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Sistema di frenata automatica Volvo: nuova dimostrazione fallita


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Verrebbe da dire "Oops, I did it again!". :oddio:

Dopo la dimostrazione di frenata automatica di qualche mese fa in cui una Volvo S60, invece di frenare, era tranquillamente andata addosso al camion messo come ostacolo in una dimostrazione alla stampa, Volvo è di nuovo incappata in una figuraccia di fronte ai giornalisti.

In una dimostrazione a giornalisti Australiani, una Volvo V60, col nuovo sistema di rilevamento pedoni e frenata automatica, ha fallino il 25% delle prove, investendo in maniera abbastanza violenta il manichino posto come ostacolo.

Per la precisione in 2 dei test il sistema sembra aver rilevato tardi l'ostacolo e in un caso non sembra averlo rilevato affatto. :pen:

volvo-v60-australia.jpg

da noticiasautomotivas

A number of significant crashes took place during the botched demonstrations, which were conducted for ‘photo opportunity’ purposes at a press event held for the Australian media last week.

In total, 25 per cent – or one in four – of the Australian media’s demonstration runs saw the new Volvo S60 violently clean up a simulated pedestrian with enough force to cause significant trauma in a live pedestrian.

One Australian participant in the botched tests described the simulated pedestrian impacts as taking place with “sickening force” and in a manner that “would almost certainly have been a bone-breaking impact” if the pedestrian had been a real person.

The demonstrations, held in Europe, used a mannequin (jovially named ‘Bob’) in place of a person – thankfully. In one run, a Volvo instructor was driving and in the others journalists were at the wheel, with a Volvo instructor carefully monitoring the approach speed. In two of the tests, apparently, the system recognized ‘Bob’ much too late to avoid impact despite approach speed being within the system’s impact-avoidance limits. In the third test, it’s claimed, the system failed to recognize ‘Bob’ at all.

The pedestrian-braking system uses radar, a camera and advanced software to deal with – or not, as it happens – the serious problem of pedestrian impact, which comprises about one-eighth of Australia’s road toll. If the system reacts and the speed it too high, Volvo claims impact will be unavoidable – but at least speed and therefore trauma will be ameliorated.

According to respected Australian motoring journalist Steve Colquhoun, after the first crash a Volvo spokesperson initially alleged that a tractor and trailer parked approximately 30 metres behind ‘Bob’ might have confused the system. Mr Colquhoun says that a further two impacts with ‘Bob’ took place after the tractor/trailer combination had been removed – including the run in which the automatic system did not react to ‘Bob’s’ presence at all.

The event is certainly an embarrassing one for Volvo, which claims that in total around 650 media participated in the week-long demonstration – with a claimed 99.7 per cent success rate – the nature of the failed 0.3 per cent of runs appears to be undisclosed.

While Volvo’s position remains that the fledgling technology is unable to prevent all pedestrian impacts, in part because the system’s effectiveness is compromised by low light and/or inclement weather, Mr Colquhoun has reported that the demonstration was conducted in, apparently, ideal conditions – and on a test track carefully selected by the company for this sole purpose.

In a subsequent statement Jonas Pisell, who manages Volvo’s active safety systems claimed: “The failure of the test was due to the dummy not being set up properly.” He described the dummy as: “not relevant in this situation”. Video of one of the three demonstration crashes shows the dummy clearly in front of the evaluation vehicle.

This is not the first time a Volvo automatic braking demonstration has gone horribly – and very publicly – wrong. Volvo has had an appalling run with demonstrations of its automatic braking technology in 2010. Earlier this year, in another international media demonstration held in Volvo’s homeland – Sweden – its rear-end collision prevention system dubbed City Safety failed to deploy, causing the demonstration vehicle to plow into the rear of a truck. It suffered significant damage. After that mishap the company claimed the malfunction was due to a low-voltage event in the vehicle’s electrical system, and has (it claims) fixed the flawed software that allowed the City Safety system’s un-commanded shutdown to occur.

Modificato da J-Gian
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Il problema di quei dispositivi è la rete di rilevazione: richiede una capacità di trasmissione dati tra i sensori e la centralina pari a quella di un lettore DVD (siamo nell'ordine del gigabyte/secondo) ed una robustezza ai disturbi che nessun dispositivo con una simile banda è capace di offrire.

