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La vera tragedia della crisi attuale....


TonyH

Messaggi Raccomandati:

benvenuto nell'allegro mondo dell'edilizia.. dove le regole del vivere civile si sovvertono..:mrgreen:

Non solo nell'edilizia...capita in po' tutte le professioni d'ingegno ritenute poco "nobili".

La gente va dal medico e sta zitta

Va dall'avvocato e sta zitta

Va dal commercialista e sta zitta.

Va dall'architetto, dall'ingegnere o dal promotore....e apre bocca a sproposito. Non solo dicendoti cosa vuole (sacrosanto), ma anche con che procedimento vuole che sia fatta. Ma se sai già tutto, cosa vieni da me, che mi paghi oltretutto? :disp2: Ma fai da solo no? :lol::lol:

Non ti riconosco il ruolo....e a quel punto funziona bene l'approccio a muso duro...dicendo che si sta perdendo del tempo, e per rispetto reciproco è meglio lasciar perdere...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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I più attivi nella discussione

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non hai capito... x i 18 mesi la tipologia del contratto era ad minchiam.. partita iva da disegnatore tecnico (stavo dando l'esame di stato) e se facevi girare le palle il giorno dopo te ne stavi a casa... orizzonte temporale arrivare sano alle sette di sera!

Erano anche altri tempi ;) in cui di architetti (forse) eravate pochi.

Oggi a Parma, solo a Parma, ne escono 400 all'anno....ovvio che a parte i raccomandati col papà architetto/geometra gli altri rimbalzeranno di studio in studio con contratti ben peggiori di quelli di un ingegnere.

Ma sopratutto...tu quei 18 mesi li hai trovati e hai iniziato,qui oggi manco si comincia :roll:

 

花は桜木人は武士

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eravamo già in tanti (all'esame di stato eravamo 800 e siamo passati si e no in 100) e ti assicuro che alcuni di loro sono ancora in stand by dopo un decennio.. i figli di papà ci sono sempre stati, nel mio corso io ero l'unico della mia città a non avere parenti professionisti nel campo.

Ti posso assicurare che se ti adatti all'inizio qualcosa fai.

Logico che se il fresco laureato rifiuta lo stage nello studio perchè "non vuol passare due mesi a fare fotocopie", io gli dico aggiustati,cazzi tuoi, vai al call center, e questo lo faccio per due motivi:

1. non hai capacità di adattamento quindi non sarai in grado di nuotare a naso alto sopra la cacca che ti arriva quotidianamente

2. sei un coglione: le fotocopie sono la via maestra per capire come si fanno le pratiche urbanistiche, cosa che a scuola nessuno ti insegna...

si inizia dal basso e ci si adatta a fare roba diversa da quello che ti aspettavi. Poi fai capire che le cose le sai fare e sta tranquillo che vengo poi a chiedere a te. Salvo poi fare il contrario!

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Guest EC2277

Sottoscrivo tutto.

P.S. Aggiungo una cosa che, un paio d'anni fa, mi ha detto un cliente di un bagno nel quale lavoravo: «Mi spieghi cosa ci fai in Italia? Uno come te, se venisse a vivere in Australia, in 10 anni andrebbe in giro con il 911.»

Lasciando perdere il fatto che io, essendo un minchione, son rimasto in Italia per realizzare il mio sogno di diventare Ingegnere ma ho postato questa frase per porre l'accento su quanto il "Sistema Italia" tarpi le ali alle nuove generazioni. Cosa che, unita alla descrizione fatta da Cosimo delle nuove leve lavorative, genera il quadro devastante che abbiamo sotto gli occhi.

Modificato da EC2277
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2 mesi a fotocopie (o a studiare norme, preparare organigrammi, smistare la posta) sono un'ottima cosa per imparare su come ci si muove in quel mondo. A patto che ci affianchi - magari dal secondo mese - anche un po' di affiancamento su altre questioni...tipo "vieni che facciamo la tal cosa assieme, vieni che ti mostro come si fa quell'altra cosa);) per poi arrivare a "prova da solo a fare la pratica e la controlliamo assieme".

