Vai al contenuto

Alfa Romeo e Volkswagen - 24/9 M: "l’Alfa Romeo non è in vendita" - 27/9 Piech: "Abbiamo tempo"


sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?  

349 voti

  1. 1. sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?

    • 204
    • No
      147


Messaggi Raccomandati:

e' gia stato abbondantemente spiegato qui http://www.autopareri.com/forum/mercato-finanza-e-societ/45933-fiat-ipotesi-cessione-marelli-alfa-ferrari-dopo-spin-off-6.html

che e' chrysler che deve ripagare il debito, e che fin tanto che non lo fa', non puo' quotarsi e quindi essendo una azienda separata da fGA, quest'ultima non puo' consolidare il bilancio e quindi dare alcun denaro a chrysler.

inoltre e' stato marchionne stesso a spiegare chiaramente la questione del 15 %

In realtà, come spiego qui, Fiat ha 2 strade per scalare Chrysler, centrare i "performance event" o esercitare le opzioni call qualora questi obiettivi non venissero centrati. Inoltre l'ulteriore 16% che le darà la maggioranza assoluta è rigorosamente da pagare cash.

Dunque un accumulo di liquidità in favore dell'affare Chrysler è del tutto legittimo.. c'è e non serve negarlo.

In assenza di successi commerciali clamorosi mi sento di dire che questo accumulo deriva da tagli agli investimenti che si fanno in fga.

Di certo è una cosa sensata a mio avviso, ma la verità è in parte quella che Fiat oggi lesina per comprare Chrysler, la quale sarà magari venduta ad un ottimo prezzo ma non è regalata di certo.

Valutare inoltre che ottenere una linea di credito dopo lo spinoff costera a Fiat auto di più rispetto a prima..

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 3,7k
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Insomma, invece di continuare sta discussione sul chi conta balle, chi no, io so, voi no, schifo qua, schifo la... :)

A che punto è questa trattativa con VAG? :pen: Non credo di esser l'unico ad aver perso il filo...

Niente di che. La più verosimile ricostruzione attuale, che posso io fornire date le mie fonti (altri vedano loro...), è che si è lungi da qualsiasi "cambiamento". Dal lato tedesco, l'idea non gli è assolutamente cambiata ed attendono, ma non stan proprio fermi fermi fermissimi (non a caso è uscita la notizia del pellegrinaggio al pirellone).

Dal lato italo/americano l'affaire è arenato, salvo eventuali offerte roboanti (e fuori da ogni logica). Si "dismette" altro, ma Alfa no.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

Link al commento
Condividi su altri Social

Niente di che. La più verosimile ricostruzione attuale, che posso io fornire date le mie fonti (altri vedano loro...), è che si è lungi da qualsiasi "cambiamento". Dal lato tedesco, l'idea non gli è assolutamente cambiata ed attendono, ma non stan proprio fermi fermi fermissimi (non a caso è uscita la notizia del pellegrinaggio al pirellone).

Dal lato italo/americano l'affaire è arenato, salvo eventuali offerte roboanti (e fuori da ogni logica). Si "dismette" altro, ma Alfa no.

Da quanto ho sentito un paio di giorni fa da umili uscieri della spregevole Mirafiori, anche sul versante Fga si sta discutendo sulle condizioni di cessione dell'Alfa.

In ogni caso i cambiamenti ci saranno.

Link al commento
Condividi su altri Social

La riunione del 20 credo porterà ulteriori elementi, quantomeno per valutare "l'aria che tira riguardo Alfa".

Ad ogni modo le fonti che di norma "utilizzo" per sapere l'andamento di questo discorso son del Lingotto, non di Mirafiori. Lungi da me dire che siano chissà che "maghi con sfera di cristallo" ma l'aria pare di "immobilismo", nel senso che non siamo realmente a una fase costruttiva. Della condizione di cessione, se intendiamo l'idea di poterla (non volerla nè doverla) cedere, se ne parla da molto. Non prevede nessuno (di quelli con cui parlo io) una cessione a brevissimo periodo (cosa che Iddio volesse......).

Mi fa specie comunque della riunione di qualche settimana fa.... in teoria si doveva parlare di Alfa, ufficialmente non se ne è parlato più, ma erano presenti uomini VAG in teoria per parlare di cessione di Iveco.

MAH.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

Link al commento
Condividi su altri Social

Alfa senza futuro

"Vendetela ai tedeschi"

La confederazione sindacale ha deciso di consegnare mercoledì prossimo al console tedesco una lettera in cui si chiede a Volkswagen di procedere all'acquisizione dell'Alfa

Arese, 18 dicembre 2010 - «Se vogliamo che l’Alfa Romeo continui a vivere è necessario che Fiat la venda, per questo siamo d’accordo con la vendita alla Volkswagen». È questa l’opinione della Cub che mercoledì prossimo 22 dicembre farà un presidio davanti al consolato tedesco di via Solferino a Milano e consegnerà al console una lettera da recapitare ai vertici del Gruppo automobilistico tedesco nella quale manifestano il loro assenso all’acquisto dell’Alfa Romeo.

