Il Lingotto spera nella svolta e prepara il divorzio da Gm

[Guest DESMO16]

....e una versione con cilindrata portata a 1.6 sopratutto per le medie.....ma saranno esclusivi Fiat Auto........

.....1.6 usa un basamento nuovo fatto in collaborazione con GM completamente in alluminio......

...il 1.6, benzina o diesel, é fondamentale...in modo particolare il benzina dovrebbe avere consumi paragonabili al 1.6 FSI VW (..e non cli inconvenienti capitati ai motori della Polo in alluminio, che col freddo si spaccavano..)

[OverBoost]

[quote name="Betha23

COSA???? I Fire fatti con la peugeot????

E quali sarebbero i motori Fire della PSA?

Quando acquistai una 205 (molti) anni fa (mia prima auto) il concessionario, decantando le lodi dei motori Peugeot, rimarcava che "Guardate che i motori Fire della Fiat li ha fatti la Peugeot.."

Non capisco ora come mai, per i piccoli a benzina, Fiat guardi a Renault e non a Peugeot, visti i precedenti e le JV già in essere. Forse perché Peugeot ha già in programma analoga IV con BMW?

Per il paragone Fiat-Ducati, secondo me non regge: il proprietario della Ducati se non mi sbaglio è un fondo di investimento (TPG, Texas Pacific Group), una entità finanziaria, non di certo una società che produce motociclette.

Ha creduto nelle potenzialità di Ducati e ci ha messo i soldi per svilupparla; non penso abbia molta voce in capitolo sulle scelte industriali e anche quelle di marketing (a meno che a Bologna decidano improvvisamente di produrre tosaerba al posto di moto..).

Diverso sarebbe stato il discorso se per esempio Ducati fosse stata acquisita da Harley Davidson...(=GM nel nostro paragone)

[il FUSI]

Forse non ci siamo proprio capiti, e vedete di mettervi daccordo tu e fabvio che mi dice che confondo l'IRI.

Io l'IRI non la confondo per niente: l'IRI era padrona e metteva i soldi, egualmente a come fa la finanziaria che ha rilevato Ducati.

Dove sta tutta sta differenza? Che una era pubblica, l'altra privata, ma in ogni caso erano entrambe entità che non si occupavano prevalentemente di meccanica, ma di aziende nella m.....a.

Mica ho detto che la Fiat è come l'IRI o balle varie.

La Fiat è controllata dall'Ifil? La controlla davvero (IRI dava delle precise direttive, come ha fatto anche la finanziaria di Ducati) o fa finta? Comunque cambia poco o niente: sempre inetti sono, la chiave di volta era quella. Era dire che esiste chi, partendo da una estrazione non certo derivata da esperienze di meccaniche, ha portato i soldi ed un modo di intendere l'azienda che si è dimostrato essere valido. Tutto lì. Se era da controllare una salumeria, si sarebbero certo adoperati in maniera diversa.

La Fiat in casa sua ha dimostrato di non essere capace di gestire al meglio tutte le cose, e quindi io dicevo che ben venga che lo faccia qualcun altro. Punto e stop. Può essere la GM come la "ACME" dei cartoni animati beep-beep.

[Guest DESMO16]

[quote name="Betha23

COSA???? I Fire fatti con la peugeot????

E quali sarebbero i motori Fire della PSA?

Quando acquistai una 205 (molti) anni fa (mia prima auto) il concessionario, decantando le lodi dei motori Peugeot, rimarcava che "Guardate che i motori Fire della Fiat li ha fatti la Peugeot.."

Non capisco ora come mai, per i piccoli a benzina, Fiat guardi a Renault e non a Peugeot, visti i precedenti e le JV già in essere. Forse perché Peugeot ha già in programma analoga IV con BMW?

Per il paragone Fiat-Ducati, secondo me non regge: il proprietario della Ducati se non mi sbaglio è un fondo di investimento (TPG, Texas Pacific Group), una entità finanziaria, non di certo una società che produce motociclette.

Ha creduto nelle potenzialità di Ducati e ci ha messo i soldi per svilupparla; non penso abbia molta voce in capitolo sulle scelte industriali e anche quelle di marketing (a meno che a Bologna decidano improvvisamente di produrre tosaerba al posto di moto..).