Così uno stage ha un senso. Quel che non prendi come $$$$ lo prendi in formazione. :agree:

Peccato che tante volte ci si fermi solo al primo punto, perchè gli stagisti vengono scambiati per forza lavoro quasi-gratis per le faccende di rincalzo.

Come al solito quelli che sarebbero ottimi strumenti vengono usati coi piedi :disp:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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che cazzo continuate a perdere tempo con le lauree brevi lo sapete solo voi, andate a fare il fabbro, l'idraulico o l'elettricista...da 19 a 30 imparate. oltre lavorate in proprio.

anche se siete scarsi e non lavorate 12 h al giorno 6 su 7 lo stipendio salta fuori. se aumentate e vi impegnate ne mettete via.

tornassi indietro faccio altro come studi o faccio altro DEL TUTTO.

ma che discorsi sono questi?

qui si parla di SALTARE i tre anni di laurea breve (ti insegnano la Cultura con la C maiuscola forse? ti insegnano a stare al mondo? .......o sono un parcheggio?..non raccontiamoci balle)

e fare un lavoro ARTIGIANALE (che implica ANCHE l'uso delle MANI..anche ..non SOLO). nessuno dice di andare in fonderia....tra l'altro quelli non mancano mai, guardacaso.

per me c'è gente che invece di perdere tempo 3 anni su una laurea breve in Informatica (a caso), diventasse un bravo elettricista con nozioni di elettronica avrebbe MOLTA più soddisfazione personale e COSTRUIREBBE qualcosa..anche come "carriera"

Va beh dai queste sono decise esagerazioni nella direzione opposta! Anche perchè definire parcheggio le triennali, senza distinzione, significa non sapere cos'è una triennale di ingegneria o di informatica...

Senza nulla togliere all'idraullico, che anche io consiglio ai disperati dell callcenter, uno fà un percorso formativo perchè sopratutto ha passione per quel che fà ed ha tutto il diritto di veder riconosciuto il suo merito! Il sistema intero ne avrebbe da guadagnare!

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Guest EC2277
Va beh dai queste sono decise esagerazioni nella direzione opposta! Anche perchè definire parcheggio le triennali, senza distinzione, significa non sapere cos'è una triennale di ingegneria o di informatica...

Più che altro, con l'attuale organizzazione dell'Università, non si può prendere la Laurea Specialistica senza aver prima preso quella Triennale. :roll:

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Interessantissimo discorso, per quanto un po' ampio.

Ringrazio Cosimo per il suo bel post, che spiega bene come vanno e come andavano le cose.

Cerco di affrontare i vari temi trattati, per fare una specie di sintesi e metterci la mia opinione

1) SISTEMA ITALIA: in grandissima crisi, non adatto ai tempi correnti e impossibilitato a cambiare, per questioni di mentalità radicata nei decenni del benessere crescente, gerontocrazia e rigidità sociale.

-> E' vero, stiamo messi male, ma ci sono ancora gli spazi per farcela: chi vale, emerge... gli altri fanno più fatica di un tempo e forse non ce la faranno mai. Come cambiare? Tagliando. Le regole inutili, i corsi di laurea inutili, le pretese assurde, le aspettative esagerate, i vizi dei più giovani. Facendo pulizia e cercando un minimo comun denominatore sul quale la società posso costruire il futuro dei propri figli.. sì, dei nostri figli, non dei 35enni nè dei 25enni di oggi: per noi è tardi, dobbiamo pensare a chi di anni ne ha dieci o chi deve ancora nascere. E accontentarti di esser capitati male.

