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Rinnovabili in Italia 2009 coprono il 100,6% dei consumi famiglie


Maxwell61

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ROMA - La produzione complessiva da fonti rinnovabili nel 2009 è giunta a coprire l'intero (100,6%) consumo di energia elettrica delle famiglie italiane. Secondo l'ufficio studi della Confartigianato, nonostante la crisi che ha abbattuto la produzione 'tradizionale' dell'8,3%, la produzione 'verde' è salita: nel 2009 l'energia elettrica da fonti rinnovabili ha fatto segnare un più 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora). Nel 2008, la produzione 'verde' copriva fino all'85% dei consumi casalinghi.

Oh, che bello giocare allo "Statistico fai da te". 8-)

Ora, prima di scivere che la produzione delle rinnovabil è salita vorrei sapere qualche dato in più.

Mi si dice che le rinnovabili sono salite perchè comprono il 100% del fabbisogno delle famiglie mentre l'anno scorso coprivano solo l'85%. Ma data la crisi nera del 2009, non è che a calare sono stati i consumi delle famiglie? Il dato 2008 si guardano bene dal citarlo.

E ancora, vedo che l'articolo parla con profusione di fotovoltaico e sembra voler fare intendere che il fotovoltaico sia la fonte di questa avanzata delle rinnovabili. Grandissima bufala

Come l'articolo citato da owluca giustamente ricorda, il fotovoltaico è ancora una bazzecola nel conteggio finale e anche se tutti i pannelli solari d'Italia fossero comparsi nel 2009, non avrebbero contribuito che in maniera insignificante all'aumento delle rinnovabili.

In realtà è l'idroelettrico quello che la fa da padrone (ringraziando il cielo ne abbiamo tanto) ed è l'idroelettrico che davvero ha ricominciato a crescere.

Con la liberalizzazione della produzione privata di corrente dall'idroelettrico, sono comparse le microcentrali e sono state rimessi in pista vecchi impianti dismessi. E sono quelli a far crescere il conto delle rinnovabili.

Poi, per carità, benissimo lavorare sul solare, ma non strumentalizziamo in numeri e le statistiche per fare passare messaggi che non sono veri.

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Adesso liberiamoci delle produzioni industriali e siamo a posto 8-)

ma anche no:lol:

in casa, quando ti dice male, hai un uso contemporaneo di circa 2/2.5kw, in un capannone in produzione normale, media veramente stanchissimamente al ribasso, hai almeno un 30kw:lol:

..e non stai facendo niente..quando c'è qualcuno che lavora seriamente, e parliamo sempre di roba piccola, max 30 dipendenti, possiamo superare agevolmente i 300/400A di assorbimento;)

La centrale Archimede che hanno attivato è molto interessante come idea però ;)

non è interessante, è una genialata..tra l'altro il principio si basa su uno studio del 91/93, non ricordo esattamente le date, fatto in ammerreca da un paio di personaggi, pubblicato su "le scienze" (l'unica rivista seria in edicola) che usufruivano di un calcolo molto particolare per ottenere la riflessione con scomposizione d'immagine (cazzo, non mi ricordo bene il principio adesso, ne tantomeno il nome..ho il cd qui con le scienze degli ultimi 50 anni, lo devo cercare e te lo pubblico)

cmq dato che DOBBIAMO ridurre le emissioni del sistema Paese...via così.....

oggi, è ancora più importante diminiure il prezzo di acquisto che il consumo spalamato su 15 anni:|, perché garzie alle politiche ambientaliste nel mondo, non esiste alcuna graduatoria aziendale per quanto riguarda l'assorbimento reale di corrente, ne test univoci, ne altre amenità..senza considerare che in ambienti veramente critici (alimentare) vengano utilizzate tecniche decisamente scadenti per quanto riguarda la produzione della confezione, invece di dirottare il tutto su tecnologie nuove e decisamente migliori

ma teniamoci le cagate del "tetrapack maledetto" di qualche anno fa, per blindare le idee:|

Archimede è tutto molto bello, solo che in pratica hanno inaugurato una cosa che c'era già e non era mai partita, cioè priolo.

La tecnologia, seppur ancora cara (è sperimentale, ma mi pare che un kw costi sui 30 c) ha grandissime potenzialità, non fosse altro che è immagazzinabile.