«Da mesi il gruppo Volkswagen ha manifestato l’interesse ad acquisire da Fiat il marchio Alfa Romeo con lo scopo di rilanciarlo attraverso investimenti mirati e con l’ipotesi di riportare nello stabilimento di Arese la produzione di auto Alfa - spiega Carlo Pariani, delegato sindacale della Confederazione Unitaria di Base -. Il gruppo Volkswagen ha già preso contatti con la Regione Lombardia. Di fronte al nulla della Fiat, dopo decenni di disastri, dopo le bugie che Marchionne continua a raccontare, se si vuole far sopravvivere l’Alfa siamo d’accordo per la vendita Volkswagen».

Se alle presunte colpe della Fiat si aggiunge il fatto che il progetto di riqualificazione e reindustrializzazione dell’area ex Alfa Romeo è attualmente in una situazione di stallo, per il sindacato di base l’unica possibilità per dare un futuro al marchio Alfa Romeo e a centinaia di lavoratori e per riportare la produzione automobilistica sotto il Biscione aresino è quella di venderla all’azienda di Wolfsburg. Ci sono dei precedenti che fanno ben sperare. In passato, quando ha acquisito la Bugatti e la Lamborghini, la Volkswagen si è assicurata che la produzione dei relativi modelli continuasse nelle rispettive sedi storiche: Molsheim, in Francia, per la Bugatti e Sant’Agata Bolognese per la Lamborghini. Una politica commerciale e industriale che il gruppo tedesco avrebbe tutto l’interesse ad attuare anche nell’eventualità che, in futuro, riuscisse a mettere le mani sull’Alfa Romeo.

«Oggi ad Arese dopo la chiusura d tutte le attività, nello stabilimento ci sono 180 lavoratori in cassa integrazione per i quali Fiat non prospetta alcuna possibilità di lavoro - conclude Pariani -. Per questo riteniamo sia interesse dei lavoratori che il marchio Alfa venga acquistato da Volkswagen e vogliamo che i manager tedeschi sappiano che non siamo favorevoli».

di Roberta Rampini

Il Giorno - Rho Bollate - Alfa senza futuro "Vendetela ai tedeschI"

Ora pure un sindacato prende posizione per la vendita.

Secondo me, pur essendo al 100% per la vendita, questa mossa di andare a consegnare una lettera al consolato tedesca, sa di disperazione, confinante con il ridicolo. :lol:

FIAT/ Ecco perchè Alfa Romeo non può finire a Volkswagen

Paolo Annoni

lunedì 13 dicembre 2010

Settimana scorsa Fiat si è guadagnata ancora una volta le luci del palcoscenico; questa volta è stato l’amministratore delegato di Agco a rinfocolare le speculazioni che da settimane si sprecano sui destini di Fiat; martedì l’ad ha affermato senza mezzi termini di essere interessato all’acquisizione di Cnh. Quindi, riassumendo, negli ultimi mesi si è parlato con gradi più o meno elevati di certezza di spin-off dell’auto (effettivo dall’inizio di gennaio), quotazione di Ferrari (pare siano già al lavoro le banche d’affari), possibile interesse di Daimler per Iveco, interesse di Agco per Cnh, vendita di Magneti Marelli, cessione di Alfa Romeo a Volkswagen e infine aumento prima dei termini previsti della quota in Chrysler.

Nel frattempo Marchionne ha tenuto un incontro a porte chiuse con gli analisti esteri, poi due settimane dopo un incontro (riparatorio del primo) a porte chiuse con gli analisti italiani. Non c’è da stupirsi che il titolo Fiat continui a salire di rumour in rumour e stia fisso sugli schermi degli investitori di mezzo mondo.

Districarsi in questo fiume di ipotesi è abbastanza difficile per chi ci si dedica anima e corpo tutto il giorno tutti i giorni, per tutti gli altri è un compito improbo. Il quadro non sarebbe completo se ci dimenticassimo di aggiungere un altro dettaglio non propriamente secondario: la quota di mercato in Europa di Fiat auto è scesa di due punti percentuali in poco più di un anno (siamo vicini al 7%).

Questa performance è il risultato delle scelte di Marchionne che ha preferito non investire in nuovi modelli in una fase in cui i mercati europei, colpiti dalla crisi, non sarebbero stati in grado di assorbire elevati volumi di vendite: in altre parole l’investimento per nuovi modelli non sarebbe stato finanziariamente sufficientemente appetibile.

Chi ha partecipato agli incontri a porte chiuse ha raccontato di un Marchionne avaro di dettagli sulla propria strategia; non solo, emerge un quadro in cui ogni singola società può essere, in teoria, venduta purchè il prezzo sia sufficientemente congruo.

