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[F1 2010] GP del Belgio: Spa


Navarre75

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Anteprima ed orari del weekend

Il circus della Formula 1 torna dalle vacanze ed approda in Belgio, sulla mitica pista di Spa-Francorchamps, da tutti considerata l’università dell’automobilismo. Tutto rende Spa mitica: i saliscendi, i suoi curvoni velocissimi, i lunghi tratti tra la foresta delle Ardenne ed ovviamente l’Eau Rouge, forse la curva più famosa del mondo!

La pista di Spa-Francorchamps è senza dubbio la preferita dalla maggior parte dei piloti, come a Silverstone e Monza anche qui si respira ancora l’aria della Formula 1 di un tempo e i tifosi sono ben lieti di assistere ad una delle più belle gare dell’anno.

Sorgendo nel bel mezzo delle Ardenne il tracciato di Spa offre un mix unico di curve, cambi di direzione, lunghi rettilinei e forti frenate. Si parte subito con La Source, un tornante molto lento per poi dirigersi a grande velocita’ verso il punto caratterizzato dalla piu’ impressionante difficolta’ di pilotaggio: l’Eau Rouge, seguito dalla piega verso destra del Raidillon. Si affronta il rettilineo del Kemmel per arrivare alla chicane Les Combes, molto veloce per poi scendere alle curve Malmedy, Rivage e Bruxelles. Da qui in avanti si trova quella che e’ forse la parte piu’ bella del tracciato: il velocissimo curvone Pouhon, la chicane Fagnes, la curva Stavelot e la lunghissima curva Blanchimont. Si affronta poi la bus stop, il punto piu’ lento della pista, e si arriva sul rettilineo di partenza.

Si giunge in Belgio dopo quasi un mese di pausa in cui le discussioni si sono concentrate su tre punti: la manovra di Schumacher su Barrichello nel Gran Premio d’Ungheria; i primi test delle nuove gomme Pirelli; le nuove esternazioni di Lauda sulla Ferrari. Andiamo con ordine.

Nello scorso Gran Premio d’Ungheria, che ha visto trionfare Mark Webber, seguito da Alonso e Vettel, negli ultimi giri uno Schumacher sempre più in difficoltà con le gomme ha tentanto di resistere per diverse tornate agli attacchi di Barrichello, a pochi giri dal termine sul rettilineo del traguardo Barrichello si butta all’interno del tedesco che stringe sempre di più il brasiliano contro il muretto dei box a grande velocità. Immancabili le polemiche con Schumacher che alla fine è stato anche penalizzato: nella “sua” Spa sarà costretto a partire dieci posizioni più indietro della sua qualifica.

Nel corso dell’ultima settimana la Pirelli, utilizzando una vecchia Toyota riadattata, ha svolto i primi test sulle nuove coperture che verranno utilizzate a partire dal 2011. A bordo della vettura Nick Heidfeld, liberato dalla Mercedes. I vertici della casa italiana si sono detti soddisfatti dei risultati ottenuti anche se c’è ancora da lavorare in vista della prossima stagione.

Negli ultimi giorni non sono mancate neanche le ormai consuete esternazioni di Niki Lauda, l’ex Campione del Mondo ha duramente criticato la Ferrari per i fatti di Hockenheim (l’ordine di scuderia che ha costretto Massa a lasciare strada ad Alonso), e ha detto che a suo giudizio la Ferrari verrà “duramente bastonata” in occasione della riunione del Consiglio Mondiale del prossimo 8 Settembre. A stretto giro è arrivata la replica al vetriolo della casa di Maranello che ha bollato Lauda come un “vecchio maître à penser” e confermando la fiducia della Ferrari nella FIA.

Tornando al Gran Premio del Belgio, quando nel 1950 venne istituito il Mondiale di Formula 1, la gara belga esisteva già da un quarto di secolo: ‘idea di realizzare un circuito automobilistico nella zona delle Ardenne infatti risale agli anni ’20, quando Jules de Their e Henri Langlois Van Ophem progettarono di unire le strade che collegavano tre piccole cittadine: Francorchamps, Malmedy e Stavelot. Il tracciato che ne risultava era uno dei più lunghi (quasi 14 km) e veloci mai realizzati e nel 1925 il primo Gran Premio del Belgio, valido anche come Gran Premio d’Europa e incluso nella prima edizione del cosiddetto “Campionato Automobilistico del Mondo”, vide la schiacciante vittoria dell’Alfa Romeo di Antonio Ascari che, avviatosi a diventare il pilota di riferimento di quell’epoca, morirà invece pochi mesi dopo, durante il Gran Premio di Francia.

Suo figlio Alberto, con la Ferrari, trionferà poi nel 1952 e 1953, nelle sue magiche stagioni iridate. Negli anni ’30 altri nomi prestigiosi trovano posto nell’albo d’oro, come Chiron nel 1930, oppure Tazio Nuvolari nel 1933, che con una Maserati privata partì in ultima posizione, ma già alla fine del primo giro era balzato incredibilmente in testa, rimanendovi fino al traguardo.