Io vedo bene gli eolici off shore. Costi superiori, ma impatto paesaggistico basso. Delle piattaforme Eni nell'adriatico ormai se ne accorge più nessuno..

rubbia si è proposto partendo dal tubo nero con concetto rovesciato;) che già è un bel partire..poi si è evoluto..il calcolo puro della concentrazione o dell'esecuzione, è una passeggiata da qualche ora di lavoro..il difficile era studiare il "dove concentrare senza rompere"

off shore tutta la vita;)

quello a concentrazione ha degli "specchi di archimede" (da qui il nome) che scaldano a 500 gradi un fluido salino che fa girare una nomalissima turbina a vapore. Soluzione semplice ed efficace. Quindi imho elegante. E' in fase prototipale, quindi suscettibile di miglioramenti

miglioramenti esclusivamente nella parte del "tubo", cioè per avere un'efficienza migliore..il resto è pressoché invariato (vedi commenti sopra).

ho esperienza in questo e ti assicuro che, a fronte di un disegno differente della parabola, un buon vantaggio sta anche nel tubo..devono rimpicciolirlo se vogliono aumentare la temperatura sul tubo, però devono cambiare materiale;)

Il prof di termodinamica ce ne ha solo accennato, ma mi ha incuriosito molto questa tecnica dei pannelli a concentrazione. Mi prometto di studiarmela con calma appena ho un pò di tempo libero

ripeto, compratevi il cd de "le scienze" che contiene 50 anni di numeri..attorno al 91/93 c'è spiegata BENE questa tecnologia;)

devo trovarlo e poi ve lo posto, interessante all'ennesima potenza

in questo l'ostracismo a Rubbia è stato veramente dannoso...

rubbia? a me pareva si chiamasse "governo italiano":|

Oh, che bello giocare allo "Statistico fai da te". 8-)

quello che fai tu ogni giorno!:lol:

ti hanno derubato del tuo mestiere preferito:mrgreen:

image.php?type=sigpic&userid=879&dateline=1242680787

Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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sono andato a cercare i cd..non li trovo più:|

no buono..mi devo metterli a cercare, sempre se li trovo in questo marasma..altrimetni dovrete aspettare l'anno prossimo col trasloco:mrgreen:

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Inviato (modificato)

Cacchio Net, che informazione grandiosa che mi hai dato! Esiste il CD con l'archivio di Scientific A.?? Dove l'hai preso, ordinato alla rivista? Compro subito.....

Riguardo il sistema di Rubbia, se non ricordo male c'erano 2 questioni: il nuovo fluido proposto da lui che permetteva il passaggio da 500-550° dell' olio (?) che veniva usato nel tubo ai >650° dei sali, che doveva essere la temp ideale per il sistema. Ed in più, fatto non secondario, il fatto che i sali di Rubbia non erano (altamente) tossici come il fluido usato prima.

Credo di ricordare che, a parte gli impianti spagnoli a cui Rubbia è andato a lavorare dopo che esponenti del governo di cd hanno tentato di boicottarlo (riuscendoci), ci dovrebbero essere alcuni grandi impianti già funzionanti da molti anni in Ammmeriga, col vecchio fluido.

in casa, quando ti dice male, hai un uso contemporaneo di circa 2/2.5kw, in un capannone in produzione normale, media veramente stanchissimamente al ribasso, hai almeno un 30kw:lol:

..e non stai facendo niente..quando c'è qualcuno che lavora seriamente, e parliamo sempre di roba piccola, max 30 dipendenti, possiamo superare agevolmente i 300/400A di assorbimento;)

Appunto Net, il grosso dei consumi non viene certo dalle utenze private che, come sottolinea l'articolo, sarebbero gestibili in rinnovabile prodotto in loco.

Questo, per me (e per le correnti di pensiero associate alla "decroissance") evidenzia la necessità di ristabilre costi e responsabilità sanitarie, penali e socio-politiche del problema "energia" attribuendole agli oggetti e servizi di consumo. Se questi costi fossero correttamente contabilizzati (il che significa SOSTENIBILITA') un'enorme quantità di oggetti inutili e dannosi sarebbero completamente inaccessibili al consumo di massa......

