguire. Tuttavia, non sono del tutto felice, perché abbiamo ancora margine di miglioramento e dobbiamo lavorare sodo per arrivare più avanti ad ogni gara. Oggi mi mancava circa mezzo secondo come ritmo. Non ho fatto una grande partenza e ho provato a seguire Hayden durante la gara. Decimo non è un cattivo risultato, ma lascia un sapore agrodolce in bocca, perché avrei potuto fare ancora meglio. Il nostro problema principale è nella parte anteriore, a partire dal quindicesimo giro lo sterzo si bloccava. È comunque andata meglio rispetto alle prove ma dobbiamo lavorare di più su questo. La maggior parte hanno gareggiato con le gomme dure, ma io ho scelto un anteriore soffice perché non mi sentivo a mio agio con la versione hard. Verso la fine della gara ho fatto due giri veloci. Abbiamo fatto un altro passo in avanti rispetto ad altre gare, ma dobbiamo ancora migliorare.”

MotoGP – Barcellona – Parlano Wataru Yoshikawa e Kousuke Akiyoshi

I sostituti di Valentino Rossi e Hiroshi Aoyama, Wataru Yoshikawa e Kousuke Akiyoshi, hanno chiuso il GP di Catalunya (settima tappa del motomondiale 2010) rispettivamente in quindicesima e tredicesima posizione. I due giapponesi sono andati quindi entrambi a punti, anche se Yoshikawa ha chiuso in ultima posizione. Hanno così commentato la loro prestazione.

Wataru Yoshikawa – Team Fiat Yamaha (nella foto) – Posizione: 15

“È stato davvero difficile guidare con questo caldo: dopo più di otto anni senza corse, 25 giri sono molti, ma sono davvero felice di aver finito e di aver conquistato un punto. Mi auguro che questa esperienza mi aiuterà al Sachsenring e nel mio lavoro futuro. Mi sono davvero goduto il lavoro svolto con il miglior team del paddock, sono stati veloci, professionali rilassati ed amichevoli: l’atmosfera nel box è stata grande. Sono lieto di aver avuto la possibilità di lavorare con loro”.

Kousuke Akiyoshi – Team Interwetten Honda – Posizione: 13

“La gara di oggi era una grande cosa per me, ed è stata piuttosto difficile. Io sono un collaudatore e lavoro in modo diverso dai piloti della MotoGP. Ma l’esperienza è stata molto divertente e mi piacerebbe tornare un giorno.”

5 luglio 2010

da F1, news Formula 1, ultime notizie di F1 - F1GrandPrix.it

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125cc – Barcellona – Marc Marquez: “È stata una gara quasi perfetta”

Marc Marquez ha ottenuto in Catalunya la quarta vittoria di fila. Il pilota della Derbi ha vinto con autorità di fronte ai suoi fan e complice la caduta di Nico Terol è ora primo nella classifica iridata della 125cc. A lui la parola.

“Sin dall’inizio' date=' forse sembrava una gara facile, ma ho guidato al limite, soprattutto all’inizio. Tutto il fine settimana siamo stati davanti ed è importante perché riflette la fiducia con la moto e il lavoro con la squadra. Vincere in casa davanti ai propri fans è molto speciale. È stata una gara quasi perfetta in cui non ho commesso errori, piuttosto difficile con la distanza che ho messo con gli avversari, ci vuole molto per rimanere concentrati da soli per molti giri. Dietro di me pressavano molto e quindi ho tenuto un ritmo alto per tutta la gara. È un peccato Nico (Terol) sia caduto, ma nel mondiale è ancora molto vicino e sono sicuro che in Germania sarà all’attacco e dovremo stare attenti. Comunque, dobbiamo tenere i piedi per terra, per mantenere la stessa mentalità ed etica del lavoro che abbiamo avuto fino.”

[b']Moto2 – Barcellona – Yuki Takahashi: “Questa vittoria è come un sogno per me”

La vittoria nel GP di Catalunya della Moto2 ha rappresentato per Yuki takahashi la realizzazione di un sogno. Il pilota giapponese del Team Tech3 non si aspettava questo successo (agevolato comunque dalla penalizzazione di Andrea Iannone), successo che porta nella lista dei vincitori la moto costruita e sviluppata dai ragazzi del team francese. Ecco le parole dell’ex pilota della MotoGP.

“Sono un po’ senza parole in questo momento perché non mi aspettavo di essere sul podio, ma questa vittoria è come un sogno per me. Per fortuna partivo dalla prima fila e questo ha significato che non sono stato coinvolto in una brutta caduta alla prima curva. Non avevo un buon ritmo nei primi giri, mentre poi ho acquisito una certa confidenza con l’anteriore, ma una volta trovato mio ritmo ho potuto facilmente prendere Luthi e Simon. La mia moto stava lavorando bene soprattutto all’ultima curva e questo ha significato che potevo passare entrambi in frenata. Ho provato a seguire Iannone ma era molto difficile. Guidava molto veloce e non mi rendevo conto della sua penalizzazione. Il mio box diceva “P1″ anche se ero secondo e per un po’ sono stato in confusione. Ma quando ho visto entrare Iannone in pitlane ho capito la situazione, perché avevo visto la segnalazione e il suo numero ma non ero sicuro di quello che stava accadendo. Poi è diventato incredibilmente difficile mantenere la concentrazione perché Iannone era un buon riferimento. Vincere è stata una sensazione incredibile. Non posso che ringraziare il mio team. Questa squadra è come una famiglia e tutti lavorano incredibilmente. Hanno una passione incredibile per le corse e per me, e questa vittoria è molto speciale perché è venuta con una moto che abbiamo sviluppato tutti insieme.”