Il successivo dominio delle auto tedesche si estese anche a questa gara, che vide trionfare la Mercedes di Caracciola nel ’35 (quando il tedesco divenne Campione d’Europa), l’Auto Union di Hasse (alla sua prima e unica vittoria in un GP) nel ’37, e di nuovo la Mercedes nel ’39 con Lang, in una edizione funestata dalla tragedia occorsa al suo compagno di squadra, l’inglese Seaman che uscì di pista sul bagnato poco prima della Source e andò a sbattere contro un albero, incendiandosi: Seaman morì la notte seguente per le tremende ustioni, senza aver perduto quasi mai conoscenza.

Dopo la lunga parentesi della seconda guerra mondiale, la vittoria di Chaboud nel ’46 segnò il ritorno delle competizioni sul circuito delle Ardenne, e l’anno successivo l’Alfa tornò alla vittoria col pilota-simbolo degli anni ’40, Jean Pierre Wimille, che trionfò a bordo della mitica Alfetta 158 sovralimentata. La Talbot, intanto, con la vittoria di Rosier nel ’49, ma soprattutto con l’eccezionale prestazione di Sommer nel ’50 che riuscì seriamente a insidiare il primato all’Alfa del vincitore Fangio (primo anche nel ’54 e ’55), indicò a tutti (Ferrari in primis) la strada del motore aspirato i cui consumi ridotti, su una pista veloce come Spa, diventavano una fondamentale discriminante.

Nonostante Spa fosse un circuito magnifico per il pilotaggio, la sua intrinseca pericolosità ha spesso causato drammatici incidenti: nell’edizione 1960, vinta da Jack Brabham, in due incidenti distinti persero la vita Chris Bristow e Alan Stacey, tragedie che quasi indussero al ritiro dalle corse un altro giovane debuttante, Jim Clark, che poi diventerà un dominatore di questa gara ottenendo un poker di successi consecutivi tra il 1962 (sua prima vittoria in assoluto in F1) e il 1965.

Rocambolesca l’edizione del ’64: negli ultimi chilometri, prima Gurney, poi Hill e infine McLaren furono incredibilmente costretti a rinunciare per guai meccanici alla vittoria, che premiò lo “scozzese volante”, il quale tra l’altro aveva sempre confidato di odiare il tracciato belga, la cui pericolosità venne accentuata quando la Formula 1 passò nel 1966 alla cilindrata di 3000 cc: quell’anno, proprio durante le riprese del film “Grand Prix”, un diluvio provocò un incidente multiplo nella zona più veloce della pista, e il giovane Stewart si salvò per miracolo restando comunque a lungo bloccato e ferito nell’abitacolo della sua BRM. Da allora Jackie intraprese una convinta campagna per la sicurezza, che nel giro di pochi anni giocoforza ebbe effetti negativi per un circuito come Spa, almeno nella sua versione originale di 14 chilometri che si snodava tra case, fossati e pali della luce. Stewart infatti una volta disse che “correre a Spa è come camminare in equilibrio su una corda in una giornata ventosa”.

Nel ’68 Bruce McLaren portò per la prima volta al successo una vettura che portava il suo nome, che da allora è diventata una delle scuderie più prestigiose della F1, mentre la Ferrari nello stesso anno fece debuttare in gara gli alettoni, un accessorio che è presto divenuto parte integrante di ogni monoposto della massima formula. L’edizione del ’70, con la vittoria di Rodriguez nel ’70 ottenuta in volata contro Amon, è l’ultima disputata a Spa nella sua configurazione originale.

Il Gran Premio del Belgio nei primi anni settanta si trasferì due volte a Nivelles (’72 e ’74, entrambe vinte da Fittipaldi), e poi stabilmente a Zolder: da ricordare la doppietta Lauda-Ferrari nel 1975-76, seguita dall’unica vittoria in Formula 1 di Gunnar Nilsson, lo sfortunato pilota svedese che morì l’anno successivo per un tumore. Nel ’78 (curioso, proprio dieci anni dopo gli alettoni della Ferrari) debuttò vittoriosamente la Lotus 79 di Andretti con le sue minigonne rigide e scorrevoli: è la nascita definitiva dell’effetto suolo, che cambierà per sempre il modo di progettare le Formula 1.

Ma anche il circuito di Zolder è legato a episodi tragici: nell’81 Reutemann (che poi vinse la gara) in qualifica investì un meccanico dell’Osella in corsia box, Giovanni Amadeo, che poi morì qualche giorno dopo, mentre nella confusa procedura di partenza venne investito sulla griglia anche un meccanico dell’Arrows, che pur subendo numerose fratture riuscì a cavarsela. Invece il 1982 è ricordato per la morte di Gilles Villeneuve, che in qualifica fu vittima di una incomprensione con Mass: il folle volo della Ferrari numero 27 è impossibile da dimenticare.

Finalmente nel 1983 la F1 tornò a Spa, ma nella nuova versione più corta e infinitamente più sicura, dal momento che furono esclusi la pericolosa curva di Bourneville, i dislivelli di Malmedy, l’interminabile rettilineo di Masta (intervallato da una velocissima esse), la vertiginosa curva di Stavelot (dove Moss ci rimise le gambe nel ’60) e il complesso di La Carrière. Il tracciato così modificato si ridusse a meno di sette chilometri, ma rimase comunque molto selettivo: vinse la Renault di Prost (primo anche nell’87 su McLaren).