Non a caso la sostenibilità passa per il "km 0" che impatta in maniera fortissima proprio sul consumo energetico dei trasporti...

Modificato da Maxwell61
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Cacchio Net, che informazione grandiosa che mi hai dato! Esiste il CD con l'archivio di Scientific A.?? Dove l'hai preso, ordinato alla rivista? Compro subito.....

Riguardo il sistema di Rubbia, se non ricordo male c'erano 2 questioni: il nuovo fluido proposto da lui che permetteva il passaggio da 500-550° dell' olio (?) che veniva usato nel tubo ai >650° dei sali, che doveva essere la temp ideale per il sistema. Ed in più, fatto non secondario, il fatto che i sali di Rubbia non erano (altamente) tossici come il fluido usato prima.

Credo di ricordare che, a parte gli impianti spagnoli a cui Rubbia è andato a lavorare dopo che esponenti del governo di cd hanno tentato di boicottarlo (riuscendoci), ci dovrebbero essere alcuni grandi impianti già funzionanti da molti anni in Ammmeriga, col vecchio fluido.

Appunto Net, il grosso dei consumi non viene certo dalle utenze private che, come sottolinea l'articolo, sarebbero gestibili in rinnovabile prodotto in loco.

Questo, per me (e per le correnti di pensiero associate alla "decroissance") evidenzia la necessità di ristabilre costi e responsabilità sanitarie, penali e socio-politiche del problema "energia" attribuendole agli oggetti e servizi di consumo. Se questi costi fossero correttamente contabilizzati (il che significa SOSTENIBILITA') un'enorme quantità di oggetti inutili e dannosi sarebbero completamente inaccessibili al consumo di massa......

Non a caso la sostenibilità passa per il "km 0" che impatta in maniera fortissima proprio sul consumo energetico dei trasporti...

era in vendita separatamente..purtroppo non lo trovo nemmeno io adesso (nervoso no limits!), ma è digitalizzata tutta la rivista con tutti gli articoli degli ultimim 50 anni (tranne gli ultimi 3 o 4, per via delle ristampe chiaramente;))..era fatto molto bene, escluso il motore di ricerca, ovvero il cuore di tutto, perché cerca veramente alla cazzo..però spulciando gli articoli si trovano senza problemi;)

per quanto riguarda la faccenda degli specchi, ho un dubbio: come mai gli specchi non sono posizionati in maniera tale da sfruttare il picco del sole a mezzodì, ma sono tutti orizzonali?

faccenda consumi

i consumi sono un problema, di tutti..oggi, ma sarebbe stato meglio già dall'altro ieri, la necessità di abbatterli è fondamentale.

però succede una cosa: l'indotto delle ditte (specialmente le riviste di settore che vengono solitamente spedite in abbonamento praticamente gratuito) vivono esclusivamente della pubblicità..nelle realtà industriali di produzione, non è come nelle macchine: una novità impiega diversi anni ad uscire e ci sono attrezzature che costano svariate decine di migliaia di euro e che hanno una vita utile oltre i 15 anni..cioè l'ammortamento reale è di 15 anni:lol:..mica cazzi..

pensa cosa succederebbe se, facendo delle reali prove comparative, esce che alcuni prodotti non vanno (o addirittura sono NON a norme..come capita con i miei concorrenti che lavorano in EU!!!)..cosa succederebbe?

zero introiti pubblicitari..

certo è che, in eu, vigono dure pesi e due misure..e che l'eu dovrebbe imporre determinati test e regolamenti invece che pensare al formaggio di fossa e far si che le mozzarelle blu possano essere vendute:|

image.php?type=sigpic&userid=879&dateline=1242680787

Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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articolo divulgativo sul funzionamento della centrale. Da il rasioio di Occam - il sole 24 ore.

Se trovo qualcosa di più approfondito posto.

Anche io sono fan del termodinamico. Le prime ad olio in spagna mi pare funzionino, ma sembra siano poco potenti, adesso cerco qualcosa.

Il problema dell'olio come vettore è anche relativo all'inquinamento. Qui in fondo abbiamo una soluzione salina che dovrebbe essere meno impattante.. alla fine pare abbiano industrializzato la salamoia di roger rabbit..

