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Marchionne: "Senza l'Italia"


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Bisogna cercare di spezzare questo circolo vizioso. Magari iniziando a votare gente che ha un programma serio, e punirla alle urne se non lo rispetta....;)

Oddio volentierissimo, se ci fossero però....

Comunque siamo qui a dirci che basta essere noi cittadini modello affinchè cominci un percorso di responsabilizzazione sociale contagiosa, il che è verissimo e sacrosanto.

Il problema è che non credo che basti, mio padre non ha mai parcheggiato in doppia fila, mi ha insegnato a buttare le carte nel cestino ecc... e io di conseguenza ho imparato a farlo. Resta però il fatto che la situazione culturale, se non è peggiorata, è quanto meno stabile. Ora al netto del fatto che siamo già un po' di gente che si è rotta le palle di questo stallo, che siamo già cittadini modello, cosa facciamo di concreto per cambiare le cose? Basta votare tizio al posto di caio? Bisogna fondare il partito tizio-bis? Io francamente non lo so davvero!

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Stando a quanto dichiarato da marchionne più della metà dei lavoratori FIAT non è iscritta ad alcuna sigla sindacale e solo il 12% è affiliato alla FIOM, il che significa che il tavolo di discussione con i relativi compromessi avrebbe senso solo per un decimo dei dipendenti. il diktat quindi è da considerarsi tale? sicuramente i toni usati sono molto duri, però descrivono una situazione reale.... quindi meglio cosi... anche solo per la risonanza che queste parole hanno avuto.

anzi.. a dire il vero neppure questo è bastato dal momento che non se ne parla quasi più... ne al tg ne sui giornali :|

Un tavolo con tutti i sindacati potrebbe rappresentare almeno un 35-40% dei dipendenti, non il 10% ;): di più evidentemente non è possibile, ma è meglio che niente. Ma ripeto che Maglioncino non ha interesse a trattare: lui le cose le impone e basta, poi si lamenta perchè il referendum Pomigliano ha vinto col 62% e non col 90: mentalità molto democratica e improntata al dialogo :roll:.

Poi comunque è facile bucare il video, molto più difficile tenere aperto un dibattito di alto livello, ma questo non dipende da Marchionne, ovviamente.

per quanto riguarda melfi.. probabilmente mi sono perso qualche episodio della telenovela, io ero rimasto ai 3 licenziati per il blocco del carrello. bè, se l'evento è quello, a me non sembra una vertenza di modeste proporzioni.. è propio il classico esempio di una minoranza bellicosa che compromette il lavoro di tutti. come si può investire se la produzione può subire simili intoppi?

Sì, l'evento è quello: 3 operai, per protesta, hanno tenuto bloccato per alcuni minuti un carrello nelle linee di Melfi; carrello comunque già fermo per altre ragioni (infatti poi non è automaticamente ripartito). Il giudice del lavoro ha stabilito il reintegro dei 3, ritenendo il licenziamento una misura sproporzionata alla violazione; Marchionne ha fatto appello e continua a tenerli fuori dalle linee produttive in barba alla sentenza. Avessero incendiato lo stabilimento sarei d'accordo, ma nella fattispecie si tratta imho di una vertenza di modeste proporzioni, nulla a che vedere con l'andazzo Pomigliano. I 3 poi sono stati usati come pretesto per scatenare una vertenza più grande di loro, all'insegna del motto "colpirne uno per educarne cento".

le dichiarazioni degli insider sarebbe meglio prenderle con le pinze, a volte ci azzeccano, a volte no, sono voci che captano in azienda e che riportano (e noi li ringraziamo) sul forum.. ma non sono il vangelo ;) emarginalizzarsi sull'A e B (e il C dove finisce?) in europa è una teoria come le altre... e comunque anche qui non ci vedo tutto negativo: significa che i volumi maggiori si faranno qui da noi e gli impianti saranno sempre saturati con conseguenze benefiche sull'occupazione. aggiungici che ferrari e maserati restano qui ;) chissene se il D/E li faranno in USA dove guardacaso sono i segmenti più diffusi. insomma.. anche qui tanto rumore per nulla.

