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Gran Premio di Imola 2010


Memphis85

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Superbike Imola Gara 1: vince Checa, sbagliano Haslam e Biaggi.

26 settembre 2010

Gara 1 al cardiopalma quella che si è appena disputata sul circuito di Imola per il penultimo round della stagione 2010 della Superbike. E’ successo l’impensabile, con un Max Biaggi sotto pressione e in grave difficoltà che ha terminato in undicesima posizione. Dall’altro lato della lotta per il titolo Leon Haslam (Suzuki Alstare) ha condotto una gara “tutta cuore”, vanificando gli sforzi all’ultimo giro nel tentativo di sopravanzare il rivale per il successo di manche Carlos Checa all’ingresso della “Rivazza” andando largo e finendo nella ghiaia, concludendo quinto.

Il pilota di Derby aveva compiuto un’ottima partenza, restando sempre nelle posizioni di testa. Già nel corso dell’ottava tornata era stato protagonista di un’uscita di pista in entrata alla “Tamburello”, mentre era incollato all’allora leader di gara Tom Sykes (Kawasaki Racing Team). Grazie ad un Carlos Checa (Ducati Althea Racing) in ottima forma, ”Pocket Rocket” è riuscito a recuperare il gap perso a causa dell’escursione, mettendosi in mostra per tutto il coraggio e talento che ha a disposizione.

Gara completamente diversa invece per Max Biaggi (Aprilia Alitalia). Se ad inizio gara si poteva pensare ad un suo tentativo di controllare la situazione, con il romano che navigava abbastanza tranquillo in sesta posizione, al terzo giro il pilota romano è stato protagonista di una… quasi caduta molto pericolosa alla “Villeneuve” che lo ha fatto scendere fino alla tredicesima posizione.

Di lì in poi, il “Corsaro” non è stato in grado di reagire, compiendo diversi altri errori e costretto ad un lungo al passaggio numero otto a causa di un’entrata subita dal connazionale Luca Scassa (Ducati Supersonic Racing), con i due finiti sulla ghiaia della “Rivazza”. Il 4 volte campione della 250 terminerà undicesimo, conservando grazie a tutte queste vicissitudini in pista un vantaggio di 52 punti su Haslam, con 75 ancora da assegnare. La vittoria è andata così a Carlos Checa, forse il più meritevole di vittoria in questo week-end e sicuramente il più competitivo fino ad ora. Il pilota di Barcellona ha dovuto compiere una bella rimonta visto la non certa posizione di partenza agevole (nono in griglia), ma la sua costanza di rendimento ha pagato al termine.

Dal fronte dei piloti italiani c’è la splendida notizia del secondo posto di Lorenzo Lanzi (Ducati DFX Corse), autore di una gara incredibile che lo ha portato anche in testa alla corsa per diversi giri. Un giallo pesa però sul pilota romagnolo: nel corso del quarto giro infatti l’ex pilota ufficiale Ducati ha compiuto un taglio evidente di curva, non cedendo successivamente la posizione a Jakub Smrz (Aprilia Pata B&G). Il fatto è stato messo sotto la lente della commissione gara, ma nessun provvedimento è stato preso contro il pilota italiano.

Completa il podio “tutto Ducati” il giapponese Noriyuki Haga, protagonista di una seconda parte di corsa davvero di alto livello. “Nitronori” ha preceduto alla bandiera a scacchi Jakub Smrz, Leon Haslam, l’inglese Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), autore di una manche davvero di alto livello specialmente nella prima metà della stessa, Michel Fabrizio (Ducati Xerox), e i due inglesi Shane Byrne (Ducati Althea) e Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda). Ennesima prova sfortunata per James Toseland, vittima di un problema tecnico alla YZF-R1 ufficiale del team Yamaha Sterilgarda nel corso dell’ottava tornata, mentre occupava la sesta posizione.