Il sole 24 ore

Da Archimede la soluzione per produrre energia solare anche di notte

Altri contenuti nella pagina:

(box) Come funziona la centrale
(box) Tutti i numeri di Archimede
(box) Fonti energetiche rinnovabili
(box) La soluzione australiana
(box) Cruciverba

Immaginate una distesa di specchi estesa come 25 campi da calcio, con al centro due grandi serbatoi e una piccola costruzione da cui partono linee elettriche ad alta tensione. Entro tre anni questo scenario potrebbe diventare realtà: è iniziata a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, la costruzione della prima centrale elettrica integrata a energia solare e gas naturale. Sarà l’ultima tappa del progetto Archimede, il piano di sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di elettricità dall’energia solare elaborato dall’ENEA.

Il principio di funzionamento è familiare a chiunque abbia giocato da bambino con una lente di ingrandimento: concentrando i raggi solari su una superficie molto piccola (chiamata fuoco) è possibile ottenere temperature molto alte (e combinare guai per casa). Al posto delle lenti, le centrali utilizzano specchi di grande precisione che riescono a raggiungere temperature di parecchie centinaia di gradi. Il risultato finale è quello di produrre vapore, che viene mandato a un turbina per generare elettricit&agrave. Una tecnologia tutto sommato semplice, che deve però vedersela con un grosso limite: la luce solare è disponibile solo di giorno (senza contare il cattivo tempo); poiché l’energia elettrica va prodotta nel momento in cui è richiesta, una centrale solare, senza l’aiuto di altre fonti energetiche, rischierebbe di lasciare al buio i propri utenti al calare del sole o alla prima giornata nuvolosa. Per ovviare a questo inconveniente, a Priolo sarà sperimentato un serbatoio di accumulo in cui conservare il calore concentrato dagli specchi per utilizzarlo in seguito in funzione della richiesta di energia.

specchi.jpg

A immagazzinare il calore sarà una miscela liquida di sali di potassio e sodio, un composto poco costoso e a basso impatto ambientale, attualmente usato come concime di origine naturale. In precedenza si utilizzava un olio minerale infiammabile e tossico, e per motivi di sicurezza non era possibile realizzare un serbatoio di accumulo. Inoltre, i sali sono in grado di lavorare a temperature più alte, aumentando l’efficienza dell’impianto: a Priolo si raggiungeranno i 550° C, contro i 390°C delle centrali attualmente in funzione, come la centrale di Kramer Junction nel deserto del Mojave (California). I sali fusi verranno scaldati passando all’interno di tubi che si trovano proprio nel fuoco degli specchi. La miscela che verrà utilizzata a Priolo è già stata collaudata negli impianti di Solar Two, realizzati sempre in California. Qui, a differenza di ciò che accadrà a Priolo, gli specchi concentrano i raggi solari su un ricevitore posto alla cima di una torre, alta 85 metri. Per aumentare il numero degli specchi e la potenza di impianti di questo tipo è però necessario costruire torri sempre più alte, perché queste siano raggiungibili anche dagli specchi più lontani. Esistono progetti per torri da 200 metri di altezza, ma le difficoltà di realizzazione sono enormi, anche perché per concentrare i raggi esattamente sulla sommità della torre occorrerebbero specchi estremamente precisi e costosi.

La riduzione dei costi è invece un’altra linea guida del progetto Archimede: l’intero sistema di specchi è stato ideato per ridurre le spese di costruzione, installazione e manutenzione. Il tutto senza pregiudicare eccessivamente le prestazioni, perché gli specchi sono il cuore del sistema: devono concentrare i raggi solari in un area molto piccola e con la massima precisione possibile, resistendo alle sollecitazioni del vento e alle intemperie per 30 anni, la durata prevista di funzionamento della centrale. Il vento è il nemico più temibile, perché gli specchi deformandosi disperdono i raggi solari; dalle simulazioni eseguite al computer i collettori dovrebbero rimanere efficienti fino a velocità di 50 km/h. Al di sopra di questa velocità gli specchi vengono ripiegati per evitare danni alle strutture di sostegno. Anche il tubo al cui interno scorrerà la miscela di sali fusi è stato interamente riprogettato per resistere a una temperatura di quasi 600°C senza deformarsi. In queste condizioni anche il semplice contatto con l’acqua piovana fredda provoca un vero e proprio shock termico, che il tubo dovrà essere in grado di sopportare senza danni.

