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Debutta sulla Outlander il nuovo 4 cilindri 2.2 Di-D interamente progettato da Mitsubishi (non è altro che il 1.8 a corsa lunga) e l'introduzione per il mercato britannico della trazione anteriore.

Questo 2.2 Di-D Biturbo da 175 cv è abbinato al cambio manuale a 6 marce, mentre per avere il cambio a doppia frizione, si deve ricorrere al 2.2 Di-D TwinScroll di PSA che eroga 154 cv.

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Following the limited release of the special edition Outlander Juro in July, Mitsubishi UK has announced details and pricing on the series production version of the facelifted SUV. On sale now, the 2011 Outlander with the Evo-like snout is offered with two turbo diesel engines, a new Mitsubishi-developed 175HP 2.2 Di-D matched to a 6-speed manual gearbox and a 154HP 2.2 Di-D turbo diesel SST PSA unit combined with a twin clutch automated manual transmission.

For the first time in Britain, Mitsubishi is also presenting a two-wheel drive diesel variant of the Outlander which is available only with the 175HP unit that returns a combined fuel economy of 46.3mpg UK compared to 43.5 mpg UK of the equivalent 4WD model.

Prices, including 17.5% VAT and the delivery costs but not Government Road Fund Licence and First Registration Fee, start from £21,549 for the base model with the 154HP diesel and 4WD.

Via Carscoop

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Mi chiedo come mai Mitsu abbia deciso di sviluppare i motori da se... :pen:

E' strana come scelta in quest'epoca di condivisioni. Bmw sembra fare lo stesso con il 1.6d, Mazda con il prossimo Sky-D, Volvo con i 5 cilindri... Che succede? Chi fa da sè fa per 3? :)

Comunque, se questi sono i risultati, ben venga! :D Ha tirato fuori due diesel tra i migliori di categoria quasi dal nulla.

Certo... se imparassero anche a disegnare gli interni sarebbero praticamente a posto.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

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Mi chiedo come mai Mitsu abbia deciso di sviluppare i motori da se... :pen:

E' strana come scelta in quest'epoca di condivisioni. Bmw sembra fare lo stesso con il 1.6d, Mazda con il prossimo Sky-D, Volvo con i 5 cilindri... Che succede? Chi fa da sè fa per 3? :)

BMW è un discorso a parte dato che spalma i suoi 6L su un numero amplissimo di vetture(tra cui anche le auto della polizia americana, quelle da concept che non ricordo) e sulle future Saab.

Mazda e Volvo lo avranno fatto per distaccarsi completamente da Ford-PSA

   

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Mi chiedo come mai Mitsu abbia deciso di sviluppare i motori da se... :pen:

E' strana come scelta in quest'epoca di condivisioni. Bmw sembra fare lo stesso con il 1.6d, Mazda con il prossimo Sky-D, Volvo con i 5 cilindri... Che succede? Chi fa da sè fa per 3? :)

in effetti è un interrogativo che stuzzica anche me. la risposta, che provo ad azzardare, è che in un periodo in cui c'è una corsa a condividere anche la vite e il bullone, chi vuole distinguersi dalla massa lo fa progettando tutto da sè dalla prima vite all'ultimo bullone :lol:.

notare che infatti sono tutti costruttori di nicchia, a parte Bmw, che però infatti le "condivisioni" le fa per le Mini, cioè per i modelli a base della gamma.

e infatti anche Mazda per i diesel piccoli, ricorre sempre ai Ford-Psa, così come Volvo.

insomma, più "sali" di segmento e di prezzo, più hai quel tocco di "esclusività" che non guasta di sicuro.

poi senz'altro è anche un modo per rendersi indipendenti nelle forniture nei confronti dei (ex) gruppi (d'appartenenza). ma anche qui ci credo fin lì: in fin dei conti, non sarebbe più conveniente comprarli questi motori belli e pronti, invece di "buttar via" soldi nel progettarli?

comunque, la notizia non fa che rallegrarmi ulteriormente per le sorti di Mitsubishi, che in passato aveva realizzato davvero delle grandi automobili per poi appannarsi negli ultimi dieci anni. alla fine, pur tra molte traversie, si stanno risollevando alla grande, e non nascondo di provare una certa curiosità per la prossima generazione di Colt ;).

Modificato da led zeppelin
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Non vi sembra una scelta strana quella di avere 175cv? Voglio dire: con così poca differenza tra i due diesel, in molti preferiranno puntare sul 156cv + doppia frizione. Perchè secondo me, oggi, i consumatori preferiscono un doppia frizione a 19cv extra; mentre se il confronto fosse stato doppia frizione/30cv extra, allora credo che il biturbo avrebbe potuto avere la sua fetta di estimatori, ma così la vedo dura. Voi che ne pensate?

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Secondo me è anche un effetto della corsa all'efficienza: i motori sono meno standard e il progetto comincia a diventare più importante. Un motore fatto bene diventa costoso e il produttore di auto si fa due conti.

Piuttosto io mi chiedo a che pro biturbizzare un 2,2 per tirare fuori solo 174Cv.

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

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