HANNspree Superbike World Championship 2010

Imola, Classifica Gara 1

01- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – 21 giri in 38′27.631

02- Lorenzo Lanzi – DFX Corse – Ducati 1198 – + 1.171

03- Noriyuki Haga – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 – + 1.472

04- Jakub Smrz – Team Pata B&G Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 6.691

05- Leon Haslam – Team Suzuki Alstare – Suzuki GSX-R 1000 – + 9.584

06- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX 10R – + 10.979

07- Michel Fabrizio – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 – + 15.023

08- Shane Byrne – Althea Racing – Ducati 1198 – + 15.913

09- Sylvain Guintoli – Team Suzuki Alstare – Suzuki GSX-R 1000 – + 17.025

10- Cal Crutchlow – Yamaha Sterilgarda Team – Yamaha YZF R1 – + 20.795

11- Max Biaggi – Aprilia Alitalia Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 21.243

12- Ruben Xaus – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 25.860

13- Luca Scassa – Supersonic Racing Team – Ducati 1198 – + 31.551

14- Max Neukirchner – HANNspree Ten Kate Honda – Honda CBR 1000RR – + 31.689

15- Troy Corser – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 44.349

16- Federico Sandi – Gabrielli Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 58.693

17- Ian Lowry – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX 10R – + 1′10.388

18- Matteo Baiocco – Team Pedercini – Kawasaki ZX 10R – + 1′13.648

19- Fabrizio Lai – ECHO CRS Honda – Honda CBR 1000RR – + 1′15.939

Valerio Piccini

Fonte: www.bikeracing.it

Bello il gesto di Laghi che abbraccia Batta, congrautlazioni a Biaggi per essere diventato (meritatamente) il primo Campione del Mondo di Superbike italiano ma, come hanno detto i commentatori de La7, non è giusto che un mondiale come questo finisca per il cedimento del motore di Haslam. Non lo meritava lui, non ne aveva bisogno Biaggi, non lo volevamo noi ed ha impedito a Fabrizio (appena finito a terra) e Lanzi di completare due belle prove. Complimenti a Checa per aver vinto entrambe le gare a Lanzi per come è rinato ed a Sykes per come ha corso in queste due gare con una resuscitata Kawasaki.

Modificato da EC2277
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Superbike Imola Gara 2: Checa vince, Max Biaggi è campione.

26 settembre 2010

Le sorti della stagione 2010 Superbike si sono definitivamente decise con dieci giri d’anticipo, in questa gara 2 sul tracciato del “Santerno” di Imola. La svolta è stata data dal prematuro stop dell’inglese Leon Haslam (Suzuki Alstare), fermato da un problema tecnico alla sua Suzuki GSX-R 1000 K10. Niente da fare quindi per il pilota del Derbyshire, che lascia così le ultime speranze di titolo dopo aver combattuto fino all’ultimo.

Ad ottenere il sigillo mondiale è quindi il “Corsaro” Max Biaggi, alfiere Aprilia Alitalia, che corona nel miglior modo davanti al pubblico di casa una stagione di altissimo livello per lui e per la casa di Noale, che hano dimostrato tutto il potenziale in un’annata che è girata nella sua totalità per il verso giusto. Il pilota romano corona un sogno coltivato per 4 stagioni, ovvero dal 2007 nel quale fece il debutto proprio con il team Suzuki Alstare di Francis Batta, suo primo team manager nell’avventura Superbike.

Con un Biaggi sicuramente al settimo cielo per il traguardo raggiunto nella giornata odierna, troviamo un Carlos Checa vincitore anche di questa seconda manche, nel fine settimana del suo rinnovo con Ducati Althea. Il pilota di Barcellona è passato in testa alla corsa al giro numero sei, e da lì in poi è risultato inavvicinabile per tutti. Dietro al “Toro” si classifica il giapponese Noriyuki Haga (Ducati Xerox), il quale ottiene quindi il secondo podio di questa domenica grazie ad una performance di alto livello, se si conta la quattordicesima casella di partenza.