Ma se non riescono a saturare gli impianti italiani oggi come potranno saturarli domani? Tra 3 anni avremo probabilmente Panda a Pomigliano, Punto a Melfi, MiTo a Mirafiori, Giulietta Bravo e Delta a Cassino: se tutto va bene si satureranno Pomigliano e Melfi, Cassino e Mirafiori neanche a parlarne, Termini chiuso... hai voglia a saturarli tutti ;)... direi che c'è eccome da allarmarsi.

Non so cosa intendi per modello polacco.. io ho visto diversi servizi sullo stabilimento di Tychi e mi sembra una struttura avanzatissima mandato avanti da una manodopera molto qualificata (e la qualità del prodotto lo dimostra) non mi pare sia un lager dove schiavi sottopagati estraggono i blocchi di granito a frustate :pen: ma non entro nel merito non essendo ferrato sulla questione.

Tichy non è un lager, ma il contratto polacco è quello che è, molto peggiore dei contratti di lavoro europei.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Un tavolo con tutti i sindacati potrebbe rappresentare almeno un 35-40% dei dipendenti, non il 10% ;): di più evidentemente non è possibile, ma è meglio che niente.

Peccato che Marchionne sia ai ferricorti solo con la FIOM.

Sì, l'evento è quello: 3 operai, per protesta, hanno tenuto bloccato per alcuni minuti un carrello nelle linee di Melfi; carrello comunque già fermo per altre ragioni (infatti poi non è automaticamente ripartito). Il giudice del lavoro ha stabilito il reintegro dei 3, ritenendo il licenziamento una misura sproporzionata alla violazione; Marchionne ha fatto appello e continua a tenerli fuori dalle linee produttive in barba alla sentenza. Avessero incendiato lo stabilimento sarei d'accordo, ma nella fattispecie si tratta imho di una vertenza di modeste proporzioni, nulla a che vedere con l'andazzo Pomigliano. I 3 poi sono stati usati come pretesto per scatenare una vertenza più grande di loro, all'insegna del motto "colpirne uno per educarne cento".

Peccato che in seguito un altro giudice abbia dato ragione alla FIAT ed i 3 operai non sono stati reintegrati.

Tichy non è un lager, ma il contratto polacco è quello che è, molto peggiore dei contratti di lavoro europei.

Peccato che il costo della vita in Polonia non è al livello di quello del resto d'Europa.

Ci arriverà ma per ora non lo è e quando i sindacati polacchi hanno chiesto un 50% di aumento degli stipendi alla FIAT sono riusciti a trovare un accordo senza fare i casini che hanno fatto quelli italiani per 10 minuti di pausa.

Che siano più calabraghe di quelli italiani oppure la ragione sarà un'altra?

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Peccato che Marchionne sia ai ferricorti solo con la FIOM.

E non è l'unico: è in buona compagnia con i ministri del lavoro passati e presenti, noti per lo sfascio deliberato del mercato del lavoro e dei diritti dei neoassunti. Io me ne vergognerei...

Peccato che in seguito un altro giudice abbia dato ragione alla FIAT ed i 3 operai non sono stati reintegrati.

Quella non era una sentenza di merito: il giudice ha stabilito che Fiat non era obbligata ad eseguire subito la sentenza del giudice del lavoro, ma che poteva attendere l'appello e nel frattempo doveva comunque pagare loro gli stipendi e consentire l'accesso ai locali (non alle linee), cosa che comunque Fiat stessa già stava facendo dopo la prima sentenza.

Peccato che il costo della vita in Polonia non è al livello di quello del resto d'Europa.

Ci arriverà ma per ora non lo è e quando i sindacati polacchi hanno chiesto un 50% di aumento degli stipendi alla FIAT sono riusciti a trovare un accordo senza fare i casini che hanno fatto quelli italiani per 10 minuti di pausa.

Che siano più calabraghe di quelli italiani oppure la ragione sarà un'altra?

Informaci: che aumento hanno portato a casa?

Comunque i casini a Pomigliano non erano solo per 10 minuti di pausa in meno ;).

