PSA la più colpita dal libero scambio Corea UE

[RS6plus]

PARIS -- PSA/Peugeot-Citroen likely will be hard hit among European automakers by a new EU-South Korea trade agreement, industry analysts say.

The trade deal will boost Korean automakers Hyundai and Kia -- key rivals of the Peugeot and Citroen brands -- by making it cheaper to export cars built in Korea to Europe.

Analysts say the agreement will add to already significant pricing pressures that PSA/Peugeot-Citroen faces in Europe.

“There will be increased competition on a pricing basis in the Western market due to the trade agreement,” said David Arnold, a Credit Suisse market analyst.

“PSA-Peugeot/Citroen is directly placed in the heart of the headwinds in this respect, because of its Euro-centric exposure,” Arnold added.

PSA earns more than three-fourths of its revenue from western Europe, a figure higher than rivals such as Volkswagen, Renault and Fiat that have strong sales in global markets outside Europe.

The EU-South Korea deal will scrap a 10 percent import duty on Korean-built cars exported to Europe and is due to come into force on July 1, 2011.

A PSA spokesman said the automaker considers the agreement unfair as it stands. The company hopes the deal's terms will be modified to reduce its impact on the European auto industry.

Ford, Fiat object too

Fiat and Ford are also among automakers who have criticized the agreement, which has raised fears that Europe may be flooded with cheap Korean-built cars.

ACEA, the European automakers association, says the deal will set a harmful precedent for existing and future pacts between the EU and other major trading partners.

"The EU is a key target market for Korean manufacturers," ACEA says. Cars are South Korea's most important export product with 2 million of the country's annual 3 million production exported, according to ACEA.

Last year, the EU exported 33,000 cars to South Korea. South Korean-built cars control more than 95 percent of the Korean market.

"South Korea has the lowest level of import penetration of any developed country," according to ACEA.

Europe's automakers are pinning their hopes on the European Parliament, which still has to approve the pact, and individual EU member states, to add safeguards to the agreement.

The parliament has already informally backed a provision that will allow Europe to tax or limit South Korean car imports if there is a sudden import surge.

“The European auto industry asks the European Commission and the EU member states to use all available room to achieve a better deal with South Korea before a final signature is put,” ACEA said.

Read more: http://www.autonews.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20101022/ANE/101029975/1193#ixzz135DTiCf7

l'accordo di libero scambio tra Corea del Sud ed Europa (rendendo più conveniente esportare automobili costruite in Corea per l'Europa.), secondo un analista penalizzerà fortemente PSA perchè guadagna più di tre quarti delle entrate in Europa occidentale, una cifra superiore ai rivali come Volkswagen, Renault e Fiat che hanno forti vendite globali in mercati extraeuropei.

Il mercato Coreano rimane fortemente chiuso, con il 95% di venduto in mano al gruppo Hyundai-Kia

Anche altri generalisti come ford e fiat si erano lamentati per l'accordo, penalizzante per i cotruttori Europei, mentre lasciava al sicuro i coreani sul loro mercato

Io ero rimasto al voto negativo dell'Italia, che mi pare avesse il veto

[Motron]

Tra l'altro, ho scoperto con stupore che l'interscambio Italo-Sud Coreano è quasi pari, con una leggera preponderanza della Corea sull'export ma davvero poca roba in più.

Non lo avrei mai detto ma è cosi, non esiste solo l'industria dell'auto (per fortuna).

[Autodelta85]

Io ero rimasto al voto negativo dell'Italia, che mi pare avesse il veto

Avevo letto di una piccola clausola fatta aggiungere dall'Italia per quanto riguarda tessile e auto per "aiutare" un pò i nostri due settori così importanti, ma alla fine penso siano clausole da nulla.

Tra l'altro, ho scoperto con stupore che l'interscambio Italo-Sud Coreano è quasi pari, con una leggera preponderanza della Corea sull'export ma davvero poca roba in più.

Non lo avrei mai detto ma è cosi, non esiste solo l'industria dell'auto (per fortuna).

Guarda noi da 10 anni affittiamo la casa di mia nonna a studentesse sudcoreane che vengono da noi a studiare canto a Piacenza e Parma per cui come popolo lo conosco sicuramente un pò meglio di tanti italiani...non hai idea di quante cagate nostrane vadano da matti laggiù (stesso dicasi per il giappone) è bizzarro come la roba che da noi non conosce nessuno là sia estremamente di moda (i LOCMAN sono venduti a peso d'oro)...e spesso queste ragazze si stupiscono quando vedono che in tasca ho tutta roba della Samsung che per loro non sono tecnologia ma semplici gadget e accessori.

Comunque chi ha firmato questo accordo non ha capito un cazzo della cultura orientale e dei loro mercati.In mercati come quello nipponico o coreane non puoi pretendere apertura hanno le loro aziende e sono molto bravi a mettere paletti pur di tenere un monopolio nazionale in diversi settori.Vedasi Samsung ed LG (direi leader per LCD TV nel mondo) che in Giappone hanno poco più che un ufficio e non importano quasi nulla

[Motron]

Si beh, oltre alla moda per fortuna ho scoperto che sono grandi importatori di macchine utensili e di componenti di vario tipo, la tipica media industria italiana.

Purtroppo per questa europa governata dai soliti noti, questi trattati saranno sempre piu frequenti.

Ma è la nostra competitività che mi spaventa, non che siano sbagliati idealmente imho.

Si beh, oltre alla moda per fortuna ho scoperto che sono grandi importatori di macchine utensili e di componenti di vario tipo, la tipica media industria italiana.