L’anno successivo per l’ultima volta si corse a Zolder, e a vincere fu Michele Alboreto, alla sua prima affermazione sulla Ferrari: da ben diciotto anni un italiano non vinceva su una rossa di Maranello. Nell’85 Ayrton Senna con la Lotus ottenne la prima delle sue cinque vittorie su questa pista, di cui ben quattro consecutive tra l’88 e l’91 con la McLaren Honda: diverse volte il brasiliano affermò che Spa era il circuito che gli piaceva di più tra quelli esistenti .

Proprio nel 1991, e proprio su questa pista debuttò in Formula 1 Michael Schumacher, che con Spa ha sempre mantenuto un legame speciale, infatti ad un anno esatto dall’esordio il tedesco centrò con la Benetton il suo primo successo, arrivando poi a totalizzarne ben sei: memorabile la rimonta del ’95 che lo portò a vincere partendo dalla sedicesima posizione sotto il diluvio, resistendo a Damon Hill con le slick sul bagnato, oppure le vittorie nei due anni successivi con la Ferrari, sempre sfruttando la sua grande abilità sul bagnato.

Ma le affermazioni del tedesco potevano essere ben di più se si considera che nel ’94 passò vincitore sul traguardo ma fu squalificato per eccessivo consumo del fondo della vettura, oppure si pensi alla famigerata e discussa edizione del ’98 quando, ampiamente in testa, Schumacher venne a collisione con la McLaren di Coulthard, doppiato, che rallentò improvvisamente in uscita di curva. Entrambe le volte la vittoria andò a Damon Hill (primo anche nel ’93), e quella del 1998 su Jordan è anche l’ultima in Formula 1 dell’inglese (e ultimo podio in carriera per Alesi, 3° su Sauber).

Hakkinen vinse solo una volta a Spa, nel 2000, ma si tratta di un trionfo impreziosito dal grande sorpasso che il finlandese operò su Schumacher alla fine del rettilineo del Kemmel, quando i due contendenti si trovarono a doppiare la Bar di Zonta: il tedesco lo passò all’interno, mentre Hakkinen fulmineamente si buttò all’esterno passando entrambi, compiendo una manovra giustamente ricordata fra le più entusiasmanti di sempre. Schumacher si rifece vincendo ancora nel 2001 (superando il record assoluto di vittorie in F1 detenuto da Prost) e nel 2002, divenendo il pilota più vincente nella storia del Gran Premio del Belgio.

Nel 2003, per le annose beghe dovute alle leggi anti-fumo, la gara non si disputò, come accadde anche nel 2006.

Intanto, dopo l’era di Schumacher, negli ultimi anni Spa è stata riserva di caccia quasi esclusiva per Kimi Raikkonen che, prima con la McLaren (2004 e 2005) poi con la Ferrari (2007 e 2009, a tutt’oggi l’ultima affermazione di Kimi in Formula 1), ha ottenuto quattro trionfi, mancando di poco il quinto nella polemica edizione 2008, quando il finlandese, in testa fino al momento in cui cominciò a cadere la pioggia, fece un errore sull’asfalto viscido uscendo di pista mentre lottava con la McLaren di Hamilton, che passò primo al traguardo ma venne poi penalizzato di 25” per un discusso taglio di chicane e una presunta insufficiente “restituzione” della posizione al finlandese. La vittoria a tavolino andò quindi all’altro ferrarista, il brasiliano Massa: una decisione che a distanza di tempo fa ancora discutere.

Con il Gran Premio del Belgio ed il successivo Gran Premio d’Italia la Formula 1 si avvia verso l’epilogo, Spa infatti rappresenta la penultima gara nel vecchio continente, dopo Monza si andrà in Asia e Sud America. La lotta per il mondiale piloti è molto aperta: i primi cinque piloti sono racchiusi in venti punti (meno di una vittoria) e non commettere errori sarà determinante per la volata finale verso l’iride. Molto serrata anche la lotta per il mondiale costruttori con Red Bull e McLaren separate da appena otto punti, più indietro la Ferrari.

La pista di Spa dovrebbe ben adattarsi alla Red Bull anche se il team manager Christian Horner ha smorzato gli entusiasmi affermando che sui lunghi rettilinei delle Ardenne la loro vettura potrebbe trovarsi in difficoltà. Di sicuro tenterà il riscatto la McLaren che è inciampata in brutto weekend in quel di Budapest: con Button che ha chiuso all’ottavo posto e Lewis Hamilton costretto al ritiro per un problema al cambio. Aria d’ottimismo in Ferrari che mira ad accorciare le distanze in entrambe le classifiche.