Completa il podio l’inglese Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda), il quale ha avuto la meglio nel finale sul connazionale Tom Sykes, quest’ultimo capace sull’asciutto di ottenere il miglior risultato in stagione, dopo i due quinti posti rimediati a Monza e al Nurburgring. Quinto classificato è proprio Max Biaggi, il quale ha concluso la corsa senza pressioni davanti a Shane Byrne (Ducati Althea Racing), a Lorenzo Lanzi (Ducati DFX Corse), a Sylvain Guintoli (Suzuki Alstare) e a Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport).

Due le cadute di questa sessione, che hanno coinvolto l’inglese James Toseland (Yamaha Sterilgarda, scivolato al quarto giro alla “Variante Alta”), vittima di un week-end da incubo ad occhi aperti, e Michel Fabrizio (Ducati Xerox) al dodicesimo passaggio. Ritiri invece per Jakub Smrz (Aprilia Pata B&G, rientrato ai box dopo un’escursione sulla ghiaia alla “Tamburello”) e Roger Hayden (Kawasaki Pedercini). Anche grazie a questi ritiri, finiscono in zona punti Federico Sandi (Aprilia Gabrielli Racing Team), Fabrizio Lai (Honda Echo CRS) e Matteo Baiocco (Kawasaki Pedercini).

HANNspree Superbike World Championship 2010

Imola, Classifica Gara 2

01- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – 21 giri in 38′24.452

02- Noriyuki Haga – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 – + 2.129

03- Cal Crutchlow – Yamaha Sterilgarda Team – Yamaha YZF R1 – + 3.926

04- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX 10R – + 5.762

05- Max Biaggi – Aprilia Alitalia Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 7.025

06- Shane Byrne – Althea Racing – Ducati 1198 – + 12.147

07- Lorenzo Lanzi – DFX Corse – Ducati 1198 – + 14.212

08- Sylvain Guintoli – Team Suzuki Alstare – Suzuki GSX-R 1000 – + 18.029

09- Ruben Xaus – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 18.249

10- Luca Scassa – Supersonic Racing Team – Ducati 1198 – + 19.446

11- Troy Corser – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 23.674

12- Max Neukirchner – HANNspree Ten Kate Honda – Honda CBR 1000RR – + 34.804

13- Federico Sandi – Gabrielli Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 53.540

14- Fabrizio Lai – ECHO CRS Honda – Honda CBR 1000RR – + 1′03.102

15- Matteo Baiocco – Team Pedercini – Kawasaki ZX 10R – + 1′07.185

16- Ian Lowry – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX 10R – + 1′08.926

Valerio Piccini

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Superbike: Max Biaggi è già Campione del Mondo 2010.

26 settembre 2010

A dodici giri dal termine di Gara 2 a Imola Max Biaggi è diventato ufficialmente Campione del Mondo Superbike 2010, complice il ritiro per la rottura del propulsore della Suzuki GSX-R 1000 di Leon Haslam. Il “Corsaro” in quel momento si trovava in quarta posizione in piena lotta con Haga e Sykes per il podio alle spalle del fuggitivo Carlos Checa, ma comunque davanti a Leon Haslam.

Un risultato che poteva andar comunque bene al pilota della Aprilia, ma il ritiro di Haslam ha aperto le porte al primo trionfo tutto italiano nel Mondiale Superbike in 22 anni di storia.

Max Biaggi è così Campione del Mondo Superbike 2010 insieme alla Aprilia per un “trinomio” tutto italiano con pilota, moto, pneumatici (Pirelli, monogomma del campionato), senza scordarci di sponsor quali Alitalia e Eni.

Per Biaggi è il quinto titolo mondiale nella propria personale carriera dopo i successi conseguiti in 250cc dal 1994 al 1997, tre con Aprilia, uno con Honda prima di passare alla 500cc/MotoGP dove è stato tre volte vice-campione del mondo (1998, 2001 e 2002).