Purtroppo per questa europa governata dai soliti noti, questi trattati saranno sempre piu frequenti.

Ma è la nostra competitività che mi spaventa, non che siano sbagliati idealmente imho.

E proprio quello che mi dici Autodelta mi fà rabbia perchè ormai vedo il nostro sistema arroccato ancora sul "chi va là" all'asiatico, nella speranza che sia ancora un brutto incubo da cui risvegliarsi, quando ormai bisognerebbe farsene una ragione e cominciare a monetizzare anche noi qualcosa, visto che le possibilità ci sono eccome, come la Germania dovrebbe insegnarci!

Modificato 22 Ottobre 2010 da Motron

[TonyH]

Guarda noi da 10 anni affittiamo la casa di mia nonna a studentesse sudcoreane che vengono da noi a studiare canto a Piacenza e Parma per cui come popolo lo conosco sicuramente un pò meglio di tanti italiani...non hai idea di quante cagate nostrane vadano da matti laggiù (stesso dicasi per il giappone) è bizzarro come la roba che da noi non conosce nessuno là sia estremamente di moda (i LOCMAN sono venduti a peso d'oro)...e spesso queste ragazze si stupiscono quando vedono che in tasca ho tutta roba della Samsung che per loro non sono tecnologia ma semplici gadget e accessori.

In Italia potremo lastricare d'oro le strade con i profitti del "Made in Italy" in giro per il mondo.......ma siamo così COGLIONI (e avidi) da delocalizzare le industrie in culo al mondo per battagliare sul prezzo.

Pensa al tessile...un Armani o un D&G lo puoi benissimo far produrre a Biella........fai roba di altissima qualità, di pregio, italiano....e lo vendi a prezzi conseguenti.

E invece no...per lucrare 1€ (su 1000€ di abito...) ci affossiamo.

[Teknos]

In Italia potremo lastricare d'oro le strade con i profitti del "Made in Italy" in giro per il mondo.......ma siamo così COGLIONI (e avidi) da delocalizzare le industrie in culo al mondo per battagliare sul prezzo.

Pensa al tessile...un Armani o un D&G lo puoi benissimo far produrre a Biella........fai roba di altissima qualità, di pregio, italiano....e lo vendi a prezzi conseguenti.

E invece no...per lucrare 1€ (su 1000€ di abito...) ci affossiamo.

Bravo Tony quoto

[Motron]

In Italia potremo lastricare d'oro le strade con i profitti del "Made in Italy" in giro per il mondo.......ma siamo così COGLIONI (e avidi) da delocalizzare le industrie in culo al mondo per battagliare sul prezzo.

Pensa al tessile...un Armani o un D&G lo puoi benissimo far produrre a Biella........fai roba di altissima qualità, di pregio, italiano....e lo vendi a prezzi conseguenti.

E invece no...per lucrare 1€ (su 1000€ di abito...) ci affossiamo.

E' vero, ma il nostro è anche il sistema che attira pochissimi investimenti esteri, che è sintomo di una competitività sotto i tacchi.

Altrimenti ci sarebbe la coda per rilevare gli asset abbandonati in Italia in virtù della delocalizzazione.. invece purtroppo cosi spesso non è

[TonyH]

Uno straniero che rileva un asset di Armani non ha lo stesso vantaggio di un Armani

Sicuramente abbiamo problemi che scoraggiano gli investitori esteri (burocrazia, carenza di infrastrutture)....ma se ci mettiamo anche noi a regalare all'estero quello che di buono andiamo per inseguire 2 lire di profitto dove non ce ne sarebbe bisogno....ci scaviamo la fossa da soli...

[Autodelta85]

E proprio quello che mi dici Autodelta mi fà rabbia perchè ormai vedo il nostro sistema arroccato ancora sul "chi va là" all'asiatico, nella speranza che sia ancora un brutto incubo da cui risvegliarsi, quando ormai bisognerebbe farsene una ragione e cominciare a monetizzare anche noi qualcosa, visto che le possibilità ci sono eccome, come la Germania dovrebbe insegnarci!

A livello di macchinari,componentistica, componentistica (insomma ingegneria seria) io non so bene cosa l' UE porta in corea.

Se invece parliamo di "minchiate" da una parte abbiamo Samsung ed LG che fanno il grosso, dalla nostra parte ci siamo solo noi e i cuggini francesi.Il resto dell' UE in Asia è sconosciuto e manco lo vogliono noi siamo visti come "avanzati" e appena possono cacciano parole italiane dappertutto, persino nelle pubblicità.

Peccato davvero che siamo così coglioni che quando parliamo di Asia siamo talmente ignoranti e ottusi che Asia=Cina=musi gialli=posso fare quello che voglio e li tratto come schiavi.

Idioti chi lo pensa probabilmente il PIL di città come Seoul o Busan è quasi quanto quello del centro e sud italia sommati insieme e quella gente lì compra pur di "sentirsi occidentale".

[Maxwell61]

Guarda noi da 10 anni affittiamo la casa di mia nonna a studentesse sudcoreane che vengono da noi a studiare canto a Piacenza e Parma per cui come popolo lo conosco sicuramente un pò meglio di tanti italiani...non hai idea di quante cagate nostrane vadano da matti laggiù (stesso dicasi per il giappone)

Verissmo, conosco bene il settore canto, arrivano a frotte anche a Pesaro, Firenze, etc... per studiare canto nei nostri conservatori e quel che è peggio è che sono anche delle gran voci.....