Da non sottovalutare le incognite legate al meteo: Spa è famosa per le sue condizioni atmosferiche per niente stabili: può piovere improvvisamente e su parte della pista può splendere il sole e sull’altra può scatenarsi il diluvio. Anche gli strateghi avranno il loro bel da fare…

INFO

Lunghezza del circuito: 7,004 km

Giri da percorrere: 44

Distanza totale: 308,052 km

Numero di curve: 19 – 10 a destra, 9 a sinistra

Mescole Bridgestone: medie/dure

RECORD

Giro prova: 1:44.503 – J Trulli – Toyota – 2009

Giro gara: 1:47.263 – S Vettel – Red Bull Renault – 2009

Distanza: 1h20:39.066 – K Raikkonen – Ferrari – 2007

Vittorie pilota: 6 – M Schumacher

Vittorie team: 16 – Ferrari

Pole pilota: 4 – J Fangio, A Prost, A Senna

Pole team: 13 – Ferrari

Km in testa pilota: 1.806 – M Schumacher

Km in testa team: 5.459 – Ferrari

Migliori giri pilota: 6 – A Prost

Migliori giri team: 17 – Ferrari

Podi pilota: 9 – M Schumacher

Podi team: 44 – Ferrari

Albo d’oro

01. 1950 J Fangio – Alfa Romeo

02. 1951 N Farina – Alfa Romeo

03. 1952 A Ascari – Ferrari

04. 1953 A Ascari – Ferrari

05. 1954 J Fangio – Maserati

06. 1955 J Fangio – Mercedes

07. 1956 P Collins – Ferrari

08. 1958 T Brooks – Vanwall

09. 1960 J Brabham – Cooper Climax

10. 1961 P Hill – Ferrari

11. 1962 J Clark – Lotus Climax

12. 1963 J Clark – Lotus Climax

13. 1964 J Clark – Lotus Climax

14. 1965 J Clark – Lotus Climax

15. 1966 J Surtees – Ferrari

16. 1967 D Gurney – Eagle Weslake

17. 1968 B McLaren – McLaren Ford

18. 1970 P Rodriguez – BRM

19. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford

20. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford

21. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford

22. 1975 N Lauda – Ferrari

23. 1976 N Lauda – Ferrari

24. 1977 G Nilsson – Lotus Ford

25. 1978 M Andretti – Lotus Ford

26. 1979 J Scheckter – Ferrari

27. 1980 D Pironi – Ligier Ford

28. 1981 C Reutemann – Williams Ford

29. 1982 J Watson – McLaren Ford

30. 1983 A Prost – Renault

31. 1984 M Alboreto – Ferrari

32. 1985 A Senna – Lotus Renault

33. 1986 N Mansell – Williams Honda

34. 1987 A Prost – McLaren TAG

35. 1988 A Senna – McLaren Honda

36. 1989 A Senna – McLaren Honda

37. 1990 A Senna – McLaren Honda

38. 1991 A Senna – McLaren Honda

39. 1992 M Schumacher – Benetton Ford

40. 1993 D Hill – Williams Renault

41. 1994 D Hill – Williams Renault

42. 1995 M Schumacher – Benetton Renault

43. 1996 M Schumacher – Ferrari

44. 1997 M Schumacher – Ferrari

45. 1998 D Hill – Jordan Mugen Honda

46. 1999 D Coulthard – McLaren Mercedes

47. 2000 M Häkkinen – McLaren Mercedes

48. 2001 M Schumacher – Ferrari

49. 2002 M Schumacher – Ferrari

50. 2004 K Raikkonen – McLaren Mercedes

51. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes

52. 2007 K Raikkonen – Ferrari

53. 2008 F Massa – Ferrari

54. 2009 K Raikkonen – Ferrari

Orari del Gran Premio del Belgio

Venerdì 27 Agosto 2010

10:00-11:30 Prove Libere 1

14:00-15:30 Prove Libere 2

Sabato 28 Agosto 2010

11:00-12:00 Prove Libere 3

14:00-15:00 Qualifiche – Diretta Rai Due

Domenica 29 Agosto

14:00 Gara – Diretta Rai Uno

21 agosto 2010

Mansell commissario a Spa, prevista pioggia per il GP Belgio

Nigel Mansell assumerà ancora il ruolo di commissario della direzione gara di F1 questo weekend per il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps. Il campione del mondo di Formula 1 ha debuttato nel ruolo a Silverstone, a luglio.

Intanto le prime previsioni meteo danno possibile pioggia per il weekend del GP Belgio. “Quando non vedremo l’acqua a Spa?” ha dichiarato Felipe Massa dopo aver lasciato il brasile al termine della pausa d’agosto.

“Potrebbe essere molto divertente sul bagnato” ha aggiunto il pilota della Ferrari.

24 agosto 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Red Bull: Webber e Vettel non temono i rettilinei di Spa

I piloti della Red Bull Racing' date=' Mark Webber e Sebastian Vettel, sono convinti che la squadra leader del mondiale non abbia nulla da temere in vista del Gran Premio del Belgio di F1 sebbene abbiano ammesso che i lunghi rettilinei di Spa-Francorchamps potrebbero condizionare le loro chanches di vittoria.

Sebbene la RB6 si sia dimostrata la vettura migliore quest’anno, il team ha ammesso che il suo punto debole sono le performance in rettilineo, soprattutto se confrontate a quelle della McLaren Mercedes.

