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[Semi ot] Il nuovo redditometro pesa anche il passato


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Finalmente quelli che comprano il Porsche con 15.000 euro di reddito dichiarato cominceranno ad avere qualche problemino.

Un redditometro fondato sulle spese effettivamente sostenute dal contribuente. Il nuovo strumento, i cui contorni prenderanno forma con la prossima manovra economica, dovrebbe però anche guardare al passato. Il debutto è previsto per l'inizio del prossimo anno (si veda Il Sole 24 Ore di giovedì scorso) ma non potrà che "riferirsi" anche agli anni precedenti. Questo anche in considerazione delle varie sentenze della giurisprudenza che, negli anni, si sono pronunciate su aggiustamenti e modifiche apportate via via allo strumento e hanno ritenuto che quelle variazioni fossero di natura procedimentale. E che, di conseguenza, si applicassero anche a periodi d'imposta precedenti alla loro introduzione.

Più in generale, il funzionamento del nuovo redditometro dovrebbe fondarsi sulle spese effettivamente sostenute dal contribuente, andando nella logica dell'accertamento sintetico. Quest'ultimo muove dal presupposto che, se tanto si è speso, almeno altrettanto si deve avere guadagnato.

L'attuale redditometro si fonda invece quasi prevalentemente sulla disponibilità dei beni (che vorrebbe individuare la capacità che un soggetto ha di mantenere i beni stessi), che viene rappresentata con dei coefficienti moltiplicatori che portano a dei risultati molte volte irrazionali, oltre che determinati su elementi del tutto obsoleti come, ad esempio, le roulotte.

Gli accertamenti da redditometro tengono però anche conto degli incrementi patrimoniali: la logica è che la spesa relativa all'investimento in un bene, ad esempio, la casa o l'autovettura, si presume sostenuta con redditi conseguiti nell'anno in cui la spesa è stata effettuata e nei quattro anni precedenti. Ne deriva l'irrazionalità che uno stesso bene rilevi due volte, una come incremento patrimoniale e una in base ai coefficienti moltiplicatori che vorrebbero rappresentare la capacità di mantenere il bene stesso. E c'è da augurarsi che il nuovo redditometro, basandosi sulle spese effettivamente sostenute, cancelli tale anomalia.

Nei giorni scorsi è stato rappresentato che molti contribuenti hanno acquistato un'autovettura, pur avendo dichiarato dei redditi più bassi rispetto al costo di acquisto del veicolo. Al di là del l'ovvia considerazione che l'evasione deve essere in tutti i modi contrastata, occorrerebbe però tenere conto che un bene durevole (come la casa, l'auto, eccetera) potrebbe essere stato acquistato – oltre che con dei finanziamenti – con i "risparmi" dei redditi conseguiti in più anni. Per cui sarebbe corretto mantenere in vita il principio dell'incremento patrimoniale, e cioè che certe spese devono intendersi effettuate con redditi conseguiti nell'anno e in quelli precedenti. Tuttavia, poi dovrebbero rilevare soltanto le spese effettivamente sostenute per questi beni e non quelle figurative oggi individuate dal redditometro.

Da quanto è stato anticipato nei giorni scorsi, il nuovo redditometro dovrebbe tenere conto anche delle spese sostenute nell'ambito familiare. In questo contesto potrebbe essere considerata anche l'evoluzione che si è avuta nel tempo nei rapporti interpersonali, avendo riguardo anche a eventuali famiglie "di fatto". Della «famiglia fiscale» (quella "classica", però) si era già parlato nella circolare 49/E/2007. Questo documento molte volte non è stato correttamente interpretato, nel senso che è stato visto come un'applicazione del redditometro in ambito familiare. In realtà, la circolare evidenziò un'altra cosa, e cioè che l'Agenzia aveva in mente di verificare quali erano i soggetti, all'interno del nucleo familiare, che risultavano gli effettivi utilizzatori di determinati beni, al di là dell'intestazione di questi ultimi agli altri componenti della famiglia.

Per la nuova versione del redditometro dovrebbe anche essere elaborato un apposito software, che permetterà al contribuente di verificare – attraverso gli intermediari fiscali (Caf, commercialisti, eccetera) – se il reddito dichiarato risulta "congruo". Si tratta di un'impostazione per certi versi simile a quella degli studi settore, anche se il contribuente non potrà certo adeguarsi ai risultati del software. Questo perché gli elementi su cui si baserà il nuovo redditometro risultano già in gran parte conosciuti al Fisco.

fonte: ilsole24ore.com

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E' una cosa così semplice che stupisce che ci siano voluti ANNI prima di pensarci.

Era troppo comodo alzare le aliquote, punendo sempre gli onesti.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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anche perche' il redditometro segnala solo delle anomalie se poi hai risparmiato tutta la vita solo per comprarti il solito gasolone

primium l'incapacita' di intendere e volere e' acclarata:§

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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