Purtroppo non sono ancora passati i fatidici dieci anni per capire quale tecnologia adottare per massimizzare la robustezza del sistema.

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Provato il Pedestrian per due volte e si è bloccata senza problemi :D

Comunque si deve comprendere che è una telecamera che simula l'occhio umano: se è sporco il sensore, se c'è pioggia forte, se c'è nebbia, non vede una fava!

I test falliti sono stati fatti su pista apposita scelta da Volvo, in condizioni ottimali e controllate. Quello è confermato.

E le auto stesse non erano guidate dai giornalisti, a quanto pare, ma da collaudatori Volvo.

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I test falliti sono stati fatti su pista apposita scelta da Volvo, in condizioni ottimali e controllate. Quello è confermato.

E le auto stesse non erano guidate dai giornalisti, a quanto pare, ma da collaudatori Volvo.

Forse non funziona con i manichini ma solo con persone in carne ed ossa?! Brividi. :afraid:

BMW M135i xDrive 306 cv

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No, il problema è un altro: nell'ambito dell'elettronica esiste una precisa trafila di collaudo che, per questo sistema non può essere rispettata.

Prima una nuova tecnologia debutta nell'elettronica di consumo. Poi, quando dopo una decina d'anni circa ha dimostrato d'essere affidabile oltre ogni ragionevole dubbio, viene impiegata, con le dovute modifiche, sui sistemi un po' più critici dal punto di vista della sicurezza; quali i mezzi di trasporto terresti. Dopo altri dieci anni circa viene ulteriormente modificata per poter essere impiegata sui sistemi ancor più critici; i velivoli, che infatti oggi utilizzano i processori impiegati nei calcolatori trent'anni fa.

Purtroppo però la tecnologia sviluppata dalla Volvo è costretta ad impiegare i sistemi dei comunicazione a banda larga che sono stati sviluppati solo di recente e quindi, avendo pochissimi anni di collaudo alle spalle, sono molto meno robusti ai disturbi; da qui il succitato 25% di fallimenti.

Ciò non deve essere ritenuto un male poiché, se tale dispositivo fosse impiegato su tutte le auto, ridurrebbe del 75% gli investimenti fatti contro i pedoni e soprattutto non deve essere ritenuto come una scusa per guidare con meno attenzione; anche se, conoscendo l'umana idiozia, avverrà proprio l'opposto.

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No, il problema è un altro: nell'ambito dell'elettronica esiste una precisa trafila di collaudo che, per questo sistema non può essere rispettata.

Prima una nuova tecnologia debutta nell'elettronica di consumo. Poi, quando dopo una decina d'anni circa ha dimostrato d'essere affidabile oltre ogni ragionevole dubbio, viene impiegata, con le dovute modifiche, sui sistemi un po' più critici dal punto di vista della sicurezza; quali i mezzi di trasporto terresti. Dopo altri dieci anni circa viene ulteriormente modificata per poter essere impiegata sui sistemi ancor più critici; i velivoli, che infatti oggi utilizzano i processori impiegati nei calcolatori trent'anni fa.

Purtroppo però la tecnologia sviluppata dalla Volvo è costretta ad impiegare i sistemi dei comunicazione a banda larga che sono stati sviluppati solo di recente e quindi, avendo pochissimi anni di collaudo alle spalle, sono molto meno robusti ai disturbi; da qui il succitato 25% di fallimenti.

Ciò non deve essere ritenuto un male poiché, se tale dispositivo fosse impiegato su tutte le auto, ridurrebbe del 75% gli investimenti fatti contro i pedoni e soprattutto non deve essere ritenuto come una scusa per guidare con meno attenzione; anche se, conoscendo l'umana idiozia, avverrà proprio l'opposto.

Solo come nota: ancora piu' restrittivo e' l'uso aerospaziale, dove come esempio solo con l'ultimo volo della Sojuz e' andato in pensione questo

Argon-16 Computer. Argon Family of Computers. Russian Virtual Computer Museum. English version. Articles.

Che era il sistema di guida e posizionamento automatico analogico/digitale.

Leggetevi con attenzione le caratteristiche, soprattutto il peso..:)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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