Fonte: www.bikeracing.itURL]

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che dire ?

gara 1 ,combattuta, con un grande Lanzi e con un Biaggi un po' troppo nervoso. Spettacolare Sikes alla piratella e cmq ottima gara considerato il mezzo che guida. Grandissimo Checa

gara 2, entusiasmante specie nella prima parte.

un vero peccato la rottura del motore x Leon, anche se il mondiale sarebbe stato cmq di Max. Mi spiace anche non sia stato dei giochi Rea.

un plauso alla sportività di Batta, a Max e all'aprilia x il meritatissimo titolo ;)

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non so se era più spettacolare Sykes alla Piratella o Lanzi alla Rivazza :mrgreen:

comunque due grandi gare

kawasaki di nuovo là davanti (chissà forse con qualche pezzo 2011) e le Ducati private super competitive

Peccato per la rottura del motore perchè il campionato si meritava un finale combattuto, le gare sono anche queste ma il campionato la Suzuki se l'era perso già da un pezzo non sviluppando la moto a dovere :roll:

Comunque Grande Max e Grande Aprilia, vittoria meritata!! :D

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Le gare sono state così devastanti emotivamente che, arrivato al 12° giro di Gara 1, ero convinto d'essere al 20°.

Ad ogni modo Biaggi è campione (ma questo era già stato detto), l'Aprilia sta per conquistare il Mondiale Costruttori e la Ducati ha sottrato il 2° posto in classifica alla Suzuki.

Superbike: cronaca della domenica di gare a Imola.

26 settembre 2010

A dispetto delle previsioni meteo, una splendida giornata di sole ha accolto oggi il pubblico italiano sugli spalti dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per la giornata di gare del dodicesimo round stagionale del Mondiale Superbike. Quattro prove combattutissime che hanno visto salire sul gradino più alto del podio Carlos Checa in Superbike, Michele Pirro in Supersport e Ayrton Badovini nella Superstock 1000. Max Biaggi, infine, si è laureato Campione del Mondo Superbike in sella all’Aprilia.

Superbike: doppietta per Checa, la sfortuna di Haslam incorona Biaggi campione.

Quelle della categoria Superbike sono state due gare incredibili piene di colpi di scena che hanno visto lo spagnolo del Team Ducati Althea, Carlos Checa, trionfare di forza dopo aver dominato tutti i turni di prove del weekend, fermato solo dalla pioggia in Superpole che lo ha costretto a partire dalla nona casella in griglia. Gli occhi di tutti erano però puntati sulla coppia ancora in lotta per il titolo mondiale, Max Biaggi (Aprilia Alitalia) e Leon Haslam (Suzuki Alstare). In gara 1 entrambi sotto pressione hanno commesso degli errori uscendo di pista alla “Tamburello”, Haslam, e alla “Villeneuve”, Biaggi. Da lì il corsaro non è stato più in grado di recuperare commettendo altri piccoli errori che gli hanno fatto terminare la gara in undicesima posizione mentre davanti Leon Haslam tentava il tutto per tutto per recuperare quanti più punti possibili all’avversario in difficoltà. Al penultimo passaggio sul traguardo il pilota di Derby è transitato a poco più di un decimo dal leader della gara, Checa, pronto a sferrare l’attacco alla prima occasione propizia presentatasi all’ingresso della “Rivazza” dove, arrivato largo, è finito sulla ghiaia e passato sotto la bandiera a scacchi in quinta posizione. Il podio di gara 1 ha visto vincitore Checa davanti all’italiano Lorenzo Lanzi (Ducati DFX Corse) e al giapponese Noriyuki Haga (Ducati Xerox).