Diverso sarebbe stato il discorso se per esempio Ducati fosse stata acquisita da Harley Davidson...(=GM nel nostro paragone)

[Guest fabvio]

Forse non ci siamo proprio capiti, e vedete di mettervi daccordo tu e fabvio che mi dice che confondo l'IRI.

Io l'IRI non la confondo per niente: l'IRI era padrona e metteva i soldi, egualmente a come fa la finanziaria che ha rilevato Ducati.

Dove sta tutta sta differenza? Che una era pubblica, l'altra privata, ma in ogni caso erano entrambe entità che non si occupavano prevalentemente di meccanica, ma di aziende nella m.....a.

Mica ho detto che la Fiat è come l'IRI o balle varie.

La Fiat è controllata dall'Ifil? La controlla davvero (IRI dava delle precise direttive, come ha fatto anche la finanziaria di Ducati) o fa finta? Comunque cambia poco o niente: sempre inetti sono, la chiave di volta era quella. Era dire che esiste chi, partendo da una estrazione non certo derivata da esperienze di meccaniche, ha portato i soldi ed un modo di intendere l'azienda che si è dimostrato essere valido. Tutto lì. Se era da controllare una salumeria, si sarebbero certo adoperati in maniera diversa.

La Fiat in casa sua ha dimostrato di non essere capace di gestire al meglio tutte le cose, e quindi io dicevo che ben venga che lo faccia qualcun altro. Punto e stop. Può essere la GM come la "ACME" dei cartoni animati beep-beep.

ma daiiiii

ma solo una persona problematica di suo può scrivere quello che hai scritto....

se poi tu te la senti di rimproverare fiat di essere riuscita a sopravvivere quando null'altro è rimasto italiano.... bè..... certamente hai una visiona come minimo bislacca

se poi dovessi ritenere che l'italia non è capaca a fare certe cose..... bè caro mio.... allora affrettati a cambiare paese.....

io sono dell'opinione opposta ed è per questo che sono orgoglioso di tutto ciò che è italiano ed in particolare della fiat che ne costituisce l'eccellenza

[Guest fabvio]

Mi sembra logico scaricare Gm, ti ha aiutato nel momento del bisogno e ora che ha bisogno lei... si taglia la corda, negli affari è cosi'.

Il gruppo lo vedo bene associato a Psa che in fondo è piu' malleabile e flessibile dei grandi americani.

leggi qua:

Nuvole scure all'orizzonte di Gm (NYSE: GM - notizie) : il socio di Fiat Auto (Milano: FIA.MI - notizie - bacheca) (dal quale, secondo indiscrezioni, Corso Marconi intende quanto prima sganciarsi) intende infatti sospendere la produzione in quattro stabilimenti di assemblaggio statunitensi per almeno una settimana, a partire da lunedì 12 gennaio prossimo. La chiusura temporanea degli impianti (in Georgia, Michigan, Delaware e Ohio) vedrà coinvolti nell'operazione 6.000 operai. Il titolo a Wall Street cresce in questo momento dello 0,5% a 55,31 dollari per azione, dopo aver accusato una perdita di pari portata a seguito della decisione del gruppo guidato da Richard Wagoner di lanciare un nuovo programma di incentivi, che prevede finanziamenti a tasso zero e sconti fino a 3.500 dollari, da gennaio a fine marzo, una decisione che rischia di scatenare una nuova guerra dei prezzi sul mercato automobilistico a stelle e strisce.

[FiatFinlandia]

oggi su repubblica....

RICK WAGONER

"Il vero valore dell´accordo Fiat è quello industriale"

le quote Abbiamo il 10 per cento del gruppo italiano e per ora ci va bene così

LUCA CIFERRI

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DETROIT - Rick Wagoner, presidente e a.d. di GM è l´unico ancora in carica tra i quattro firmatari dell´accordo con Fiat di marzo 2000.

Per la stampa italiana, lei avrebbe dichiarato che GM non intende partecipare all´aumento di capitale di Fiat Auto. Perché?

«Sono stato di nuovo frainteso. Ho detto, come in passato, che non abbiamo ancora deciso. La mia sensazione è pero che ci siano ampi settori della stampa che ci vogliono allo 0% o al 100% di Fiat Auto».

Cosa c´e allora nel mezzo?

