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Alfa Romeo e Volkswagen - 24/9 M: "l’Alfa Romeo non è in vendita" - 27/9 Piech: "Abbiamo tempo"


sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?  

349 voti

  1. 1. sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?

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E quindi la vendita può avvenire solo quando le spalle sono sufficientemente coperte da una buona gamma e da discreti columi di vendita, quindi solo tra due/tre anni.

Anche questo è plausibile.

in America. perché in Europa ho seri dubbi che si avranno grandi cambiamenti, anzi.....

In America, certo. In Europa i cambiamenti ci saranno, nel senso che i marchi FGA si marginalizzeranno rimanendo solo nel low cost e nel segmento A premium (500, New Ypsilon).

Modificato da V6 Busso

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Se avessi letto tutto il mio discorso ti saresti reso conto che quella è una delle possibili mie letture del "no" di Marchionne.

...ma infatti io ho risposto solo a quella parte non tanto per rispondere a te e alla considerazione complessiva sul possibile Marchionne-pensiero ma soltanto come SPUNTO x riportare alla luce dei numeri reali e la reale considerazione che un marchio come alfaromeo ha nel popolo-mercato-medio americano.. sia nel "glorioso" passato sia nel proiettarlo nel domani-prossimo di medio-breve periodo e che è quindi ben lontana dalle impressione che continuo a vedere qui (ripeto non nel tuo specifico ma di tantissimi) e in altri forum, giornali e riviste anche esperte della storia dell'auto dove (come ha scritto giustamente Owluca che condivido) troppo spesso tifo e considerazioni locali su Alfaromeo le facciamo apparire come qualcosa di globale che va ben oltre la reale condizione che il marchio ha ma anche AVEVA in tempi migliori, cioè quello di un marchio che nell'immaginario di un americano medio che fa mercato, o non esiste o è un marchio di nicchia per la ristretta cerchia di appassionati. Tutto qua.

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No farebbe assolutamente niente senso e sarebbe totalmente irrationale vendere e per questo non succedrà mai.

APHRODITE, DIVA DI BELLEZZA, AMORE E VOGLIA PARLA PERFETTAMENTE ITALIANA!!!

(Parliamo di macchine italiane, eh!)

Life is too short to drive german cars!!

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E quindi la vendita può avvenire solo quando le spalle sono sufficientemente coperte da una buona gamma e da discreti columi di vendita, quindi solo tra due/tre anni.
...quindi si tratterebbe solo di aspettare che Maserati abbia una gamma di nuovi modelli allargata verso il basso (seg. E) in modo che diventi in USA quello che doveva essere Alfa fino a qualche tempo fa.......

AlfaRomeoAlfasud_QuadrifoglioOro.jpg.54d8d4789689b7fed7bdcf7d3b003ec7.jpg 

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Fiat, all’Alfa Romeo servono 2 miliardi

di Pierluigi Bonora

Al padiglione 1 della Fiera parigina dedicata all’auto, Sergio Marchionne ribadisce che «l’Alfa Romeo non è in vendita» e, rispondendo alle avances di Ferdinand Piëch, numero uno del gruppo Volkswagen («siamo interessati, ne riparliamo tra un paio d’anni»), dice che a Wolfsburg «possono aspettare...». Nel padiglione 4, poco distante, l’ex designer dell’Alfa Romeo, Walter de’ Silva, e Giorgetto Giugiaro, rispettivamente responsabile dello stile del gruppo tedesco e capo dell’azienda torinese entrata da poco nell’orbita Volkswagen, si lasciano andare: «Se Piëch riesce a prendere l’Alfa Romeo faremo uno spettacolo, un gruppo come quello tedesco è in grado di fare esplodere il marchio italiano».