“Non penso ci sia un pilota in griglia che non vede l’ora di correre a Spa” ha dichiarato Webber. “È un circuito incredibile su cui guidare. Mi aspetto una Red Bull competitiva, se come a Budapest è un punto interrogativo per tutti, ma sappiamo che il nostro team è pronto”.

Vettel, che ha visto sfumare le sue chances di vittoria in Ungheria dopo un errore alle spalle della safety car, ha dichiarato: “Amo Spa, ha alcune delle migliori curve in Formula 1. È lunga, veloce e adatta alla nostra vettura. Siamo stati molto competitivi l’anno scorso, ma abbiamo perso un po’ in qualifica. Il nostro punto debole saranno i lunghi rettilinei e la sezione in salita non sarà facile per noi, ma sono ottimista per la gara”.

24 agosto 2010

[b']Fernando Alonso: Una gara in pista, una gara in fabbrica

L’atmosfera che si è respirata quest’oggi nel paddock di Spa ricordava quella del primo giorno di ritorno a scuola, con tutti che raccontavano cosa avessero fatto nella pausa estiva. Ma non è passato molto tempo prima di tornare alla consueta routine, a cominciare dal tradizionale incontro con la stampa di Fernando Alonso.

E la prima domanda è andata subito dritto al cuore della questione: riuscirà il pilota spagnolo della Scuderia Ferrari Marlboro a vincere il Campionato del Mondo? “Credo abbiamo migliorato la nostra vettura negli ultimi tre Gran Premi, il che significa che adesso abbiamo un pacchetto competitivo”, ha esordito il pilota di Oviedo. “Sappiamo però che sarà una competizione molto dura, che la Red Bull sarà forte ovunque e che la McLaren andrà bene in alcuni circuiti come questo e quello di Monza. Credo comunque che abbiamo la velocità per lottare per il titolo. Per quanto riguarda questo weekend, è bello sapere che la Ferrari ha ottenuto grandi successi su questa pista. Non c’è quindi motivo di essere pessimisti, anzi dovrebbe essere l’opposto: dobbiamo rimanere molto concentrati, credere in noi stessi e nel lavoro che stiamo facendo. E sperare di continuare sulla strada intrapresa in Ungheria e Hockenheim”.

Oltre all’ottimismo e ai buoni risultati della Ferrari su questa pista, Fernando ha spiegato le modifiche apportate alle F10. “Nonostante la pausa del mese d’agosto, con la fabbrica che non ha lavorato, qui abbiamo delle novità aerodinamiche sulla monoposto e altre ce ne saranno nelle prossime gare”. Alla domanda su quale fosse la sua possibilità di diventare Campione del Mondo quest’anno, Fernando ha subito risposto: “50 percento. Può andare in entrambi i modi. Se faremo meglio degli altri nelle prossime sette gare, vinceremo il titolo, ma se qualcuno farà meglio di noi, vincerà il campionato, perché in questo momento della stagione è come se ripartissimo quasi da zero, con una differenza di punti molto esigua tra i piloti di testa. Essenzialmente stiamo per iniziare un mini campionato di sette gare. Certamente la fortuna sarà un elemento da considerare, devi sempre essere fortunato. Per esempio, potrebbe piovere in questa gara e quindi bisognerà prendere la giusta decisione nel giusto momento. E’ inoltre necessario portare ai Gran Premi il maggior numero di sviluppi possibili per la monoposto, il che significa che oltre alla gara che si corre in pista ce n’è un’altra che si disputa in fabbrica per realizzare più velocemente delle altre squadre tali modifiche”.

Alonso ha ancora indicato le Red Bull come le favorite per questo weekend. “Non vedo come possano perdere un secondo di vantaggio dall’Ungheria, ma questa gara e la prossima a Monza richiedono un basso carico aerodinamico, con ali di piccole dimensioni per una minore resistenza all’avanzamento, e sarà interessante scoprire chi riuscirà a fare il miglior lavoro in questa configurazione”.

Felipe Massa a Spa: Spingere al massimo, senza arrendersi

Dopo essersi scusato, scherzando, perché non aveva niente di interessante da raccontare sulle proprie vacanze, trascorse in tranquillità a casa con la famiglia, il primo incontro, dalla domenica di Budapest, di Felipe Massa con i giornalisti nell’umido paddock di Spa è presto tornato al suo tradizionale svolgersi.

E la prima domanda è stata subito diretta: con sette gare alla fine, Felipe ha centrato gli obiettivi che si era prefissato a inizio stagione? “No, non li ho raggiunti”, è stata l’onesta riposta del pilota brasiliano. “Solo se sei in testa al campionato potresti dire di sì. Se così fosse stato, avremmo detto che era necessario continuare nella stessa direzione nelle corse rimanenti. Ma non siamo primi in entrambi i campionati, sebbene stiamo ancora spingendo al massimo senza arrenderci”. La Red Bull è stato il team più forte in ogni gara, ha vinto più Gran Premi e centrato più pole position. Anche la McLaren ha fatto un buon lavoro, soprattutto nella prima parte di stagione. Ci troviamo in una situazione in cui per noi è più facile combattere contro la McLaren piuttosto che contro la Red Bull. In ogni caso, stiamo facendo tutto quello che possiamo per affrontare tutti gli avversari in pista e migliorare la nostra monoposto, cercando di battere tutte le altre monoposto.