Il Progetto Archimede, lanciato dall’ENEA nel 2001, ha già portato nel 2003 alla realizzazione di un piccolo impianto sperimentale da 4 MW presso Montalto di Castro. La centrale di Priolo Gargallo è entrata in servizio nel 1979 ed è alimentata a gas naturale. L’impianto solare che verrà costruito ne aumenterà la potenza di 20 MW (la potenza attuale è di circa 750 MW), quanto basta per alimentare una cittadina di circa 20.000 abitanti. L’investimento previsto per i lavori è di 50 milioni di euro, suddiviso fra ENEL ed ENEA. Secondo le previsioni, la produzione di 1 kWh di energia costerà poco meno di 8 eurocent, ma in futuro l’installazione di più impianti in serie potrebbe far scendere il prezzo fino a 3 eurocent, confrontabile con il prezzo dell'energia ricavata dai combustibili fossili che negli ultimi 4 anni è oscillato tra i 2 e i 5 eurocent al kWh.

Priolo sarà la prima dimostrazione su scala industriale della nuova tecnologia che «dovrà ottenere energia pulita e continuamente disponibile - dice Rubbia -, un salto tecnologico che permetterà, se utilizzato su scala adeguata, di contribuire in modo determinante ad una maggiore indipendenza energetica e alla riduzione dei gas serra», primo fra tutti il biossido di carbonio, le cui emissioni, sulla base degli impegni del protocollo di Kyoto, dovrebbero tornare ai livelli del 1990 entro il periodo 2008-2012. La carta vincente dell’energia solare è la sua versatilità: poiché una centrale è costituita da molti moduli di base identici, variandone il numero è possibile ottenere la potenza che si desidera (a patto di avere sufficiente terreno libero). Usando la medesima tecnologia di base si possono realizzare piccoli impianti destinati a servire isole o località difficilmente raggiungibili, oppure vere e proprie centrali collegate alla rete. Oltre che per la produzione di elettricità, il calore accumulato potrebbe anche essere usato in processi industriali come la produzione di vari derivati del petrolio o di gas artificiale. Le prospettive non si esauriscono qui: l’Africa settentrionale costituirebbe una zona ideale per la costruzione di grandi impianti. La maggiore insolazione della zona e il passaggio alla produzione in serie dei vari componenti permetterebbero infatti di ridurre ancora i costi. Ad esempio, una centrale con una superficie di raccolta di poco più di 3 km2 arriverebbe a produrre una potenza di 400MW al costo di soli 3 eurocent al kWh. Ma per avere energia elettrica dal deserto del Sahara occorrerà pazientare ancora un po’.

Luca Antonelli

Come funziona la centrale

schema_centrale.png

Il progetto “Archimede” prevede di integrare in un’unica centrale elettrica un impianto solare termodinamico con un ciclo combinato a gas. Grazie a un sistema di specchi parabolici i raggi solari sono concentrati su tubi ricevitori all’interno dei quali scorre un fluido termovettore (miscela di sali fusi) che si scalda fina a 550°C (1). Raggiunta questa temperatura di esercizio i sali fusi sono convogliati in un serbatoio “caldo” (2) dimensionato in modo da accumulare l’energia calorica necessaria al funzionamento del sistema anche nei periodi di mancata insolazione. Questa energia viene utilizzata all’interno di uno scambiatore (3), dove parte del calore dei sali fusi è ceduto per la generazione di vapore alla temperatura di 530°C. Lo scambio di energia calorica abbassa la temperatura del fluido termovettore che viene raccolto in un serbatoio “freddo” a 290°C (4) prima di essere re-immesso nel ciclo. Il vapore generato con questo sistema è utilizzato all’interno di un turbo alternatore (5) per la produzione di energia elettrica che, a questo punto, può essere immessa in rete (6). Nel caso in cui il Sole fosse indisponibile per diversi giorni, la produzione di elettricità sarà garantita da un ciclo combinato a gas (7). Il gruppo alternatore per la produzione di energia elettrica è lo stesso mentre la generazione del vapore avviene grazie a caldaie alimentate a gas. In questo caso i fumi residui della combustione dovranno essere immessi in atmosfera (8).

