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Morto Angelo Infanti volto di Manuel Fantoni in "Borotalco"


Cosimo

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Un altro grande attore caratterista che se ne va..

ROMA - Per i fan dei film di Carlo Verdone, dopo la scomparsa nel '94 di Mario Brega, e' un lutto importante la morte oggi, all'ospedale di Tivoli, dell'attore Angelo Infanti, 71 anni, l'indimenticabile sparafrottole Manuel Fantoni di Borotalco. E' morto per un arresto cardiaco. Si era sentito male sabato nella sua casa di Zagarolo, il piccolo centro vicino Roma dove era nato il 16 febbraio del 1939. Forse giovedì i funerali, dicono i familiari.

A Carlo Verdone deve grande popolarità (l'aveva voluto anche in Bianco Rosso e Verdone del 1981, oltre che in Borotalco), ma la sua carriera è lunga, costellata di B movie poliziotteschi ma anche di film d'autore come Il padrino di Francis Ford Coppola, Il Gattopardo di Luchino Visconti e negli anni '80 in Storia di Piera di Marco Ferreri. Voce profonda, presenza affascinante da playboy degli anni '70, Angelo Infanti aveva lavorato anche in film sexy, tra cui la serie Emanuelle nera di Joe D'Amato. Con Bud Spencer aveva lavorato in Piedone d'Egitto, con Alberto Sordi in In viaggio con papà, con Diego Abatantuono in Attila flagello di Dio.

In tv si era visto tra l'altro nella prima Piovra di Damiano Damiani (che l'aveva poi voluto anche nell'Inchiesta), in Vite Blindate, Don Matteo, Gente di mare. Un anno fa era stato diretto da Fausto Brizzi in Ex. Ma è il sedicente architetto Manuel Fantoni di Borotalco il suo ruolo cult, citato a memoria dai fan di Verdone e cliccato su YouTube. "Un bel giorno mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Per due anni girai il mondo e non seppi mai che cazzo trasportava quel cargo, ma forse un giorno lo capii: droga" urla Fantoni all'imbranato Sergio Benvenuti che lo ascolta rapito e poi decide che per conquistare Nadia (Eleonora Giorgi) potrà prendere ispirazione dalla seduzione pallonara dell'architetto e comincia a pontificare sui divi di Hollywood, Burt Lancaster alcolizzato, Burt Reinolds buro, Robert Redford troppo tenero... Fino allo svelamento finale quando Manuel Infanti urla a Sergio Benvenuti:"Nun è vero nienteeeee, t'ho raccontato n'sacco de fregnaccee". Due anni prima Angelo Infanti aveva provato a sedurre la stanca Magda di Furio di Bianco Rosso e Verdone.

I due, Verdone e Infanti, si erano conosciuti a casa di Sergio Leone, il regista che incoraggiò Verdone e gli produsse il primo film. "Ho perso un caro amico" ha detto all'ANSA Verdone appena saputa la notizia. "Lo avevo conosciuto a casa di Sergio Leone, era il classico bello di una volta. Uno che poteva fare ruoli classici, ma anche film d'azione - continua Verdone -. Quando scrissi 'Bianco Rosso e Verdone' pensai che era perfetto per insidiare la moglie di Furio. Aveva la faccia adatta. Ma il successo per lui arrivò con il personaggio di Manuel Fantoni in cui ho rappresentato un vero e proprio esempio di mitomania. Peccato - conclude il regista - era una persona spiritosa con cui amavo lavorare".

Anche Fausto Brizzi, con cui aveva lavorato due anni fa in Ex, ne ha un bel ricordo, "una persona gradevole e molto simpatica".

IL VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=OwyN30pIRko&feature=player_embedded

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Incredibile a volte come nascano le combinazioni. Non mi ricordavo più di lui.

Poi la settimana scorsa navigando attraverso il Bennet di S.Martino Siccomario, finisco nel reparto video e trovo fra le offerte un sacco di film anni '80, tra cui "Bianco Rosso e Verdone".

Lo compro e lo riguardo con piacere, anche se lo so a memoria, specialmente Furio.

La cosa bella del DVD è che contiene uno speciale di 40 minuti, con ricordi di Verdone dalla sua casa di campagna ove il soggetto del film nacque, intervista a suo fratello, e appunto le memorie di Angelo.

Egli raccontava di come Carlo impazzisse per il giochetto che lui sapeva fare passandosi il dito sulle labbra quando faceva la corte a Magda in autogrill, ed alla fine dell'intervista, diceva "guarda Carlo, te lo rifaccio"... e lo rifaceva.

Faccio in tempo a farmelo tornare in mente, riguardando il film per godermi la sua interpretazione con tanto di Maggiolone cabrio e tamburo, faccio in tempo a pensare "che personaggio che è questo".

No.

Che era.

:(

Riposa in pace.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Un altro grande che se ne va :(. Riposa in pace!!

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Mamma mia che tristezza...pochi giorni dopo Vincenzo Crocitti, un altro che pochi ricordano essere stato un ottimo attore, prima dei vari "Un medico in famiglia" e "Carabinieri".

Io lo ricorderò sempre nel ruolo del picciotto che proteggeva Michael Corleone nella sua latitanza sicula ne "Il Padrino", salvo poi tradirlo e uccidergli accidentalmente la prima moglie Apollonia, facendo saltare in aria quella meravigliosa Alfa Romeo. Il Gianni di Emmanuelle Nera, marito nichilista e crepuscolare della splendida Karin Schubert in Kenia, che fa innamorare la bella fotografa mulatta protagonista del film.

Dei ruoli verdoniani nemmeno faccio cenno, li ricordiamo tutti.

Incarnava un tipo di Italiano che non era forse il massimo della cultura né della moralità che si vorrebbero tramandare, ma che era positivo in ogni caso, Signore, Sciupafemmine, Elegante nella testa, magari non nei modi, ma la testa si. Un po' cialtrone ma con un'innocenza d'animo che oggi ci sognamo tutti. Era quell'Italia che a me personalmente manca un po' e, temo, mancherà sempre di più, in questi tempi pieni di Corona e Briatore, di Costantino e calciatori-modelli-playboy.

Ciao Angelo, mi mancherai, insieme a tanti altri ITALIANI con i quali sono cresciuto.

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Ammazza quant'era giovane!! Non l'avevo riconosciuto in Fabrizio nel Padrino I.

Per la cronaca l'Alfa Romeo fatta esplodere era una Freccia D'Oro.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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