Questo deve essere il nostro obiettivo per il resto della stagione”. Alla domanda sulle possibilità della Scuderia di vincere il Campionato Costruttori, Felipe ha riposto: “Fin quando la matematica lo consente, vincere il titolo è ancora una possibilità. All’atto pratico dobbiamo continuare a sviluppare la monoposto, specialmente cercare di renderla più veloce in qualifica, momento importante per il proseguo del weekend”. In chiusura, un’ultima parola sulle prospettive del Gran Premio del Belgio di domenica. “Adoro molto questo tracciato, così come tutti i piloti credo”, ha detto Felipe. “Punto a un buon fine settimana e a una grande gara, ma molte cose possono accadere qui, la maggior parte legate alle condizioni atmosferiche, poiché c’è la possibilità che la pioggia crei situazioni inusuali. Spero che le modifiche sulla monoposto portate per questa pista, specialmente il diffusore rivisto, ci consentiranno di avere un po’ di carico aerodinamico in più”.

26 agosto 2010

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GP Belgio' date=' Prove Libere 1: miglior tempo per Alonso sul bagnato[/size']

Fernando Alonso ha ottenuto il miglior tempo nella prima sessione di prove libere del Gran Premio del Belgio. Lo spagnolo della Ferrari ha preceduto la McLaren Mercedes di Lewis Hamilton, staccato di oltre 7 decimi, e la Renault di Robert Kubica (+1.284). Quarto tempo per Sebastian Vettel con la prima delle due Red Bull.

Alonso ha ottenuto il suo tempo di riferimento iniziale verso metà sessione. Poco dopo aver segnato il suo tempo, Alonso ha comunicato via radio alla Ferrari che la pioggia alla Stavelot e Blanchimont stava peggiorando ed è rientrato. Pochi minuti dopo la pista è stata letteralmente inondata dalla pioggia battente.

Diversi piloti sono tornati in pista negli ultimi 10 minuti della sessione quando i nuvoloni carichi di pioggia hanno lasciato spazio ad un cielo azzurro ma la pista era ancora molto bagnata rendendo vano ogni tentativo di migliorare. In quel frangente Felipe Massa è finito largo alla curva Pouhon.

Alonso tuttavia è riuscito incredibilmente a migliorare ancora il suo tempo girando in 2.00.797. Hamilton non è uscito di nuovo ma il suo tempo è stato sufficiente a tenerlo in seconda posizione. La Renault ha sfruttato al meglio il suo sistema F-duct piazzando Kubica in terza posizione nei minuti finali.

Vettel è quarto davanti a Sutil con la Force India, sempre competitivo in queste condizioni. Il tedesco ha duellato nelle prime fasi con Jaime Alguersuari (Toro Rosso) per il miglior tempo. Lo spagnolo è poi precipitato in 16ma posizione.

Jenson Button è sesto con l’altra McLaren davanti a Mark Webber (Red Bull), Kamui Kobayashi (Sauber) e Rubens Barrichello (Williams). Michael Schumacher completa la top 10 con la Mercedes.

Pos Driver Car Time Gap Laps

1. Fernando Alonso Ferrari 2m00.797s 17

2. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 2m01.567s + 0.770s 7

3. Robert Kubica Renault 2m02.081s + 1.284s 14

4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 2m02.450s + 1.653s 11

5. Adrian Sutil Force India-Mercedes 2m02.646s + 1.849s 14

6. Jenson Button McLaren-Mercedes 2m02.913s + 2.116s 6

7. Mark Webber Red Bull-Renault 2m02.926s + 2.129s 11

8. Kamui Kobayashi BMW Sauber-Ferrari 2m03.401s + 2.604s 17

9. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 2m03.424s + 2.627s 7

10. Michael Schumacher Mercedes 2m03.489s + 2.692s 9

11. Felipe Massa Ferrari 2m03.601s + 2.804s 17

12. Nico Hulkenberg Williams-Cosworth 2m03.649s + 2.852s 17

13. Nico Rosberg Mercedes 2m03.654s + 2.857s 6

14. Pedro de la Rosa BMW Sauber-Ferrari 2m03.851s + 3.054s 17

15. Vitantonio Liuzzi Force India-Mercedes 2m04.145s + 3.348s 12

16. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 2m04.250s + 3.453s 16

17. Vitaly Petrov Renault 2m04.690s + 3.893s 15

18. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 2m05.680s + 4.883s 6

19. Timo Glock Virgin-Cosworth 2m05.697s + 4.900s 18

20. Lucas di Grassi Virgin-Cosworth 2m06.695s + 5.898s 14

21. Jarno Trulli Lotus-Cosworth 2m07.189s + 6.392s 15

22. Bruno Senna HRT-Cosworth 2m07.737s + 6.940s 13

23. Heikki Kovalainen Lotus-Cosworth 2m07.955s + 7.158s 15

24. Sakon Yamamoto HRT-Cosworth 2m10.507s + 9.710s 18

27 agosto 2010

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Alonso in testa anche nelle seconde libere