Entrambi hanno nel cuore il Biscione e non vedono l’ora - Marchionne permettendo - di realizzare il loro sogno: rimetterci le mani sopra. A Torino, però, la pensano diversamente e i segnali lanciati al Mondial di Parigi da Marchionne sono chiari: l’Alfa resta parte di Fiat Group Automobiles e i suoi nuovi modelli sbarcheranno negli Stati Uniti. Gli analisti, però, restano sospettosi. Basta sondarne alcuni per sentirsi rispondere che, alla fine, il Lingotto cederà alle lusinghe di Piëch, anzi «sarà costretto». Per quale motivo? «Il rilancio di Alfa Romeo è costoso - concordano alcuni esperti che incontriamo al Salone -: per portare la produzione a 500mila unità come prevedono i piani, occorrono almeno 2 miliardi. La Giulia e la futura offerta di gamma alta richiedono, a testa, investimenti per almeno 800 milioni». E poi c’è il nodo piattaforma. «Per il top di gamma - precisa un osservatore - la piattaforma della Chrysler 300C (da cui originano le imponenti berline e wagon della casa americana, ndr) non va bene. Per competere a quei livelli bisogna ricorrere all’alluminio, che significa partire da zero oppure chiedere aiuto alla Jaguar. A parte Ferrari che però fa storia a sé, la Fiat al suo interno non vanta questa tecnologia, punto di forza invece in casa Audi». Perplessità vengono espresse anche sulla gamma motori: «Sempre a quei livelli, cioè nell’alto di gamma - aggiunge un altro osservatore - occorrono propulsori che all’efficienza uniscono la potenza, come richiede il mercato. Insomma, ci vogliono tanti soldi e quelli a disposizione di Marchionne serviranno a sviluppare i segmenti che assicurano un ritorno maggiore al gruppo, cioè quelli più bassi, nonché la crescita della Chrysler. Il rilancio del marchio milanese è sicuramente ad alto rischio e con tanti punti interrogativi».

L’analista di una banca d’affari disegna il possibile assetto del gruppo Volkswagen con incorporata l’Alfa Romeo: «Una volta realizzata la Giulia - afferma - l’Alfa potrà contrapporre una vera concorrente alla Serie 3 di Bmw. Non vedo sovrapposizioni tra Audi e Alfa Romeo. La casa dei quattro anelli è più orientata a insidiare Mercedes, mentre il marchio italiano è il naturale concorrente di Bmw. Sono anche da considerare le ricadute positive di un cambio di maglia per l’Alfa Romeo: i tedeschi difficilmente sposterebbero la produzione in Germania; la rinascita in Italia di Lamborghini, da parte di Vw, è una case history da considerare; anche la Italdesign di Giugiaro mantiene il suo cuore in Piemonte. Mi chiede a che cosa servirà a questo punto la Seat? Il gruppo Volkswagen è stato chiaro: se Skoda è un gradino sotto rispetto a Volkswagen, Seat sarà altrettanto rispetto a un ipotetico arrivo di Alfa Romeo alla corte di Wolfsburg». Non manca la battuta: «Piëch ha avuto dodici figli da quattro mogli, non c’è da stupirsi se vuole aggiungere un altro marchio alla già numerosa famiglia».

Le immatricolazioni delle auto italiane nel mondo: www.carsitaly.net

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Il fatto che si ponga Audi come concorrente di MB e Alfa di BMW può certo far sognare Piech ed i suoi dipendenti italiani di acquisire quell'anti BMW che non è e non potrà essere Audi (che in verità si è posta sinora non come antiMB ma come una terza via, elegante e raffinata ma anche sportiva, direi un target d'ispirazione Lancia che fu): però, e queti sono rumors, può anche lasciar intravedere la convenienza di una collaborazione FGA-MB, gruppi piuttosto complementari: se vi sono chances si vedranno da qui a 6 mesi e la VW potrà aspettare in eterno.

p.s.: a proposito di investimenti, SM preme per un ritorno alle corse dell'Alfa, cfr Gazzetta Sport di oggi

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Mah…il successo di audi è dato proprio dal fatto che è vista come la giusta via di mezzo a bmw per molti troppo scomoda e a MB troppo comoda e da “vecchi”, poi spessissimo capita che la clientela sia esattamente la stessa alla scadenza dei leasing di 2-3-4 anni cambiano prima mb, poi bmw, poi audi o viceversa….e ultimamente però molti si stanno stufando del concetto bmw per berline-sw non la ricomprano più ma vanno su audi.

Alla fine secondo me alfa interessa così tanto a ww per il mercato usa…unico grande mercato mondiale in cui audi (pur in salita anche li) non ha mai fatto il botto…e guarda caso il mercato dove potenzialmente alfa avrebbe l’immagine migliore.

Sinceramente se Marchionne volesse investire qualcosa in alfa non capisco perché non crei una JV con ratantata jag-lr….ma forse ratan è più amico di lcdm che di Marchionne.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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