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Se ricordo bene con l'aumento sono passati da 400 a 600€ medi mensili. Praticamente prendono quanto uno stagista in Italia :(((

Solo che qua da noi un alloggio non costa 150€ al mese di affitto....e con 8€ non fai pranzare la famiglia manco con l'happy meal :pen:

I casini per Pomigliano non erano solo per le pause, è vero. Erano anche perchè gli si chiedeva di non scioperare di sabato contro l'accordo appena sottoscritto....

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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E non è l'unico: è in buona compagnia con i ministri del lavoro passati e presenti, noti per lo sfascio deliberato del mercato del lavoro e dei diritti dei neoassunti. Io me ne vergognerei...

Lo sfascio del mercato del lavoro e dei diritti dei neo-assunti è cominciato anche grazie all'ottusità dei nostri sindacalisti che non hanno ancora capito di essere nel 21° secolo percui sottoscrivo il tuo: «Io mi vergognerei».

Quella non era una sentenza di merito: il giudice ha stabilito che Fiat non era obbligata ad eseguire subito la sentenza del giudice del lavoro, ma che poteva attendere l'appello e nel frattempo doveva comunque pagare loro gli stipendi e consentire l'accesso ai locali (non alle linee), cosa che comunque Fiat stessa già stava facendo dopo la prima sentenza.

Cambia poco o nulla.

Informaci: che aumento hanno portato a casa?

Comunque i casini a Pomigliano non erano solo per 10 minuti di pausa in meno ;).

Ti ha già risposto Tony percui mi limito ad una considerazione: perfavore, non comiciamo con la solita tiritera del padrone cattivo che vuole smantellare i diritti dei proveri operai sfruttati.

Se gli operai si trovano in tali condizioni è anche per colpa loro e della solita scusa: «Sono pagato poco e trattato male percui ho tutto il diritto di lavorare poco e male.»

Per la mia piccola esperienza personale ho appurato una cosa: il datore di lavoro ha tutto l'interesse a tenersi stretti i dipendenti bravi ma degli altri ne fa volentieri a meno.

Modificato da EC2277
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Il problema non è solo la produzione italiana.

Non mi torna che gli investimenti sono bloccati perchè l'Italia ha un problema di produttività che va risolto, infatti vedo bloccati anche i progetti destinati all'estero.

Ad esempio:

Micro seg. A = Da sempre destinata a essere prodotta in Polonia o in Serbia, bloccato lo sviluppo ora è prevista nel 2012-13 (ma i piani di Marchionne purtroppo quasi mai sono rispettati).

500 giardiniera = Destinata a essere prodotta a Tychy da quest'anno è stata cancellata perchè in concorrenza con le monovolume L1/L2 (!!! meglio non commentare...) che arriveranno solo nel 2012.

Sub B = Destinata a collocarsi tra Panda e GPunto con dimensioni di 380 cm circa, in uscita a primavera in Brasile (proj. 326) era prevista l'uscita contemporanea per l'Europa costruita negli stabilimenti in Serbia o in Turchia, ora per il momento scomparsa dai programmi Europei.

One ton pick up = Già pronto nel 2008 su base Tata Xenon e destinato a essere prodotto Cordoba (Argentina) anche per l'Europa. Pare ora cancellato e da rivedere alla base dell'acquisto di Chrysler. Sarebbe stato l'antagonista del VW Amarok.

La realtà è il congelameento diffuso di tutti gli investimenti che ha portato all'invecchiamento insostenibile di tutta la gamma Fiat già povera di modelli e versioni per un costruttore che vorrebbe essere globale.

Il calo è quindi del 40% ma destinato ad aumentare nei prossimi mesi per il marchio Fiat che prima di 18 mesi non vedrà la presentazione di nuovi modelli.

Micro A e 500 giardiniera avrebbero potuto presidiare il seg. A dove Fiat è leader (per ora) e Sub B avrebbe potuto dare ossigeno alle vendite del seg. B dove GPunto fa fatica.

E ripeto per questi modelli non è in discussione il sistema produttivo italiano dato che mai erano stati previsti in uno stabilimento in Italia.