Buon quarto posto per Jakub Smrz con l’Aprilia del Team Para B&G e sesto per il poleman Tom Sykes leader della prima parte di gara prima di capitolare in favore degli avversari più veloci. Settima posizione per Michel Fabrizio davanti a Shane Byrne, Sylvain Guintoli e Cal Crutchlow. Altra storia in gara 2 quando Haslam è stato fermato da un problema tecnico alla sua Suzuki nel corso della decima tornata mentre si trovava in sesta posizione, vanificando così ogni sua speranza di giocarsi il titolo mondiale conquistato matematicamente da Max Biaggi con una prova di anticipo sul finale di stagione. Dopo un’altra ottima partenza dalla pole di Sykes, la testa della gara è stata presa da Checa che ha condotto magistralmente la manche mentre alle sue spalle gli inseguitori si scambiavano le posizioni fino a passare sotto la bandiera a scacchi nell’ordine Noriyuki Haga secondo e Cal Crutchlow terzo sul podio. Quarta piazza per un ottimo Tom Sykes davanti al neo campione del mondo Max Biaggi che dopo il fuorigioco di Haslam ha gestito la gara con tranquillità. Sesta posizione per Byrne seguito da Lanzi, Guintoli, Xaus e Scassa decimo. Weekend da dimenticare per l’inglese James Toseland vittima di un problema tecnico nella prima manche e di una scivolata alla “Variante Alta” nella seconda. Sedicesimo e tredicesimo posto per la wildcard Federico Sandi con l’Aprilia del Team Gabrielli.

Supersport: Michele Pirro vince a sorpresa.

Erano solo dodici i punti di distacco tra il leader della classifica generale Kenan Sofuoglu e l’unico pilota rimasto ancora in lizza per il titolo mondiale, Eugene Laverty. Partivano entrambi dalla prima fila rispettivamente dalla prima e seconda casella e hanno dato vita ad una spettacolare lotta a due che è culminata nel tentativo estremo di sorpasso da parte dell’irlandese del Team Parkalgar a pochi metri dalla bandiera a scacchi: alla “Variante Bassa” Laverty sbaglia, colpisce l’avversario e lo trascina nella via di fuga. Il vantaggio di oltre 8 secondi accumulato nel corso della gara sostenendo un passo incredibile rispetto agli inseguitori ha permesso loro di raccogliere le moto e di tagliare il traguardo dietro solo a Michele Pirro nel frattempo sopraggiunto. Bravura e fortuna per il pilota di San Giovanni Rotondo che è andato così a vincere la prima gara della carriera nella categoria Supersport agevolato anche dalla auto-eliminazione di Chaz Davies (Triumph Parkingo BE1), fino ad allora in terza posizione, rimasto a corto di benzina a un paio di curve dal traguardo. Inno di Mameli sul podio per Michele Pirro davanti a Sofuoglu e Laverty. Quarta e quinta posizione per la coppia Kawasaki Motocard.com con Parkes che precede Fujiwara, davanti all’italiano del Team Intermoto Czech, Massimo Roccoli, sesto, autore di un’ottima prima parte di gara. Taglia il traguardo in settima posizione Mark Aitchinson (Honda Kuja Racing) davanti alle wildcard italiane con Migliorati (Kwasaki Puccetti) ottavo, Tamburini (Yamaha Bike Service) nono e Vizziello (Honda Velmotor 2000) decimo a chiusura della top ten. Gli altri italiani sono Iannuzzo, Palumbo e Barone tra la dodicesima e la quattordicesima posizione. La classifica generale vede adesso Sofuoglu con 16 lunghezze di vantaggio su Laverty con una sola prova ancora da disputare.

Superstock 1000: indomabile Badovini.