Il ferrarista Alonso firma anche la seconda sessione di prove libere del GP del Belgio di Formula 1 con il tempo di 1'49"032. Sulla pista che si è progressivamente asciugato dopo la leggera pioggia iniziale secondo il sorprendente Adrian Sutil (1'49"157) con la Force India e terzo Hamilton (1'49"248) su McLaren. Quinto l'altro pilota Ferrari, Massa, in 1'49"588 che precede la Red Bull di Vettel. Solo 18esimo tempo per il leader del Mondiale, Webber.

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Inviato (modificato)
"Ferrari ok in ogni condizione"

Alonso: "Pole? Dipende dagli avversari"

Fernando Alonso ha dominato le prove libere del GP del Belgio. Il bilancio dello spagnolo è incoraggiante. "È stata una buona giornata perché la macchina sembra rispondere bene in tutte le condizioni: bagnato, intermedio, asciutto", ha detto. Pole possibile? "Dobbiamo vedere le condizioni e capire come hanno girato i nostri rivali. Se avevano 20-30 kg in più di benzina, saranno più forti. Dobbiamo fare il nostro lavoro e sperare sia abbastanza".

"Il venerdì - ha aggiunto il ferrarista - abbiamo avuto sempre delle situazioni che non si sono ripresentate il sabato e la domenica. Con queste condizioni dipende dai momenti, puoi peggiorare all'improvviso di due-tre secondi. Abbiamo trovato il momento giusto, ci sarà un tempo molto variabile, potrà succedere di tutto: la macchina ha risposto subito bene e non abbiamo fatto grandi cambiamenti di set up. Dobbiamo mettere un po' a posto il set up sull'asciutto, la macchina sull'asciutto era un po' nervosa e qualche cosa da migliorare c'è".

Sul cambiamento delle ali: "Per quanto ci riguarda non è cambiato niente, abbiamo gli stessi componenti dell'Ungheria. Spa e Monza sono circuiti opposti a Budapest, se cambiano le condizioni sarà più per le caratteristiche dei circuiti che per le nuove regole".

"Per vedere se siamo migliorati dobbiamo aspettare, ma l'idea è sempre di lottare per la pole. Però dobbiamo aspettare le Red Bull, la macchina più forte in qualifica quest'anno". Come Alonso anche Felipe Massa è abbastanza soddisfatto del comportamento della sua Ferrari, ma vuole attendere le qualifiche per vedere la vera forza delle Red Bull. "Abbiamo una macchina abbastanza competitiva - ha spiegato - spero veramente in un buon weekend e di fare bene in qualifica. Avevamo un grip abbastanza alto, ho sofferto un po' con le gomme da pioggia, ma quando le ho cambiate la macchina andava bene ed era stabile. Sono abbastanza contento, c'è un po' da migliorare, siamo riusciti a provare le novità disponibili e useremo tutto quello che è arrivato".

27 agosto 2010

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Modificato da Navarre75
Doppione di classifica sostituito con commenti

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Quello li ( Nando)è carico da mettere paura

E ti credo...per metà stagione ha ampiamente deluso, ora è tempo che mostri di valere quello che non tutti son convinti valga, almeno lottare davvero per il titolo rimetterebbe in carreggiata le cose.

Personalmente, come ho detto ad inizio stagione, se non vince il Mondiale è un Fallimento. Ma io non faccio testo, visto che non nascondo antipatia per un pilota che ritengo, bravissimo per carità e di grandissimo carattere/agonismo, ma sopravvalutato.

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Anche a me non sta simpatico...e non è che abbia fatto miracoli quest'anno...però ragazzi...questo qua diceva che era in lotta per il mondiale pure quando i punti di svantaggio erano decisamente molti...e ora dice che le speranze di vincere sono al 50%...in pratica ha segato tutti gli avversari(che sono tutti davanti a lui come punti) meno uno.

Appunto che non essendo andato bene prima ...ora dovrebbe essere più "scarico".

E' da inizio anno che la mena qui e la...però effettivamente ci sono state circostanze poco favorevoli alla ferrari...e anche la F10 per un periodo è stata la terza vettura come prestazioni...boh...vedremo...fatto stà che le rimonte mi sono sempre piaciute

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Fossi stata la Lotus.... avrei ingaggiato Raikkonen solo per la gara di Spa.

Così avremmo visto una Lotus nuovamente sul gradino più alto del podio...

Modificato da Tommitel

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Alonso: Giornata positiva a Spa. Ferrari bene in tutte le condizioni di pista

Un pallido sole ha illuminato un’emozionante seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Belgio' date=' tredicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 entrato oggi nel vivo sul circuito di Spa-Francorchamps.