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la fiat è crollata in quanto sono finiti gli incentivi su quelle gamme di macchine dove fiat era forte, metano e gpl, lo scorso anno facevamo sempre meglio del mercato su quei modelli, ora un calo cosi' netto era in previsione, nulla di nuovo, gli investimenti non sono congelati, y e panda nuova usciranno nel 2011 e l0 in serbia è cosa programmata, ma la priorita è chiaramente negli usa per poter ripagare i soldi dati dal governo, meno paranoie e disfattismo eh !!

Modificato da Akula

Civic Type R - FK2 R-3220 "Type R is all about passion and emotion"

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Interessante articolo che non ha a che vedere con l'automotive ma che calza a pennello:

Senza l'Italia la Telecom farebbe meglio - Tom's Hardware

Anche Telecom senza l'Italia farebbe meglio :roll: ma non è che la colpa inizia ad essere del Paese e non più del singolo AD brutto-cattivo-negriere?

So già la riposta: Bernabè è un cretino, se Telecome se ne va ci fa un piacere.

.Si beh forse :lol: vero in parte ma qui IMHO a furia di dire "andatevene pure" rischiamo di diventare il Congo :roll: c'è un problema a livello di Paese :roll: e i 2 modelli della Fiat in più o in meno centrano poco

 

花は桜木人は武士

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Anche Telecom senza l'Italia farebbe meglio :roll: ma non è che la colpa inizia ad essere del Paese e non più del singolo AD brutto-cattivo-negriere?
Ikea attacca la burocrazia In Italia è difficile investire

Repubblica — 17 settembre 2010 pagina 14 sezione: ECONOMIA

ROMA - In Italia è «terribilmente difficile investire». Troppa burocrazia, scarsa trasparenza, instabilità politica rendono molto complicato capire «a cosa si va incontro». Roberto Monti, amministratore delegato di Ikea Italia, non risparmia le critiche al nostro Paese nel giorno in cui la divisione italiana del gruppo svedese, leader nell' arredamento low cost, presenta i conti, con un fatturato che supera 1,5 miliardi di euro, cresciuto dell' 11% nell' esercizio 2009-2010. «Serve molta capacità finanziaria e molta tenacia per investire qui», spiega Monti. «E la tenacia è una caratteristica che noi abbiamo». Come d' altronde conferma il piano per il 2011 presentato ieri che, nonostante le stoccate del manager, prevede due nuove aperture: una a Catania in marzo, «il primo negozio fotovoltaico», e l' altra a Pescara. E più in là un terzo punto vendita a Roma. «I permessi di costruzione e quelli commerciali richiedono un iter molto complesso. Questo è un limite per chiunque voglia investire in Italia», incalza Monti. Il manager, chea novembre lascerà l' incarico all' attuale ad del Giappone, Lars Petersson, per occuparsi del Sud-est Europa, lamenta la mancanza di «iter standardizzati». A causa della «disomogeneità» esistente in Italia, dice Monti, «anche chi è molto esperto fa fatica a capire quale sarà il progetto alla fine» e i vari livelli di governo - nazionale, regionale, locale - non aiutano perché «ragionano nel breve termine», e poi «cambiano spesso colore e modi di approcciare i progetti». Tutto questo «può scoraggiare». Ikea può contare su 18 negozi in Italia, visitati da 43 milioni di persone, di cui il 40% clienti, con 6.300 dipendenti diretti e 1.800 nell' indotto. Numeri che collocano il nostro Paese al quarto posto - dietro Germania, Stati Uniti e Francia - per le vendite con una quota pari all' 8%. E al terzo posto tra i fornitori a livello mondiale con il 7%. Bene le vendite di mobili nel 2009-2010 (+14%), per oltre un terzo cucine, ma anche Ikea food: fatturato a 85 milioni (+22%) e 14 milioni di clienti. - VALENTINA CONTE

Cosa si fa in città? Lonquich suona Beethoven - Repubblica.it » Ricerca

Ed Ikea penso sia una delle catene meglio organizzate che abbia mai visto, tengono conto di tutto.

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