Ha già il numero uno sulla carena, ma Ayrton Badovini non si accontenta e torna a vincere sul tracciato di Imola dove esattamente un anno fa vinse da wildcard. Il biellese del Team BMW Motorrad Italia conquista il nono successo stagionale su nove prove disputate dopo una gara non priva di colpi di scena nella quale ha dovuto lottare con il connazionale Lorenzo Zanetti (Ducati SS Lazio Motorsport). Allo spegnimento del semaforo Badovini è scattato bene dalla pole prendendo subito la testa della gara seguito da Zanetti e Berger. All’inizio della quinta tornata il bresciano si porta in testa, ma il campione del mondo non molla tentando un attacco in staccata alla “Variante Alta” dove un piccolo contatto con l’avversario gli ha fatto passare attimi di paura, conclusisi con un dritto senza conseguenze. Rientrato in pista, in tre giri Badovini si è riportato a ridosso del leader infilandolo alla “Variante Bassa” all’ottavo passaggio e andando poi a tagliare il traguardo con quasi un secondo di vantaggio quattro giri più tardi. Chiude il podio Maxime Berger autore di un gara in solitaria con la Honda del Team Ten Kate Race Junior. Bella la lotta per la quarta posizione tra Davide Giugliano (Suzuki Team06), Sylvain Barrier (BMW Garnier Junior), Lorenzo Baroni (Ducati Pata B&G) ed Eddi La Marra (Honda Lorini) che ha visto il romano spuntarla sugli avversari grazie anche al contatto tra La Marra e Barrier alla “Variante Alta” nel corso dell’ultima tornata. Quinta posizione dunque per il transalpino Barrier seguito da Baroni, Petrucci (Kawasaki Pedercini) sesto, Savary (BMW Motoracingparts) settimo, la wildcard Colucci (Ducati Barni Racing) nono e Vivarelli (KTM Goeleven) a chiusura della top ten. Scivolate per Magnoni e Beretta, ritiro per Antonelli.

L’ultimo ciak del Mondiale Superbike 2010 si girerà tra soli sette giorni sul tracciato di Magny Cours in Francia dove resta ancora da assegnare il titolo mondiale Superport.

Silvia Lavezzo

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Superbike: Max Biaggi “Questo titolo come un sogno”-

Un visibilmente commosso Max Biaggi si è concesso alla stampa per una breve conferenza stampa a seguito di gara 2 ad Imola, che lo ha consegnato alla storia della competizione grazie al primo titolo conquistato assieme al team Aprilia Alitalia. Il pilota romano ha descritto il successo nel mondiale delle derivate dalla serie come il picco più alto della sua carriera agonistica, alla luce dei titoli sfuggitigli in passato in MotoGP e 500cc. E’ stato un anno, per il “Corsaro”, nel quale si è ritrovato nelle condizioni ideali per poter primeggiare: pacchetto tecnico vincente, grandissima esperienza, motivazioni e talento sempre intatti.

“Questo è un sogno inseguito da tempo tempo. Secondo me, non sono mai stato nelle condizioni, è sempre mancato qualcosa, parte tecnica parte del team, o emotiva. Mi è sfuggito qualcosa, sono stato tre volte vicino ad essere campione in MotoGP e 500cc, e posso dire che questo mi è andato stretto.

Dopo un anno di stop sono entrato in questa avventura Superbike, e quando ho vinto la gara inaugurale in Qatar, ho capito che utilizzando l’intelligenza e talento potevo far bene in questo mondo. Sono entrato subito bene nell’ambiente,era ciò che volevo e mi sono ambientato in questo che è un mondo molto intenso.

Quando vinci tante gare, è chiaro che si spalancano le porte della stagione agonistica. In effetti abbiamo avuto dei rivali che hanno fatto molto bene, e diversi piloti che hanno vinto delle gare. Se questi fossero stati costanti fin dall’inizio ci avrebbero conteso il titolo.

Qui l’esperienza ha fatto la sua parte perché non ho mai fatto uno zero, e questo significa che ho avuto la situazione sotto controllo e ho sempre pensato che per una posizione non vale mai la pena di fare uno zero. Ricordo che quando ho vinto la gara di Monza ho tirato come un assassino, volevo vincere qui in Italia.

“L’esserci riuscito sia a Monza che a Misano in entrambe le gare, vista quanta gente è su quel circuito, quanta gente è entusiasta. Io mi ricordo in Formula 1 quando a Monza avvenivano le doppiette Ferrari con Schumacher e Barrichello, era il massimo. In un certo senso li invidiavo, chissà che emozione. Averlo fatto in Superbike, non credo fosse riuscito prima. Vincere il titolo, anche a trentanove anni suonati, è una grande soddisfazione.”

Fonte: www.bikeracing.it

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Aslan? :pen:

aslan2.jpg

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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