(Paolo Gritti)

Tutti i numeri di Archimede GrandezzaUnità di misuraValore Numero di specchi 360 Superficie totale degli specchim2199.000 Energia termica raccolta annualmenteGWh179,4 Energia elettrica prodotta annualmenteGWh59,2 Rendimento medio annuo%16,4 Potenza elettrica nominaleMW20,8 Capacità di accumulo termicoMWh600 Petrolio risparmiato annualmentekg13 milioni circa Emissioni di CO2 evitate annualmentekg40 milioni circa Costo previsto€50 milioni

Fonti energetiche rinnovabili

FonteMetodo Geotermicacalore contenuto nella crosta terrestrele acque sotterranee che vengono a contatto con rocce ad alta temperatura si riscaldano e in alcuni casi vaporizzano Idroelettricaciclo dell'acqua; energia cinetica posseduta dal mare per la presenza di correnti marine, onde e mareeraccolta e convogliamento dell'acqua, conversione dell'energia idraulica in energia meccanica e quindi elettrica Solareenergia solare sprigionata da rezioni nucleari e trasmessa sulla terra sotto forma di radiazione elettromagneticariscaldamento di un gas o di un liquido, oppure conversione diretta in elettricità sfruttando l'effetto fotovoltaico Eolicaenergia cinetica posseduta dal ventogirandole con due o tre pale sottragono energia cinetica alle particelle di aria con cui si scontrano Biomassaogni sostanza organica di origine vegetale o animale: boschi e foreste naturali, piante coltivate appositamente per scopi energetici e rifiuti organiciprocessi di tipo chimico e biochimico Idrogenonon si tratta di una vera e propria fonte di energia perchè deve essere estratto dall'acqua (elettrolisi) o da combustibili fossili (steam reforming), con consumo di energia. Per questa ragione è considerato un “vettore” o un “accumulatore” di energia. Ciò è un pregio. Infatti, le fonti di energia rinnovabile hanno l'inconveniente di essere “aleatorie”: a volte non c'è vento, i fiumi non hanno portata ottimale, il sole è coperto. Altre volte queste fonti sono in eccesso e non si riesce ad accumularle. Sfruttando le caratteristiche di “accumulatore” di energia si possono rendere le fonti rinnovabili pienamente sfruttabili. (Andrea De Bortoli)

A Tapio Station, nel Nuovo Galles del Sud (Australia), sorgerà una gigantesca torre solare alta un chilometro. Il funzionamento dell'impianto sarà completamente diverso da quello delle centrali dotate di specchi riflettenti: grazie a un'enorme "serra" composta di materiale trasparente e posta alla base della torre, verrà riscaldata una massa d'aria che sarà convogliata nel camino creato dalla torre, del diametro di 130 m, facendo girare 32 turbine. La centrale, che produrrà 200 MW, equivalenti al fabbisogno di 200.000 utenze domestiche, sarà pronta entro il 2007 e costerà almeno 380 milioni di euro.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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la soluzione dell'aria calda non la vedo molto fattibile..

però vedi che qui gli specchi sono posizionati come ho detto io? ma non è che ruotano anche per seguire meglio i raggi?

image.php?type=sigpic&userid=879&dateline=1242680787

Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Priolo? credo siano ad inseguimento, devo vedere.

edit.

archimede.jpg

Ho trovato questa foto. A naso sembrano ad inseguimento. Base fissa,quindi non hanno rotazione azimutale ma sono incernierati nel fuoco della parabola (in pratica il centro di rotazione è sul tubo del fluido termovettore)

Modificato da Cosimo

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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la soluzione dell'aria calda non la vedo molto fattibile..

però vedi che qui gli specchi sono posizionati come ho detto io? ma non è che ruotano anche per seguire meglio i raggi?

Gli specchi dell'archimede?

Si, sono rotanti.

E siccome hanno una geometria lineare, anche se non se non lavorano con il sole perpendicolare alla parabola, ma comunque sul piano di simmetria degli specchi, funzionano comunque.

solare_termodinamico.jpg

archimede.jpg

Modificato da Regazzoni
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