2) STUDIO E LAVORO

Studiare, soprattutto se parliamo di alcuni corsi di laurea, oggi non paga. Lo sappiamo tutti, ma se si sceglie lettere o sociologia si prende un bel rischio e se le cose vanno male bisogna solo star zitti e non rompere le palle al prossimo. Anche nelle facoltà "di grido", tuttavia, non si respira un'aria frizzante, perchè l'investimento effettuato al massimo ti offre un posto di lavoro relativamente comodo, ma le soddisfazioni professionali ed economiche degli anni 70/80 non ci sono più. Siamo in tanti, in un contesto di decrescita econimica perchè la mela è una e altri ne stanno prendendo giustamente una porzione maggiore di quella a cui li avevamo abituati.

3) LAVORO MANUALE

Ecco che così il lavoro manuale diventa qualcosa di più probabile e DEVE perdere l'alone di irrispettabilità che gli è stato dato negli ultimi decenni.

Come dice autodelta, però, il rischio per qualcuno di lasciarsi affascinare dai due soldi che si guadagnano a 16 anni è grave (tanti miei compagni di scuola e compaesani, figli di muratore come me, in estate andavano in cantiere e ogni anno qualcuno optava per restarci... mio padre mi ha sempre vietato di andare con lui...)

E' anche vero che qualcuno deve pur fare tali lavori, quindi forse tale eventualità non è un male per la società

Il lavoro manuale, però, può essere inteso come azienda agricola (magari vitivinicola o bio) di qualità, dove si accompagna ad un uso di concetti evoluti di gestione e programmazione... il problema per tali realtà rimane la scarsa reddività.

E' sacrosanto quanto dice Matteo, la soddisfazione è enormemente maggiore. Mi dico spesso che mio padre tirava su delle case con i suoi operai dal buco del caterpillar... io faccio qualche contratto o qualche analisi economica... magari riscritta e corretta dall'alto un migliaio di volte. Io non sto sotto il sole estivo di Roma a mettere asfalto sui tetti nè a scaldarmi accanto ad un bidone, come faceva mio padre, però... però...

4) IL PASSATO E IL PRESENTE

Come dice cosimo, 10 anni fa le cose stavano come oggi. Anzi, si stava in nero piuttosto che con i contratti a 3 mesi o simili. Il posto vero era quasi solo quello fisso e averlo non era per niente facile.

Il rapporto umano-professionale di cui parla Tony non esisteva già più... è roba di un tempo in cui di potenziali assunti di livello ne giravano pochi.

Insomma, ribadisco, 35 o 25 anni poco cambia... almeno per i venticinquenni c'è ancora la speranza che il trentacinquenne ha ormai perso.

5) IL CASO PERSONALE

Magari adesso, chi riesce a leggere l'intero sproloquio, mi manderà affanculo.

Ma io voglio parlare di me per dire che con il sacrificio si riesce a fare qualcosa.

Io a 22 anni mi sono ritrovato capofamiglia, con una madre casalinga con la 5a elementare, un fratelo che stava per iniziare l'università e una sorella di 9 anni. Mio padre, a causa della crisi dell'edilizia di metà anni 90 era finito prima per strada poi in un cantiere in nero e poi caduto da un'impalcatura...

Ho vinto un concorso pubblico per persone con la terza media e mi sono messo a lavorare a tempo pieno, a fare fotocopie e mettere timbri in un ambiente di merda, mentre i miei colleghi all'università finivano gli studi in pace. Io studiavo di notte, durante le ferie e nel fine settimana (no permessi studio, non mi spettavano per vari motivi).

Ci sono riuscito, a 27 anni, a laurearmi in economia e subito dopo ho fatto un master di livello per cercare una chance concreta: a 27 anni (con 110elode) con un contratto a tempo indeterminato nessuno mi prendeva in considerazione... non mi potevano offrire i contratti a 3 mesi o ad un anno e quindi chiudevano il dossier.

Così ho investito nel master tutto quello che avevo (anche chiedendo 5000e ad un amico) e dovuto fare una battaglia legale per farmi dare il permesso di andare.... mi sono fatto un gran culo e alla fine è arrivata la proposta di stage di ENEL. 6 mesi, 720e al mese... dalle 9 alle 21 tutti i giorni.