5 luglio 2010

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MotoGP – Barcellona – Report Bridgestone

Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha Team) ha ottenuto la quinta vittoria della stagione' date=' la terza consecutiva, nel Gran Premio di Catalunya, disputatosi sul tracciato di Barcellona, utilizzando la tipologia di pneumatico più dura per l’anteriore, mentre per il posteriore ha optato per il pneumatico con mescola più morbida. Il vincitore ha preceduto Dani Pedrosa (Honda Repsol) e Casey Stoner (Ducati Marlboro). Dopo aver mostrato un’eccellente durata e consistenza nel corso della sessione di qualifica con temperature particolarmente elevate, la tipologia di pneumatico con mescola più morbida per il posteriore ha rappresentato l’opzione preferita dalla maggior parte dei piloti. Solo Randy de Puniet (LCR Honda), Loris Capirossi (Rizla Suzuki), Mika Kallio (Pramac Racing Team) e Wataru Yoshikawa (Fiat Yamaha Team) hanno utilizzato in gara il pneumatico con mescola più dura. La mescola più morbida per il posteriore ha dimostrato di essere la scelta vincente, utilizzata dai primi tre piloti al traguardo. Tutti i piloti, con la sola eccezione di Hector Barbera (Paginas Amarillas Aspar), hanno utilizzato per l’anteriore la tipologia di pneumatico con mescola più dura per l’elevata temperatura della pista, che ha raggiunto i 55°C. Le pesanti frenate e le condizioni del manto stradale, in aggiunta alle elevate temperature, hanno messo a dura prova la durata del pneumatico anteriore. La performance dei pneumatici è stata consistente per l’intera durata di gara.

[b']Hiroshi Yasukawa – Responsabile Bridgestone Motorsport: “Congratulazioni a Jorge e al team Fiat Yamaha per la terza vittoria consecutiva della stagione. La Spagna è un mercato strategicamente molto importante per noi ed è bello vedere che la MotoGP sia così popolare in questo paese. Abbiamo invitato numerosi ospiti e celebrità in circuito nel corso dell’intero weekend per mostrare la nostra attività in MotoGP. Il nostro marchio era presente in numerosi settori del tracciato e sono contento che attraverso le televisioni di tutto il mondo il marchio Bridgestone abbia avuto visibilità.”

Tohru Ubukata – Responsabile Sviluppo Bridgestone Motorsport: “Lo scorso anno in Catalunya abbiamo portato le stesse specifiche e tutti i piloti avevano scelto la tipologia di pneumatico con mescola più dura. Quest’anno anche con la temperatura della pista più elevata l’opzione di mescola più morbida al posteriore ha dimostrato un eccellente rendimento in gara, quindi sono molto soddisfatto e questo dimostra quanto i team abbiano migliorato il pacchetto moto-pneumatici con un unico fornitore di pneumatici. In apparenza l’usura del pneumatico anteriore è stata buona ma, come sperimentato da alcuni piloti, le elevate temperature hanno condizionato la stabilità sull’anteriore nelle fasi di pesanti frenate in questo tracciato impegnativo. Molti piloti hanno lottato fino alla fine e con la temperatura elevata e le condizioni della pista la sfida per i pneumatici è stata particolarmente severa, ma i tempi hanno mostrato la buona consistenza sia dei pneumatici anteriori sia di quelli posteriori nel corso dell’intera distanza di gara.”

Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Vincitore: “È stata una gara molto difficile e credo di aver guidato in maniera intelligente. Le condizioni della pista erano peggiori rispetto al resto del weekend, specialmente per il pneumatico anteriore. Dalla prima curva la pista ha iniziato ad essere scivolosa, ma fortunatamente il pneumatico anteriore è stato performante e ho potuto essere consistente. Non sapevo quale pneumatico posteriore utilizzare per la gara e non volevo rischiare, quindi abbiamo optato per la mescola più morbida. È stata una gara impegnativa fino alla fine e sono molto contento della vittoria. Vincere cinque gare su sette è fantastico!”.

Mescole di pneumatici disponibili:

Anteriore: media, dura

Posteriore: dura, extra dura (asimmetrica)

Primi dieci classificati in gara e tipologia di mescola scelta per il pneumatico anteriore e posteriore:

1° Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha Team) 43m22.805s dura, dura

2° Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) 43m27.559s +4.754s dura, dura

3° Casey Stoner (Ducati Team) 43m27.761s +4.956s dura, dura

4° Randy de Puniet (LCR Honda MotoGP) 43m40.862s +18.057s dura, extra dura

5° Alvaro Bautista (Rizla Suzuki MotoGP) 43m44.166s +21.361s dura, dura

6° Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) 43m44.308s +21.50s dura, dura

7° Loris Capirossi (Rizla Suzuki MotoGP) 43m46.986s +24.181s dura, extra dura

8° Nicky Hayden (Ducati Team) 43m50.746s +27.941s dura, dura

9° Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini) 43m50.851s +28.046s dura, dura

10° Hector Barbera (Paginas Amarillas Aspar) 43m55.244s +32.439s media, dura

Tempo: asciutto

Temperature: aria: 33°C; pista: 55°C

Bridgestone MotorSport

5 luglio 2010

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