Gli Agnelli potrebbero vendere Cnh e Iveco strappando un prezzo molto elevato? La risposta probabilmente è sì. Vendere due business industriali con buoni margini e buoni tassi di crescita per investire poi in quali attività? Le ultime acquisizioni di Exor non sono state molto felici a partire da Cushman e Wakefield. Avrebbe senso forse, se Iveco è troppo piccola, cedere l’attività per rafforzarsi nel settore delle macchine agricole oppure trovare un partner nei camion; in ogni caso privarsi di due buone società in buoni business non appare molto logico in una prospettiva di medio-lungo termine. Un ragionamento di buon senso ripetuto dalla stesso Marchionne alla fine della scorsa settimana; per Marchionne il business di Cnh è troppo buono perché Fiat possa pensare a una cessione (nessun dichiarazione invece su Iveco sul cui destino sono lecite molteplici ipotesi).

La cessione di Alfa Romeo è decisamente l’ipotesi più affascinante. Due cose sono certe al riguardo: la prima è che Fiat non ha mai nemmeno provato un rilancio in grande stile del marchio che sopravvive con modelli, anche buoni, ma inferiori ai competitor con cui Alfa dovrebbe e potrebbe fare la guerra; per non parlare della rete di vendita fuori dall’Italia. La seconda è che Volkswagen sarebbe dispostissima a rilevare il marchio pagando un prezzo da sogno a Fiat.

Il problema, oltre alla pessima immagine per Exor, è che si darebbe a un concorrente, già di per sé temibile, uno strumento di competizione eccezionale che relegherebbe per sempre Fiat nel mercato della auto di fascia bassa; uno strumento che metterebbe in seria difficoltà Fiat proprio nel suo mercato europeo più importante. La cessione dell’Alfa avrebbe senso solo in un’ottica di disimpegno totale o parziale dall’auto in quanto tale.

L’unico punto fermo, l’unica società dove si sa per certo che Fiat non venderà una singola azione è Chrysler. Si può fare e disfare tutto, mettere sul mercato questa o quella attività tranne Chrysler. Negli Usa Marchionne ha potuto plasmare Chrysler a proprio piacimento e ora si ritrova con una società snella e efficiente in uno dei mercati più ricchi del mondo. La società americana è l’unico punto fermo per l’ad di Fiat.

Se qualcuno è ancora attaccato all’idea di una Fiat “italiana” e di “sistema” è meglio che si abitui presto alla nuova realtà di una società internazionale il cui “sistema” sono i mercati finanziari. Lo scenario appare estremamente fluido e se Marchionne avesse già le idee chiare avrebbe ottenuto il primo successo nel non dare alcun segnale al mercato che sembra brancolare nel buio. Il sospetto sempre più forte è che Marchionne abbia deciso in realtà di tenere aperte tutte le possibilità aspettando che lo scenario macro e il settore diventino un po’ più chiari. Nel frattempo, tra le poche certezze, nessun rallentamento del volume dei rumours.

FIAT/ Ecco perchè Alfa Romeo non può finire a Volkswagen | Pagina 1

Articolo molto interessante e intelligente, secondo me. Infatti, secondo me, ha centrato il punto : Fiat teme, cedendo Alfa ai tedeschi, di rafforzarli molto proprio sul mercato casalingo, quello più importante per Fiat. Dall'altro canto, è una mossa decisamente rischiosissima quella di vendere due asset profittevoli quali CNH e Iveco.

Ecco l'attuale dilemma Marchionniano. :)

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

Link al commento
Condividi su altri Social

Ma in realtà in cosa farà concorrenza Alfa rispetto a Fiat? Fiat non è nel D, nel C si posizionano in settori completamenti diversi per prezzo e nel B idem..

Anche se dessero una scossa a Lancia io una vera competizione fra i marchi non la vedo proprio...

Modificato da Motron

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Link al commento
Condividi su altri Social

Fiat teme, cedendo Alfa ai tedeschi, di rafforzarli molto proprio sul mercato casalingo

Peccato che la FIAT, come marchio, occupi una fascia di mercato inferiore a quella presidiata dall'Alfa Romeo e come gruppo detiene, soprattutto grazie ai buoni risultati della 500, della Panda e della Grande Punto, a malapena il 30% del mercato nazionale. Inoltre l'unico marchio che occupa la stessa fascia di mercato occupata dall'Alfa è la Lancia, che però si rivolge ad una clientela più orientata al comfort ed all'eleganza dello sportivo marchi milanese.

Link al commento
Condividi su altri Social

Ma in realtà in cosa farà concorrenza Alfa rispetto a Fiat? Fiat non è nel D, nel C si posizionano in settori completamenti diversi per prezzo e nel B idem..

Anche se dessero una scossa a Lancia io una vera competizione fra i marchi non la vedo proprio...

Il problema è che con il passare del tempo e lo svilupparsi dei planning, in Italia si faranno solo segmenti A & B, mentre tutto il resto, soprattutto il progetto, sarà fatto al di là dell'oceano.. Belle prospettive, anzi.. tremende.

Ci credo che i dipendenti portino la lettera al consolato Tedesco, almeno loro hanno promesso di rilanciare l'azienda Alfa Romeo nel territorio Italiano; per l'esattezza nell'Interland Milanese... consideriamo una cosa: "Ad Arese è meglio che sorga un parcheggio e un centro commerciale o un'Azienda che può dare 15.000 posti di lavoro?"

Meditate gente, meditate...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Link al commento
Condividi su altri Social

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.