«Abbiamo il 10% di Fiat Auto e possiamo mantenerlo, ci va bene così. Per noi il vero valore dell´accordo è nelle collaborazioni industriali, che vogliamo mantenere e, dove possibile incrementare. Tutta la sovrastruttura degli incroci azionari è qualcosa cui teneva Fiat, ma per noi non è mai stato il vero valore dell´accordo».

Le joint ventures negli acquisti e nei motori e cambi potrebbero continuare anche se la quota GM scendesse sotto il 10%?

«Si, possedere una quota (in Fiat Auto) non è un prerequisito».

Però è immaginabile che si lavori per incrementare le collaborazioni industriali quando non si è risolta una questione fondamentale come quella del put?

«Certo. GM non pensa di risolvere le controversie in tribunale. Si possono avere opinioni differenti su alcuni fatti specifici, pur continuando a lavorare in armonia sul resto. Oltretutto, la Fiat ha avuto un notevole ricambio manageriale e stiamo cominciando a conoscersi e a capirci con Morchio e Demel».

[Guest fabvio]

TORINO (Reuters) - Il presidente di Fiat Umberto Agnelli ha detto che il gruppo italiano sarebbe dispoosto a rinunciare all'opzione put su Fiat Auto (Milano: FIA.MI - notizie - bacheca) nei confronti di General Motors (NYSE: GM - notizie) se il suo valore verrà correttamente valutato, spingendo al rialzo il titolo in borsa.

La "put per la Fiat ha un valore", ha detto Agnelli a margine di un convegno.

"Se questo valore viene riconosciuto nei termini corretti da General Motors noi possiamo anche rinunciare alla put".

In borsa il titolo è arrivato a guadagnare oltre il 6%, con i dealer che ragionavano sul fatto che la rinegoziazione del put porterebbe denaro contante nelle casse del gruppo automobilistico e potrebbe aprire la strada a un nuovo socio.

"Sul titolo c'è una reazione emotiva legata alle dichiarazioni di Agnelli che hanno amplificato il rimbalzo tecnico in corso", ha detto un trader.

In chiusura Fiat è salita del 5,81% a 6,078 euro. Prima delle dichiarazioni il titolo segnava un rialzo di circa il 2%.

Agnelli ha aggiunto che con GM, che detiene attualmente il 10% di Fiat Auto, il gruppo italiano intende mantenere e sviluppare la partnership industriale.

"Con GM vogliamo mettere in piedi la migliore collaborazione tecnica possibile, vogliamo considerarli alleati", ha detto.

In termini di ritorno all'utile il 2004 sarà ancora un anno di transizione.

"Il 2003 è stato un anno indubbiamente difficile, il 2004 sarà di transizione, poi vedremo", ha detto il presidente del gruppo Umberto Agnelli a margine di un convegno.

Fiat punta al breakeven operativo nel 2004, mentre per l'auto il pareggio dovrebbe arrivare nel 2005.

[Guest fabvio]

La notizia che General Motors (NYSE: GM - notizie) ha richiamato 824mila auto immatricolate tra il gennaio 1996 e l'ottobre 1997 non sembra disturbare più di tanto il titolo del colosso di Detroit. Gm, infatti, è praticamente sulla linea della parità a 53,80 dollari. Da ricordare, inoltre, che oggi il numero uno della Fiat (Milano: FIA.MI - notizie - bacheca) , Umberto Agnelli, ha dichiarato di essere disponibile a negoziare l'accordo che gli dà il diritto di vendere a General Motors a partire dal 2005 la quota in suo possesso in Fiat Auto.

Per ulteriori informazioni visita il sito di Spystocks

[SILOB]

MILANO, 13 gennaio (Reuters) - Nel quarto trimestre Fiat ha visto un netto segnale di miglioramento a livello operativo sia per il gruppo sia per l'auto. Lo ha detto l'ad Giuseppe Morchio a margine di un convegno. "Il quarto trimestre a livello operativo ha dato un netto segnale di miglioramento sia a livello di gruppo sia di Fiat Auto beneficiando anche del lancio di nuovi modelli", ha detto Morchio. Parlando dello scorso anno "abbiamo sempre definito il 2003 difficile, un anno che ha dovuto sopportare costi di ristrutturazione ma abbiamo motivo di pensare che si stiano realizzando le cose giuste", ha commentato.