A dominare i novanta minuti a disposizione dei venti piloti scesi in pista su un tracciato asciugatosi irregolarmente dall’abbondante pioggia caduta al mattino, e’ stata ancora la Ferrari di Fernando Alonso (1.49.032). Il pilota spagnolo ha confermato il primato ottenuto nel primo turno, balzando in testa alla classifica allo scadere del tempo cronometrato, davanti alla Force India di Adrian Sutil (1.49.157) e alla McLaren di Lewis Hamilton (1.49.248).

[b']Fernando Alonso: “Le sensazioni che si raccolgono il venerdì non sempre sono state poi confermate il sabato e la domenica quindi dobbiamo giudicare con molta prudenza il risultato di oggi. Detto questo, è stata sicuramente una giornata positiva perché la macchina sembra rispondere bene in tutte le condizioni di pista in cui ci siamo trovati a girare. I tempi contano poco o nulla, perché quando la pista cambia così rapidamente si può migliorare o peggiorare anche di due o tre secondi in funzione del momento in cui si sta guidando. Credo che le condizioni meteorologiche giocheranno un ruolo determinante, sia domani che domenica: può succedere di tutto. Abbiamo cercato di provare tutte le nuove soluzioni che avevamo a disposizione. Se domani dovesse esserci una pista asciutta allora dovremmo cercare di migliorare l’assetto perché non è ovviamente ancora ottimale per quelle condizioni, avendo avuto pochi minuti a disposizione per poter fare delle prove con le gomme slick. Infatti, ho sentito la macchina un po’ nervosa mentre sul bagnato era più facile guidare. Per puntare alla pole position dovremo prima di tutto vedere come saranno le condizioni meteorologiche: di sicuro, se dovesse piovere gireremmo subito perché dalle brutte esperienze si impara sempre …”

27 agosto 2010

Massa: Ferrari competitiva qui a Spa-Francorchamps

Sono molto contento di poter tornare a correre su questo tracciato dopo essere stato costretto a saltare la scorsa edizione: guidare qui mi piace molto.

Per quello che abbiamo potuto capire da una giornata come questa la macchina sembra essere abbastanza competitiva, come si è visto in particolare con le gomme da bagnato. Peraltro, è soltanto venerdì quindi dobbiamo aspettare per vedere come andrà la Red Bull, la macchina più forte che si è vista finora in qualifica. Avevamo tante cose da provare oggi, così si spiegano alcuni giri lenti nel pomeriggio. Con le gomme intermedie avevo subito una buona aderenza ma anche con le slick la situazione non era poi così male. Nell’ultimo giro, l’unico con le gomme morbide, ho commesso un errore ma avevo la sensazione di avere una buona macchina: ovviamente c’è spazio per migliorare ed è quello che cercheremo di fare domani.

27 agosto 2010

Ferrari F1: Incognita meteo nel weekend di Spa

Il Gran Premio del Belgio si è aperto sotto il segno della pioggia, non certo una novità per il circuito di Spa-Francorchamps. Soltanto nell’ultima mezz’ora della seconda sessione di prove libere è stato possibile girare con gomme da asciutto e una bandiera rossa nell’ultimo quarto d’ora ha ulteriormente ridotto il tempo a disposizione delle squadre per verificare il comportamento delle vetture in queste condizioni.

“Considerato lo svolgimento delle due sessioni è davvero difficile dare un’interpretazione corretta della situazione” – ha detto Stefano Domenicali – “È questa la ragione principale per cui ci vuole davvero tanta prudenza nel giudicare le classifiche delle due sessioni. Per quel poco che si è potuto capire, ci sono delle squadre che qui sembrano essere più competitive che altrove, il che potrebbe creare qualche sorpresa nelle prime cinque file dello schieramento. Noi abbiamo cercato di completare tutto il programma che avevamo definito, che comprendeva anche la valutazione di diverse nuove soluzioni aerodinamiche. Guardando al prosieguo del weekend, possiamo dire che mai come su questa pista l’incognita meteo potrebbe giocare un ruolo determinante. Infine, colgo l’occasione per unirmi, a nome di tutta la Scuderia, alle congratulazioni che il Presidente Montezemolo ha fatto al nostro ex-pilota Rubens Barrichello per la sua trecentesima partecipazione ad un Gran Premio, un traguardo veramente significativo ed importante.”

Chris Dyer: “È stata una giornata piuttosto complicata a causa del continuo evolversi delle condizioni meteorologiche. In più ci si è messa anche la bandiera rossa nell’ultima parte che ha ridotto considerevolmente il tempo a disposizione sull’asciutto. Entrambi i piloti si sono detti abbastanza contenti del comportamento della F10 nelle varie condizioni incontrate oggi, il che è sicuramente positivo. Avevamo diverse nuove soluzioni da provare ma è chiaro che, con questo continuo mutare della pista, è più difficile fare una valutazione corretta: dovremo analizzare attentamente i dati disponibili per trarre le dovute conclusioni. Le previsioni meteorologiche danno possibilità di pioggia sia per la qualifica che per la gara: dovremo decidere con la necessaria calma se prendere la strada di un assetto più orientato alla pista bagnata od orientarci verso la configurazione ideale per l’asciutto.”

27 agosto 2010

da F1, news Formula 1, ultime notizie di F1 - F1GrandPrix.it

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