Ho accettato e ho provato di valere, così alla fine mi hanno offerto un contratto vero, con stipendio un tantino superiore al minimo di ingresso.

E qui siamo al bivio: divento padre... vivo a Roma... due stipendi sicuri e discreti non bastano per comprare una casa, neanche piccola, e vivere serenamante. Allora, mi dico, come faccio ad offrire a mia figlia una prospettiva migliore della mia? perchè è naturale per un padre pensarlo...

In Italia non c'era niente da fare... a 30 anni, con una figlia e quindi senza la voglia di passare tutta la vita in ufficio, non c'è possibilità di salire nella scala gerarchica ed economica.. o si inizia ben prima o si è tagliati fuori.

Allora che faccio? un concorso alla COmmissine europea... studio la notte, mentre cullo mia figlia... tutte le notti, perchè dorme pochissimo.

La mano di Dio però mi ricompensa... passo il concorso e mi prendono al volo.

Peccato che mi offrono un posto a Lussemburgo con responsabilità di progetti IT, senza che io abbia mai saputo un cazzo di informatica. Ma ce faccio? Non poso non accettare.

E via che si emigra, cominciando un inferno di pendolarismo settimanale con Roma, aerei... neve sui 100km di strada per andare a prendere l'aereo low cost, nostalgia di famiglia ed amici... e le difficoltà di ogni emigrante che non parla la lingua locale.

Sono passati altri tre anni, con l'ansia che mi si mangiava all'inizio perchè firmavo per contratti di cui non capivo quasi nulla...

Ora finalmente ho trovato l'occasione che volevo, ma dovrò trasferirmi ancora, lasciare un mondo in cui oramai mi sento a casa e ricominciare da capo a Bruxelles.

Ah, nel frattempo mi sono anche ritrovato da solo con mia figlia.... senza moglie (trasferita dal datore di lavoro in Germania...) e con i nonni a 1500km di distanza...

Ecco, ci si arriva... ma ci vuole tempo e tanta fatica e la disponibilità capacità di lasciare il proprio mondo per cercare le soddisfazioni. Trovarle sotto casa oggi è una chimera.

Quindi, o si accetta che la realtà impone certe scelte o si sceglie di restare a casa, ma a quel punto si sta zitti e si campa con quello che si trova.

Vi chiedo perdono, mi sono messo a scrivere ste cose perchè sono felice... ci sono riuscito, quando poco più di 10 anni fa mi era crollato il mondo addosso e dopo aver davvero dato tutto quello che avevo per 10 anni... proprio quando sentivo di esser vicino a rinunciare. Sono orgoglioso di me ed essendo la notizia ancora freschissima non ho resistito a condividerla.

Ma non voglio certo dire di essere un eroe nè l'unico ad esserci riuscito e alla fine la mia storia è paragonabile a quella di Cosimo e di tanti altri miei coetanei, più o meno.

Ma, appunto, anche per i 35/40enni di oggi la strada era in salita... ripida.

PS: nella cerchia dei miei amici più cari, tutti laureati, uno è finito in un call center in Irlanda, uno ha trovato lavoro fisso lo scorso anno (33 anni compiuti...) e un altro, laureato in chimica, a 34 ancora non lo trova.

Ciao

Luxan

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..... Uno come te, se venisse a vivere in Australia, in 10 anni andrebbe in giro con il 911.»

con un McP all'avantreno? mai! :mrgreen::mrgreen::D

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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Va beh dai queste sono decise esagerazioni nella direzione opposta! Anche perchè definire parcheggio le triennali, senza distinzione, significa non sapere cos'è una triennale di ingegneria o di informatica...

stavo parlando in generale..(ovviamente ho messo Info così qualcuno si sarebbe incazzato/spaventato :lol::lol:)

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